Storia delle repubbliche italiane dei secoli di mezzo, v. 03 (of 16) - 23

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repubbliche Lombarde. — Rivoluzioni
nelle repubbliche marittime. — Loro rivalità. — Costantinopoli
ritolta da' Greci ai
Veneziani ed ai Francesi._ 1250=1264 267
Le città lombarde, le prime libere, perdono
prima delle altre la libertà 267
Cagioni della loro servitù 269
Mancanza di sicurezza individuale 270
Turbulenze de' cittadini e violenza
delle passioni _ivi_
Le stesse inclinazioni oggi turbano meno
la società 271
Accanimento dell'odio e desiderio di vendetta 273
Le funzioni pubbliche oggetto di gelosia tra
i nobili ed il popolo _ivi_
La potenza dei nobili fondata sul numero
dei membri di una famiglia 275
Famiglie artificiali pel popolo, o società
popolari _ivi_
Cambiamento nella disciplina militare 276
Nella prima guerra di Lombardia
l'infanteria formava la forza delle armate 277
Perfezionamento dell'armatura degli uomini
d'armi 278
È opera de' gentiluomini 279
Forza irresistibile degli uomini d'armi 280
La forza militare trovasi tutta in mano
de' nobili 281
Gli uomini d'armi perdono il loro vantaggio
nelle città 282
Truppe mercenarie di armatura pesante 283
Gli esiliati e gli emigrati formano le prime
truppe mercenarie 284
1256 I nobili ed il popolo eleggono ognuno il
loro podestà 285
Martino della Torre podestà del popolo,
erede del credito di suo zio Pagano 286
1257 Guerra tra il popolo di Milano ed i nobili
alleati dei Comaschi 287
1258 Trattato di sant'Ambrogio fatto il 4 aprile,
che divide i pubblici impieghi 288
Nuove guerre civili 289
1259 Martino della Torre nominato anziano e
signore del popolo 290
Sua influenza accresciuta dalla disfatta
di Ezelino 292
Martino della Torre viene nominato signore
di Lodi _ivi_
Pelavicino si mette al soldo de' Milanesi 293
1261 I nobili milanesi assediati nel Castel di
Tabiago 295
1263 Ottone Visconti eletto dal papa arcivescovo
di Milano in opposizione a Raimondo della
Torre, nipote di Martino 296
La città di Novara nomina Martino suo
signore _ivi_
1264 Filippo della Torre successore di Martino
si assoggetta Como, Vercelli e Bergamo 297
Repubbliche marittime 299
Potere dei dogi di Venezia 300
1032 Loro potere monarchico limitato nell'elezione
di Domenico Flabenigo 301
1172 Creazione del maggior consiglio dopo la
morte di Vitale Michieli 303
Difficoltà delle elezioni popolari 304
L'elezione del maggior consiglio affidata a
dodici tribuni 305
Inclinazione del governo verso l'aristocrazia
dopo la formazione del maggior consiglio 307
I nobili di Venezia non avevano forze
individuali come quelli di Lombardia _ivi_
1179 Istituzione della vecchia quarantia,
tribunal criminale 309
1229 Istituzione del consiglio de' pregati 310
Nuove limitazioni all'autorità del doge _ivi_
Giuramento de' dogi 311
1249 Elezioni dei dogi; la scelta combinata
colla sorte 313
I Veneziani rivolgono tutta la loro
attenzione verso l'Oriente 314
1225 Pongono in deliberazione se debbano
trasportare in Costantinopoli la sede
del governo 315
Le isole del mar Egeo cedute in feudo ai
particolari cittadini 316
1225 Candia resa immagine della Metropoli 317
Gelosia tra i Veneziani ed i Genovesi 319
1258 Si contrastano una chiesa in san Giovanni
d'Acri 321
Prima guerra marittima tra questi due popoli _ivi_
1261 13 marzo. Alleanza de' Genovesi con Michele
Paleologo 323
1237-1261 Regno e debolezza di Baldovino II imperatore
latino _ivi_
Talenti degl'imperatori di Nicea, Vatace,
Lascari e Paleologo 324
1261 Impresa dei Veneziani sopra Dafnusio 325
Cesare Strategopulo sorprende Costantinopoli
il 25 di luglio 326
I Latini fuggono a Negroponte 328
In quale stato trovavasi Costantinopoli
quando vi rientrarono i Greci 329
Michele Paleologo assegna Galata per abitazione
ai Genovesi 331
Conserva ai Veneziani ed ai Pisani le loro
colonie a Costantinopoli _ivi_
Cede l'isola di Chio ai Genovesi. Storia di
quest'isola 332
Costituzione de' Genovesi in quest'epoca 334
Potere della nobiltà _ivi_
1261 Gelosia del popolo contro la nobiltà 334
1257 Guglielmo Boccanigra primo capitano del popolo 339
1262 Guglielmo deposto in conseguenza di una congiura
del popolo 342
1264 Potenza delle quattro famiglie Grimaldi,
Fieschi, Doria e Spinola 343
CAPITOLO XXI. _Carlo d'Angiò chiamato dai
papi procura in Italia al partito guelfo
un'assoluta superiorità. — Conquista il
regno di Napoli. — Disperde l'armata
di Corradino, e fa perire questo principe
sul patibolo._ 1261=1268 346
1261 25 maggio. Morte d'Alessandro IV. Elezione
di Urbano IV 347
Alterigia e violenza d'Urbano IV contro
Manfredi 348
1262 Urbano vuole impedire il matrimonio di Costanza
figlia di Manfredi col figlio del re Giacomo
d'Arragona 350
Urbano offre la corona di Napoli a Carlo d'Angiò 351
1263 Induce Edmondo d'Inghilterra a rinunciare alla
sua investitura 354
Stabilisce le condizioni dell'investitura
con Carlo d'Angiò 356
1264 Carattere e situazione di Carlo d'Angiò 357
Prima armata di crociati francesi contro
Manfredi l'anno 1261 359
1264 Filippo della Torre, signore di Milano,
si stacca dai Ghibellini 361
Imprese in Lombardia dei Guelfi emigrati
di Toscana 363
Manfredi cerca di chiudere a Carlo d'Angiò
la strada di Lombardia _ivi_
1265 Morte d'Urbano IV. Gli succede Clemente IV 365
Carlo nominato dai Romani senatore di Roma _ivi_
Il voto de' crociati per la Terra santa
convertito in una crociata contro Manfredi 367
L'armata di Carlo condotta da sua moglie e
da suo genero Roberto di Bethune _ivi_
Carlo venuto per mare si sottrae alla flotta
di Manfredi, ed il 24 maggio entra in Roma
con mille cavalieri 368
Viene rimproverato dal papa per essersi
alloggiato nel palazzo del Laterano 369
Riceve l'investitura del regno delle due Sicilie 370
L'armata francese scende in Piemonte sul finire
dell'estate 372
Napoleone della Torre la conduce a traverso
il milanese 373
Ella batte Pela vicino, e delude Buoso di
Dovara _ivi_
Fa reclute in Romagna 374
1266 Carlo d'Angiò entra nel regno per la strada
del Ferentino 375
Manfredi tradito da' suoi sudditi 376
Le due armate s'incontrano presso al fiume
Calore 377
Battaglia di Grandella del 26 febbrajo _ivi_
Manfredi abbandonato dai baroni della Puglia 381
Disfatta e morte di Manfredi 382
Carlo gli rifiuta gli onori del sepolcro 383
La città di Benevento abbandonata dai Francesi
al saccheggio 384
Avidità degli ufficiali mandati da Carlo
nelle province 386
Carlo rimproverato da Clemente IV pel suo
cattivo governo 388
Guido novello capitano della cavalleria di
Manfredi in Toscana 389
Temporeggia coi Guelfi di Firenze 390
Riunione in Firenze delle corporazioni dei
mestieri _ivi_
Sommossa presso al ponte santa Trinità 392
Il conte Guido esce di Firenze colla sua
truppa il giorno 11 di novembre _ivi_
Viene respinto quando tenta di rientrarvi 393
1267 Carlo manda Gui di Monforte in Toscana per
sostenere i Guelfi 394
Nuova costituzione di Firenze _ivi_
Stabilimento d'una magistratura del partito
guelfo 396
Carlo viene in Toscana il 1.º agosto ed
assedia Poggibonzi 399
I Ghibellini ricorrono a Corradino in Allemagna 400
Corradino giugne a Verona in fine del 1267 403
Carlo vuole impedirgli il passaggio della
Toscana 404
1268 Carlo viene richiamato dal papa nel regno
di Napoli _ivi_
Enrico di Castiglia, senatore di Roma, arma
in favore di Corradino 406
Corrado Capece va in Affrica a cercare gli
emigrati ghibellini, che conduce in Sicilia 408
Carlo assedia Luceria ribellatasi a favore
di Corradino 410
Corradino giugne a Pisa in maggio; potenti
sforzi fatti per lui dai Pisani _ivi_
Rompe in Toscana Belselve luogotenente di Carlo 411
Minaccia a Viterbo il papa, che lo ha
scomunicato 412
Penetra nel regno a traverso gli Abruzzi 414
Battaglia di Tagliacozzo il 23 agosto 415
1268 Corradino prima vincitore viene disfatto
per avere rotta la sua ordinanza 416
È fatto prigioniero ad Astura di dove voleva
andare in Sicilia 419
Tribunale formato per giudicare Corradino _ivi_
Corradino perde la testa sul patibolo
il 26 ottobre 422
Altre vittime della crudeltà di Carlo d'Angiò 423
Strage degli abitanti d'Augusta 425
Il guanto, gettato da Corradino in mezzo alla
folla, viene portato a Costanza figlia di
Manfredi e moglie del re d'Arragona 426
CAPITOLO XXII. _Smisurata ambizione di Carlo
d'Angiò. — Eccita la discordia tra le repubbliche
italiane per opprimerle. — Suoi
progetti impediti dai vesperi Siciliani._ 1268=1282 428
Potenza di Carlo d'Angiò _ivi_
Morte di Clemente IV accaduta
il 29 novembre 1268. Vacanza della santa
sede per trentatre mesi 429
1268 I capi dei ghibellini nemici di Carlo
spogliati del loro potere 430
Tutte le città soggette ad Oberto Pelavicino
si rivoltano contro di lui 431
1269 Buoso da Dovara, esiliato da Cremona, muore
nella miseria 432
Fazioni delle città Lombarde, che più non
hanno per loro scopo la libertà 433
Carlo d'Angiò domanda alle città guelfe di
riconoscerlo per loro capo 435
1270 Viene obbligato da suo fratello san Luigi
ad entrare nell'ultima crociata 436
Zelo di san Luigi: sue esortazioni ai suoi figli 438
L'armata crociata sbarca in Affrica presso
Tunisi 440
È assalita dalla peste, di cui muojono san
Luigi e molti crociati _ivi_
Carlo d'Angiò fa il Bei di Tunisi suo
tributario 441
Confisca i beni de' Genovesi naufragati,
sebbene uniti alla sua flotta 442
1271 Gui, conte di Monforte, uccide Enrico figlio
del conte di Cornovaglia 443
1272 Gregorio X nuovo papa cerca di riconciliare
i Guelfi coi Ghibellini 445
1273 Viene a Firenze e fa richiamare in quella
città, siccome in Siena e Pisa, i Ghibellini
esiliati 447
Carlo d'Angiò sforza colle minacce
i Ghibellini ad emigrare di nuovo 449
1273 Il papa cerca pure di pacificare i Genovesi
con Carlo _ivi_
Guerra de' Veneziani e de' Bolognesi per la
navigazione del Po 452
Il papa la termina con un trattato di pace 453
Gregorio X vuol dare un nuovo capo all'impero
d'Occidente 454
1257-1271 Riccardo di Cornovaglia ed Alfonso di Castiglia
concorrono all'impero _ivi_
1273 Rodolfo conte d'Absburgo nominato re de' Romani 455
1274 Gregorio X riconcilia Michele Paleologo colla
chiesa romana 458
Glorioso pontificato di Gregorio X _ivi_
1275 Il papa preparasi a condurre i crociati in
Terra santa 460
1276 Muore in principio di gennajo _ivi_
1273 Origine delle turbolenze di Bologna. Tragica
morte d'Imelda dei Lambertazzi 461
1274 Guerra civile dei Geremei e de' Lambertazzi;
esilj di questi 463
1275 Vittoria di Guido da Montefeltro sui Geremei
in Romagna 464
1274 A Pisa Ugolino della Gherardesca s'avvicina
ai Visconti 466
1274 Ugolino della Gherardesca e Nino di Gallura
capi dei Ghibellini e dei Guelfi di Pisa
esiliati, e nello stesso tempo arrestati
il 24 giugno 468
1275 Il conte Ugolino si associa ai Guelfi 469
1276 I Pisani sforzati a richiamare tutti gli
esiliati _ivi_
Tre papi in un anno. Innocenzo V, Adriano V
e Giovanni XXI 470
1265-1276 Guerre di Napoleone della Torre contro Ottone
Visconti, arcivescovo esule di Milano 471
1277 Il 21 di Gennajo Ottone Visconti sorprende
e fa prigioniere Napoleone della Torre 474
Il popolo di Milano, sommosso contro i della
Torre, fa suo signore Ottone Visconti 474
Nicola III nuovo papa scuote il giogo di
Carlo d'Angiò 476
Grande potenza di Carlo _ivi_
Nicola mediatore tra Carlo e Rodolfo _ivi_
1278 Riduce Carlo a deporre l'ufficio di senatore
ed il vicariato della Toscana 478
Rodolfo conferma e dà esecuzione alle donazioni
fatte dagl'imperatori alla santa sede 480
Estensione dei paesi ceduti da Rodolfo alla
santa sede 482
Non passano subito sotto il dominio del papa 483
1278 Il cardinale Latino incaricato di rappacificare
la Romagna e la Toscana 484
1279 4 agosto. Pace conchiusa a Bologna tra i Geremei
ed i Lambertazzi 486
Pace conchiusa a Firenze in febbrajo tra i
Guelfi ed i Ghibellini 488
1280 Morte di Nicola III accaduta il 19 di agosto 490
1281 Il 22 febbrajo elezione di Martino IV fatto
per l'influenza e le minacce di Carlo 491
I Ghibellini sono di nuovo perseguitati
in Romagna _ivi_
Tutte le fortezze della chiesa affidate alle
creature di Carlo 493
1281 Preparativi di Carlo per attaccar Genova 494
1279-1282 Odio di Giovanni di Procida. Sue intraprese 495
Eccita Costanza e Pietro d'Arragona ad assumere
la difesa dei Siciliani 496
Visita la Sicilia e risveglia l'odio del popolo
e dei nobili 498
Va a Costantinopoli ed ottiene sussidj dal
Paleologo 501
Torna a Roma ed ottiene l'assenso de' suoi
progetti da Nicola III 503
L'annuncia a Barcellona, indi torna a
Costantinopoli 504
1282 Alterigia di Martino IV verso l'ambasciatore
Arragonese 505
Gli ambasciatori Siciliani fatti arrestare da
Carlo nella corte del papa 506
Procida porta danaro al re d'Arragona, e lo
determina a spiegare le vele verso l'Affrica 507
Procida di ritorno in Sicilia vi aspetta
un'occasione di ribellione 509
1282 Oltraggio fatto presso Palermo da un Francese
ad una donna all'indomani di Pasqua 510
Massacro dei Francesi eseguito il 30 marzo
mentre le campane suonano i vesperi 511
Gli altri Siciliani seguono l'esempio
de' Palermitani entro il mese d'aprile 513
I Francesi sono scacciati da Messina
il 28 d'aprile _ivi_
FINE DELLA TAVOLA.
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