Annali d'Italia, vol. 1 - 56
Total number of words is 4283
Total number of unique words is 1573
41.3 of words are in the 2000 most common words
56.4 of words are in the 5000 most common words
65.1 of words are in the 8000 most common words
necessità di mantener la disciplina, e che il supplicio di coloro
dovea insegnare agli altri. Grande schiamazzo allora insorse; ed egli
più franco che mai ricordò loro, dover essi alzar le grida contra dei
Persiani, e non contra il proprio imperadore, che cava il sangue dai
popoli per vestire, nudrire ed arricchir le milizie. Li minacciò
ancora, se non dimettevano, di cassarli tutti, e che forse non si
contenterebbe di questo, rimproverando loro, che dimenticavano di
essere cittadini romani. Più forte cominciarono essi allora a gridare
ed a muovere l'armi, come minacciandolo. Ma egli, _non istate_,
soggiunse, _a bravare. L'armi vostre han da essere contro i nemici di
Roma. Nè vi avvisaste di farmi paura. Quand'anche uccideste un par
mio, alla repubblica non mancherà un nuovo Augusto per governar lei e
punire voi altri._ E perciocchè non si quetavano, con gran voce gridò:
_Cittadini romani, deponete l'armi e andatevene con Dio._ Allora (e
par cosa da non credere) tutti, posate l'armi, le casacche militari e
le insegne, si ritirarono. Gli altri soldati e il popolo raccolsero
quelle armi e bandiere, e portarono tutto al palazzo. Di là poi ad un
mese, pregato, rendè loro l'armi, con far nondimeno morire i lor
tribuni, per negligenza de' quali erano caduti in tanta effeminatezza
quei soldati. Questa legione dipoi si segnalò sopra le altre nella
guerra contro i Persiani. Formò Alessandro di sei legioni una falange
di trenta mila combattenti: il che ci fa intendere che allora ogni
legione era composta di cinque mila armati. Altre guardie ancora avea
con gli scudi intarsiati d'oro e d'argento. A tutti dopo la guerra di
Persia fu data maggior paga che agli altri soldati.
NOTE:
[1829] Thesaurus Novus Inscription., pag. 357, num. 2.
[1830] Dio. Herod. Lamprid. Agathias et alii.
[1831] Dio, in Excerpt. Valesianis.
[1832] Pagius, in Crit. Baron.
[1833] Dio, in Excerptis Valesianis.
[1834] Herod., lib. 6.
[1835] Blanchinius, ad Anastas. Bibliothecar.
[1836] Tillemont, Mémoires des Empereurs.
[1837] Mediobarbus, in Numismat. Imperator.
[1838] Herodianus, lib. 6.
[1839] Lampridius, in Alexandro.
[1840] Zosimus, lib. 1.
[1841] Lampridius, in Alexandro.
Anno di CRISTO CCXXXI. Indizione IX.
PONZIANO papa 2.
ALESSANDRO imperadore 10.
_Consoli_
POMPEIANO e PELIGNIANO.
Non mi son io attentato a chiamare il primo di questi consoli _Civica
Pompeiano_, perchè quel _Civica_ viene da una sola iscrizione del
Gudio, le cui merci sono a me sospette. Nell'anno 209 era stato
console _Civica Pompeiano_. Un altro ne troveremo all'anno 241. Ma
certo non è che ancor questo Pompeiano fosse appellato _Civica_. Il
secondo console vien chiamato da Cassiodoro, dal Panvinio e da altri
_Feliciano_; ma più è sicuro il cognome di _Peligniano_. L'Augusto
Alessandro, prima di mettersi in campagna, volle tentar di
nuovo se colle buone si potea frenar l'alterigia del Persiano
_Artaserse_[1842], e gli spedì nuovi ambasciatori lusingandosi che la
presenza sua, sostenuta da sì poderoso esercito, avesse da inspirare
al Barbaro pensieri più ragionevoli. Se ne tornarono essi senza
risoluzione alcuna. All'incontro, inviò Artaserse ad Alessandro
quattrocento dei suoi, tutti di alta statura, con vesti fregiate d'oro
ed archi sfarzosi, credendo con tal comparsa di atterrire i Romani.
Consistè la loro ambasciata in comandare orgogliosamente all'imperador
dei Romani di uscire quanto prima di tutta la Soria e di ogni altra
provincia di là dal mare, perchè tutto quel paese apparteneva ai
Persiani, come antica dipendenza della loro corona. Da così insolente
comando irritato Alessandro, col parere del suo consiglio, ordinò che
tutti quegli ambasciadori, spogliati de' loro arnesi, fossero relegati
nella Frigia, con dar loro campagne da coltivare. Nè volle fargli
uccidere, perchè una iniquità sarebbe stata il punir colla morte gente
non presa in battaglia, e che eseguiva gli ordini del suo re; quasi
che non fosse anche una iniquità e un violare il diritto delle genti
quel privarli di libertà, e il non lasciarli ritornare al loro
signore. Si venne dunque all'armi. Se crediamo ad Erodiano[1843], tre
corpi fece Alessandro delle sue genti, come gli fu suggerito da' suoi
generali, e da chi meglio sapeva il mestier della guerra, perchè egli
nulla mai faceva di sua testa nelle spedizioni militari[1844]; ma
voleva prima udire il sentimento de' più vecchi e sperimentati
nell'arte della milizia. Uno ne spinse nella Media per via
dell'Armenia; un altro nel paese de' Parti, e riserbò per sè il terzo,
per condurlo egli stesso. Ma o perchè Alessandro fosse di sua natura e
per l'educazione alquanto timido, o perchè l'Augusta _Mammea_ sua
madre nol volesse vedere esposto ai pericoli, o perchè succederono
diserzioni e tumulti in Soria, egli non s'inoltrò punto contro i
nemici; e cagion fu che il secondo corpo fu disfatto dai Persiani, con
vittoria nondimeno che costò loro ben caro; e che il primo, dopo aver
ben resistito alle forze de' Persiani, nel ritornare in Armenia, per
gli disagi perisse. Aggiugne lo stesso Erodiano che il corpo di
riserva di Alessandro per le malattie calò di molto, e fu a rischio di
lasciarvi la vita il suddetto imperadore per una grave infermità che
il sorprese. Ma perchè la grande armata de' Persiani notabilmente
anch'essa si sminuì, cessò dipoi la guerra; e per tre o quattro anni
stettero que' Barbari in pace. Così Erodiano. Non così Lampridio, il
quale, più che al racconto di quello storico, prestando fede a ciò che
tanti altri aveano scritto de' fatti di questo imperadore, da lui ben
esaminati, gli attribuisce una insigne vittoria riportata contra dei
Persiani. E maggiormente lo pruova, coll'aver veduto gli atti del
senato e la relazione dell'avvenimento glorioso fatta dal medesimo
Alessandro al senato, dopo il suo ritorno a Roma nel dì 25 di
settembre. Non si può sì facilmente credere che le parole di
Alessandro fossero soli vanti e menzogne, sì perchè non fu egli di
carattere millantatore, sì perchè poco sarebbe occorso per ismentirle.
Disse dunque Alessandro di avere sconfitto i Persiani, nell'armata dei
quali bella e terribil mostra faceano settecento elefanti colle lor
torri guernite di arcieri. Trecento di questi essere stati presi,
ducento morti, e diciotto venivano condotti a Roma. Vi erano mille
carri falcati. Cento venti mila cavalli si contavano parimente
nell'esercito nemico; dieci mila di essi rimasero sul campo; gli altri
si salvarono colla fuga. Molti erano stati i Persiani presi, e poscia
venduti per ischiavi. Si erano ricuperate le città perdute della
Mesopotamia; Artaserse, colla perdita delle bandiere, avea presa la
fuga. I soldati romani se ne ritornavano ben ricchi, nè sentivano più
le fatiche della guerra dopo sì felice vittoria. A questa relazione
tennero dietro le acclamazioni del senato. Aggiugne Lampridio che in
quella calda azione Alessandro correva per le file della sua armata,
animando i soldati, lodando chi meglio combatteva, combattendo
anch'egli, e trovandosi esposto alle freccie nemiche. Dopo sì
segnalata vittoria se ne tornò Alessandro ad Antiochia, per passare,
come io vo credendo, il verno colla sua armata. E che in quest'anno
esso Augusto fiaccasse le corna al superbo Artaserse, e non già nel
precedente, come volle il padre Pagi, e non nel seguente, come pensò
il Tillemont, bastantemente si raccoglie dalle monete[1845] rapportate
dal Mezzabarba, correndo la di lui tribunizia podestà X, cioè
nell'anno presente, perchè ivi si vede menzionata VICTORIA AVGVSTI.
Solamente non si sa intendere come Alessandro non prendesse il titolo
d'_Imperadore_ per questa vittoria. Forse lo impedì la sua modestia.
Dal senato ancora fu acclamato _Persico Massimo_: e pure questo suo
titolo non s'incontra nelle medaglie. Ha poi un bel dire Erodiano che
i Persiani da sè stessi desisterono dalla guerra; perchè se così
felicemente, com'egli vuole, fossero proceduti i loro affari, e le
armate romane fossero rimaste disfatte, inverisimil cosa è come i
medesimi non avessero proseguita la vittoria, ed occupata ai Romani la
Mesopotamia.
NOTE:
[1842] Herodianus, lib. 6.
[1843] Herodian., lib. 6.
[1844] Lamprid., in Alexandro.
[1845] Mediobarb., in Numism. Imperat.
Anno di CRISTO CCXXXII. Indizione X.
PONZIANO papa 3.
ALESSANDRO imperadore 11.
_Consoli_
LUPO e MASSIMO.
Abbiamo anche da Erodiano[1846] che l'imperadore Alessandro si fermò
molto tempo in Antiochia: il che ci serve di fondamento per credere
che vi passasse il verno insieme coll'esercito distribuito in quei
quartieri. Lungo tempo si esigeva a ricondurre per terra le legioni
destinate per l'Europa; però sembra verisimile che succedesse
in quest'anno il suo arrivo a Roma nel tempo assegnato da
Lampridio[1847], cioè nel dì 25 di settembre, in cui egli comparve in
senato a rendere conto della sua spedizione. Fece la sua entrata da
trionfante, corteggiato da tutto il senato e dall'ordine equestre, fra
i plausi e l'indicibil allegrezza di tutto il popolo. Non entrò sul
cocchio, come si costumava ne' trionfi, ma bensì a piedi, venendogli
dietro il carro trionfale tirato da quattro elefanti. A piedi ancora
andò al palazzo, e tanta era la folla, che appena in quattr'ore potè
compiere il viaggio, tutti gridando intanto: _Se salvo è Alessandro,
salva è Roma._ Nel dì seguente si fecero le corse dei cavalli e i
giuochi scenici, dopo de' quali toccò un congiario al popolo. Allora
fu che si cominciarono a vedere presso i Romani degli schiavi
persiani; ma, non sofferendo allora la superbia dei re di Persia che
alcuno de' suoi sudditi restasse in ischiavitù, fu pregato Alessandro
di rimetterli in libertà col pagamento del riscatto, ed egli non mancò
di far loro questa grazia con rendere ai padroni il danaro pagato in
comperarli, o pure col metterlo nell'erario, se non erano venduti.
Questi servi adunque e gli elefanti condotti sempre più ci vengono ad
assicurare che l'Augusto Alessandro non vinto, ma vincitore, ritornò
dalla guerra di Persia. Seguita a dire Lampridio che anche nella
Mauritana Tingitana felicemente procederono gli affari della guerra
per la buona condotta di _Furio Celso_. Similmente nell'Illirico
_Vario Macrino_, parente d'esso Alessandro, riportò de' vantaggi
contro i nemici del popolo romano; e nell'Armenia _Giunio Palmato_
diede anch'egli qualche buona lezione ai Persiani. Da tutti quei
luoghi probabilmente in questi tempi giunsero a Roma le laureate
lettere di avviso di que' prosperosi avvenimenti, le quali, lette in
senato e al popolo, rallegrarono ognuno, ed esaltarono sempre più il
nome e la gloria dell'Augusto Alessandro.
NOTE:
[1846] Herodianus, lib. 5.
[1847] Lampridius, in Alexandro.
Anno di CRISTO CCXXXIII. Indizione XI.
PONZIANO papa 4.
ALESSANDRO imperadore 12.
_Consoli_
MASSIMO e PATERNO.
Un'iscrizione, che si legge nella mia Raccolta[1848], in vece di
_Paterno_, ha _Paterio_. Così ancora egli è chiamato in alcune leggi
raccolte dal Relando[1849]. Però, quantunque io abbia ritenuto
_Paterno_, gran dubbio mi resta che il suo vero cognome fosse
_Paterio_. In quattro leggi ancora _Massimo_ vien detto console _per
la seconda volta_; ma ciò meglio starà nell'anno seguente.
Instituì[1850] in questi tempi l'Augusto Alessandro in onore di
_Mammea_ imperatrice sua madre un collegio di fanciulli e un altro di
fanciulle, con chiamarli Mammeani e Mammeane, siccome Antonino Pio
avea dato il nome di Faustiniane alle fanciulle instituite in onore di
Faustina sua moglie. Parimente attese a premiare chiunque s'era
segnalato nel governo civile e militare della repubblica. Ai senatori
più meritevoli accordò gli ornamenti consolari, con aggiugnere dei
sacerdozii e dei poderi a quei ch'erano poveri o vecchi. Agli amici
donò i prigionieri di varie nazioni, ritenendo solamente i nobili fra
essi, che furono arrolati nella milizia. Le terre prese ai nemici donò
egli ai capitani e soldati posti alla guardia de' confini, con
permettere che passassero ancora in dominio de' loro eredi, purchè
anch'essi facessero il mestier dei soldati; non volendo che quei beni
restassero in proprietà di persona alcuna privata, con dire _che quei
tali con più attenzione militerebbono, ove si trattasse di difendere
le cose concedute loro con questo patto_. Ed ecco, se non il
principio, almeno un segno assai chiaro di quei che poscia furono
chiamati benefizii, cioè stabili dati a godere ai soldati con obbligo
di militare in favor del donante, con riservarsene i principi il
diretto dominio. Passò, dico, questo nome anche nella Chiesa,
dispensatrice di sì fatti beni a chi si consacra alla milizia
ecclesiastica. Oltre alle terre, donò ai medesimi soldati degli
animali e dei servi, acciocchè potessero coltivarle, e non le
lasciassero abbandonate all'invasion de' nemici; il che riputava egli
gran vergogna della repubblica. Mentre si godeva tanta felicità in
Roma, ecco nuove spiacevoli dalle contrade germaniche[1851], cioè
avere i Germani passato il Reno, mettere in conquasso la Gallia in
quelle parti con potenti armate, saccheggiar borghi e campagne, e far
paura alle stesse città. Se crediamo ad Erodiano[1852], fin quando
Alessandro dimorava in Antiochia, cominciò questa brutta danza, e
portatine colà gli avvisi, colla giunta di aver essi Germani passato
non solo il Reno, ma anche il Danubio, ed essere in grave rischio le
confinanti provincie dell'Illirico e l'Italia stessa. Per questo si
affrettò egli di lasciar la Soria, e di volgere i passi e l'armi colà
dove il chiamava il bisogno. Se vero fosse il racconto di Erodiano,
converrebbe dire che Alessandro si fermasse un anno di più in
Antiochia; o pure ch'egli, un anno dopo quel che abbiam supposto,
imprendesse la guerra coi Persiani. Ma non è sì facilmente da
acquetarsi in ciò a quello storico greco, da che gli viene a fronte
Lampridio, certo inferiore a lui di tempo, ma più di lui informato
degli affari di Roma. Secondo Erodiano, l'Augusto Alessandro marciò a
dirittura dalla Soria in Germania, nè più ritornò a Roma; laddove
Lampridio, citando gli atti del senato, ci assicura esser egli
dall'Oriente rivenuto a Roma, ed aver ottenuto il trionfo, e che quivi
si godeva una mirabil quiete, quando sopraggiunse la novità dei
Germani. Se questa giugnesse nell'anno presente, o pure nel
susseguente, non so dirlo. Caso che nel presente, attese Alessandro a
far dei preparamenti per andar in persona a dimandar conto ai Germani
dei danni inferiti alle contrade romane.
NOTE:
[1848] Thesaurus Novus Inscription., pag. 358, num. 3.
[1849] Reland., in Fast. Cons.
[1850] Lampridius, in Alexandro.
[1851] Lamprid., in Alexandro. Zosim., Hist., l. 1.
[1852] Herodianus, lib. 6.
Anno di CRISTO CCXXXIV. Indizione XII.
PONZIANO papa 5.
ALESSANDRO imperadore 13.
_Consoli_
MASSIMO per la seconda volta e CAIO CELIO URBANO.
Già ardeva la guerra tanto ai confini della Gallia quanto a quei della
Pannonia, con terrore non lieve dell'Italia stessa. Però in quest'anno
l'Augusto Alessandro, messo insieme un potente esercito, s'inviò alla
volta della Gallia, dove maggiore era il pericolo[1853]. Conduceva
egli seco un gran corpo di Mori e di arcieri presi dalla provincia
della Osroena, o pure disertori parti, guadagnati con buono stipendio.
Di costoro pensava egli di valersi con vantaggio in questa nuova
guerra, perchè tal sorta di gente saettava più lontano che i Germani,
e coglieva più facilmente nel bersaglio de' loro corpi. Si partì
Alessandro da Roma, quantunque il senato e i migliori, mal volentieri
vedendolo disposto alla partenza, si studiassero di ritenerlo[1854]:
tanto era l'amore che gli portavano, tanta la premura che non si
esponesse a pericolo alcuno e ai dubbiosi successi della guerra. Ma
egli avea fisso il chiodo di andare, perchè non potea sofferire che,
dopo aver vinto i Persiani, venissero ad insultare l'imperio romano i
Germani, gente che altri imperadori da meno di sè aveano saputo
mettere in dovere. Seco andò _Mammea_ sua madre; e, se crediamo a
Lampridio, tutti i senatori l'accompagnarono per centocinquanta
miglia. Nel fare a gran giornate il suo viaggio, incontratosi con una
donna della razza de' Druidi sacerdoti della Gallia, questa gli disse:
_Va pure, ma non isperar vittoria; e fidati poco de' tuoi soldati_.
Egli non l'ascoltò, o pure non se ne mise pensiero, perchè sprezzava
la morte. E Lampridio aggiugne, che avendogli predetto un celebre
astrologo ch'egli dovea morire per mano d'un Barbaro, se ne rallegrò,
credendo di aver da morire in qualche battaglia, e di far quel fine
glorioso ch'era toccato ad altri generali famosi. Arrivato alle rive
del Reno[1855], quivi si fermò a disporre tutto l'occorrente per
portare la guerra addosso a' Germani; ed intanto fece fabbricar un
ponte su quel fiume, acciocchè vi potesse transitar tutta la armata.
Vuole Erodiano, scrittore che solamente ci descrive Alessandro per un
imperador timoroso e privo di coraggio, ch'egli tentasse prima, se
potea, colle buone intavolar pace coi Germani; e loro a questo fine
inviò suoi ambasciatori, con esibire gran copia di danaro, assai
consapevole della forza che ha l'oro fra quei popoli. Forse che se
avesse tenuta questa via non gli sarebbe mancata la pace. Ma Lampridio
nulla parla di ciò, e nè meno di varii combattimenti accennati dal
suddetto Erodiano, nei quali scrive che bene spesso i Germani
comparvero non men forti dei Romani. Certo è che non abbiam vestigio
di alcuna bella militare impresa da lui fatta in essa guerra, ancorchè
il numeroso e prode esercito suo promettesse di molto in sì fatta
spedizione.
NOTE:
[1853] Herodianus, lib. 6.
[1854] Lampridius, in Alexandro.
[1855] Herodianus, lib. 6.
Anno di CRISTO CCXXXV. Indizione XIII.
ANTERO papa 1.
MASSIMINO imperadore 1.
_Consoli_
SEVERO e QUINZIANO.
Altro non abbiam di certo di questi consoli che il loro cognome, e il
secondo vien anche chiamato _Quintiliano_. Ho io prodotta
un'iscrizione[1856], dove ci comparisce _Gneo Pinario Severo console_,
ma senza poter dire se appartenga all'anno presente. Il Panvinio[1857]
avea citata un'iscrizione posta per la salute di _Lucio Ragonio
Urinazio Larcio Quinziano console_, credendo che ivi si parlasse del
secondo console. Un'altra[1858], a lui pure spettante, ho dato io, ma
con farmi a credere che questo _Quinziano_ molto prima dell'anno
presente fosse sostituito nel consolato. In un altro marmo[1859],
rapportato anche nella mia Raccolta, s'incontra _Tito Cesernio
Macedone Quinziano console_; ma senza che resti alcun lume se
appartenga all'anno presente. Una grande scossa ebbe in quest'anno il
romano imperio per la morte del buon _imperadore Alessandro_, tolto di
vita dagli empii ed iniqui suoi soldati. Non se ne sa bene il luogo e
la maniera. Lampridio[1860] ne fu anch'egli allo scuro, mentre scrive
che l'Augusto giovane, trovandosi nella gran Bretagna, da noi chiamata
Inghilterra, fu ucciso, e che altri scrissero essere ciò avvenuto
nella Gallia in un villaggio appellato Sicila, nel distretto di
Magonza, come vuole Eusebio[1861], oppure in quel di Treveri. Espone
bensì Erodiano[1862] con varie particolarità questo avvenimento, ma le
circostanze da lui narrate non hanno assai del verisimile. Secondo
lui, _Massimino_, uffiziale, che avea la cura di insegnar l'arte
militare ai soldati di nuova leva, per la maggior parte presi dalla
Pannonia, era amato non poco da esse milizie. Sparlavano costoro di
Alessandro, come di un principe troppo timoroso, che non lasciava fare
alcuna bella impresa contra dei nemici, e stava tuttavia sotto l'ali
della madre, donna, secondo essi, intenta solamente ad ammassar
danaro, e che colla sua parsimonia rendeva odioso a tutti il
figliuolo; essere perciò da eleggersi per imperadore un uomo forte e
pratico della guerra, e che meglio premiasse i soldati. Lamentavansi
eglino in fatti anche di Alessandro, perchè non profondeva sopra di
loro i tesori, siccome aveano praticato Caracalla ed Elagabalo,
scialacquatori delle pubbliche sostanze, per guadagnarsi l'affetto
delle milizie; e per questo sclamavano contro di Mammea, attribuendo
ad avarizia di lei ciò che si negava alla loro insaziabile avidità.
Posti dunque gli occhi sopra _Massimino_, all'improvviso il vestirono
di porpora, e l'acclamarono _Imperadore_. Fosse egli o non fosse
consapevole del loro disegno, almen finse di resistere; ma, minacciato
colle spade, accettò come forzato l'augustal dignità. Promesso dipoi
un grosso donativo, e di raddoppiar loro la provianda, concertò subito
la maniera di opprimere Alessandro. Avvisato questi di sì pericolosa
novità, tremando, piangendo, e simile ad un furioso, uscì dalla tenda,
e raccomandossi a' suoi soldati, con promettere quanto volessero,
purchè il difendessero. Con grandi acclamazioni promisero essi di
farlo. Passata la notte, eccoti l'avviso che vengono i soldati di
Massimino; e di nuovo Alessandro, uscito in pubblico, implorò l'aiuto
de' suoi, i quali replicarono le promesse; ma, all'arrivo delle truppe
di Massimino, lasciatisi sovvertire da lui, il riconobbero anch'essi
per Imperadore. Ciò fatto, diede Massimino ordine ai tribuni e
centurioni di levar la vita ad Alessandro, a Mammea sua madre e a
chiunque si volesse opporre. Fu il barbaro comandamento immediatamente
eseguito, e, a riserva di chi era fuggito, tutti rimasero vittima
delle loro spade. Così Erodiano.
Ma non è probabile che _Massimino_ fosse proclamato Imperadore, perchè
si sa ch'egli studiò in tutte le forme di comparir innocente della
morte di Alessandro; nè che Alessandro sapesse l'esaltazion di
Massimino, nè che dopo tal notizia passasse anche una notte, prima di
essere ucciso, perchè o egli sarebbe fuggito, o, avendo tante persone
che l'amavano, non è da credere che tutti lo avessero abbandonato. Ha
ben più apparenza di verità ciò che scrivono Lampridio[1863] e
Capitolino[1864]: cioè che molti de' soldati, massimamente della
Gallia, erano disgustati di Alessandro, perchè egli, avendoli trovati
male avvezzati sotto Elagabalo, voleva rimetterli con vigore
nell'antica disciplina. E che, segretamente intesisi con Massimino,
molti di essi, inviati alla tenda di Alessandro nel dopo pranzo
allorchè vi era poca gente ed egli dormiva, il trucidassero colla
madre. Comunque ciò accadesse, fuor di dubbio è che il buono, ma
infelice imperadore, per mano di que' sicarii, e con intelligenza e
per comando di Massimino, uomo ingratissimo ai tanti benefizii che
avea da lui ricevuto, terminò i suoi giorni. Si è disputato da varii
letterati, cioè dal padre Pagi, dal Tillemont, dall'abbate Vignoli, da
monsignor della Torre e dal padre Valsecchi abbate benedettino,
intorno alla di lui età, intorno alla durazion del suo imperio e al
giorno della sua morte. Credesi con più probabilità ch'egli fosse
ucciso non nel marzo, ma nella state dell'anno presente, in età di
ventisei anni e di alquanti mesi, e non già di 29 anni, mesi 3 e
giorni 7, come ha il testo, che si tiene per iscorretto, di Lampridio;
e dopo tredici anni ed alquanti giorni o pur mesi d'imperio. A me non
convien di entrare in sì fatte dispute, bastando al lettore
d'intendere ciò che più importa al filo della storia. Intanto le
ammirabili cose da noi udite di questo novello Alessandro, tanto più
degne di stupore e di lode, quanto che operate da un sì giovinetto
Augusto, in cui lo stesso Erodiano, che pur gli è poco favorevole,
altro non seppe trovar di difetto, se non la troppa dipendenza da sua
madre, ci han già fatto detestare l'esecrabil azione di Massimino, o
pure di que' barbari soldati che gli tolsero la vita contra tutte le
leggi umane e divine, e ci danno a conoscere qual grave perdita fecero
in lui il senato e popolo romano, e tutte le provincie del romano
imperio. Un fulmine, che scoppiasse contra di ognuno, parve l'avviso
della sua morte. Se ne mostrò dolente, in apparenza, fin lo stesso
Massimino, e volle che nella Gallia gli fosse alzato un magnifico
monumento[1865]. Più riguardevole fu l'altro che il senato gli fece
fabbricare in Roma, dove furono portate le sue ceneri, e dove non
mancarono nè a lui nè a Mammea sua madre gli onori divini,
coll'assegno di alcuni sacerdoti: e gran tempo durò in Roma la festa
nel dì natalizio di lui e di sua madre. Gli stessi soldati, e fin
quelli ch'egli avea cassati in Soria, tagliarono poscia a pezzi quegli
assassini che si erano bagnate le mani nel di lui sangue: segno che
non lo aveano abbandonato, come vuole Erodiano, ma che improvvisa
dovette essere l'uccisione di lui. Fu da molti scritta la vita di
questo insigne Augusto; e Lampridio cita quella di _Settimio_,
_Acolio_ ed _Encolpo_, che oggidì perdute, servirono a lui da scorta
per tramandarci le notizie che abbiamo di esso imperadore.
Verisimilmente, se non si fossero perduti tanti libri della storia
nobilissima di _Dione Cassio_, sebben presso Sifilino egli poco parla
delle azioni di Alessandro, noi avremmo qualche altro lume del suo
governo: governo incomparabile, perchè, oltre all'esser egli stato di
gran mente e di ottima intenzione, volle sempre nel suo consiglio i
più saggi, i più giusti e disinteressati senatori e giureconsulti che
allora si trovassero. Ma a questo adorabil regnante, degno di
lunghissima vita, succedette _Massimino_ di carattere tutto contrario,
dedito solamente alla crudeltà, e, fuorchè dai soldati, universalmente
odiato ed abborrito qual manigoldo del migliore di tutti i principi.
Da che costui, tolto di mezzo il buon Alessandro, fu proclamato
_Imperadore_, partecipò al senato l'elezione sua. Bisognò approvarla,
perchè non si potea di meno, avendo egli dalla sua le forze maggiori
del romano imperio. Non sappiamo se da sè o pure se per decreto del
senato egli prendesse la _podestà tribunizia_ e il titolo di _padre
della patria_, che non fu mai sì indegnamente impiegato che questa
fiata. E se immenso fu il dolore de' Romani e degli altri popoli,
perchè privati di un ottimo Augusto, questo molto più crebbe, perchè
un uomo pessimo a lui succedeva, il quale dal secolo d'oro fece in
breve passare ad un secolo di ferro l'imperio romano. Ma l'ambizione,
che cotanto lo acciecò, siccome vedremo, ebbe dopo tre anni il
meritato supplizio. Chi fosse _Massimino_, e quale nella privata
fortuna, mi riserbo io di esporlo all'anno seguente. Nel presente
trovandosi san _Ponziano_ papa in esilio[1866] per la fede di Gesù
Cristo, gloriosamente compiè il suo pontificato, ed in vece sua fu
eletto _Antero_, e posto nella sedia di san Pietro.
NOTE:
[1856] Thesaur. Novus Inscript., pag. 358, n. 2.
[1857] Panvin., in Fast. Consul.
[1858] Thesaur. Novus Inscript., pag. 359, n. 1.
[1859] Idem, ibid., p. 358, n. 4.
[1860] Lampridius, in Alexandro.
[1861] Eusebius, in Chron.
[1862] Herodianus, lib. 6.
[1863] Lampridius, in Alexandro.
[1864] Capitolin., in Maximino.
[1865] Lampridius, in Alexandro.
[1866] Blanchinius, ad Anastas. Bibliothec.
Anno di CRISTO CCXXXVI. Indizione XIV.
FABIANO papa 1.
MASSIMINO imperadore 2.
_Consoli_
CAIO GIULIO MASSIMINO AUGUSTO ed AFRICANO.
Il nome di _Giulio_, dato dai compilatori de' Fasti ad _Africano_,
dipende da una conghiettura del Panvinio[1867], senza che se ne vegga
pruova alcuna; e però non mi son io attentato e darglielo, siccome
cosa dubbiosa. In vece di _Massimino_, noi troviamo _Massimo_[1868] in
varii Fasti: il che potrebbe far dubitare se _Massimino_ prendesse il
consolato. Ma essendo stati soliti i novelli Augusti nel primo nuovo
anno a prenderlo, ed essendovi altri lumi, ragionevolmente possiam
credere che _Massimino_ procedesse console nell'anno presente. Poco
più di un mese tenne santo _Antero_ papa il pontificato romano, e
diede fine alla sua vita col martirio[1869]. Succedette a lui
nell'apostolica sede _Fabiano_. Andiamo ora a vedere chi fosse colui
dovea insegnare agli altri. Grande schiamazzo allora insorse; ed egli
più franco che mai ricordò loro, dover essi alzar le grida contra dei
Persiani, e non contra il proprio imperadore, che cava il sangue dai
popoli per vestire, nudrire ed arricchir le milizie. Li minacciò
ancora, se non dimettevano, di cassarli tutti, e che forse non si
contenterebbe di questo, rimproverando loro, che dimenticavano di
essere cittadini romani. Più forte cominciarono essi allora a gridare
ed a muovere l'armi, come minacciandolo. Ma egli, _non istate_,
soggiunse, _a bravare. L'armi vostre han da essere contro i nemici di
Roma. Nè vi avvisaste di farmi paura. Quand'anche uccideste un par
mio, alla repubblica non mancherà un nuovo Augusto per governar lei e
punire voi altri._ E perciocchè non si quetavano, con gran voce gridò:
_Cittadini romani, deponete l'armi e andatevene con Dio._ Allora (e
par cosa da non credere) tutti, posate l'armi, le casacche militari e
le insegne, si ritirarono. Gli altri soldati e il popolo raccolsero
quelle armi e bandiere, e portarono tutto al palazzo. Di là poi ad un
mese, pregato, rendè loro l'armi, con far nondimeno morire i lor
tribuni, per negligenza de' quali erano caduti in tanta effeminatezza
quei soldati. Questa legione dipoi si segnalò sopra le altre nella
guerra contro i Persiani. Formò Alessandro di sei legioni una falange
di trenta mila combattenti: il che ci fa intendere che allora ogni
legione era composta di cinque mila armati. Altre guardie ancora avea
con gli scudi intarsiati d'oro e d'argento. A tutti dopo la guerra di
Persia fu data maggior paga che agli altri soldati.
NOTE:
[1829] Thesaurus Novus Inscription., pag. 357, num. 2.
[1830] Dio. Herod. Lamprid. Agathias et alii.
[1831] Dio, in Excerpt. Valesianis.
[1832] Pagius, in Crit. Baron.
[1833] Dio, in Excerptis Valesianis.
[1834] Herod., lib. 6.
[1835] Blanchinius, ad Anastas. Bibliothecar.
[1836] Tillemont, Mémoires des Empereurs.
[1837] Mediobarbus, in Numismat. Imperator.
[1838] Herodianus, lib. 6.
[1839] Lampridius, in Alexandro.
[1840] Zosimus, lib. 1.
[1841] Lampridius, in Alexandro.
Anno di CRISTO CCXXXI. Indizione IX.
PONZIANO papa 2.
ALESSANDRO imperadore 10.
_Consoli_
POMPEIANO e PELIGNIANO.
Non mi son io attentato a chiamare il primo di questi consoli _Civica
Pompeiano_, perchè quel _Civica_ viene da una sola iscrizione del
Gudio, le cui merci sono a me sospette. Nell'anno 209 era stato
console _Civica Pompeiano_. Un altro ne troveremo all'anno 241. Ma
certo non è che ancor questo Pompeiano fosse appellato _Civica_. Il
secondo console vien chiamato da Cassiodoro, dal Panvinio e da altri
_Feliciano_; ma più è sicuro il cognome di _Peligniano_. L'Augusto
Alessandro, prima di mettersi in campagna, volle tentar di
nuovo se colle buone si potea frenar l'alterigia del Persiano
_Artaserse_[1842], e gli spedì nuovi ambasciatori lusingandosi che la
presenza sua, sostenuta da sì poderoso esercito, avesse da inspirare
al Barbaro pensieri più ragionevoli. Se ne tornarono essi senza
risoluzione alcuna. All'incontro, inviò Artaserse ad Alessandro
quattrocento dei suoi, tutti di alta statura, con vesti fregiate d'oro
ed archi sfarzosi, credendo con tal comparsa di atterrire i Romani.
Consistè la loro ambasciata in comandare orgogliosamente all'imperador
dei Romani di uscire quanto prima di tutta la Soria e di ogni altra
provincia di là dal mare, perchè tutto quel paese apparteneva ai
Persiani, come antica dipendenza della loro corona. Da così insolente
comando irritato Alessandro, col parere del suo consiglio, ordinò che
tutti quegli ambasciadori, spogliati de' loro arnesi, fossero relegati
nella Frigia, con dar loro campagne da coltivare. Nè volle fargli
uccidere, perchè una iniquità sarebbe stata il punir colla morte gente
non presa in battaglia, e che eseguiva gli ordini del suo re; quasi
che non fosse anche una iniquità e un violare il diritto delle genti
quel privarli di libertà, e il non lasciarli ritornare al loro
signore. Si venne dunque all'armi. Se crediamo ad Erodiano[1843], tre
corpi fece Alessandro delle sue genti, come gli fu suggerito da' suoi
generali, e da chi meglio sapeva il mestier della guerra, perchè egli
nulla mai faceva di sua testa nelle spedizioni militari[1844]; ma
voleva prima udire il sentimento de' più vecchi e sperimentati
nell'arte della milizia. Uno ne spinse nella Media per via
dell'Armenia; un altro nel paese de' Parti, e riserbò per sè il terzo,
per condurlo egli stesso. Ma o perchè Alessandro fosse di sua natura e
per l'educazione alquanto timido, o perchè l'Augusta _Mammea_ sua
madre nol volesse vedere esposto ai pericoli, o perchè succederono
diserzioni e tumulti in Soria, egli non s'inoltrò punto contro i
nemici; e cagion fu che il secondo corpo fu disfatto dai Persiani, con
vittoria nondimeno che costò loro ben caro; e che il primo, dopo aver
ben resistito alle forze de' Persiani, nel ritornare in Armenia, per
gli disagi perisse. Aggiugne lo stesso Erodiano che il corpo di
riserva di Alessandro per le malattie calò di molto, e fu a rischio di
lasciarvi la vita il suddetto imperadore per una grave infermità che
il sorprese. Ma perchè la grande armata de' Persiani notabilmente
anch'essa si sminuì, cessò dipoi la guerra; e per tre o quattro anni
stettero que' Barbari in pace. Così Erodiano. Non così Lampridio, il
quale, più che al racconto di quello storico, prestando fede a ciò che
tanti altri aveano scritto de' fatti di questo imperadore, da lui ben
esaminati, gli attribuisce una insigne vittoria riportata contra dei
Persiani. E maggiormente lo pruova, coll'aver veduto gli atti del
senato e la relazione dell'avvenimento glorioso fatta dal medesimo
Alessandro al senato, dopo il suo ritorno a Roma nel dì 25 di
settembre. Non si può sì facilmente credere che le parole di
Alessandro fossero soli vanti e menzogne, sì perchè non fu egli di
carattere millantatore, sì perchè poco sarebbe occorso per ismentirle.
Disse dunque Alessandro di avere sconfitto i Persiani, nell'armata dei
quali bella e terribil mostra faceano settecento elefanti colle lor
torri guernite di arcieri. Trecento di questi essere stati presi,
ducento morti, e diciotto venivano condotti a Roma. Vi erano mille
carri falcati. Cento venti mila cavalli si contavano parimente
nell'esercito nemico; dieci mila di essi rimasero sul campo; gli altri
si salvarono colla fuga. Molti erano stati i Persiani presi, e poscia
venduti per ischiavi. Si erano ricuperate le città perdute della
Mesopotamia; Artaserse, colla perdita delle bandiere, avea presa la
fuga. I soldati romani se ne ritornavano ben ricchi, nè sentivano più
le fatiche della guerra dopo sì felice vittoria. A questa relazione
tennero dietro le acclamazioni del senato. Aggiugne Lampridio che in
quella calda azione Alessandro correva per le file della sua armata,
animando i soldati, lodando chi meglio combatteva, combattendo
anch'egli, e trovandosi esposto alle freccie nemiche. Dopo sì
segnalata vittoria se ne tornò Alessandro ad Antiochia, per passare,
come io vo credendo, il verno colla sua armata. E che in quest'anno
esso Augusto fiaccasse le corna al superbo Artaserse, e non già nel
precedente, come volle il padre Pagi, e non nel seguente, come pensò
il Tillemont, bastantemente si raccoglie dalle monete[1845] rapportate
dal Mezzabarba, correndo la di lui tribunizia podestà X, cioè
nell'anno presente, perchè ivi si vede menzionata VICTORIA AVGVSTI.
Solamente non si sa intendere come Alessandro non prendesse il titolo
d'_Imperadore_ per questa vittoria. Forse lo impedì la sua modestia.
Dal senato ancora fu acclamato _Persico Massimo_: e pure questo suo
titolo non s'incontra nelle medaglie. Ha poi un bel dire Erodiano che
i Persiani da sè stessi desisterono dalla guerra; perchè se così
felicemente, com'egli vuole, fossero proceduti i loro affari, e le
armate romane fossero rimaste disfatte, inverisimil cosa è come i
medesimi non avessero proseguita la vittoria, ed occupata ai Romani la
Mesopotamia.
NOTE:
[1842] Herodianus, lib. 6.
[1843] Herodian., lib. 6.
[1844] Lamprid., in Alexandro.
[1845] Mediobarb., in Numism. Imperat.
Anno di CRISTO CCXXXII. Indizione X.
PONZIANO papa 3.
ALESSANDRO imperadore 11.
_Consoli_
LUPO e MASSIMO.
Abbiamo anche da Erodiano[1846] che l'imperadore Alessandro si fermò
molto tempo in Antiochia: il che ci serve di fondamento per credere
che vi passasse il verno insieme coll'esercito distribuito in quei
quartieri. Lungo tempo si esigeva a ricondurre per terra le legioni
destinate per l'Europa; però sembra verisimile che succedesse
in quest'anno il suo arrivo a Roma nel tempo assegnato da
Lampridio[1847], cioè nel dì 25 di settembre, in cui egli comparve in
senato a rendere conto della sua spedizione. Fece la sua entrata da
trionfante, corteggiato da tutto il senato e dall'ordine equestre, fra
i plausi e l'indicibil allegrezza di tutto il popolo. Non entrò sul
cocchio, come si costumava ne' trionfi, ma bensì a piedi, venendogli
dietro il carro trionfale tirato da quattro elefanti. A piedi ancora
andò al palazzo, e tanta era la folla, che appena in quattr'ore potè
compiere il viaggio, tutti gridando intanto: _Se salvo è Alessandro,
salva è Roma._ Nel dì seguente si fecero le corse dei cavalli e i
giuochi scenici, dopo de' quali toccò un congiario al popolo. Allora
fu che si cominciarono a vedere presso i Romani degli schiavi
persiani; ma, non sofferendo allora la superbia dei re di Persia che
alcuno de' suoi sudditi restasse in ischiavitù, fu pregato Alessandro
di rimetterli in libertà col pagamento del riscatto, ed egli non mancò
di far loro questa grazia con rendere ai padroni il danaro pagato in
comperarli, o pure col metterlo nell'erario, se non erano venduti.
Questi servi adunque e gli elefanti condotti sempre più ci vengono ad
assicurare che l'Augusto Alessandro non vinto, ma vincitore, ritornò
dalla guerra di Persia. Seguita a dire Lampridio che anche nella
Mauritana Tingitana felicemente procederono gli affari della guerra
per la buona condotta di _Furio Celso_. Similmente nell'Illirico
_Vario Macrino_, parente d'esso Alessandro, riportò de' vantaggi
contro i nemici del popolo romano; e nell'Armenia _Giunio Palmato_
diede anch'egli qualche buona lezione ai Persiani. Da tutti quei
luoghi probabilmente in questi tempi giunsero a Roma le laureate
lettere di avviso di que' prosperosi avvenimenti, le quali, lette in
senato e al popolo, rallegrarono ognuno, ed esaltarono sempre più il
nome e la gloria dell'Augusto Alessandro.
NOTE:
[1846] Herodianus, lib. 5.
[1847] Lampridius, in Alexandro.
Anno di CRISTO CCXXXIII. Indizione XI.
PONZIANO papa 4.
ALESSANDRO imperadore 12.
_Consoli_
MASSIMO e PATERNO.
Un'iscrizione, che si legge nella mia Raccolta[1848], in vece di
_Paterno_, ha _Paterio_. Così ancora egli è chiamato in alcune leggi
raccolte dal Relando[1849]. Però, quantunque io abbia ritenuto
_Paterno_, gran dubbio mi resta che il suo vero cognome fosse
_Paterio_. In quattro leggi ancora _Massimo_ vien detto console _per
la seconda volta_; ma ciò meglio starà nell'anno seguente.
Instituì[1850] in questi tempi l'Augusto Alessandro in onore di
_Mammea_ imperatrice sua madre un collegio di fanciulli e un altro di
fanciulle, con chiamarli Mammeani e Mammeane, siccome Antonino Pio
avea dato il nome di Faustiniane alle fanciulle instituite in onore di
Faustina sua moglie. Parimente attese a premiare chiunque s'era
segnalato nel governo civile e militare della repubblica. Ai senatori
più meritevoli accordò gli ornamenti consolari, con aggiugnere dei
sacerdozii e dei poderi a quei ch'erano poveri o vecchi. Agli amici
donò i prigionieri di varie nazioni, ritenendo solamente i nobili fra
essi, che furono arrolati nella milizia. Le terre prese ai nemici donò
egli ai capitani e soldati posti alla guardia de' confini, con
permettere che passassero ancora in dominio de' loro eredi, purchè
anch'essi facessero il mestier dei soldati; non volendo che quei beni
restassero in proprietà di persona alcuna privata, con dire _che quei
tali con più attenzione militerebbono, ove si trattasse di difendere
le cose concedute loro con questo patto_. Ed ecco, se non il
principio, almeno un segno assai chiaro di quei che poscia furono
chiamati benefizii, cioè stabili dati a godere ai soldati con obbligo
di militare in favor del donante, con riservarsene i principi il
diretto dominio. Passò, dico, questo nome anche nella Chiesa,
dispensatrice di sì fatti beni a chi si consacra alla milizia
ecclesiastica. Oltre alle terre, donò ai medesimi soldati degli
animali e dei servi, acciocchè potessero coltivarle, e non le
lasciassero abbandonate all'invasion de' nemici; il che riputava egli
gran vergogna della repubblica. Mentre si godeva tanta felicità in
Roma, ecco nuove spiacevoli dalle contrade germaniche[1851], cioè
avere i Germani passato il Reno, mettere in conquasso la Gallia in
quelle parti con potenti armate, saccheggiar borghi e campagne, e far
paura alle stesse città. Se crediamo ad Erodiano[1852], fin quando
Alessandro dimorava in Antiochia, cominciò questa brutta danza, e
portatine colà gli avvisi, colla giunta di aver essi Germani passato
non solo il Reno, ma anche il Danubio, ed essere in grave rischio le
confinanti provincie dell'Illirico e l'Italia stessa. Per questo si
affrettò egli di lasciar la Soria, e di volgere i passi e l'armi colà
dove il chiamava il bisogno. Se vero fosse il racconto di Erodiano,
converrebbe dire che Alessandro si fermasse un anno di più in
Antiochia; o pure ch'egli, un anno dopo quel che abbiam supposto,
imprendesse la guerra coi Persiani. Ma non è sì facilmente da
acquetarsi in ciò a quello storico greco, da che gli viene a fronte
Lampridio, certo inferiore a lui di tempo, ma più di lui informato
degli affari di Roma. Secondo Erodiano, l'Augusto Alessandro marciò a
dirittura dalla Soria in Germania, nè più ritornò a Roma; laddove
Lampridio, citando gli atti del senato, ci assicura esser egli
dall'Oriente rivenuto a Roma, ed aver ottenuto il trionfo, e che quivi
si godeva una mirabil quiete, quando sopraggiunse la novità dei
Germani. Se questa giugnesse nell'anno presente, o pure nel
susseguente, non so dirlo. Caso che nel presente, attese Alessandro a
far dei preparamenti per andar in persona a dimandar conto ai Germani
dei danni inferiti alle contrade romane.
NOTE:
[1848] Thesaurus Novus Inscription., pag. 358, num. 3.
[1849] Reland., in Fast. Cons.
[1850] Lampridius, in Alexandro.
[1851] Lamprid., in Alexandro. Zosim., Hist., l. 1.
[1852] Herodianus, lib. 6.
Anno di CRISTO CCXXXIV. Indizione XII.
PONZIANO papa 5.
ALESSANDRO imperadore 13.
_Consoli_
MASSIMO per la seconda volta e CAIO CELIO URBANO.
Già ardeva la guerra tanto ai confini della Gallia quanto a quei della
Pannonia, con terrore non lieve dell'Italia stessa. Però in quest'anno
l'Augusto Alessandro, messo insieme un potente esercito, s'inviò alla
volta della Gallia, dove maggiore era il pericolo[1853]. Conduceva
egli seco un gran corpo di Mori e di arcieri presi dalla provincia
della Osroena, o pure disertori parti, guadagnati con buono stipendio.
Di costoro pensava egli di valersi con vantaggio in questa nuova
guerra, perchè tal sorta di gente saettava più lontano che i Germani,
e coglieva più facilmente nel bersaglio de' loro corpi. Si partì
Alessandro da Roma, quantunque il senato e i migliori, mal volentieri
vedendolo disposto alla partenza, si studiassero di ritenerlo[1854]:
tanto era l'amore che gli portavano, tanta la premura che non si
esponesse a pericolo alcuno e ai dubbiosi successi della guerra. Ma
egli avea fisso il chiodo di andare, perchè non potea sofferire che,
dopo aver vinto i Persiani, venissero ad insultare l'imperio romano i
Germani, gente che altri imperadori da meno di sè aveano saputo
mettere in dovere. Seco andò _Mammea_ sua madre; e, se crediamo a
Lampridio, tutti i senatori l'accompagnarono per centocinquanta
miglia. Nel fare a gran giornate il suo viaggio, incontratosi con una
donna della razza de' Druidi sacerdoti della Gallia, questa gli disse:
_Va pure, ma non isperar vittoria; e fidati poco de' tuoi soldati_.
Egli non l'ascoltò, o pure non se ne mise pensiero, perchè sprezzava
la morte. E Lampridio aggiugne, che avendogli predetto un celebre
astrologo ch'egli dovea morire per mano d'un Barbaro, se ne rallegrò,
credendo di aver da morire in qualche battaglia, e di far quel fine
glorioso ch'era toccato ad altri generali famosi. Arrivato alle rive
del Reno[1855], quivi si fermò a disporre tutto l'occorrente per
portare la guerra addosso a' Germani; ed intanto fece fabbricar un
ponte su quel fiume, acciocchè vi potesse transitar tutta la armata.
Vuole Erodiano, scrittore che solamente ci descrive Alessandro per un
imperador timoroso e privo di coraggio, ch'egli tentasse prima, se
potea, colle buone intavolar pace coi Germani; e loro a questo fine
inviò suoi ambasciatori, con esibire gran copia di danaro, assai
consapevole della forza che ha l'oro fra quei popoli. Forse che se
avesse tenuta questa via non gli sarebbe mancata la pace. Ma Lampridio
nulla parla di ciò, e nè meno di varii combattimenti accennati dal
suddetto Erodiano, nei quali scrive che bene spesso i Germani
comparvero non men forti dei Romani. Certo è che non abbiam vestigio
di alcuna bella militare impresa da lui fatta in essa guerra, ancorchè
il numeroso e prode esercito suo promettesse di molto in sì fatta
spedizione.
NOTE:
[1853] Herodianus, lib. 6.
[1854] Lampridius, in Alexandro.
[1855] Herodianus, lib. 6.
Anno di CRISTO CCXXXV. Indizione XIII.
ANTERO papa 1.
MASSIMINO imperadore 1.
_Consoli_
SEVERO e QUINZIANO.
Altro non abbiam di certo di questi consoli che il loro cognome, e il
secondo vien anche chiamato _Quintiliano_. Ho io prodotta
un'iscrizione[1856], dove ci comparisce _Gneo Pinario Severo console_,
ma senza poter dire se appartenga all'anno presente. Il Panvinio[1857]
avea citata un'iscrizione posta per la salute di _Lucio Ragonio
Urinazio Larcio Quinziano console_, credendo che ivi si parlasse del
secondo console. Un'altra[1858], a lui pure spettante, ho dato io, ma
con farmi a credere che questo _Quinziano_ molto prima dell'anno
presente fosse sostituito nel consolato. In un altro marmo[1859],
rapportato anche nella mia Raccolta, s'incontra _Tito Cesernio
Macedone Quinziano console_; ma senza che resti alcun lume se
appartenga all'anno presente. Una grande scossa ebbe in quest'anno il
romano imperio per la morte del buon _imperadore Alessandro_, tolto di
vita dagli empii ed iniqui suoi soldati. Non se ne sa bene il luogo e
la maniera. Lampridio[1860] ne fu anch'egli allo scuro, mentre scrive
che l'Augusto giovane, trovandosi nella gran Bretagna, da noi chiamata
Inghilterra, fu ucciso, e che altri scrissero essere ciò avvenuto
nella Gallia in un villaggio appellato Sicila, nel distretto di
Magonza, come vuole Eusebio[1861], oppure in quel di Treveri. Espone
bensì Erodiano[1862] con varie particolarità questo avvenimento, ma le
circostanze da lui narrate non hanno assai del verisimile. Secondo
lui, _Massimino_, uffiziale, che avea la cura di insegnar l'arte
militare ai soldati di nuova leva, per la maggior parte presi dalla
Pannonia, era amato non poco da esse milizie. Sparlavano costoro di
Alessandro, come di un principe troppo timoroso, che non lasciava fare
alcuna bella impresa contra dei nemici, e stava tuttavia sotto l'ali
della madre, donna, secondo essi, intenta solamente ad ammassar
danaro, e che colla sua parsimonia rendeva odioso a tutti il
figliuolo; essere perciò da eleggersi per imperadore un uomo forte e
pratico della guerra, e che meglio premiasse i soldati. Lamentavansi
eglino in fatti anche di Alessandro, perchè non profondeva sopra di
loro i tesori, siccome aveano praticato Caracalla ed Elagabalo,
scialacquatori delle pubbliche sostanze, per guadagnarsi l'affetto
delle milizie; e per questo sclamavano contro di Mammea, attribuendo
ad avarizia di lei ciò che si negava alla loro insaziabile avidità.
Posti dunque gli occhi sopra _Massimino_, all'improvviso il vestirono
di porpora, e l'acclamarono _Imperadore_. Fosse egli o non fosse
consapevole del loro disegno, almen finse di resistere; ma, minacciato
colle spade, accettò come forzato l'augustal dignità. Promesso dipoi
un grosso donativo, e di raddoppiar loro la provianda, concertò subito
la maniera di opprimere Alessandro. Avvisato questi di sì pericolosa
novità, tremando, piangendo, e simile ad un furioso, uscì dalla tenda,
e raccomandossi a' suoi soldati, con promettere quanto volessero,
purchè il difendessero. Con grandi acclamazioni promisero essi di
farlo. Passata la notte, eccoti l'avviso che vengono i soldati di
Massimino; e di nuovo Alessandro, uscito in pubblico, implorò l'aiuto
de' suoi, i quali replicarono le promesse; ma, all'arrivo delle truppe
di Massimino, lasciatisi sovvertire da lui, il riconobbero anch'essi
per Imperadore. Ciò fatto, diede Massimino ordine ai tribuni e
centurioni di levar la vita ad Alessandro, a Mammea sua madre e a
chiunque si volesse opporre. Fu il barbaro comandamento immediatamente
eseguito, e, a riserva di chi era fuggito, tutti rimasero vittima
delle loro spade. Così Erodiano.
Ma non è probabile che _Massimino_ fosse proclamato Imperadore, perchè
si sa ch'egli studiò in tutte le forme di comparir innocente della
morte di Alessandro; nè che Alessandro sapesse l'esaltazion di
Massimino, nè che dopo tal notizia passasse anche una notte, prima di
essere ucciso, perchè o egli sarebbe fuggito, o, avendo tante persone
che l'amavano, non è da credere che tutti lo avessero abbandonato. Ha
ben più apparenza di verità ciò che scrivono Lampridio[1863] e
Capitolino[1864]: cioè che molti de' soldati, massimamente della
Gallia, erano disgustati di Alessandro, perchè egli, avendoli trovati
male avvezzati sotto Elagabalo, voleva rimetterli con vigore
nell'antica disciplina. E che, segretamente intesisi con Massimino,
molti di essi, inviati alla tenda di Alessandro nel dopo pranzo
allorchè vi era poca gente ed egli dormiva, il trucidassero colla
madre. Comunque ciò accadesse, fuor di dubbio è che il buono, ma
infelice imperadore, per mano di que' sicarii, e con intelligenza e
per comando di Massimino, uomo ingratissimo ai tanti benefizii che
avea da lui ricevuto, terminò i suoi giorni. Si è disputato da varii
letterati, cioè dal padre Pagi, dal Tillemont, dall'abbate Vignoli, da
monsignor della Torre e dal padre Valsecchi abbate benedettino,
intorno alla di lui età, intorno alla durazion del suo imperio e al
giorno della sua morte. Credesi con più probabilità ch'egli fosse
ucciso non nel marzo, ma nella state dell'anno presente, in età di
ventisei anni e di alquanti mesi, e non già di 29 anni, mesi 3 e
giorni 7, come ha il testo, che si tiene per iscorretto, di Lampridio;
e dopo tredici anni ed alquanti giorni o pur mesi d'imperio. A me non
convien di entrare in sì fatte dispute, bastando al lettore
d'intendere ciò che più importa al filo della storia. Intanto le
ammirabili cose da noi udite di questo novello Alessandro, tanto più
degne di stupore e di lode, quanto che operate da un sì giovinetto
Augusto, in cui lo stesso Erodiano, che pur gli è poco favorevole,
altro non seppe trovar di difetto, se non la troppa dipendenza da sua
madre, ci han già fatto detestare l'esecrabil azione di Massimino, o
pure di que' barbari soldati che gli tolsero la vita contra tutte le
leggi umane e divine, e ci danno a conoscere qual grave perdita fecero
in lui il senato e popolo romano, e tutte le provincie del romano
imperio. Un fulmine, che scoppiasse contra di ognuno, parve l'avviso
della sua morte. Se ne mostrò dolente, in apparenza, fin lo stesso
Massimino, e volle che nella Gallia gli fosse alzato un magnifico
monumento[1865]. Più riguardevole fu l'altro che il senato gli fece
fabbricare in Roma, dove furono portate le sue ceneri, e dove non
mancarono nè a lui nè a Mammea sua madre gli onori divini,
coll'assegno di alcuni sacerdoti: e gran tempo durò in Roma la festa
nel dì natalizio di lui e di sua madre. Gli stessi soldati, e fin
quelli ch'egli avea cassati in Soria, tagliarono poscia a pezzi quegli
assassini che si erano bagnate le mani nel di lui sangue: segno che
non lo aveano abbandonato, come vuole Erodiano, ma che improvvisa
dovette essere l'uccisione di lui. Fu da molti scritta la vita di
questo insigne Augusto; e Lampridio cita quella di _Settimio_,
_Acolio_ ed _Encolpo_, che oggidì perdute, servirono a lui da scorta
per tramandarci le notizie che abbiamo di esso imperadore.
Verisimilmente, se non si fossero perduti tanti libri della storia
nobilissima di _Dione Cassio_, sebben presso Sifilino egli poco parla
delle azioni di Alessandro, noi avremmo qualche altro lume del suo
governo: governo incomparabile, perchè, oltre all'esser egli stato di
gran mente e di ottima intenzione, volle sempre nel suo consiglio i
più saggi, i più giusti e disinteressati senatori e giureconsulti che
allora si trovassero. Ma a questo adorabil regnante, degno di
lunghissima vita, succedette _Massimino_ di carattere tutto contrario,
dedito solamente alla crudeltà, e, fuorchè dai soldati, universalmente
odiato ed abborrito qual manigoldo del migliore di tutti i principi.
Da che costui, tolto di mezzo il buon Alessandro, fu proclamato
_Imperadore_, partecipò al senato l'elezione sua. Bisognò approvarla,
perchè non si potea di meno, avendo egli dalla sua le forze maggiori
del romano imperio. Non sappiamo se da sè o pure se per decreto del
senato egli prendesse la _podestà tribunizia_ e il titolo di _padre
della patria_, che non fu mai sì indegnamente impiegato che questa
fiata. E se immenso fu il dolore de' Romani e degli altri popoli,
perchè privati di un ottimo Augusto, questo molto più crebbe, perchè
un uomo pessimo a lui succedeva, il quale dal secolo d'oro fece in
breve passare ad un secolo di ferro l'imperio romano. Ma l'ambizione,
che cotanto lo acciecò, siccome vedremo, ebbe dopo tre anni il
meritato supplizio. Chi fosse _Massimino_, e quale nella privata
fortuna, mi riserbo io di esporlo all'anno seguente. Nel presente
trovandosi san _Ponziano_ papa in esilio[1866] per la fede di Gesù
Cristo, gloriosamente compiè il suo pontificato, ed in vece sua fu
eletto _Antero_, e posto nella sedia di san Pietro.
NOTE:
[1856] Thesaur. Novus Inscript., pag. 358, n. 2.
[1857] Panvin., in Fast. Consul.
[1858] Thesaur. Novus Inscript., pag. 359, n. 1.
[1859] Idem, ibid., p. 358, n. 4.
[1860] Lampridius, in Alexandro.
[1861] Eusebius, in Chron.
[1862] Herodianus, lib. 6.
[1863] Lampridius, in Alexandro.
[1864] Capitolin., in Maximino.
[1865] Lampridius, in Alexandro.
[1866] Blanchinius, ad Anastas. Bibliothec.
Anno di CRISTO CCXXXVI. Indizione XIV.
FABIANO papa 1.
MASSIMINO imperadore 2.
_Consoli_
CAIO GIULIO MASSIMINO AUGUSTO ed AFRICANO.
Il nome di _Giulio_, dato dai compilatori de' Fasti ad _Africano_,
dipende da una conghiettura del Panvinio[1867], senza che se ne vegga
pruova alcuna; e però non mi son io attentato e darglielo, siccome
cosa dubbiosa. In vece di _Massimino_, noi troviamo _Massimo_[1868] in
varii Fasti: il che potrebbe far dubitare se _Massimino_ prendesse il
consolato. Ma essendo stati soliti i novelli Augusti nel primo nuovo
anno a prenderlo, ed essendovi altri lumi, ragionevolmente possiam
credere che _Massimino_ procedesse console nell'anno presente. Poco
più di un mese tenne santo _Antero_ papa il pontificato romano, e
diede fine alla sua vita col martirio[1869]. Succedette a lui
nell'apostolica sede _Fabiano_. Andiamo ora a vedere chi fosse colui
You have read 1 text from Italian literature.
Next - Annali d'Italia, vol. 1 - 57
- Parts
- Annali d'Italia, vol. 1 - 01Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4367Total number of unique words is 170835.9 of words are in the 2000 most common words51.4 of words are in the 5000 most common words59.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 02Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4396Total number of unique words is 166939.5 of words are in the 2000 most common words55.7 of words are in the 5000 most common words62.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 03Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4387Total number of unique words is 165439.5 of words are in the 2000 most common words55.1 of words are in the 5000 most common words62.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 04Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4403Total number of unique words is 163338.0 of words are in the 2000 most common words55.8 of words are in the 5000 most common words62.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 05Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4375Total number of unique words is 166038.7 of words are in the 2000 most common words54.5 of words are in the 5000 most common words61.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 06Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4376Total number of unique words is 166036.4 of words are in the 2000 most common words52.9 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 07Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4388Total number of unique words is 172039.3 of words are in the 2000 most common words54.7 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 08Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4490Total number of unique words is 160937.7 of words are in the 2000 most common words54.5 of words are in the 5000 most common words62.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 09Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4444Total number of unique words is 167037.7 of words are in the 2000 most common words52.8 of words are in the 5000 most common words60.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 10Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4426Total number of unique words is 166037.2 of words are in the 2000 most common words52.9 of words are in the 5000 most common words60.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 11Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4498Total number of unique words is 166738.0 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words62.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 12Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4339Total number of unique words is 168637.0 of words are in the 2000 most common words52.4 of words are in the 5000 most common words60.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 13Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4348Total number of unique words is 165738.3 of words are in the 2000 most common words54.3 of words are in the 5000 most common words60.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 14Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4301Total number of unique words is 164737.2 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 15Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4395Total number of unique words is 169337.2 of words are in the 2000 most common words52.6 of words are in the 5000 most common words59.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 16Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4407Total number of unique words is 178036.3 of words are in the 2000 most common words51.7 of words are in the 5000 most common words59.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 17Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4436Total number of unique words is 177836.5 of words are in the 2000 most common words53.3 of words are in the 5000 most common words63.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 18Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4509Total number of unique words is 174438.5 of words are in the 2000 most common words54.9 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 19Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4424Total number of unique words is 166238.5 of words are in the 2000 most common words54.2 of words are in the 5000 most common words62.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 20Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4503Total number of unique words is 164738.7 of words are in the 2000 most common words55.5 of words are in the 5000 most common words63.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 21Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4334Total number of unique words is 163339.0 of words are in the 2000 most common words56.0 of words are in the 5000 most common words63.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 22Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4335Total number of unique words is 170037.0 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words61.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 23Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4210Total number of unique words is 166339.4 of words are in the 2000 most common words55.2 of words are in the 5000 most common words63.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 24Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 3988Total number of unique words is 158338.5 of words are in the 2000 most common words55.2 of words are in the 5000 most common words61.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 25Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4245Total number of unique words is 161438.0 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 26Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4330Total number of unique words is 164838.7 of words are in the 2000 most common words54.2 of words are in the 5000 most common words61.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 27Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4345Total number of unique words is 163537.3 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 28Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4310Total number of unique words is 165237.9 of words are in the 2000 most common words54.3 of words are in the 5000 most common words60.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 29Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4254Total number of unique words is 159640.3 of words are in the 2000 most common words55.1 of words are in the 5000 most common words63.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 30Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4281Total number of unique words is 165437.7 of words are in the 2000 most common words53.0 of words are in the 5000 most common words60.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 31Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4298Total number of unique words is 166636.6 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words61.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 32Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4285Total number of unique words is 165337.4 of words are in the 2000 most common words54.0 of words are in the 5000 most common words62.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 33Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4276Total number of unique words is 162137.8 of words are in the 2000 most common words53.5 of words are in the 5000 most common words60.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 34Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4421Total number of unique words is 159140.3 of words are in the 2000 most common words56.8 of words are in the 5000 most common words63.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 35Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4236Total number of unique words is 159637.1 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words60.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 36Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4133Total number of unique words is 153437.4 of words are in the 2000 most common words51.7 of words are in the 5000 most common words60.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 37Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4212Total number of unique words is 156439.0 of words are in the 2000 most common words54.6 of words are in the 5000 most common words61.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 38Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4339Total number of unique words is 162838.2 of words are in the 2000 most common words54.2 of words are in the 5000 most common words61.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 39Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4282Total number of unique words is 161637.1 of words are in the 2000 most common words54.7 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 40Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4300Total number of unique words is 162738.5 of words are in the 2000 most common words53.6 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 41Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4177Total number of unique words is 157538.3 of words are in the 2000 most common words51.9 of words are in the 5000 most common words60.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 42Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4253Total number of unique words is 160439.6 of words are in the 2000 most common words54.1 of words are in the 5000 most common words61.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 43Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4315Total number of unique words is 161539.2 of words are in the 2000 most common words54.0 of words are in the 5000 most common words62.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 44Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4445Total number of unique words is 168737.1 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 45Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4413Total number of unique words is 162339.7 of words are in the 2000 most common words55.5 of words are in the 5000 most common words62.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 46Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4382Total number of unique words is 162038.6 of words are in the 2000 most common words55.2 of words are in the 5000 most common words62.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 47Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4285Total number of unique words is 160939.7 of words are in the 2000 most common words54.8 of words are in the 5000 most common words62.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 48Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4299Total number of unique words is 154639.5 of words are in the 2000 most common words54.6 of words are in the 5000 most common words62.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 49Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4268Total number of unique words is 165738.4 of words are in the 2000 most common words54.9 of words are in the 5000 most common words63.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 50Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4398Total number of unique words is 162639.2 of words are in the 2000 most common words56.2 of words are in the 5000 most common words63.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 51Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4422Total number of unique words is 166539.8 of words are in the 2000 most common words55.0 of words are in the 5000 most common words62.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 52Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4259Total number of unique words is 153340.4 of words are in the 2000 most common words55.8 of words are in the 5000 most common words63.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 53Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4408Total number of unique words is 160537.6 of words are in the 2000 most common words53.4 of words are in the 5000 most common words60.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 54Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4445Total number of unique words is 167437.7 of words are in the 2000 most common words53.5 of words are in the 5000 most common words61.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 55Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4362Total number of unique words is 167738.9 of words are in the 2000 most common words54.7 of words are in the 5000 most common words63.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 56Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4283Total number of unique words is 157341.3 of words are in the 2000 most common words56.4 of words are in the 5000 most common words65.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 57Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4388Total number of unique words is 164339.9 of words are in the 2000 most common words56.9 of words are in the 5000 most common words64.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 58Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4314Total number of unique words is 160340.6 of words are in the 2000 most common words56.3 of words are in the 5000 most common words64.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 59Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4150Total number of unique words is 146339.9 of words are in the 2000 most common words54.4 of words are in the 5000 most common words62.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 60Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4226Total number of unique words is 148840.0 of words are in the 2000 most common words55.7 of words are in the 5000 most common words63.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 61Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4193Total number of unique words is 148941.0 of words are in the 2000 most common words56.0 of words are in the 5000 most common words63.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 62Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4237Total number of unique words is 158739.7 of words are in the 2000 most common words55.4 of words are in the 5000 most common words63.1 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 63Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4180Total number of unique words is 150138.8 of words are in the 2000 most common words54.8 of words are in the 5000 most common words62.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 64Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4222Total number of unique words is 154839.9 of words are in the 2000 most common words55.5 of words are in the 5000 most common words62.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 65Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4203Total number of unique words is 152841.2 of words are in the 2000 most common words55.7 of words are in the 5000 most common words63.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 66Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4369Total number of unique words is 171141.7 of words are in the 2000 most common words57.1 of words are in the 5000 most common words64.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 67Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4351Total number of unique words is 168639.2 of words are in the 2000 most common words56.0 of words are in the 5000 most common words64.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 68Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4382Total number of unique words is 164138.2 of words are in the 2000 most common words53.9 of words are in the 5000 most common words62.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 69Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4298Total number of unique words is 157838.9 of words are in the 2000 most common words55.8 of words are in the 5000 most common words64.0 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 70Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4172Total number of unique words is 154538.5 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 71Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4090Total number of unique words is 154337.6 of words are in the 2000 most common words53.1 of words are in the 5000 most common words60.7 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 72Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4164Total number of unique words is 160037.2 of words are in the 2000 most common words52.1 of words are in the 5000 most common words60.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 73Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4243Total number of unique words is 157339.4 of words are in the 2000 most common words54.5 of words are in the 5000 most common words62.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 74Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4229Total number of unique words is 158538.7 of words are in the 2000 most common words53.2 of words are in the 5000 most common words59.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 75Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4191Total number of unique words is 153640.0 of words are in the 2000 most common words54.0 of words are in the 5000 most common words62.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 76Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4393Total number of unique words is 161439.5 of words are in the 2000 most common words56.9 of words are in the 5000 most common words64.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 77Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4360Total number of unique words is 164739.3 of words are in the 2000 most common words55.3 of words are in the 5000 most common words63.3 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 78Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4261Total number of unique words is 160240.0 of words are in the 2000 most common words55.1 of words are in the 5000 most common words62.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 79Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4124Total number of unique words is 149237.9 of words are in the 2000 most common words52.3 of words are in the 5000 most common words59.6 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 80Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4300Total number of unique words is 165539.3 of words are in the 2000 most common words53.7 of words are in the 5000 most common words61.8 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 81Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4207Total number of unique words is 159138.4 of words are in the 2000 most common words52.4 of words are in the 5000 most common words60.2 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 82Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4151Total number of unique words is 160436.8 of words are in the 2000 most common words52.3 of words are in the 5000 most common words59.9 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 83Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4188Total number of unique words is 156537.4 of words are in the 2000 most common words53.1 of words are in the 5000 most common words60.5 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 84Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 4221Total number of unique words is 165339.6 of words are in the 2000 most common words55.1 of words are in the 5000 most common words63.4 of words are in the 8000 most common words
- Annali d'Italia, vol. 1 - 85Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.Total number of words is 748Total number of unique words is 43251.1 of words are in the 2000 most common words63.2 of words are in the 5000 most common words69.1 of words are in the 8000 most common words