Storia di un'anima - 07

Total number of words is 4553
Total number of unique words is 1596
34.8 of words are in the 2000 most common words
48.4 of words are in the 5000 most common words
54.9 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
grandiosa, di aspra, d'infinita poesia, e gli uomini ridevano di
compassione per me, e le donnine ghignavano di scherno! O Sole! o
Sole, mi tormentasti e mi tormenti! Io amerei Te e l'infinito mare, ma
diverrei brutto d'una bruttezza ineducata!--Donne che per qualche
minuto avete avuto un pensiero per me, chi siete? Vi ho io amato?
Siete voi invecchiate? Mi avete dimenticato, come io ho dimenticato
voi? L'anima sussulta!--I bei giorni ch'io ho passato con Te, o R., a
ventitrè anni! Le belle cose che ti diceva parlando di Dio e
leggendo le poesie! gli orrendi tumulti che si suscitavano nell'anima
mia quando ti recitavo il mio _Giuliano_! Il Giuliano è incatenato in
questo mio povero, sporco e meschino corpicciuolo, e lo squassa e lo
uccide! Ero buono, ti confesso, una volta, gentile verso la Madonna,
fiducioso in Dio. Ed ora?--Non leggo più poesie stampate. È
domenica: io non benedico il Signore. Sorgete tutte in me, o male
passioni dell'anima mia, tormentatemi, abbattetemi, schiacciatemi.
Ch'io muoia maledetto, perdonando a nessuno.

_12 aprile._--Eravamo soli in una cameretta disabitata del sacrestano:
c'era una crociona nera dei morti: un canapè: delle seggiolaccie:
un tavolo sconnesso.... Sui monti imperversò un uragano. Lei aveva
paura dei lampi.... Si schiarì il cielo: tornò il sole,
bellissimo: la montagna divenne festante. Io lessi l'agonia suprema
del mio Tintoretto!--Che speranze, che fede nell'arte! Che baldanza
nel guardare al mio futuro! Chi ridà i miei ventitrè anni?--Tu
fosti gentile, soave, confidente, affettuosa, compassionevole con me.
Ma perchè mi tornano alla memoria queste dolci ricordanze della mia
giovinezza? Perchè con tanta insistenza, vi risaluto ancora, o
anime, ch'io chiamai gentili?--Su, a quella chiesetta scrivemmo i
nostri nomi. Ci saranno ancora? Chi li avrà letti?--E parlammo di
Te, o A., povera e affettuosissima e nervosa Signora che mi amasti! e
mi piangesti in volto là su quei colli! piangesti ricordando il tuo
passato!--Dirai tu, o Lidia, che questi sieno ricordi profani,
perchè rubano a Te? Ma chi fosti tu per me?

_12 aprile._--Sorgete tutte in me, o male passioni dell'anima mia: o
tristi ricordi, o gelosia, o frenetici odi, o tremende ardenze del mio
corpo, io sfido Iddio!--Così imploravo ieri.--E invece sorgono dal
passato i ricordi dolci--dolcissimi--dell'affetto, dell'amicizia,
della stima, della simpatia, della confidenza.

_13 aprile._--Ma sai, Lidia, che ho un'illusione quest'anno? Di divenire
pittore d'armi antiche. Mosè Bianchi, Pagliano, Bazzero, De
Albertis, tutti gli artisti della Società Patriottica mi
riconoscono per _specialista_ nel disegnare armi antiche. Sono assai
apprezzati i miei schizzi.--Diventare artista! Avere il mio studio!
Nel mio studio mettere un pianoforte per Te! Oh il mio sogno! Avere i
fiori, la donna, la purissima arte, qualche libro tedesco e qualche
inglese e francese! Essere artista!

_20 aprile._--Sono melanconicissimo fra gli amici.
Uno di questi amici raccontò una cosa graziosissima di sua moglie.
Quando tornavano dall'altare di nozze, lei disse--Ora scappami, se
puoi!--All'albergo, ella si addormentò fidente e stanca, ed egli
stava a guardarla pensando:--Mio Dio, che spavento! È mia per tutta
la vita!
Tu vedi com'è l'anima mia, o Vergine santissima: Tu sai ch'io
voglio morire. Fammi morire. Risparmiami un delitto. Fammi morire.
Tremenda malattia dell'anima! Io inorridisco! Scrivo io un romanzo o
scrivo i miei pensieri? Scrivo il mio sconforto su un pezzo di carta
che si consumerà, con un inchiostro che si sbiadirà, scrivo pei
topi che rosicchieranno queste mie memorie, scrivo _che sento d'amare_!
Che sfiducia ho io--io nulla farò a questo mondo perchè sono
incertissimo di tutto e su tutto--non sono mai in pace--voglio e non
voglio.
Perchè così presto ho sciupato il mio ideale della Carità?
Perchè ho conosciuto l'uomo basso, vigliacco, volgare, neghittoso,
ipocrita e stupidamente prolifico? I poveri?--Presto avremo le
elezioni politiche. Io mi dimetterò da Segretario della
Costituzionale... Che importa a me della briga degli ambiziosi e degli
intriganti?
È maggio: o fiori, o farfalle, o verde, o cielo, o fanciulle!
Come sono brutto io! La mia poesia bisogna ch'io la tenga nascosta in
fondo al cuore, per me, per piangere solo, per pregar solo, per disperare
solo!--Alcune volte sogno d'essere lontano, lontano nel mondo, fra gente
nuova, sotto un cielo nuovo, con dolori nuovi... O mia mamma, perchè ho
anche la squisitezza tormentosa di sentire i dolori di certe povere
creature che non hanno casa, patria, parenti? Perchè penso
mestissimamente a quella disgraziata--elegantissima--che ieri andava al
manicomio?
Ricevo dalla Accademia di Brera dei biglietti di congratulazione per
me spediti da Promis, Biondelli, Mongeri. Mi sento incoraggiato. Se
potessi arrivare a quel posto! Ma coll'amore dell'arte non si _fa
carriera_!

_20 luglio._--Come ti sento, bisogno della mia giovinezza, del mio
ingegno, della mia vita!--Lavoro moltissimo pei poveri: ma sento poco
la compassione, sento un grande odio per la finzione, per l'inganno,
per la umana bestialità! Come gli uomini sono gli autori delle loro
sventure!

_23 luglio._--Lavoro molto pei poveri. A vincere il mio carattere timido
penso sempre:--Essi, i poveri, potrebbero trovarsi al mio posto: io,
al loro: se io avessi bisogno?--E lavoro... È volgare la mia vita?
O Signore, quando leggo la Tua Bibbia, come ancora nel mio avido
scetticismo, ho dei momenti di fede gentile! O Signore, perchè mi
tormentasti e mi tormenti coll'incertezza?
Scriverò a Recoaro per far apparecchiare le camere a mia madre e a
me. Son spaventato: guardando solo l'orario, e leggendo quei nomi di
stazioni venete, mi si stringe la gola... Rivedrò Lidia. È
un'idea fissa.
Ah se potessi condannarti all'oblio! _Ti amai_, Ti amai, versai, nelle
lettere che ti scrissi, l'_anima_ mia, ti dissi il mio tormento,
rinunciai alle prepotenti gioie che mi provocano a' miei anni,
studiai, mi dedicai ai poveri, e al mio paese... E Tu? Come mi
rispondesti? _Tu chi ami_?
Ah fosti crudele! Ed io perchè amo di acuire così il mio dolore?
Vi chiudo nel mobiletto, o pagine tristi, e siate l'ultime che scrivo!
C'ingannano i poveri, c'ingannano i preti, e c'ingannano i dottori....
* * *

_31 settembre._--Non ho mai voluto scriverti per non darti dolore! Ho
fatto le appendici artistiche del _Pungolo_, e ho dovuto condirle
d'arguzie e forse di sconcezze per il pubblico, in quei giorni che la
mamma era ammalata (e mi faceva davvero pensare tristamente di lei) e
in quei giorni in cui volevo tacerti i miei pensieri. A Recoaro, come
ho vissuto bene nella compagnia gentile di una fanciulla, che non mi
credette sciocco e beghino! E perchè ti dico questa simpatia, e
quei no! no! no! che mi dissi e feci capire a lei, pensando a te? È
una fanciulla che mia madre ha visto nascere e che ha sempre
conosciuta e che sarebbe contenta di vedere al mio fianco...
Ti ricorderai di me? Si spezzerà il filo tra noi? Chi primo
obblierà? Vado a Limbiate e visiterò quel cimitero dove io ho
scritto _lagrime e sorrisi_, io che ora sghignazzo facendo il
giornalista lepido. Lidia, perdonami, faccio così per buttarmi nel
mondo, e occupare un posto, e avere una possibilità di farti mia!
Pensa che quella ragazza mi era molto simpatica: ed è forse
l'ultima che incontrerò nella mia vita--nella mia vita stupida e
ritiratissima.

_1.° ottobre._--Stamani, quando la campanella di sotto suonò la
messa, mi sentii tristissimo.... Preghi tu ancora? O perchè penso
tanto a te e con tanto timore? Quante cose si sono cambiate in
campagna. Vicino a quel cancello a Carate, ov'io venivo tutti i
giorni nel 73 a guardare in quel giardino ove tu mi avevi dato un
fiore di vainiglia e una foglia spinosa, vicino a quel cancello, ove
scrivevo le date e mi pareva d'esserti fedele, hanno alzato un muro.
L'ossario di Solaro ov'io passavo quasi tutti i giorni, e guardando
i crani pensavo a te, dicendomi:--che cosa è la vita? e dove io
ho contemplato quella mano rattrappita e secca, quando avevo sul
cuore la lettera che mi avevi scritta e m'immaginavo la tua manina
tonda e morbida, l'ossario l'hanno demolito... E noi abbiamo
cambiato l'aspetto delle camere, del giardino, ma il mio cuore non
muta.
Ho riletto la mia lettera del 15 ottobre 1877. Tutto è finito?...
Coraggio, mi dico, il mio dovere ora è di servire i poveri, è
d'esser umile, e di gettare questa penna insulsa.... Che cosa ho fatto
per esser degno di lei? E che cosa farò?.... Tre anni fa, come mi
sentivo buono e poeta e fiducioso, nella mia disperazione: ora
nell'apatia, come mi sento vecchio! Perchè mi dico coraggio? Che
fare? Che studiare?--Come gli uomini sono tristi! E non so staccarmi
da questa memoria, mi pare così di esserle fedele....

_18 ottobre._--Odoro nel cassetto un profumo che mi ricorda la mia santa
malattia e le mie purissime illusioni....

_20 ottobre._--Questi sono i giorni in cui io ho tanto pensato a Te. A
Limbiate c'è una ragazza bionda, gentile, pallida che di sera
somiglia a Te: son già due anni che solevo annotare questa
circostanza, ma mi pareva d'esserti infedele....
Vittoria avrà avuto qualche po' di simpatia per me? Là a Recoaro
mi ha regalato un pezzo di sasso colle piriti, preso all'orrido della
Spaccata, ed ora lo tengo qui sul mio tavolo, quando scrivo. Come sono
pallidi i miei ricordi di Recoaro!--Quante volte passeggiavamo noi due
soli, alla sera colla mamma lontano a cento passi, e chiacchieravamo e
ci sentivamo giovani. Chi ama ella? Certo amerà. So di un
giovanetto simpaticissimo che l'amerà: e lo vedo alla Patriottica e
mi è caro, e non mi sento geloso.

_21 ottobre._--Volevo dicessero:--Quel giovane si è fatto seriissimo, è
divenuto il servo dei poveri, è dolce, è pio, è rassegnato. Ha un
profondo dolore, ma soave che coll'amore consacra la sua vita... Volevo
mi amassero tutti ed io mi tranquillassi.... No! risusciti tu, mio animo
d'artista e mi scuoti! mi tormenti! Mi fai delirare! Sghignazzo ancora:
ancora sono superbo, ancora odio, ancora voglio morire come il mio Ugo!
Tra questi spaventi sento l'amore a mia madre, a mio padre--l'amore che
mi viene dai ricordi, quando ero piccino, quando Limbiate era un luogo di
pace.
È una virtù questa vigliaccheria dell'obblìo?
O Vergine che un giorno ho pregato, o Madonna, in cui ancora ho un
barlume di fede melanconica, protettrice della mia Lidia, fammi
dimenticare la mia Lidia!
E preghiera questa?
Come sarei felice di morire e di terminare il martirio dell'anima mia!

_22 ottobre._--Faccio forza per non scrivere, ma non posso.
Jeri ho veduto una bellissima rosa nel vecchio e squallido cimitero di
Limbiate, ed ero con un prete: oggi ho incontrata la marchesina B: ed
ero con due preti: stanotte fui tormentato dalla più fiera
esasperazione della libidine che non concedo al mio corpo e col
pensiero mi purificavo... ero con te. Chi le capisce le mie febbri e
le mie speranze e di quando in quando i miei mortali spossamenti e
questi orgasmi quasi suicidi? Come vivo stupido, fra gli stupidi o gli
ignoranti, amoroso fra gli indifferenti, poeta fra questo volgo!

_22 ottobre._--Ieri siamo stati alla Cassina Ferrari a vedere la villa
Torras, un giardino romantico che da vent'anni forse io non avevo
più veduto. Vi è una lapide nel boschetto, una lapide che parla
di ricordi amorosi e di dolci confidenze. Mi ricordo che ad otto o
nove anni fummo là in compagnia e c'erano le giovinette e i
giovinetti che leggevano e si guardavano in volto e si deliziavano pei
viali....
Il triste cielo, la natura mesta ed umida, l'ora mattutina e il canto
dei coscritti avvinazzati mi fanno pensare....
È finito anche questo autunno.... E finora non sono ancora andato
ai luoghi ove pellegrinavo negli anni scorsi pensando a Te.
Ti dirò come mi annoio? Ho passato tre ore con un prete a far
passare le commediole delle marionette ch'egli deve far recitare alle
fanciulle del suo collegio! Sono i libricciuoli nostri, dei nostri
otto e nove anni. Il prete mi parla di farse, di sciocchezze, di
melodrammi che fa lui.... Ed io lo ascolto.... Io che vorrei parlarti
del mio _Giuliano_! E tu mi ascolteresti? E se tu non fremessi alle mie
tempeste, io ti direi che quel _Giuliano_ fu letto ad un'altra donna, da
me a lei, che lasciò ch'io posassi la mia testa sulle sue
ginocchia, e toccandola colle sue manine, mi disse:--Credo che ci sia
dentro un inferno!--La tua memoria era in me santissima e dolce: e la
maliarda libidine mi arroventava e mi strappava le carni. Quando
diceva di non sentirsi bene ella mi lasciava accostare la mia fronte
alla sua, mi lasciava toccarle il polso; e quando diceva ch'era
nervosa voleva ch'io le stringessi forte ambo le braccia alle spalle
in istretta voluttuosa....
Tre ore. anzi quattro ore stupide le ho passate passeggiando
coll'ottimo prete che mi discorreva di panegirici, e di sacro
cuore.... Il mio _Giuliano_ è un panegìrico, il mio cuore è un
sacro cuore!
In questi giorni sì mesti e sì squallidi, al declinare
dell'anno, a sera, come si desidera la sua donna da guardare in
volto!--Mio Dio! Suonano le campane dell'_Ave Maria_, quella sottile
vocina della campanella _di sotto_ mi fa ricordare.... Pregavi tu,
Lidia, quando ti inginocchiavi nella chiesetta della Madonna?

_Domenica, 24 ottobre_.--Splende il sole e dovrei essere lieto, ma sento
il massimo sconforto... M'imagino d'essere in questa casa, ma
spopolata, morti tutti e divenute sacre le memorie, ed io vecchio,
legato a te, ed obliato da te, senza una donna al fianco che sia stata
la gioia di mia madre.
Torno dalla chiesetta di Pinzano.... Perchè su nell'organo
guardando giù la chiesetta innondata di luce e di incenso, mi sono
sentito tanto commosso? Perchè ti ho desiderato con me?
Poveri contadini, che avete lavorato sotto la pioggia, nel letame,
forse colpiti anche dallo sprezzo di noi che passavamo in carrozza,
poveri fratelli che sorgerete a vendetta in un dì non lontano,
beatevi del sole, dell'oro, dell'incenso della vostra chiesetta....
Contribuire a farvi gioire un po', un sol giorno nell'anno, è
affetto, è delicatezza, è forse anche dovere.... Ed io come sono
egoista!

_(Sera)._--Torno da Pinzano dove si è ballato, e sono mesto come
tutte le volte che vedo quel tripudio che a me non fu mai concesso.
Penso che l'educazione che mi diedero i miei parenti fu santa, ma
stupidina. Vedo anche i giovanetti delle famiglie che ricorrono alla
Congregazione di carità, li vedo ballare.
Spettacolo triste! Sento sul volto la polvere che mi gettano i tacchi
delle danzatrici: e sono quasi geloso delle mogli altrui.
In società sono uno sciocco, un collegiale. Che penso?

_(Alba mestissima)._--La natura ha una voce sconfortante per me! Sei tu,
anima di donna, che parli a me da quel cielo melanconicamente roseo,
da quel nero hosco della botanica, da quel piano silente?... Se tu, o
Lidia, in questo momento muori o ti ricordi di me, io prego Dio.

_25 ottobre._--Com'è bella la Natura, quando si ama! Splende il sole:
il cielo è limpidissimo.
Volevo che queste pagine, fossero un libro di preghiera, e invece
diventano una confessione di illusioni, di pazzie e di odii.
Lacererò le pagine più tristi. Mio padre va a letto e dice di
non sentirsi bene.... Sarà un po' di poltronaggine o una malattia!
Dio mio, egli dice che è così triste il diventare vecchi.
L'intimità della famiglia doveva essere il mio sogno: e invece ho
avuto pel capo tanti delirii d'avvenire. Mio padre, quand'io ero
piccino, era buono e mi voleva bene. E perchè sono io diventalo
uomo? Perchè ho tanto sofferto? Poi sei venuta tu, maledetta, nel
mio pensiero e nel mio cuore.
È giornata triste: s'avvicina l'inverno: mio padre deve sentire
anche lui uno sconforto tremendo. O Signore, quand'era ammalato, tanti
anni fa, ho pregato tanto per lui e tanto devotamente! Ti prego
ancora, o Vergine, che sai come è l'anima mia.... perdonatemi
tutti, o mio padre, o mia madre, o Carlo!--Perdonatemi... Lo sento che
non sono cattivo.

_30 ottobre._--Ieri ho fatto una passeggiata. Era tempo piovoso e
melanconico. Abbiamo visto dei cimiteri.... Ma è sì dolce avere
con sè una donna gentile! La mia vergine soavissima dov'è? Ho
amato le sue memorie contemplando le croci di un cimitero! Almeno tu
fossi morta! Almeno fossi morto io! Mi avresti pianto....
Splende il sole e si vedono i lontani monti, e sorride il cielo, e
cadono le foglie.... Un altro autunno che finisce! un altro inverno
che mi aspetta!
Quando ti avrò dimenticata, quando nulla più saprò di te,
quando presenterò a mia madre una donna che possa fare la mia
contentezza e la sua felicità, sarò io onesto? È a prezzo di
tanto dolore ch'io mi dirò finalmente tranquillo? Io mi sono votato
ad esser vergine: oh almeno potessi vivere con mio fratello!... solo
che farei?
Vittoria, m'avevi dato un poco di pace. No! no! no! _Non ti amavo_! No!
ma sentivo com'è bello lo stare con una fanciulla, che mia madre
conosce tanto, che non dà turbamenti ne incertezze, che con una mia
domanda può essere mia moglie, una moglie da poter presentare agli
amici, ai parenti.... E tu chi sei, che col tuo sguardo d'angelo hai
marchiata la mia fronte con una maledizione che quasi tutti qui mi
leggono?... Tu chi sei? Oh dimenticami.

_1.° novembre._--È il giorno di tutti i Santi. Splende il sole e
s'odono i canti mattutini nella _chiesetta di sotto_. Perchè sento
tanta malinconia? E perchè leggo queste memorie?
Il giardino è tutto bianco di brina. Dio, com'è triste sentirsi
nel cuore questi primi geli!
Ci capita addosso un invito in casa S. Come mi fa dispiacere l'esser
così stupido fra la gente. Nulla so, nulla dico: sono impacciato.

_3 novembre._--Ieri _nel dì dei morti_ ebbi dei momenti di grandissima
gioia pensando a te, e al bambino biondo e gentile che avremo....
Ho domandato al figlio del fattore se egli sente la melanconìa
dell'inverno.--No, e perchè?--mi risponde. L'altro ieri, al ritorno
d'una allegra passeggiata, andai in cimitero.... C'era con me una
signora, povera, ma gentile, ma educata, ma pietosa. Ci facemmo
pensosi. Dio santo! Come io la sento la poesia del dolore! Come io ho
bisogno della donna! Come mi trovo bene fra le croci!

_6 novembre._--Dio! perchè anch'io non fui a Mentana? perchè non
son morto? In questi giorni si commemorano i martiri della libertà,
ed io mi sento ancora tanto piccino e poltrone! Era la mia un'anima
repubblicana?

_11 novembre._--Oggi parto. La natura è mestissima, ed io vado
incontro alla noia ed allo scoraggiamento.... Non amo più i poveri:
sono indifferente agli studii. Sento già vergogna delle persone con
cui dovrò parlare per il lavoro sui _Musei privati_ di Milano pel
Vallardi.

_12 novembre._--Sono nel mio studiolo di Milano. Mi sento
scoraggiatissimo. Voglio mettere un po' d'ordine nelle mie carte:
trovo grammatiche greche, esercizi latini, tedeschi e inglesi, e
abbozzi di drammi.
Volevo, per far luogo, mettere queste cose in un fascio sulla
libreria.... Le grammatiche portano le tue cifre, o Lidia, scritte da
me quando volevo attingere un po' di coraggio: e i drammi cominciano
col tuo ricordo T. c. q. f. e. s. c. A. t. _Tout ce qui finit est si
court. Allez toujours_. Come mi faccio sempre melanconico! Volevo far
posto pei nuovi scritti.... E che m'importa dell'arte, del nome,
dell'antiquaria? M'importa nulla! Sento la mia giovinezza passata e le
mie speranze cadute, e il mio cuore inaridito! Credimi, non so
lavorare per amor proprio! Fra le mie carte trovo il libriccino
dell'Aleardi e quello del Leopardi.

_23 novembre._--Ieri a sera, alla Società degli Artisti, ho assistito
allo svestirsi della modella, una ragazza triviale e perduta. Come
parlava brutalmente dell'amore!
Sai, Lidia, è uno spavento per me l'udire l'immoralità dalla
bocca di una donna giovane.
Mio Dio! e che fascino satanico in quella fascetta calda che si tolse,
in quella camiciuola trasparente, in quelle braccia seminude, a quel
profumo della carne! Quando penso a te e al _nulla_ della mia vita come
mi sento sconsolato! Ecco la mia voluttà: _la melanconia del tuo
ricordo_.

_25 novembre._--Angelucci, vecchio ed illustrissimo pedante, viene a
Milano, e presso i pedanti illustri di Brera, critica il mio
opuscoletto sulle armi del museo archeologico. Che m'importa? Ma
credevo quello studio una prima base, per farmi un po' di nome, per
andare avanti, _per rendermi degno di te_. Che m'importa
dell'archeologia? Sono artista e non antiquario: son poeta e non
rigattiere. Ma mi sento sconfortato.
27 novembre.--Ieri mi trovai coll'Angelucci. Il _chiarissimo_ amico non
moverà un dito per aiutarmi: e se gli venisse l'occasione, mi
mozzerebbe anche la strada, parlando dei miei spropositi. Mille
grazie. Per il nuovo lavoro che devo cucire avevo bisogno di un po' di
coraggio. Mongeri mi spaura, Porro è indifferente e Angelucci mi
lasciò freddo. Nessun passo farò: sono ricco, lo dicon tutti e
me lo dicono.... Grazie.--Anche oggi devo aspettare l'Angelucci qui in
casa. Oh questo mio studiolo dovrebbe per me essere un luogo di pace,
di raccoglimento, un santuario di speranze: le mie belle armi, i
mobili, la luce, il sole, il tuo ricordo....
Da un po' di tempo, per queste mie sciocchezze d'archeologia, che non
approdano a nulla, trascuro i poveri e mi faccio indifferente alla
miseria altrui.... Ero sepolto, ero oscuro, ero rassegnato, ero buono,
perchè ridiventai ambizioso e impaziente e credulo in un avvenire
mio? Mi tornano le malattie tremende.--A guarirmi da questi spasimi
vorrei viaggiare: sarei anche partito per l'Egitto, ma perchè
rompere l'ordine posticcio della famiglia? Mio Dio! mio padre
invecchia e mi fa compassione, mia madre, dopo tante sofferenze
incomincia a star un po' benino.... E viaggiando non sentirei il
demonio dell'odio e l'angelo dell'amore in me?

_(Sera)._--Sin dopo il primo dell'anno 1881 non voglio vedere nessuna
ragazza: aspetto il tuo biglietto di visita! E poi?

_28 novembre._--Devo andare in casa Sola-Busca per vedere gli oggetti
d'arte antica. La ricchezza mi spaventò sempre. Vorrei andare a
Limbiate al vecchio cimitero. La morte mi consola sempre. Credo in Dio
e sento la sua pace.

_3 dicembre._--Oggi ho incominciato il lavoro di archeologia: non ho
pensato a te e ho potuto lavorare.--Mio padre è a letto, non si
sente bene. Se di notte mi sveglio, i miei pensieri sono tristissimi.
Che figlio sono io per lui? Che uomo d'onore sono io per te? Li
capisci questi tormenti?
Ieri il Consiglio della Società degli artisti e Patriottica mi
volle proporre a segretario; oggi dal Comitato per l'esposizione del
1881 ricevo la nomina di membro di una commissione per una mostra
d'arte antica. I miei concittadini hanno fiducia in me: io solo non ho
coraggio! Lavorerò, accetto pensando a te.

_11 dicembre (sera)_ .--Oggi prima di pranzo mia madre mi racconta che
Vittoria è fidanzata. Era la fanciulla conosciuta da lei, da lei
amata, da lei forse desiderata.... Non ti nascondo una mia illusione:
avevo avuta molta intimità con lei, là sui monti, in faccia al
cielo.... Sullo scoglio dello Spitz mi aveva dato il braccio....
Che vuoi? Nella mia vita stupida, fredda, senza gioie e senza dolori,
mi era parso _una gloria l'essere vicino ad una vergine: pensando a te,
Lidia, che non mi amavi_! Mi pareva di non essere così brutto, o
così sciocco, o così pedante, come sono!
Perchè sarò incatenato alla tua memoria? perchè morire
scettico e illuso per te? L'essere con una fanciulla, gentile ed
elegante, in una chiesetta di montagna, il toccarle il piedino per
darle la staffa, il ricever sorrisi e la frase:--_Oh credevo che lei
fosse serio serio!_--l'offrirle fiori, confetti, erbe: il mangiare con
lei _coquettement_ sullo stesso vassoino un dolce, vedere un volto
fresco, lieto, aperto, udir una voce giovane, capisci, Lidia, che sono
cose che per me le dico tentazioni? Il tuo ricordo impallidiva.
Dovevo forse lacerare tutte queste carte. Il tuo nome solo, o mia
Lidia, doveva esser scritto su queste pagine. Invece, quante volte ti
dimentico per esprimervi sogni, speranze, illusioni! Ma questa è la
storia dell'anima mia.
Ti avrei scritto anche le orgie, gli abbracci lascivi, le ebbrezze, se
non fossi sempre vissuto così timido!
* * *
Vado a prendere del _bromuro di potassio_. È la cura per i miei
amori.

_13 dicembre._--Oggi fui in casa E. Per vedere le cose antiche sedevo
sul tappeto ai piedi di una scansia: la signorina era vispa e
spensierata, ma io sarei troppo vecchio per lei.

_15 dicembre._--Oggi prima di pranzo la mamma mi dice che Vittoria sposa
un ingegnere e va a Merate, in campagna. Ciò prova che era una
buona ragazza adatta per me. O Lidia!

_25 dicembre_ (Natale).--Sono in pace: ieri a sera ho baciati mia madre
e mio padre. Oggi De Marchi mi manda delle sue novelline pel Natale:
le dedica--_Alla mia Lina, che m'intende_, Chi intende me? Io avevo
tanto bisogno d'amici e di quiete d'animo, e come invece son
sfortunato!--Penso se mi manderà o no a capo d'anno il biglietto di
visita!

_26 dicembre._--Stanotte, morbosamente, le ho sognate tutte le
spaventose voluttà della donna. Stamattina, vedendo il sole, ho
sentito desiderio della mia fanciulla! Che importa a me di
tutto?--Vorrei esser felice.
È squallido l'oblio.

_27 dicembre._--Come sono scoraggiato! Stassera vado da Monsignor
Arcivescovo. Sono invitato come uno dei patrocinatori pel ristauro di
San Vincenzo in Prato. Che m'importa dell'archeologia? Una volta avevo
tanto dolore, ma tanta era la mia speranza! Ora non ho più dolore,
ma non ho più speranze! Apatia!

_28 dicembre._--Gli altri che lavorano hanno un po' d'ambizione ed io mi
sprofondo nel massimo sconforto! Eppure l'anima mia si sente nata per
sprezzare ogni ambizione, ogni fumo, ogni finzione, e per esser
modesto e tranquillo e felice con una donna!--Studiare? Studiare? No,
no, no! s'accresce il mio sconforto sui libri!
Devo scrivere per Treves un articolo sulla Rocchetta del Castello.
Sento il peso che mi sono imposto.
Sono persuaso che i miei sono studii di archeologia seria ed utile?
_No_: rubo dai libri. Sono persuaso che ci vuol grande fatica a studiare
e che mi manca tutto? Sì e _non ho più volontà_ di studiare. E
perchè? perchè, mio Dio, ho la mente tanto torpida? Dicono ch'io
scrivo con facilità: se sapessero il mio tormento!


«_Oh blest be thine unbroken light!_»

_1.° gennaio 1881._--È finito un anno! Un altro
incomincia!--Trepido aspettando il tuo biglietto, o Lidia.--Chi si
ricorda di me? Vittoria pensa alla felicità delle sue nozze: tu
dove sei? Come hai passato Natale? Ti ricordi che ho una famiglia?
Che dovresti averne una anche tu?
Ho lavorato fino alle cinque e mezzo, si fa buio. Presto andrò
d'abbasso pel pranzo. La portinaia mi darà il tuo biglietto?

_2 gennaio._--Jeri, scendendo le scale, mi dissi:--E se mi mandasse col
suo biglietto un altro che fosse di suo marito?--Stamattina ero quasi
libero e gaio: a mezzo giorno, tornando quassù per lavorare,
accendo la stufa. L'odore di pino bruciato mi rammenta Limbiate, e i
fuochi dei poveri focolari in novembre, e il tormento dell'anima
mia.... Non dimenticarmi che ho sofferto tanto! Non dimenticarmi!
Verrà la primavera a darmi i languori e le poesie e i ricordi....
Ed io sarò solo nell'anima mia.--Non dimenticarmi!--Vorrei guardare
il tuo ritratto, ma non oso!

_(Sera)._--Perchè mi hai dimenticato così? Non sai ch'io lavoro
per te? Che m'importa dell'archeologia, della politica, dell'arte?
Mi rompo lo stomaco di giorno nelle biblioteche, e rubo il sonno di
notte, per lavorare per te.... Senza cuore! dimenticami, ma non sarai
You have read 1 text from Italian literature.
Next - Storia di un'anima - 08
  • Parts
  • Storia di un'anima - 01
    Total number of words is 4466
    Total number of unique words is 1886
    34.5 of words are in the 2000 most common words
    49.6 of words are in the 5000 most common words
    57.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 02
    Total number of words is 4473
    Total number of unique words is 1854
    35.5 of words are in the 2000 most common words
    50.2 of words are in the 5000 most common words
    58.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 03
    Total number of words is 4605
    Total number of unique words is 1579
    32.3 of words are in the 2000 most common words
    46.1 of words are in the 5000 most common words
    53.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 04
    Total number of words is 4636
    Total number of unique words is 1462
    37.2 of words are in the 2000 most common words
    51.3 of words are in the 5000 most common words
    58.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 05
    Total number of words is 4704
    Total number of unique words is 1517
    37.7 of words are in the 2000 most common words
    51.1 of words are in the 5000 most common words
    57.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 06
    Total number of words is 4661
    Total number of unique words is 1574
    35.3 of words are in the 2000 most common words
    48.6 of words are in the 5000 most common words
    56.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 07
    Total number of words is 4553
    Total number of unique words is 1596
    34.8 of words are in the 2000 most common words
    48.4 of words are in the 5000 most common words
    54.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 08
    Total number of words is 4483
    Total number of unique words is 1625
    32.4 of words are in the 2000 most common words
    46.9 of words are in the 5000 most common words
    54.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 09
    Total number of words is 4444
    Total number of unique words is 1914
    25.3 of words are in the 2000 most common words
    36.0 of words are in the 5000 most common words
    42.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 10
    Total number of words is 4262
    Total number of unique words is 1847
    26.3 of words are in the 2000 most common words
    37.6 of words are in the 5000 most common words
    44.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 11
    Total number of words is 4381
    Total number of unique words is 1861
    29.2 of words are in the 2000 most common words
    41.3 of words are in the 5000 most common words
    48.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 12
    Total number of words is 4371
    Total number of unique words is 2064
    25.2 of words are in the 2000 most common words
    36.9 of words are in the 5000 most common words
    43.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 13
    Total number of words is 4477
    Total number of unique words is 1708
    30.3 of words are in the 2000 most common words
    42.9 of words are in the 5000 most common words
    50.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 14
    Total number of words is 4430
    Total number of unique words is 1907
    30.9 of words are in the 2000 most common words
    43.4 of words are in the 5000 most common words
    50.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 15
    Total number of words is 4490
    Total number of unique words is 2032
    26.6 of words are in the 2000 most common words
    38.4 of words are in the 5000 most common words
    45.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 16
    Total number of words is 4298
    Total number of unique words is 2073
    27.0 of words are in the 2000 most common words
    38.2 of words are in the 5000 most common words
    45.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 17
    Total number of words is 4410
    Total number of unique words is 1979
    28.3 of words are in the 2000 most common words
    39.1 of words are in the 5000 most common words
    45.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 18
    Total number of words is 4411
    Total number of unique words is 2056
    29.0 of words are in the 2000 most common words
    42.0 of words are in the 5000 most common words
    48.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 19
    Total number of words is 4515
    Total number of unique words is 2003
    28.6 of words are in the 2000 most common words
    41.2 of words are in the 5000 most common words
    48.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 20
    Total number of words is 4433
    Total number of unique words is 1845
    27.3 of words are in the 2000 most common words
    38.6 of words are in the 5000 most common words
    44.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Storia di un'anima - 21
    Total number of words is 3169
    Total number of unique words is 1431
    30.0 of words are in the 2000 most common words
    42.1 of words are in the 5000 most common words
    47.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.