Storia delle repubbliche italiane dei secoli di mezzo, v. 04 (of 16) - 20

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papa Bonifacio 238
1304 Il 4 luglio Benedetto muore avvelenato 240
Il conclave in dieci mesi non conviene nella
nomina del papa 241
La scelta del papa lasciata, in conseguenza
d'una soverchieria, in arbitrio di Filippo
il bello 242
Filippo fa cadere l'elezione nella persona
di Bertrando di Gotte, arcivescovo
di Bordeaux 243
1305 Il 5 giugno, Bertrando di Gotte dichiarato
papa sotto nome di Clemente V 245
Chiama i cardinali in Francia
e si fa coronare a Lione 246
Si rende affatto dipendente dalla
corte di Francia 248
1307 Il papa scomunica Andronico
Paleologo ed i Greci 248
1282-1302 Andronico lascia conquistare ai Turchi tutte
le province dell'impero nell'Asia 250
1302 Passaggio in Grecia delle vecchie bande di
Federico, ossia della grande compagnia 252
1302-1307 Guerre ed indipendenza della grande compagnia 253
1307 Clemente V vuole armare una crociata contro
i Greci in favore de' principi francesi 254
1293-1299 Seconda guerra tra i Veneziani ed i Genovesi 255
1299 Vittoria ottenuta dai Genovesi, sotto il
comando di Lamba Doria, sui Veneziani a Corzola 256
1306 19 dicembre. Alleanza de' Veneziani
con Carlo di Valois 258
1306-1311 Gelosia e rivalità de' Genovesi
e de' Veneziani in Grecia 259
1311 La grande compagnia de' Catalani
conquista il ducato d'Atene 260
Clemente V vuole riconciliare i
Bianchi ed i Neri di Toscana _ivi_
1303-1304 Legazione del cardinale di Prato in Toscana 261
Il partito de' Neri costringe il
cardinale a ritirarsi 264
1304 Il 4 giugno egli scomunica Fiorenza nel
sortire da questa città _ivi_
Intrapresa di Baschiera de' Tosinghi
sopra Firenze 266
1305 I Fiorentini attaccano Pistoja
per iscacciare i Bianchi 268
Il 22 maggio. Il duca di Calabria, comandando
i Fiorentini, assedia Pistoja 269
1306 Il cardinale di Prato vuole interessare
il papa nella difesa di Pistoja 271
Penuria degli assediati; essi chiedono
soccorso a Bologna 272
Il 5 di febbrajo i Fiorentini eccitano una
sommosa in Bologna, facendone cacciare i
Bianchi 273
1306 Il 10 aprile. Pistoja è costretta di
capitolare dopo dieci mesi e mezzo d'assedio 274
1307 Il cardinale Orsini vuole ricondurre i Bianchi
a Firenze, ma la sua armata si disperde 275
Filippo il bello domanda a Clemente V di
condannare la memoria di Bonifacio VIII 276
1.º di giugno. Clemente assolve
coloro che attaccarono il papa 278
Filippo chiede la proscrizione
dell'ordine de' Templari _ivi_
1128-1307 Ordine de' Templari; sue regole
austere e sue guerre 279
1307 Il 13 ottobre. I Templari arrestati
in tutta la Francia 281
1307-1311 Assurde accuse prodotte contro di loro _ivi_
Loro costanza in mezzo ai supplicj 282
L'innocenza de' Templari riconosciuta
da molti storici contemporanei 283
1311 Il concilio di Vienna condanna l'ordine de'
Templari, i di cui beni vengono confiscati 284
Confessione del gran maestro, Giacomo di Molay,
che in appresso ritratta 285
CAPITOLO XXVII. _Affari di Firenze. — Regno
e spedizione in Italia dell'imperatore
Enrico VII di Luxemburgo._ 1308-1315 287
1308 Trionfo del partito dei Neri a Firenze ed
in altre parti della Toscana 287
1308 Opposti difetti delle repubbliche
e delle monarchie 288
Corso Donati scontento del partito ch'egli
medesimo aveva formato, se ne distacca 289
Citato avanti al podestà, viene
condannato a morte per contumacia 291
Raggiunto da' suoi nemici ed arrestato,
s'uccide per sottrarsi al supplicio 292
1309 Oppressione de' Pistojesi, loro sommossa 293
I Fiorentini meno accaniti dei
Lucchesi contro Pistoja 294
La pace stabilita colla mediazione de' Sienesi 295
1308 31 gennajo. Morte d'Azzo VIII d'Este. Guerra
civile tra suo fratello ed il figlio di suo
figlio naturale. La sua casa spogliata
dal papa 296
Il 1.º di maggio. Morte d'Alberto d'Austria,
assassinato da suo nipote 299
Il 25 novembre. Enrico, conte di Luxemburgo,
nominato re de' Romani 302
1309 Enrico VII occupa il regno di Boemia _ivi_
Si dispone a passare in Italia 303
L'opinione diventata in Italia più favorevole
all'autorità imperiale 304
1309 Tale cambiamento era dovuto più che a
tutt'altro agli eruditi 307
ed ai giurisperiti 308
Sommissione d'Enrico VII al papa 309
Il 5 maggio. Morte di Carlo II di Napoli;
gli succede il suo terzo figliuolo Roberto 310
1310 Enrico riceve in Losanna i deputati
degli stati d'Italia 311
Il 10 di ottobre arriva in Asti, ed i signori
di Lombardia si recano alla sua corte 312
Guido della Torre è incerto se
debba riceverlo 314
Infine gli va all'incontro e gli
apre le porte di Milano 315
1311 Il 6 gennajo. Enrico VII riceve
a Milano la corona di ferro 316
Pacifica le frizioni delle città
di Lombardia _ivi_
Malcontento de' Milanesi per la
domanda di un dono gratuito 318
Enrico chiede ostaggi ai Guelfi
ed ai Ghibellini 319
Sedizione eccitata dai Torriani,
che sono poi costretti a fuggire 320
Ribellione della maggior parte
delle città di Lombardia 321
1311 Il 19 di maggio Enrico assedia Brescia 322
Chiede ai legati pontificj che
scomunichino i Bresciani 323
Onorevole capitolazione accordata ai
Bresciani nel mese d'ottobre 324
Enrico viene a Genova che si dà in suo potere 325
Malcontento de' Genovesi a cagione delle
contribuzioni che loro impone 326
1312 Trattati tra Enrico VII e Roberto re di Napoli 327
Questi trattati sono rotti, ed il re di Napoli
si apparecchia alla guerra 328
Due deputati d'Enrico vanno in Toscana 329
Relazione di un deputato sui
pericoli corsi presso Firenze 330
Questi deputati formano un'armata coll'ajuto
dei conti Guidi 335
Il 16 di febbrajo. Enrico si pone in viaggio
da Genova per Pisa 336
Attaccamento dei Pisani ad Enrico VII 337
Enrico va a Roma e contrasta il possesso di
questa città ai Napoletani 338
Il 29 di giugno viene consacrato in san
Giovanni di Laterano, per non poter entrare
nella basilica Vaticana 339
1312 Si ritira a Tivoli con un'armata
assai indebolita 340
In agosto aduna nuove truppe
e rientra in Toscana 341
I Fiorentini veri capi del partito guelfo;
estensione della loro politica _ivi_
I Fiorentini con molto coraggio civile
mancavano di coraggio militare 343
Notabile contrasto in questa guerra tra la
loro fermezza e la loro mancanza di valore _ivi_
Il 19 di settembre. L'armata imperiale si
presenta alle porte di Firenze 345
I Fiorentini ricevono considerabili rinforzi,
ma non osano attaccare l'imperatore 347
1313 Il 6 di gennajo Enrico si allontana da Firenze
e si accampa a Poggibonzi 348
Enrico fa condannare dal suo tribunale i
Fiorentini ed il re di Napoli 349
Giugne all'imperatore una nuova armata
dalla Germania 351
Il 5 agosto Enrico si pone in viaggio per
attaccare il regno di Napoli _ivi_
I Fiorentini invocano la protezione
del re di Napoli 352
1313 Danno a Roberto la signoria
della loro città 353
Enrico sorpreso da una malattia
a Buonconvento 354
Il 24 di agosto muore inaspettatamente _ivi_
Sventura de' Pisani che in lui
perdono il loro protettore 355
Danno la signoria ad Uguccione della Fagiuola 356
CAPITOLO XXVIII. _Consolidamento dell'aristocrazia
veneta; il maggior consiglio viene
reso ereditario. — Vittoria d'Uguccione
della Fagiuola sui Fiorentini. — Sua
espulsione da Pisa e da Lucca. — Padova
perde la sua libertà. — Signorie lombarde._
1313-1317 357
La repubblica veneta non prende
parte nelle rivoluzioni d'Italia _ivi_
Lente e tacite usurpazioni del
maggior consiglio 358
1289 Il popolo tenta di ricuperare il diritto
di eleggere egli stesso il doge 359
Al doge eletto dal popolo gli
elettori oppongono Pietro Gradenigo 360
Gradenigo vuol privare il popolo di ogni parte
nell'elezione del maggior consiglio 361
1297 Il 28 di febbrajo. Decreto che ne affida
l'elezione ad uno scrutinio annuale 363
1297 Questo scrutinio viene affidato alla
quarantia criminale, che in tal modo
subentra ne' diritti del popolo 364
1298-1315 Nuovi decreti per impedire l'introduzione
d'uomini nuovi nel consiglio 365
1319 Ultimo decreto che abolisce il periodico
rinnovamento del maggior consiglio 366
1299 Prima cospirazione contro la
nuova aristocrazia 367
1310 Seconda cospirazione più formidabile.
Boemondo Tiepolo 368
Il 15 giugno. I congiurati attaccano
il palazzo ducale e sono respinti 369
Convenzione tra il doge ed i congiurati,
che vanno volontariamente in esilio 371
Istituzione del consiglio de' dieci per
sopravvegliare e punire i nobili 372
Arbitrarie procedure del consiglio de'
dieci; terrore che ispira 374
Il consiglio de' dieci s'impadronisce
della direzione della repubblica 375
Il consiglio de' dieci poteva essere
distrutto ogni anno se i nobili
rifiutavano di rinnovarlo 377
Due cose notabili in questo consiglio; il potere
risguardato quale compenso della libertà _ivi_
1310 Mezzo di limitare un potere esecutivo
immenso in una repubblica 379
1313 Apparecchi de' Guelfi di Toscana per opprimere
il partito ghibellino 382
1314 Il 14 di marzo. Roberto viene dal papa
creato vicario imperiale in Italia 383
Trattato di pace tra Roberto,
i Guelfi ed i Pisani 384
Uguccione della Fagiuola capitano di Pisa
impedisce la ratifica di questo trattato 385
I Lucchesi obbligati di richiamare
i loro esiliati ghibellini 386
Il 14 di giugno. Uguccione della Fagiuola
sorprende Lucca e l'abbandona al saccheggio 387
I Fiorentini chiamano i principi di Napoli
per far la guerra a Fagiuola 389
1315 Undici di luglio. Filippo di Taranto e suo
figlio assumono il comando de' Fiorentini 390
Uguccione assedia Montecatini; i Guelfi
tentano di fargli levare l'assedio 391
Il 29 agosto. Battaglia di Montecatini;
disfatta dei Fiorentini 392
Tirannia d'Uguccione in Lucca e Pisa 394
1316 Ammutinamento di Lucca occasionato
dall'arresto di Castruccio 395
1316 10 aprile. Il popolo di Pisa si rivolta
contro Uguccione mentre questi marcia
contro Lucca 395
Uguccione e suo figliuolo scacciati nello
stesso tempo da Pisa e da Lucca 396
1317 In aprile. Pace fra i Ghibellini
ed i Guelfi di Toscana 397
Progetti del re Roberto sopra
la Lombardia e Genova 399
Padova si conserva libera in
mezzo ai tiranni della Venezia 400
1265-1311 I Vicentini sottomessi ai Padovani;
vicendevole loro odio 401
Gelosia tra la nobilità ed il popolo di Padova 402
Istabilità da' Padovani e loro
frequenti rivoluzioni 403
1311 Vicenza sottratta al dominio di Padova 404
1312 Sottomessa al governo di Cane della Scala 405
Guerra tra Padova e Cane della Scala 409
1313 Zuffa per la divisione delle acque
del Bacchilione 409
Potente armata de' Padovani; sua inazione _ivi_
Gelosia eccitata contro i capi del governo 410
1314 Sedizione eccitata dai Carrara;
uccisione dei due magistrati _ivi_
1314 Pericoli cui viene esposto lo storico Mussato 413
Indisciplina dell'armata padovana 414
I Padovani occupano un sobborgo di Vicenza 415
Contro le loro promesse l'abbandonano
al saccheggio 417
Sono sorpresi e rotti da Cane della Scala 419
Alleanza dei Padovani coi loro vicini 421
20 ottobre. Pace tra Cane ed i Padovani 423
1317 21 maggio. I Padovani violano la pace:
nuovo tentativo sopra Vicenza 424
Vantaggi ottenuti da Cane della Scala 425
1318 23 luglio. La signoria di Padova
data a Giacomo da Carrara 426
Rivoluzioni a Cremona 428
Cremona attaccata da Cane e
da Passerino Bonaccorsi 429
1315 5 settembre, il marchese Giacomo Cavalcabò
nominato signore di Cremona 430
1322 17 gennajo. Cremona sottomessa
a Galeazzo Visconti 431
Frequenti rivoluzioni in Lombardia 432
Incerta situazione di tutti i tiranni d'Italia 433
La popolazione, malgrado le frequenti
rivoluzioni, non diminuisce 435
1240-1308 Dominio di casa d'Este in Ferrara 436
Principio delle case Bonacorsi, Scala
e Polenta 437
Protezione accordata alle lettere
da Cane grande 439
I poeti più numerosi presso i principi
che nelle repubbliche 441
Progressi dell'architettura 442
Entrate delle piccole corti lombarde 443
Commercio e manifatture 444
Il popolo di Lombardia rientra nell'oscurità 446

FINE DELLA TAVOLA.
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