Annali d'Italia, vol. 1 - 57
Total number of words is 4388
Total number of unique words is 1643
39.9 of words are in the 2000 most common words
56.9 of words are in the 5000 most common words
64.1 of words are in the 8000 most common words
che nell'enorme delitto della morte data al buon Alessandro Augusto,
si aprì la strada al trono cesareo. _Caio Giulio Vero Massimino_ (che
così egli si fece chiamare) era di nazione barbara[1870], perchè
figlio di Micea o Micca, uomo goto, e di Ababa o Abala, donna alana.
Nacque in un villaggio ai confini della Tracia, e però veniva
considerato come Trace d'origine. Dicono che fosse terribile
d'aspetto; che la sua statura eccedesse otto piedi; che la sua forza
fosse prodigiosa; che in un sol pasto mangiasse quaranta ed anche
sessanta libbre di carne: il che se sia da credere, lascerò giudicare
agli altri. Essendo egli in sua gioventù pastore di professione, lo
sceglievano gli altri per loro capo a fine d'opporsi ai ladri.
Conosciuto costui da Severo Augusto, allorchè era nella Tracia, per
uomo di straordinaria robustezza, fu arrolato nella cavalleria, poscia
nelle guardie del corpo, e promosso dipoi a varie cariche militari,
spezialmente sotto Caracalla, nelle quali si acquistò molto credito,
perchè infaticabile, perchè non mangiava addosso ai soldati; anzi,
ricompensandoli, e gran cura prendendo di loro, si facea amare da
tutti. Per odio che portava a Macrino, siccome distruttore della casa
di Severo, si ritirò al suo paese, e con difficoltà tornò alla milizia
sotto l'impuro Elagabalo, creato tribuno, ma senza comparire per tre
anni a salutarlo, nè a baciargli la mano. Morto Elagabalo, venne a
Roma, accolto con grande allegrezza da Alessandro Augusto, da lui
lodato al senato, e creato tribuno della legione quarta, composta di
giovani di nuova leva, acciocchè loro insegnasse la milizia. Chi per
la sua forza il chiamava Ercole, chi Milone Crotoniate, Achille, ec.
In questo concetto era Massimino, quando, senza nè pur essere
senatore, usurpò il trono de' Cesari, in età d'anni settantadue, se si
ha da credere alla Cronica Alessandrina[1871] e a Zonara[1872]. Aveva
egli un figliuolo giovinetto, per nome _Caio Giulio Vero Massimino_,
come s'ha dalle medaglie[1873]. _Massimino_, ancor egli è chiamato da
alcuni storici, giovane di rara bellezza, di alta statura, e più
pulito del padre rozzo e barbaro, ma creduto più superbo di lui stesso
benchè Capitolino[1874], che ciò scrive, dica altrove ch'egli era di
un natural buono, e che Alessandro Augusto gli avrebbe data in moglie
_Teoclia_ sua sorella, se non fosse stato ritenuto dai barbari costumi
del di lui padre Massimino. Scrive il suddetto Capitolino che gli fu
da esso suo padre conferito il titolo d'_Imperadore_. Nelle iscrizioni
e medaglie che restano di lui, il troviamo ornato solamente del titolo
di _Cesare e di principe della gioventù_. Però è da dire che quello
storico s'inganna, o pur, come vuole il Pagi[1875], imperadori erano
anche chiamati allora i Cesari.
Creato imperadore Massimino, siccome non gli era ignoto d'essere
mirato di mal occhio da chi considerava nella viltà dei di lui natali
troppo avvilita l'imperial dignità, e teneva per vittima delle di lui
ambiziose voglie l'ucciso Augusto, si rivolse ad assodar, se potea,
col terrore il suo trono, giacchè coll'amore non sapea sperarlo[1876].
Tosto dunque sotto varii pretesti congedò gli amici e consiglieri
d'Alessandro, eletti già dal senato, col rimandar parte d'essi a Roma,
e con privare gli altri delle loro cariche. Era la sua mira di far
alto e basso senza dipendere da alcuno, per poter più liberamente
esercitare la sua tirannia. Tutta la servitù e i cortigiani del
passato governo mandò con Dio; moltissimi ancora ne fece uccidere, non
d'altro colpevoli che di mostrarsi afflitti per la morte del buon
padrone. Tiene Eusebio[1877] che, in odio appunto di Alessandro, nella
cui corte si trovavano assaissimi Cristiani, egli movesse una fiera
persecuzione contro la Chiesa, per cui crebbe in terra e in cielo il
numero de' santi martiri. Tremavano già i Romani per le frequenti
nuove[1878] che andavano arrivando della di lui crudeltà, mentre chi
faceva crocifiggere, chi dar in preda alle fiere, chi chiuder vivo
nelle bestie uccise, chi lasciar la vita sotto le bastonate. Altro
nome già non gli si dava, che di Ciclope, di Busiride, di Falari, ec.
Cacciossi perciò, coll'andar innanzi tal timore nel senato e popolo
romano, che o pubblicamente o privatamente ognun facea dei voti
affinchè Massimino mai non vedesse Roma. Fosse la verità, o pure una
finzione[1879], si scoprì una trama ordita contro di lui da _Magno_,
uomo consolare e di gran nobiltà. Dicono ch'egli, avendo prima
guadagnati molti uffiziali e le guardie del ponte di barche fatte sul
Reno, allorchè Massimino era passato di là, avesse disegnato di far
rompere lo stesso ponte, acciocchè Massimino restasse fra le branche
de' Germani, e nello stesso tempo pensasse di far proclamare sè stesso
Imperadore. Tutti coloro che furono sospetti di tal cospirazione
perderono la vita senz'altro esame o processo, di modo che non si potè
mai venire in chiaro se fosse vera o falsa, e molti la crederono
un'invenzione di Massimino per liberarsi da chi non gli era in grazia.
Si fa conto che quattro mila persone rimasero per tal cagione private
di vita. Dopo questa tragedia, il corpo dei soldati osroeni ch'era
all'armata, siccome gente persuasa che il tanto amato da loro
Alessandro Augusto fosse perito per ordine del crudel Massimino, si
rivoltarono contra di lui; e trovato per accidente _Tito
Quartino_[1880], già stato console ed amico di Alessandro, ma
congedato dal campo, con tutto il suo gridare e resistere, chiamatolo
_Imperadore_, il vestirono di porpora. Ma da lì a poco questi fu
assassinato da _Macedonio_ suo amico, che era stato promotor della
sedizione, o per rabbia d'essere stato posposto a lui, o per isperanza
di qualche gran ricompensa da Massimino, a chi ne portò il capo. La
ricompensa fu che Massimino allora il ringraziò, ma poco dipoi il fece
ammazzare, come autor della ribellione e traditor dell'amico. Non
s'accorda con questi scrittori Trebellio Pollione[1881], mentre scrive
che questo _Tito_ era tribuno de' Mori, e che imperò sei mesi,
contraddicendo a sè stesso per aver detto prima ch'egli fra pochi
giorni fu ucciso. Secondo questo autore, era sua moglie _Calpurnia_
della nobil famiglia de' _Gensorini_, cioè de' _Pisoni_, sacerdotessa,
che per l'insigne sua castità fu adorata dai Romani. Gran tempo stette
la di lei statua in luogo ben improprio, perchè nel tempio di Venere.
All'anno presente mi sia permesso di riferire la guerra fatta da
Massimino ai Germani, quantunque si possa dubitare che appartenga al
precedente. Un poderosissimo esercito avea condotto seco Alessandro
Augusto in quella spedizione, perchè, oltre a molte legioni di soldati
occidentali, s'era studiato, siccome ho detto, di avere gran copia di
Osroeni, Armeni, Parti e Mori; e credevasi che il maggior nerbo
dell'armata consistesse in costoro, per far quella guerra, perchè
erano tutti gente sperta nel saettare: mestier poco praticato dai
Germani. Massimino a tanti combattenti ne aggiunse degli altri, e in
persona attese ad esercitarli tutti e disciplinarli. Ardeva egli di
voglia di far delle grandi prodezze, acciocchè venisse ad intendere il
mondo l'importante vantaggio di avere un imperador bellicoso, e
dimenticasse, s'era possibile, il suo timido predecessore. Quindi,
passato il Reno, diede addosso ai Barbari. Niun d'essi sulle prime osò
di venirgli a fronte; tutti si ritirarono nei boschi e nelle paludi,
con fare dipoi, il meglio che poteano, la guerra con insidie. Diversi
combattimenti seguirono in quelle selve e paludi. Tanta era la
temerità di Massimino, che, al pari d'ogni soldato, entrava anch'egli
nelle mischie, e menava le mani. Ma corse una volta pericolo della
vita; perchè, inviluppato col cavallo nel fango di una palude, fu
attorniato da' nemici; e se non erano i suoi, che accorsero in aiuto,
si vedeva il fine della sua tirannia. Scrisse egli poscia al
senato[1882] d'essere entrato nel paese germanico, d'averne corso ben
quattrocento miglia, con uccidere molti de' nemici, farne assai più
prigioni, con incendiare i loro villaggi, tutti fabbricati di legno, e
col condur via un immenso bottino di bestiami e d'altre robe, che
tutte lasciò ai soldati. Erodiano[1883] aggiugne aver egli dato il
guasto ai raccolti di quelle contrade: il che fa intendere aver egli
guerreggiato nel giugno e luglio. Mandò anche Massimino a Roma dipinte
in alcune tavole le battaglie dai lui fatte in quelle parti, acciocchè
anche gl'ignoranti leggessero quivi i trofei del suo valore. Par tali
vittorie fu non meno a lui che al figlio Cesare dato il titolo di
_Germanico_; e questo si legge nelle monete battute[1884] correndo la
tribunizia podestà seconda di lui, cioè nell'anno presente, col motto
di VICTORIA GERMANICA. Giacchè non si trovavano più nemici da
combattere, e si accostava il verno[1885], coll'armata passò nella
Pannonia, e prese il suo alloggio nella città di Sirmio, capitale di
quelle contrade, meditando maggiori imprese nell'anno vegnente contra
dei Sarmati. Minacciava egli di voler sottomettere al romano imperio
tutte le nazioni germaniche; e fatto verisimilmente l'avrebbe: tanta
era la sua bravura e l'indefesso operare nel mestier dell'armi, s'egli
nello stesso tempo non avesse fatta ai sudditi suoi una guerra anche
più cruda che ai Barbari stessi: del che parleremo all'anno seguente.
NOTE:
[1867] Panvin., in Fast. Consul.
[1868] Reland., Fast. Consul.
[1869] Blanchinius, ad Anastas.
[1870] Capitolin., in Maximino seniore.
[1871] Chronicon Alexandrinum.
[1872] Zonaras, in Annalibus.
[1873] Mediob., in Numism. Imperator.
[1874] Capitolinus, in Maxim. juniore.
[1875] Pagius, in Crit. Baron.
[1876] Capitolin., in Maxim. seniore. Herodianus, lib. 7.
[1877] Euseb., Histor. Eccles., lib. 6, cap. 28.
[1878] Capitol., in Maximino seniore.
[1879] Herodianus, lib. 6.
[1880] Capitolin., in Maximin. seniore. Herod., lib. 6.
[1881] Trebellius Pollio, in Tito.
[1882] Capitolinus, in Maxim. seniore.
[1883] Herodianus, lib. 7.
[1884] Mediobarb., in Numismat. Imperat.
[1885] Herodianus, lib. 7.
Anno di CRISTO CCXXXVII. Indizione XV.
FABIANO papa 2.
MASSIMINO imperadore 3.
_Consoli_
PERPETUO e CORNELIANO.
In due iscrizioni riferite dal Panvinio[1886] si truova un _Lucio
Ovinio Rustico Corneliano console disegnato_, e un _Publio Tizio
perpetuo consolare della Toscana e dell'Umbria_. Perciò i più han
creduto che tali fossero i prenomi e nomi di questi consoli. Perchè
non è esente da dubbii sì fatta partita, ho creduto meglio di star col
Relando[1887], che solamente accenna i loro cognomi. Quali imprese in
quest'anno facesse Massimino, dopo avere svernato nella Pannonia,
resta a noi molto scuro. Truovansi nondimeno iscrizioni[1888] a lui
poste nel susseguente anno dalle provincie che continuarono ad
ubbidirlo, nelle quali è chiamato _Dacico Massimo_, _Sarmatico
Massimo_ ed _Imperadore_ fin _sette volte_: tutti indizii di battaglie
date e di vittorie riportate contra de' Sarmati e Daci.
Capitolino[1889] attesta anch'egli che Massimino ebbe moltissime
guerre, dalle quali ritornò sempre vincitore e con gran copia di
prigionieri e di bottino. Nulladimeno ha ciera di una rodomontata
l'aver egli scritto al senato. _Tante essere state le guerre da lui
fatte in poco tempo, quante mai altri ne facesse in vita sua: tanta la
preda, che avea superata la speranza di ognuno; tanti i prigionieri,
che non bastava il paese romano a contenerli tutti_. Dissi che intanto
egli peggio trattava i sudditi suoi. Abbisognava di danaro per
sostenere quel diluvio di armati; e per cavarne da tutti i lati, si
concedeva ad ognuno licenza d'accusare[1890]. Stavano sempre aperti
gli orecchi di Massimino alle spie e a qualunque giusta o calunniosa
relazione, bastando che comparisse l'accusa, perchè ne succedesse
tosto la carcerazion delle persone, senza distinzione alcuna di grado
o di età. Laonde notte e dì si vedevano da ogni parte anche più
lontana del romano imperio condotti sopra carrette in Pannonia uomini
incatenati di qualsivoglia dignità civile o militare, cominciando da
coloro che erano stati consoli[1891]; e tutti poi o innocenti o rei
venivano condannati alla morte o all'esilio, col confisco de' loro
beni e colla rovina delle lor famiglie. Gran disavventura, o almen
gran pericolo e batticuore era allora l'essere ricco, coll'esempio di
tanti e tanti, i quali, di ricchissimi ch'erano, erano ridotti a
limosinar il pane. Nè qui terminò l'insaziabil crudeltà e avidità del
tiranno. Mise anche le mani sopra tutte le rendite proprie della
città, destinate per mantenimento della pubblica annona, per aiuto
della povera plebe, per le feste e per li giuochi allora usati. Passò
inoltre a spogliare i templi di tutte le statue, e d'ogni altro
ornamento d'oro, d'argento o di rame: che tutto, portato alle zecche,
si convertiva in moneta. Per tanti spogli e violenze veggendosi i
popoli sì conculcati e tanagliati dal proprio principe, non si può
dire come fossero malcontenti ed amareggiati; ma le lor doglianze
consistevano in sole parole, in maledizioni, in implorar l'aiuto de'
sordi numi offesi, a riserva d'alcuni, che, non potendo soffrire
gl'insulti fatti ai lor templi, nel difenderli, si lasciarono
piuttosto scannar presso gli altari. Ne mormoravano forte fin gli
stessi soldati, perchè tutto dì veniva rimproverato loro dai parenti
ed amici che per colpa d'essi tante iniquità erano commesse da
Massimino. Sotto quest'anno la corrente dei moderni storici mette la
sollevazion dell'Africa contro dell'indegno Massimino, e l'assunzione
al trono augustale dei due Gordiani, e la lor caduta, con altri
accidenti; ma con restare involti in molte tenebre i fatti d'allora.
Quanto a me, credo tutto ciò avvenuto solamente nell'anno seguente,
siccome dirò: e che Massimino passasse il presente in far guerra ai
Daci e Sarmati, e svernasse dipoi quietamente nella Pannonia.
NOTE:
[1886] Panvin., in Fast. Consular.
[1887] Reland., in Fast. Cons.
[1888] Gruterus, Inscript., pag. 151 et 158. Sponius, pag. 186. Thes.
Novus Inscript., p. 250, n. 5.
[1889] Capitolin., in Maxim. seniore.
[1890] Herod., lib. 7.
[1891] Capitol., in Maxim. seniore.
Anno di CRISTO CCXXXVIII. Indizione I.
FABIANO papa 3.
MASSIMINO imperadore 4.
due GORDIANI, imperadori 1.
PUPIENO e BALBINO imp. 1.
GORDIANO III imperadore 1.
_Consoli_
PIO e PONZIANO.
Gran lite è qui fra gl'illustratori[1892] de' Fasti in assegnare i
prenomi e nomi di questi consoli. Il primo vien chiamato non Pio, ma
Ulpio in alcune leggi e da Censorino; altri gli danno il nome di Annio
Pio, ed altri di Marco Ulpio Crinito. Il secondo vien creduto Procolo
Ponziano, ovvero Ponziano Procolo, perchè in alcuni fasti, in vece di
Ponziano, si trova Procolo. Il nodo è tuttavia qual era prima. Ho io
prodotto altrove due inscrizioni[1893] che parlano di due consoli
Procoli coi loro prenomi e nomi, senza poter attestare se al presente
anno alcuna di esse appartenga. Penso bensì che solamente in questo
accadessero le novità dell'Africa[1894]. Le continue condanne ed
estorsioni che facea nelle provincie africane il procuratore del fisco
per ben somministrar della pecunia a Massimino (che questa era la via
di guadagnarsi merito presso di lui) cagion furono che alcuni nobili
giovani, capo de' quali fu un Maurizio nella città di Tisdoro, raunata
una gran frotta di loro servi e concittadini coll'armi sotto, andarono
a trovar costui, per pagare una condanna. Il pagamento fu, che lo
ammazzarono. Fecero bensì i soldati della guardia molta resistenza, ma
furono messi in fuga. Fatto il colpo, allora meglio che prima
conobbero il proprio pericolo, e però pensarono ad un colpo maggiore.
Sapendo in quanto odio de' popoli fosse Massimino, mossero assai gente
a sedizione, e poi si portarono a trovare _Marco Antonio Gordiano_
proconsole di quella contrada, e, per quanta opposizione e ripugnanza
egli mostrasse, lo acclamarono _Imperadore Augusto_, e il vestirono di
porpora, minacciandogli la morte se non accettava. Era _Gordiano_ un
venerabil vecchio di ottant'anni, ornato di tutte le più luminose
virtù. _Mezio Marullo_ suo padre tirava l'origine dai Gracchi; _Ulpia
Gordiana_ sua madre da Traiano imperadore. Pareva ereditario in casa
di lui il consolato, avendolo avuto il padre, l'avolo e il bisavolo,
oltre ad altri dalla parte di sua moglie. Stato era anch'egli console
due volte, l'una con _Caracalla_ imperadore nell'anno di Cristo 215, e
nell'anno 229 con _Alessandro_ imperadore. Pochi si contavano che gli
andassero avanti in abbondanza di comodi e di facoltà. Da giovinetto
si applicò a far dei poemi, e specialmente mise in versi e in prosa le
azioni degl'imperadori Antonini, de' quali era innamorato. La pretura
e le altre pubbliche cariche da lui furono sostenute con tal
magnificenza di giuochi e di altri pubblici solazzi, che si tirò
dietro in Roma e per le provincie l'amore e il plauso di tutti i
popoli. Ma specialmente divenuto proconsole dell'Africa, a tal segno
si diede a conoscere la di lui giustizia, moderazione e prudenza, che
quei popoli il riguardavano come lor padre, nè mai cotanto amore
aveano portato ad alcuno dei suoi antecessori. Gli davano il nome di
Catone, di Scipione e di altri insigni Romani.
Ora il buon vecchio, ancorchè, contra sua voglia, e per non poter di
meno, avesse accettate le imperiali insegne, pure, considerando che
sbrigata era la sua vita sotto il crudel Massimino, a cui non parrebbe
mai innocente un tal fatto, altro ripiego non seppe trovare che quello
di cercare di assodarsi il meglio che poteva sul trono, giacchè troppo
pericolo era il discenderne. Dichiarato dunque Augusto _Marco Antonio
Gordiano_ suo figliuolo, che da alcuni vien creduto chiamato _Marco
Antonino_, s'inviò a Cartagine, dove fu solennemente riconosciuto
Imperadore. Fra le ragioni che muovono me a credere succeduta in
quest'anno la di lui assunzione al trono, a me par decisiva quella di
Erodiano[1895], che asserisce accaduta tal novità _terminato l'anno
terzo dell'imperio di Massimino_; il che solamente accadde nel
presente anno. Fu ben di parere il padre Pagi[1896] che tal frase si
abbia da intendere _mentre correva il terzo anno di Massimino_; ma
conveniva recar esempli chiari comprovanti il suo assunto: il che egli
non ha fatto. Secondo la comune significazione, Erodiano parla di un
_terzo anno finito_, e non già cominciato o corrente. Furono dagli
Africani abbattute le statue di Massimino, ed alzate quelle de' due
Gordiani Augusti, i quali furono e son tuttavia chiamati Africani.
Spedirono essi immediatamente a Roma un'ambasciata. Non so se fra gli
ambasciatori si trovasse _Valeriano_, uno de' primarii senatori, che
fu poi imperadore, o pure s'egli fu quello che accolse in Roma quegli
ambasciatori. Esponevano essi quanto era succeduto, e pregavano il
senato di confermar la loro elezione[1897]. Nel tempio de' Castori
raunato il senato nel dì 27 _di maggio_, furono lette le lettere dei
Gordiani da _Giunio Sillano console_, sostituito insieme con
_Gallicano_ nel presente anno, e non già nel precedente, ai due
consoli ordinarii. Con sonore acclamazioni riconosciuti furono
Imperadori essi due _Gordiani_, e dichiarato nemico pubblico
_Massimino_ col figliuolo. Prima nondimeno di divolgar le lettere, e
di tener la suddetta assemblea, finto fu che venissero spediti da
Massimino alcuni sgherri a _Vitaliano_ prefetto del pretorio, uomo
crudelissimo, con lettere ed ordine di dirgli a bocca in segreto cose
d'importanza. Ammessi costoro nel di lui gabinetto, mentre egli
osservava i sigilli delle lettere, lo ammazzarono, con far poi credere
ai soldati, ciò essere stato comandamento di Massimino, solito a far
di questi servigi a' suoi ministri. Renduto poi pubblico il decreto
del senato, e sparsa voce fra il popolo che Massimino era stato
ucciso, che i Gordiani promettano un gran congiario alla plebe e un
suntuoso donativo ai soldati, si levò esso popolo a rumore, abbattè le
statue e le immagini di Massimino, e scaricò il suo furore addosso a
varii suoi uffiziali ed amici, e specialmente infierì contro le spie e
gli accusatori che si baldanzosamente esercitavano in addietro
l'infame lor mestiere. Molli innocenti ancora vi perirono; e perchè
_Sabino_, prefetto di Roma, volle mettervi freno, restò anch'egli
ucciso. Diede poscia il senato incumbenza a venti senatori, già stati
consoli, di andar a difendere i confini dell'Italia contro gli sforzi
che potesse far Massimino. Scrissero a tutte le provincie, anche fuori
d'Italia, esortando ognuno di prender l'armi in favor de' Gordiani e
contra di Massimino. I più ubbidirono; altri per paura se ne
guardarono, ed uccisero o mandarono a Massimino i messi del senato.
Appena la novità dell'Africa accadde, che per corrieri espressi ne fu
portato il doloroso avviso a Massimino[1898]. Sopraggiunse poi l'altra
di quanto era accaduto in Roma. Allora uscì così fattamente in ismanie
quel fiero Augusto, con dar del capo nelle pareti, gittarsi in terra,
stracciarsi le vesti, imbrandire la spada, come se volesse uccidere il
senato: che non più uomo, ma un forsennato, una bestia parea. Se non
usciva di là suo figliuolo, fu creduto che gli avrebbe cavato gli
occhi, tanto era infuriato anche contra di lui, perchè sul principio
del suo governo volle mandarlo a Roma, ed egli, per l'amore che
portava al padre, non si seppe mai staccare da lui. _Se foss'ito_,
dicea Massimino, _non sarebbe avvenuto quel che ora intendiamo_.
Affogata poi col vino la conceputa rabbia, nel dì seguente arringò i
soldati[1899], vomitando quante ingiurie mai seppe contra dei Gordiani
e del senato romano; ed ordinò la marcia dell'esercito verso l'Italia
con tal fretta, che appena diede un sol dì di tempo per prepararsi al
viaggio. Oltre alla poderosa armata dei Romani, seco ancora menò
assaissime schiere di Tedeschi presi al suo servigio, e mandò innanzi
le coorti della Pannonia. Marciaron tutti, quando arrivarono
dall'Africa nuove di gran consolazione per Massimino. Era suo
procuratore nella Numidia _Capelliano_ dell'ordine senatorio. Gli
venne ordine fuor di tempo dal vecchio Gordiano di dimettere la
carica. Irritato costui pensò tosto a vendicarsene. Aveva egli sotto
il suo comando un corpo di brave soldatesche, assai pratiche del loro
mestiere, perchè affinate nella guerra continuamente fatta coi Barbari
di quelle contrade. Con questa gente, accresciuta da un possente
rinforzo di Numidi, tutti spertissimi arcieri, s'inviò alla volta di
Cartagine. Grande fu lo spavento non men de' Gordiani che di quel
popolo, perchè non aveano truppe regolate da opporre. Tuttavia diede
all'armi quella gran città, uscirono a folla i cittadini, per assalire
i nemici, avendo alla lor testa Gordiano minore Augusto. Si venne ad
un'aspra battaglia, in cui, quantunque i Cartaginesi fossero di lunga
mano superiori di numero ai nemici, pure, per la poca loro perizia nei
combattimenti, furono sconfitti con grave loro strage. Vi perì lo
stesso Gordiano secondo in età di quarantasei anni, e fra la
moltitudine dei cadaveri il suo non si potè poi rinvenire. Ciò inteso
dal vecchio Gordiano suo padre, per disperazione, e per non cadere in
man de' nemici, secondo Capitolino[1900], si strangolò, dando fino
anch'egli alla vita e all'imperio. Vuole Erodiano[1901] che egli
morisse prima del figliuolo; ma più probabile sembra su questo punto
il racconto di Capitolino. Entrato in Cartagine Capelliano, con gran
macello di gente, spogliò i templi, e fece un mondo di mali anche in
altre città. All'avviso di così inaspettata mutazion di cose,
Massimino, ch'era in viaggio, si rincorò forte. Chiunque poi ben
prenderà il filo di tali avvenimenti, conoscerà essere guasto il testo
di Capitolino, dove scrive che questi due Gordiani tennero l'imperio
_un anno e sei mesi_. Se Massimino, appena udita la loro esaltazione,
si mise in viaggio per venire in Italia, e prima di giugnere ad
Aquileia ne intese la lor caduta, come può mai stare che sì lungamente
regnassero i Gordiani? Però saggiamente il Panvinio[1902] ed altri han
tenuto che il loro imperio non durasse più d'un mese e sei dì, ed
altri han creduto due mesi e qualche giorno.
Allorchè si seppe in Roma l'infelice morte dei due Gordiani,
incredibil fu la agitazione degli animi e lo spavento di ognuno al
vedersi tolti coloro, nei quali era riposta la comune speranza, e al
prevedere gl'immensi mali che si poteano aspettare da Massimino,
principe di sua natura sì sanguinario, e tanto più perchè irritato
dalla ribellione di Roma. Era fatto il primo passo, convenne fare il
secondo, per difendersi fino all'ultimo[1903]. Raunato dunque il
senato nel tempio di Giove Capitolino a porte chiuse, oppure in quello
della Concordia, elesse due nuovi imperadori, cioè _Marco Clodio
Pupieno Massimo_ e _Decimo Celio Balbino_, senatori di gran credito ed
abilità. Il primo, cioè _Massimo_, chiamato _Pupieno_ da altri, perchè
avea tutti e due questi cognomi, era di bassa nascita; ma il merito
acquistato da lui col valore e colla prudenza nel mestiere della
guerra lo avea fatto salire di grado in grado fino a quel di generale,
esercitando il quale nell'Illirico e nella Germania, quanto si era
renduto formidabile ai Sarmati e Germani, altrettanto s'era fatto amar
dai soldati. Alzato al posto di senatore, fu pretore, console, poi
proconsole nella Bitinia, nella Grecia e nella Gallia Narbonese, e
finalmente era stato prefetto di Roma; personaggio savio, attivo e
severo non poco, anzi creduto di genio aspro, e rigoroso esattore del
giusto. _Balbino_, all'incontro, discendeva da famiglia antica e
nobilissima: era stato due volte console; avea governato con lode
varie provincie; amato da ognuno pel suo natural buono, per la sua
affabilità e pel buon uso delle morte sue ricchezze[1904]. Erano
allora consoli sostituiti _Claudio Giuliano_ e _Celso Eliano_, il
consolato de' quali, secondo me, appartiene all'anno presente, e non
già al precedente, come altri ha creduto. Un altro errore è corso
nella vita di questi due imperadori, descritta da Capitolino[1905].
Sul principio di essa si legge che la loro elezione seguì _septimo
kalendas junii_, cioè nel dì 26 di maggio, mentre si facevano i
_giuochi apollinari_. Noi abbiam veduto di sopra dirsi da lui che i
Gordiani furono confermati Augusti dal senato romano _nel dì 27 di
maggio_ di questo anno; ed essendo succeduta nel medesimo anno la
morte de' Gordiani, e l'innalzamento di Pupieno Massimo e di Celio
Balbino, perchè la nuova ne fu portata a Massimino durante il suo
viaggio, e prima ch'egli entrasse in Italia, per conseguente è fallato
il testo di Capitolino. Oltre a ciò, ha osservato il padre Pagi[1906]
che i _giuochi apollinari_ si celebravano _septimo idus julii_; e però
si dee credere che Capitolino asserisse eletti questi due novelli
Augusti _nel dì 9 di luglio_, non già dell'anno antecedente, come si
figurò esso padre Pagi, ma bensì del presente. Proposta dipoi al
popolo la loro elezione, grande apprensione ebbe la plebe del genio
severo di _Pupieno Massimo_, e però coll'armi e con le grida si
opposero. Trovato fu il ripiego di quetarli con crear Cesare _Marco
Antonio Gordiano_, che alcuni dicono nipote del vecchio Gordiano, e
figliuolo del secondo, ed altri nato da una figliuola del primo
Gordiano. Erodiano è di questo ultimo parere. L'età di questo _terzo
Gordiano_, il quale si trovava allora in Roma, e fu accolto con
giulive acclamazioni, restò dubbiosa anche presso gli antichi. La più
verisimile opinione è ch'egli fosse in età di circa dodici anni.
Non si perdè tempo in Roma ad unire quante milizie si potè per marciar
contra di Massimino[1907]; e _Pupieno Massimo_ Augusto, siccome
persona di sperimentata buona condotta nel comando dell'armi, fu
prescelto per capo della armata. Ma, prima di muoversi, convenne
soddisfare alla superstizion de' Romani, presso i quali non solevano
andare alla guerra gl'imperadori, se prima non aveano dato al popolo
un combattimento di gladiatori, acciocchè i soldati si avvezzassero al
sangue, o si ottenesse il favore della dea Nemesi. Questo fu fatto,
siccome ancora altri giuochi nei teatri e nel circo. Dopo di che
si aprì la strada al trono cesareo. _Caio Giulio Vero Massimino_ (che
così egli si fece chiamare) era di nazione barbara[1870], perchè
figlio di Micea o Micca, uomo goto, e di Ababa o Abala, donna alana.
Nacque in un villaggio ai confini della Tracia, e però veniva
considerato come Trace d'origine. Dicono che fosse terribile
d'aspetto; che la sua statura eccedesse otto piedi; che la sua forza
fosse prodigiosa; che in un sol pasto mangiasse quaranta ed anche
sessanta libbre di carne: il che se sia da credere, lascerò giudicare
agli altri. Essendo egli in sua gioventù pastore di professione, lo
sceglievano gli altri per loro capo a fine d'opporsi ai ladri.
Conosciuto costui da Severo Augusto, allorchè era nella Tracia, per
uomo di straordinaria robustezza, fu arrolato nella cavalleria, poscia
nelle guardie del corpo, e promosso dipoi a varie cariche militari,
spezialmente sotto Caracalla, nelle quali si acquistò molto credito,
perchè infaticabile, perchè non mangiava addosso ai soldati; anzi,
ricompensandoli, e gran cura prendendo di loro, si facea amare da
tutti. Per odio che portava a Macrino, siccome distruttore della casa
di Severo, si ritirò al suo paese, e con difficoltà tornò alla milizia
sotto l'impuro Elagabalo, creato tribuno, ma senza comparire per tre
anni a salutarlo, nè a baciargli la mano. Morto Elagabalo, venne a
Roma, accolto con grande allegrezza da Alessandro Augusto, da lui
lodato al senato, e creato tribuno della legione quarta, composta di
giovani di nuova leva, acciocchè loro insegnasse la milizia. Chi per
la sua forza il chiamava Ercole, chi Milone Crotoniate, Achille, ec.
In questo concetto era Massimino, quando, senza nè pur essere
senatore, usurpò il trono de' Cesari, in età d'anni settantadue, se si
ha da credere alla Cronica Alessandrina[1871] e a Zonara[1872]. Aveva
egli un figliuolo giovinetto, per nome _Caio Giulio Vero Massimino_,
come s'ha dalle medaglie[1873]. _Massimino_, ancor egli è chiamato da
alcuni storici, giovane di rara bellezza, di alta statura, e più
pulito del padre rozzo e barbaro, ma creduto più superbo di lui stesso
benchè Capitolino[1874], che ciò scrive, dica altrove ch'egli era di
un natural buono, e che Alessandro Augusto gli avrebbe data in moglie
_Teoclia_ sua sorella, se non fosse stato ritenuto dai barbari costumi
del di lui padre Massimino. Scrive il suddetto Capitolino che gli fu
da esso suo padre conferito il titolo d'_Imperadore_. Nelle iscrizioni
e medaglie che restano di lui, il troviamo ornato solamente del titolo
di _Cesare e di principe della gioventù_. Però è da dire che quello
storico s'inganna, o pur, come vuole il Pagi[1875], imperadori erano
anche chiamati allora i Cesari.
Creato imperadore Massimino, siccome non gli era ignoto d'essere
mirato di mal occhio da chi considerava nella viltà dei di lui natali
troppo avvilita l'imperial dignità, e teneva per vittima delle di lui
ambiziose voglie l'ucciso Augusto, si rivolse ad assodar, se potea,
col terrore il suo trono, giacchè coll'amore non sapea sperarlo[1876].
Tosto dunque sotto varii pretesti congedò gli amici e consiglieri
d'Alessandro, eletti già dal senato, col rimandar parte d'essi a Roma,
e con privare gli altri delle loro cariche. Era la sua mira di far
alto e basso senza dipendere da alcuno, per poter più liberamente
esercitare la sua tirannia. Tutta la servitù e i cortigiani del
passato governo mandò con Dio; moltissimi ancora ne fece uccidere, non
d'altro colpevoli che di mostrarsi afflitti per la morte del buon
padrone. Tiene Eusebio[1877] che, in odio appunto di Alessandro, nella
cui corte si trovavano assaissimi Cristiani, egli movesse una fiera
persecuzione contro la Chiesa, per cui crebbe in terra e in cielo il
numero de' santi martiri. Tremavano già i Romani per le frequenti
nuove[1878] che andavano arrivando della di lui crudeltà, mentre chi
faceva crocifiggere, chi dar in preda alle fiere, chi chiuder vivo
nelle bestie uccise, chi lasciar la vita sotto le bastonate. Altro
nome già non gli si dava, che di Ciclope, di Busiride, di Falari, ec.
Cacciossi perciò, coll'andar innanzi tal timore nel senato e popolo
romano, che o pubblicamente o privatamente ognun facea dei voti
affinchè Massimino mai non vedesse Roma. Fosse la verità, o pure una
finzione[1879], si scoprì una trama ordita contro di lui da _Magno_,
uomo consolare e di gran nobiltà. Dicono ch'egli, avendo prima
guadagnati molti uffiziali e le guardie del ponte di barche fatte sul
Reno, allorchè Massimino era passato di là, avesse disegnato di far
rompere lo stesso ponte, acciocchè Massimino restasse fra le branche
de' Germani, e nello stesso tempo pensasse di far proclamare sè stesso
Imperadore. Tutti coloro che furono sospetti di tal cospirazione
perderono la vita senz'altro esame o processo, di modo che non si potè
mai venire in chiaro se fosse vera o falsa, e molti la crederono
un'invenzione di Massimino per liberarsi da chi non gli era in grazia.
Si fa conto che quattro mila persone rimasero per tal cagione private
di vita. Dopo questa tragedia, il corpo dei soldati osroeni ch'era
all'armata, siccome gente persuasa che il tanto amato da loro
Alessandro Augusto fosse perito per ordine del crudel Massimino, si
rivoltarono contra di lui; e trovato per accidente _Tito
Quartino_[1880], già stato console ed amico di Alessandro, ma
congedato dal campo, con tutto il suo gridare e resistere, chiamatolo
_Imperadore_, il vestirono di porpora. Ma da lì a poco questi fu
assassinato da _Macedonio_ suo amico, che era stato promotor della
sedizione, o per rabbia d'essere stato posposto a lui, o per isperanza
di qualche gran ricompensa da Massimino, a chi ne portò il capo. La
ricompensa fu che Massimino allora il ringraziò, ma poco dipoi il fece
ammazzare, come autor della ribellione e traditor dell'amico. Non
s'accorda con questi scrittori Trebellio Pollione[1881], mentre scrive
che questo _Tito_ era tribuno de' Mori, e che imperò sei mesi,
contraddicendo a sè stesso per aver detto prima ch'egli fra pochi
giorni fu ucciso. Secondo questo autore, era sua moglie _Calpurnia_
della nobil famiglia de' _Gensorini_, cioè de' _Pisoni_, sacerdotessa,
che per l'insigne sua castità fu adorata dai Romani. Gran tempo stette
la di lei statua in luogo ben improprio, perchè nel tempio di Venere.
All'anno presente mi sia permesso di riferire la guerra fatta da
Massimino ai Germani, quantunque si possa dubitare che appartenga al
precedente. Un poderosissimo esercito avea condotto seco Alessandro
Augusto in quella spedizione, perchè, oltre a molte legioni di soldati
occidentali, s'era studiato, siccome ho detto, di avere gran copia di
Osroeni, Armeni, Parti e Mori; e credevasi che il maggior nerbo
dell'armata consistesse in costoro, per far quella guerra, perchè
erano tutti gente sperta nel saettare: mestier poco praticato dai
Germani. Massimino a tanti combattenti ne aggiunse degli altri, e in
persona attese ad esercitarli tutti e disciplinarli. Ardeva egli di
voglia di far delle grandi prodezze, acciocchè venisse ad intendere il
mondo l'importante vantaggio di avere un imperador bellicoso, e
dimenticasse, s'era possibile, il suo timido predecessore. Quindi,
passato il Reno, diede addosso ai Barbari. Niun d'essi sulle prime osò
di venirgli a fronte; tutti si ritirarono nei boschi e nelle paludi,
con fare dipoi, il meglio che poteano, la guerra con insidie. Diversi
combattimenti seguirono in quelle selve e paludi. Tanta era la
temerità di Massimino, che, al pari d'ogni soldato, entrava anch'egli
nelle mischie, e menava le mani. Ma corse una volta pericolo della
vita; perchè, inviluppato col cavallo nel fango di una palude, fu
attorniato da' nemici; e se non erano i suoi, che accorsero in aiuto,
si vedeva il fine della sua tirannia. Scrisse egli poscia al
senato[1882] d'essere entrato nel paese germanico, d'averne corso ben
quattrocento miglia, con uccidere molti de' nemici, farne assai più
prigioni, con incendiare i loro villaggi, tutti fabbricati di legno, e
col condur via un immenso bottino di bestiami e d'altre robe, che
tutte lasciò ai soldati. Erodiano[1883] aggiugne aver egli dato il
guasto ai raccolti di quelle contrade: il che fa intendere aver egli
guerreggiato nel giugno e luglio. Mandò anche Massimino a Roma dipinte
in alcune tavole le battaglie dai lui fatte in quelle parti, acciocchè
anche gl'ignoranti leggessero quivi i trofei del suo valore. Par tali
vittorie fu non meno a lui che al figlio Cesare dato il titolo di
_Germanico_; e questo si legge nelle monete battute[1884] correndo la
tribunizia podestà seconda di lui, cioè nell'anno presente, col motto
di VICTORIA GERMANICA. Giacchè non si trovavano più nemici da
combattere, e si accostava il verno[1885], coll'armata passò nella
Pannonia, e prese il suo alloggio nella città di Sirmio, capitale di
quelle contrade, meditando maggiori imprese nell'anno vegnente contra
dei Sarmati. Minacciava egli di voler sottomettere al romano imperio
tutte le nazioni germaniche; e fatto verisimilmente l'avrebbe: tanta
era la sua bravura e l'indefesso operare nel mestier dell'armi, s'egli
nello stesso tempo non avesse fatta ai sudditi suoi una guerra anche
più cruda che ai Barbari stessi: del che parleremo all'anno seguente.
NOTE:
[1867] Panvin., in Fast. Consul.
[1868] Reland., Fast. Consul.
[1869] Blanchinius, ad Anastas.
[1870] Capitolin., in Maximino seniore.
[1871] Chronicon Alexandrinum.
[1872] Zonaras, in Annalibus.
[1873] Mediob., in Numism. Imperator.
[1874] Capitolinus, in Maxim. juniore.
[1875] Pagius, in Crit. Baron.
[1876] Capitolin., in Maxim. seniore. Herodianus, lib. 7.
[1877] Euseb., Histor. Eccles., lib. 6, cap. 28.
[1878] Capitol., in Maximino seniore.
[1879] Herodianus, lib. 6.
[1880] Capitolin., in Maximin. seniore. Herod., lib. 6.
[1881] Trebellius Pollio, in Tito.
[1882] Capitolinus, in Maxim. seniore.
[1883] Herodianus, lib. 7.
[1884] Mediobarb., in Numismat. Imperat.
[1885] Herodianus, lib. 7.
Anno di CRISTO CCXXXVII. Indizione XV.
FABIANO papa 2.
MASSIMINO imperadore 3.
_Consoli_
PERPETUO e CORNELIANO.
In due iscrizioni riferite dal Panvinio[1886] si truova un _Lucio
Ovinio Rustico Corneliano console disegnato_, e un _Publio Tizio
perpetuo consolare della Toscana e dell'Umbria_. Perciò i più han
creduto che tali fossero i prenomi e nomi di questi consoli. Perchè
non è esente da dubbii sì fatta partita, ho creduto meglio di star col
Relando[1887], che solamente accenna i loro cognomi. Quali imprese in
quest'anno facesse Massimino, dopo avere svernato nella Pannonia,
resta a noi molto scuro. Truovansi nondimeno iscrizioni[1888] a lui
poste nel susseguente anno dalle provincie che continuarono ad
ubbidirlo, nelle quali è chiamato _Dacico Massimo_, _Sarmatico
Massimo_ ed _Imperadore_ fin _sette volte_: tutti indizii di battaglie
date e di vittorie riportate contra de' Sarmati e Daci.
Capitolino[1889] attesta anch'egli che Massimino ebbe moltissime
guerre, dalle quali ritornò sempre vincitore e con gran copia di
prigionieri e di bottino. Nulladimeno ha ciera di una rodomontata
l'aver egli scritto al senato. _Tante essere state le guerre da lui
fatte in poco tempo, quante mai altri ne facesse in vita sua: tanta la
preda, che avea superata la speranza di ognuno; tanti i prigionieri,
che non bastava il paese romano a contenerli tutti_. Dissi che intanto
egli peggio trattava i sudditi suoi. Abbisognava di danaro per
sostenere quel diluvio di armati; e per cavarne da tutti i lati, si
concedeva ad ognuno licenza d'accusare[1890]. Stavano sempre aperti
gli orecchi di Massimino alle spie e a qualunque giusta o calunniosa
relazione, bastando che comparisse l'accusa, perchè ne succedesse
tosto la carcerazion delle persone, senza distinzione alcuna di grado
o di età. Laonde notte e dì si vedevano da ogni parte anche più
lontana del romano imperio condotti sopra carrette in Pannonia uomini
incatenati di qualsivoglia dignità civile o militare, cominciando da
coloro che erano stati consoli[1891]; e tutti poi o innocenti o rei
venivano condannati alla morte o all'esilio, col confisco de' loro
beni e colla rovina delle lor famiglie. Gran disavventura, o almen
gran pericolo e batticuore era allora l'essere ricco, coll'esempio di
tanti e tanti, i quali, di ricchissimi ch'erano, erano ridotti a
limosinar il pane. Nè qui terminò l'insaziabil crudeltà e avidità del
tiranno. Mise anche le mani sopra tutte le rendite proprie della
città, destinate per mantenimento della pubblica annona, per aiuto
della povera plebe, per le feste e per li giuochi allora usati. Passò
inoltre a spogliare i templi di tutte le statue, e d'ogni altro
ornamento d'oro, d'argento o di rame: che tutto, portato alle zecche,
si convertiva in moneta. Per tanti spogli e violenze veggendosi i
popoli sì conculcati e tanagliati dal proprio principe, non si può
dire come fossero malcontenti ed amareggiati; ma le lor doglianze
consistevano in sole parole, in maledizioni, in implorar l'aiuto de'
sordi numi offesi, a riserva d'alcuni, che, non potendo soffrire
gl'insulti fatti ai lor templi, nel difenderli, si lasciarono
piuttosto scannar presso gli altari. Ne mormoravano forte fin gli
stessi soldati, perchè tutto dì veniva rimproverato loro dai parenti
ed amici che per colpa d'essi tante iniquità erano commesse da
Massimino. Sotto quest'anno la corrente dei moderni storici mette la
sollevazion dell'Africa contro dell'indegno Massimino, e l'assunzione
al trono augustale dei due Gordiani, e la lor caduta, con altri
accidenti; ma con restare involti in molte tenebre i fatti d'allora.
Quanto a me, credo tutto ciò avvenuto solamente nell'anno seguente,
siccome dirò: e che Massimino passasse il presente in far guerra ai
Daci e Sarmati, e svernasse dipoi quietamente nella Pannonia.
NOTE:
[1886] Panvin., in Fast. Consular.
[1887] Reland., in Fast. Cons.
[1888] Gruterus, Inscript., pag. 151 et 158. Sponius, pag. 186. Thes.
Novus Inscript., p. 250, n. 5.
[1889] Capitolin., in Maxim. seniore.
[1890] Herod., lib. 7.
[1891] Capitol., in Maxim. seniore.
Anno di CRISTO CCXXXVIII. Indizione I.
FABIANO papa 3.
MASSIMINO imperadore 4.
due GORDIANI, imperadori 1.
PUPIENO e BALBINO imp. 1.
GORDIANO III imperadore 1.
_Consoli_
PIO e PONZIANO.
Gran lite è qui fra gl'illustratori[1892] de' Fasti in assegnare i
prenomi e nomi di questi consoli. Il primo vien chiamato non Pio, ma
Ulpio in alcune leggi e da Censorino; altri gli danno il nome di Annio
Pio, ed altri di Marco Ulpio Crinito. Il secondo vien creduto Procolo
Ponziano, ovvero Ponziano Procolo, perchè in alcuni fasti, in vece di
Ponziano, si trova Procolo. Il nodo è tuttavia qual era prima. Ho io
prodotto altrove due inscrizioni[1893] che parlano di due consoli
Procoli coi loro prenomi e nomi, senza poter attestare se al presente
anno alcuna di esse appartenga. Penso bensì che solamente in questo
accadessero le novità dell'Africa[1894]. Le continue condanne ed
estorsioni che facea nelle provincie africane il procuratore del fisco
per ben somministrar della pecunia a Massimino (che questa era la via
di guadagnarsi merito presso di lui) cagion furono che alcuni nobili
giovani, capo de' quali fu un Maurizio nella città di Tisdoro, raunata
una gran frotta di loro servi e concittadini coll'armi sotto, andarono
a trovar costui, per pagare una condanna. Il pagamento fu, che lo
ammazzarono. Fecero bensì i soldati della guardia molta resistenza, ma
furono messi in fuga. Fatto il colpo, allora meglio che prima
conobbero il proprio pericolo, e però pensarono ad un colpo maggiore.
Sapendo in quanto odio de' popoli fosse Massimino, mossero assai gente
a sedizione, e poi si portarono a trovare _Marco Antonio Gordiano_
proconsole di quella contrada, e, per quanta opposizione e ripugnanza
egli mostrasse, lo acclamarono _Imperadore Augusto_, e il vestirono di
porpora, minacciandogli la morte se non accettava. Era _Gordiano_ un
venerabil vecchio di ottant'anni, ornato di tutte le più luminose
virtù. _Mezio Marullo_ suo padre tirava l'origine dai Gracchi; _Ulpia
Gordiana_ sua madre da Traiano imperadore. Pareva ereditario in casa
di lui il consolato, avendolo avuto il padre, l'avolo e il bisavolo,
oltre ad altri dalla parte di sua moglie. Stato era anch'egli console
due volte, l'una con _Caracalla_ imperadore nell'anno di Cristo 215, e
nell'anno 229 con _Alessandro_ imperadore. Pochi si contavano che gli
andassero avanti in abbondanza di comodi e di facoltà. Da giovinetto
si applicò a far dei poemi, e specialmente mise in versi e in prosa le
azioni degl'imperadori Antonini, de' quali era innamorato. La pretura
e le altre pubbliche cariche da lui furono sostenute con tal
magnificenza di giuochi e di altri pubblici solazzi, che si tirò
dietro in Roma e per le provincie l'amore e il plauso di tutti i
popoli. Ma specialmente divenuto proconsole dell'Africa, a tal segno
si diede a conoscere la di lui giustizia, moderazione e prudenza, che
quei popoli il riguardavano come lor padre, nè mai cotanto amore
aveano portato ad alcuno dei suoi antecessori. Gli davano il nome di
Catone, di Scipione e di altri insigni Romani.
Ora il buon vecchio, ancorchè, contra sua voglia, e per non poter di
meno, avesse accettate le imperiali insegne, pure, considerando che
sbrigata era la sua vita sotto il crudel Massimino, a cui non parrebbe
mai innocente un tal fatto, altro ripiego non seppe trovare che quello
di cercare di assodarsi il meglio che poteva sul trono, giacchè troppo
pericolo era il discenderne. Dichiarato dunque Augusto _Marco Antonio
Gordiano_ suo figliuolo, che da alcuni vien creduto chiamato _Marco
Antonino_, s'inviò a Cartagine, dove fu solennemente riconosciuto
Imperadore. Fra le ragioni che muovono me a credere succeduta in
quest'anno la di lui assunzione al trono, a me par decisiva quella di
Erodiano[1895], che asserisce accaduta tal novità _terminato l'anno
terzo dell'imperio di Massimino_; il che solamente accadde nel
presente anno. Fu ben di parere il padre Pagi[1896] che tal frase si
abbia da intendere _mentre correva il terzo anno di Massimino_; ma
conveniva recar esempli chiari comprovanti il suo assunto: il che egli
non ha fatto. Secondo la comune significazione, Erodiano parla di un
_terzo anno finito_, e non già cominciato o corrente. Furono dagli
Africani abbattute le statue di Massimino, ed alzate quelle de' due
Gordiani Augusti, i quali furono e son tuttavia chiamati Africani.
Spedirono essi immediatamente a Roma un'ambasciata. Non so se fra gli
ambasciatori si trovasse _Valeriano_, uno de' primarii senatori, che
fu poi imperadore, o pure s'egli fu quello che accolse in Roma quegli
ambasciatori. Esponevano essi quanto era succeduto, e pregavano il
senato di confermar la loro elezione[1897]. Nel tempio de' Castori
raunato il senato nel dì 27 _di maggio_, furono lette le lettere dei
Gordiani da _Giunio Sillano console_, sostituito insieme con
_Gallicano_ nel presente anno, e non già nel precedente, ai due
consoli ordinarii. Con sonore acclamazioni riconosciuti furono
Imperadori essi due _Gordiani_, e dichiarato nemico pubblico
_Massimino_ col figliuolo. Prima nondimeno di divolgar le lettere, e
di tener la suddetta assemblea, finto fu che venissero spediti da
Massimino alcuni sgherri a _Vitaliano_ prefetto del pretorio, uomo
crudelissimo, con lettere ed ordine di dirgli a bocca in segreto cose
d'importanza. Ammessi costoro nel di lui gabinetto, mentre egli
osservava i sigilli delle lettere, lo ammazzarono, con far poi credere
ai soldati, ciò essere stato comandamento di Massimino, solito a far
di questi servigi a' suoi ministri. Renduto poi pubblico il decreto
del senato, e sparsa voce fra il popolo che Massimino era stato
ucciso, che i Gordiani promettano un gran congiario alla plebe e un
suntuoso donativo ai soldati, si levò esso popolo a rumore, abbattè le
statue e le immagini di Massimino, e scaricò il suo furore addosso a
varii suoi uffiziali ed amici, e specialmente infierì contro le spie e
gli accusatori che si baldanzosamente esercitavano in addietro
l'infame lor mestiere. Molli innocenti ancora vi perirono; e perchè
_Sabino_, prefetto di Roma, volle mettervi freno, restò anch'egli
ucciso. Diede poscia il senato incumbenza a venti senatori, già stati
consoli, di andar a difendere i confini dell'Italia contro gli sforzi
che potesse far Massimino. Scrissero a tutte le provincie, anche fuori
d'Italia, esortando ognuno di prender l'armi in favor de' Gordiani e
contra di Massimino. I più ubbidirono; altri per paura se ne
guardarono, ed uccisero o mandarono a Massimino i messi del senato.
Appena la novità dell'Africa accadde, che per corrieri espressi ne fu
portato il doloroso avviso a Massimino[1898]. Sopraggiunse poi l'altra
di quanto era accaduto in Roma. Allora uscì così fattamente in ismanie
quel fiero Augusto, con dar del capo nelle pareti, gittarsi in terra,
stracciarsi le vesti, imbrandire la spada, come se volesse uccidere il
senato: che non più uomo, ma un forsennato, una bestia parea. Se non
usciva di là suo figliuolo, fu creduto che gli avrebbe cavato gli
occhi, tanto era infuriato anche contra di lui, perchè sul principio
del suo governo volle mandarlo a Roma, ed egli, per l'amore che
portava al padre, non si seppe mai staccare da lui. _Se foss'ito_,
dicea Massimino, _non sarebbe avvenuto quel che ora intendiamo_.
Affogata poi col vino la conceputa rabbia, nel dì seguente arringò i
soldati[1899], vomitando quante ingiurie mai seppe contra dei Gordiani
e del senato romano; ed ordinò la marcia dell'esercito verso l'Italia
con tal fretta, che appena diede un sol dì di tempo per prepararsi al
viaggio. Oltre alla poderosa armata dei Romani, seco ancora menò
assaissime schiere di Tedeschi presi al suo servigio, e mandò innanzi
le coorti della Pannonia. Marciaron tutti, quando arrivarono
dall'Africa nuove di gran consolazione per Massimino. Era suo
procuratore nella Numidia _Capelliano_ dell'ordine senatorio. Gli
venne ordine fuor di tempo dal vecchio Gordiano di dimettere la
carica. Irritato costui pensò tosto a vendicarsene. Aveva egli sotto
il suo comando un corpo di brave soldatesche, assai pratiche del loro
mestiere, perchè affinate nella guerra continuamente fatta coi Barbari
di quelle contrade. Con questa gente, accresciuta da un possente
rinforzo di Numidi, tutti spertissimi arcieri, s'inviò alla volta di
Cartagine. Grande fu lo spavento non men de' Gordiani che di quel
popolo, perchè non aveano truppe regolate da opporre. Tuttavia diede
all'armi quella gran città, uscirono a folla i cittadini, per assalire
i nemici, avendo alla lor testa Gordiano minore Augusto. Si venne ad
un'aspra battaglia, in cui, quantunque i Cartaginesi fossero di lunga
mano superiori di numero ai nemici, pure, per la poca loro perizia nei
combattimenti, furono sconfitti con grave loro strage. Vi perì lo
stesso Gordiano secondo in età di quarantasei anni, e fra la
moltitudine dei cadaveri il suo non si potè poi rinvenire. Ciò inteso
dal vecchio Gordiano suo padre, per disperazione, e per non cadere in
man de' nemici, secondo Capitolino[1900], si strangolò, dando fino
anch'egli alla vita e all'imperio. Vuole Erodiano[1901] che egli
morisse prima del figliuolo; ma più probabile sembra su questo punto
il racconto di Capitolino. Entrato in Cartagine Capelliano, con gran
macello di gente, spogliò i templi, e fece un mondo di mali anche in
altre città. All'avviso di così inaspettata mutazion di cose,
Massimino, ch'era in viaggio, si rincorò forte. Chiunque poi ben
prenderà il filo di tali avvenimenti, conoscerà essere guasto il testo
di Capitolino, dove scrive che questi due Gordiani tennero l'imperio
_un anno e sei mesi_. Se Massimino, appena udita la loro esaltazione,
si mise in viaggio per venire in Italia, e prima di giugnere ad
Aquileia ne intese la lor caduta, come può mai stare che sì lungamente
regnassero i Gordiani? Però saggiamente il Panvinio[1902] ed altri han
tenuto che il loro imperio non durasse più d'un mese e sei dì, ed
altri han creduto due mesi e qualche giorno.
Allorchè si seppe in Roma l'infelice morte dei due Gordiani,
incredibil fu la agitazione degli animi e lo spavento di ognuno al
vedersi tolti coloro, nei quali era riposta la comune speranza, e al
prevedere gl'immensi mali che si poteano aspettare da Massimino,
principe di sua natura sì sanguinario, e tanto più perchè irritato
dalla ribellione di Roma. Era fatto il primo passo, convenne fare il
secondo, per difendersi fino all'ultimo[1903]. Raunato dunque il
senato nel tempio di Giove Capitolino a porte chiuse, oppure in quello
della Concordia, elesse due nuovi imperadori, cioè _Marco Clodio
Pupieno Massimo_ e _Decimo Celio Balbino_, senatori di gran credito ed
abilità. Il primo, cioè _Massimo_, chiamato _Pupieno_ da altri, perchè
avea tutti e due questi cognomi, era di bassa nascita; ma il merito
acquistato da lui col valore e colla prudenza nel mestiere della
guerra lo avea fatto salire di grado in grado fino a quel di generale,
esercitando il quale nell'Illirico e nella Germania, quanto si era
renduto formidabile ai Sarmati e Germani, altrettanto s'era fatto amar
dai soldati. Alzato al posto di senatore, fu pretore, console, poi
proconsole nella Bitinia, nella Grecia e nella Gallia Narbonese, e
finalmente era stato prefetto di Roma; personaggio savio, attivo e
severo non poco, anzi creduto di genio aspro, e rigoroso esattore del
giusto. _Balbino_, all'incontro, discendeva da famiglia antica e
nobilissima: era stato due volte console; avea governato con lode
varie provincie; amato da ognuno pel suo natural buono, per la sua
affabilità e pel buon uso delle morte sue ricchezze[1904]. Erano
allora consoli sostituiti _Claudio Giuliano_ e _Celso Eliano_, il
consolato de' quali, secondo me, appartiene all'anno presente, e non
già al precedente, come altri ha creduto. Un altro errore è corso
nella vita di questi due imperadori, descritta da Capitolino[1905].
Sul principio di essa si legge che la loro elezione seguì _septimo
kalendas junii_, cioè nel dì 26 di maggio, mentre si facevano i
_giuochi apollinari_. Noi abbiam veduto di sopra dirsi da lui che i
Gordiani furono confermati Augusti dal senato romano _nel dì 27 di
maggio_ di questo anno; ed essendo succeduta nel medesimo anno la
morte de' Gordiani, e l'innalzamento di Pupieno Massimo e di Celio
Balbino, perchè la nuova ne fu portata a Massimino durante il suo
viaggio, e prima ch'egli entrasse in Italia, per conseguente è fallato
il testo di Capitolino. Oltre a ciò, ha osservato il padre Pagi[1906]
che i _giuochi apollinari_ si celebravano _septimo idus julii_; e però
si dee credere che Capitolino asserisse eletti questi due novelli
Augusti _nel dì 9 di luglio_, non già dell'anno antecedente, come si
figurò esso padre Pagi, ma bensì del presente. Proposta dipoi al
popolo la loro elezione, grande apprensione ebbe la plebe del genio
severo di _Pupieno Massimo_, e però coll'armi e con le grida si
opposero. Trovato fu il ripiego di quetarli con crear Cesare _Marco
Antonio Gordiano_, che alcuni dicono nipote del vecchio Gordiano, e
figliuolo del secondo, ed altri nato da una figliuola del primo
Gordiano. Erodiano è di questo ultimo parere. L'età di questo _terzo
Gordiano_, il quale si trovava allora in Roma, e fu accolto con
giulive acclamazioni, restò dubbiosa anche presso gli antichi. La più
verisimile opinione è ch'egli fosse in età di circa dodici anni.
Non si perdè tempo in Roma ad unire quante milizie si potè per marciar
contra di Massimino[1907]; e _Pupieno Massimo_ Augusto, siccome
persona di sperimentata buona condotta nel comando dell'armi, fu
prescelto per capo della armata. Ma, prima di muoversi, convenne
soddisfare alla superstizion de' Romani, presso i quali non solevano
andare alla guerra gl'imperadori, se prima non aveano dato al popolo
un combattimento di gladiatori, acciocchè i soldati si avvezzassero al
sangue, o si ottenesse il favore della dea Nemesi. Questo fu fatto,
siccome ancora altri giuochi nei teatri e nel circo. Dopo di che
You have read 1 text from Italian literature.
Next - Annali d'Italia, vol. 1 - 58
- Parts
- Annali d'Italia, vol. 1 - 01Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4367Total number of unique words is 170835.9 of words are in the 2000 most common words51.4 of words are in the 5000 most common words59.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 02Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4396Total number of unique words is 166939.5 of words are in the 2000 most common words55.7 of words are in the 5000 most common words62.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 03Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4387Total number of unique words is 165439.5 of words are in the 2000 most common words55.1 of words are in the 5000 most common words62.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 04Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4403Total number of unique words is 163338.0 of words are in the 2000 most common words55.8 of words are in the 5000 most common words62.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 05Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4375Total number of unique words is 166038.7 of words are in the 2000 most common words54.5 of words are in the 5000 most common words61.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 06Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4376Total number of unique words is 166036.4 of words are in the 2000 most common words52.9 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 07Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4388Total number of unique words is 172039.3 of words are in the 2000 most common words54.7 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 08Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4490Total number of unique words is 160937.7 of words are in the 2000 most common words54.5 of words are in the 5000 most common words62.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 09Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4444Total number of unique words is 167037.7 of words are in the 2000 most common words52.8 of words are in the 5000 most common words60.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 10Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4426Total number of unique words is 166037.2 of words are in the 2000 most common words52.9 of words are in the 5000 most common words60.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 11Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4498Total number of unique words is 166738.0 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words62.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 12Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4339Total number of unique words is 168637.0 of words are in the 2000 most common words52.4 of words are in the 5000 most common words60.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 13Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4348Total number of unique words is 165738.3 of words are in the 2000 most common words54.3 of words are in the 5000 most common words60.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 14Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4301Total number of unique words is 164737.2 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 15Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4395Total number of unique words is 169337.2 of words are in the 2000 most common words52.6 of words are in the 5000 most common words59.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 16Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4407Total number of unique words is 178036.3 of words are in the 2000 most common words51.7 of words are in the 5000 most common words59.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 17Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4436Total number of unique words is 177836.5 of words are in the 2000 most common words53.3 of words are in the 5000 most common words63.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 18Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4509Total number of unique words is 174438.5 of words are in the 2000 most common words54.9 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 19Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4424Total number of unique words is 166238.5 of words are in the 2000 most common words54.2 of words are in the 5000 most common words62.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 20Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4503Total number of unique words is 164738.7 of words are in the 2000 most common words55.5 of words are in the 5000 most common words63.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 21Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4334Total number of unique words is 163339.0 of words are in the 2000 most common words56.0 of words are in the 5000 most common words63.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 22Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4335Total number of unique words is 170037.0 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words61.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 23Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4210Total number of unique words is 166339.4 of words are in the 2000 most common words55.2 of words are in the 5000 most common words63.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 24Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 3988Total number of unique words is 158338.5 of words are in the 2000 most common words55.2 of words are in the 5000 most common words61.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 25Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4245Total number of unique words is 161438.0 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 26Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4330Total number of unique words is 164838.7 of words are in the 2000 most common words54.2 of words are in the 5000 most common words61.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 27Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4345Total number of unique words is 163537.3 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 28Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4310Total number of unique words is 165237.9 of words are in the 2000 most common words54.3 of words are in the 5000 most common words60.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 29Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4254Total number of unique words is 159640.3 of words are in the 2000 most common words55.1 of words are in the 5000 most common words63.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 30Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4281Total number of unique words is 165437.7 of words are in the 2000 most common words53.0 of words are in the 5000 most common words60.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 31Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4298Total number of unique words is 166636.6 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words61.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 32Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4285Total number of unique words is 165337.4 of words are in the 2000 most common words54.0 of words are in the 5000 most common words62.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 33Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4276Total number of unique words is 162137.8 of words are in the 2000 most common words53.5 of words are in the 5000 most common words60.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 34Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4421Total number of unique words is 159140.3 of words are in the 2000 most common words56.8 of words are in the 5000 most common words63.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 35Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4236Total number of unique words is 159637.1 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words60.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 36Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4133Total number of unique words is 153437.4 of words are in the 2000 most common words51.7 of words are in the 5000 most common words60.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 37Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4212Total number of unique words is 156439.0 of words are in the 2000 most common words54.6 of words are in the 5000 most common words61.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 38Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4339Total number of unique words is 162838.2 of words are in the 2000 most common words54.2 of words are in the 5000 most common words61.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 39Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4282Total number of unique words is 161637.1 of words are in the 2000 most common words54.7 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 40Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4300Total number of unique words is 162738.5 of words are in the 2000 most common words53.6 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 41Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4177Total number of unique words is 157538.3 of words are in the 2000 most common words51.9 of words are in the 5000 most common words60.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 42Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4253Total number of unique words is 160439.6 of words are in the 2000 most common words54.1 of words are in the 5000 most common words61.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 43Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4315Total number of unique words is 161539.2 of words are in the 2000 most common words54.0 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 44Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4445Total number of unique words is 168737.1 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 45Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4413Total number of unique words is 162339.7 of words are in the 2000 most common words55.5 of words are in the 5000 most common words62.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 46Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4382Total number of unique words is 162038.6 of words are in the 2000 most common words55.2 of words are in the 5000 most common words62.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 47Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4285Total number of unique words is 160939.7 of words are in the 2000 most common words54.8 of words are in the 5000 most common words62.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 48Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4299Total number of unique words is 154639.5 of words are in the 2000 most common words54.6 of words are in the 5000 most common words62.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 49Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4268Total number of unique words is 165738.4 of words are in the 2000 most common words54.9 of words are in the 5000 most common words63.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 50Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4398Total number of unique words is 162639.2 of words are in the 2000 most common words56.2 of words are in the 5000 most common words63.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 51Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4422Total number of unique words is 166539.8 of words are in the 2000 most common words55.0 of words are in the 5000 most common words62.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 52Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4259Total number of unique words is 153340.4 of words are in the 2000 most common words55.8 of words are in the 5000 most common words63.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 53Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4408Total number of unique words is 160537.6 of words are in the 2000 most common words53.4 of words are in the 5000 most common words60.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 54Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4445Total number of unique words is 167437.7 of words are in the 2000 most common words53.5 of words are in the 5000 most common words61.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 55Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4362Total number of unique words is 167738.9 of words are in the 2000 most common words54.7 of words are in the 5000 most common words63.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 56Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4283Total number of unique words is 157341.3 of words are in the 2000 most common words56.4 of words are in the 5000 most common words65.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 57Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4388Total number of unique words is 164339.9 of words are in the 2000 most common words56.9 of words are in the 5000 most common words64.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 58Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4314Total number of unique words is 160340.6 of words are in the 2000 most common words56.3 of words are in the 5000 most common words64.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 59Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4150Total number of unique words is 146339.9 of words are in the 2000 most common words54.4 of words are in the 5000 most common words62.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 60Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4226Total number of unique words is 148840.0 of words are in the 2000 most common words55.7 of words are in the 5000 most common words63.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 61Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4193Total number of unique words is 148941.0 of words are in the 2000 most common words56.0 of words are in the 5000 most common words63.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 62Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4237Total number of unique words is 158739.7 of words are in the 2000 most common words55.4 of words are in the 5000 most common words63.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 63Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4180Total number of unique words is 150138.8 of words are in the 2000 most common words54.8 of words are in the 5000 most common words62.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 64Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4222Total number of unique words is 154839.9 of words are in the 2000 most common words55.5 of words are in the 5000 most common words62.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 65Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4203Total number of unique words is 152841.2 of words are in the 2000 most common words55.7 of words are in the 5000 most common words63.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 66Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4369Total number of unique words is 171141.7 of words are in the 2000 most common words57.1 of words are in the 5000 most common words64.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 67Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4351Total number of unique words is 168639.2 of words are in the 2000 most common words56.0 of words are in the 5000 most common words64.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 68Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4382Total number of unique words is 164138.2 of words are in the 2000 most common words53.9 of words are in the 5000 most common words62.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 69Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4298Total number of unique words is 157838.9 of words are in the 2000 most common words55.8 of words are in the 5000 most common words64.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 70Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4172Total number of unique words is 154538.5 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 71Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4090Total number of unique words is 154337.6 of words are in the 2000 most common words53.1 of words are in the 5000 most common words60.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 72Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4164Total number of unique words is 160037.2 of words are in the 2000 most common words52.1 of words are in the 5000 most common words60.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 73Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4243Total number of unique words is 157339.4 of words are in the 2000 most common words54.5 of words are in the 5000 most common words62.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 74Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4229Total number of unique words is 158538.7 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words59.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 75Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4191Total number of unique words is 153640.0 of words are in the 2000 most common words54.0 of words are in the 5000 most common words62.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 76Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4393Total number of unique words is 161439.5 of words are in the 2000 most common words56.9 of words are in the 5000 most common words64.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 77Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4360Total number of unique words is 164739.3 of words are in the 2000 most common words55.3 of words are in the 5000 most common words63.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 78Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4261Total number of unique words is 160240.0 of words are in the 2000 most common words55.1 of words are in the 5000 most common words62.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 79Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4124Total number of unique words is 149237.9 of words are in the 2000 most common words52.3 of words are in the 5000 most common words59.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 80Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4300Total number of unique words is 165539.3 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 81Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4207Total number of unique words is 159138.4 of words are in the 2000 most common words52.4 of words are in the 5000 most common words60.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 82Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4151Total number of unique words is 160436.8 of words are in the 2000 most common words52.3 of words are in the 5000 most common words59.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 83Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4188Total number of unique words is 156537.4 of words are in the 2000 most common words53.1 of words are in the 5000 most common words60.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 84Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4221Total number of unique words is 165339.6 of words are in the 2000 most common words55.1 of words are in the 5000 most common words63.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 85Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 748Total number of unique words is 43251.1 of words are in the 2000 most common words63.2 of words are in the 5000 most common words69.1 of words are in the 8000 most common words