Storia della Guerra della Independenza degli Stati Uniti di America, vol. 2 - 04

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ogni parte risuonavano grandissimi apparati di guerra. In questo le
assemblee ed i conventi provinciali secondavano maravigliosamente le
operazioni del congresso, e gli uomini obbedivano con incredibile
prontezza ai decreti dell'uno e delle altre.
Essendosi il congresso accorto, che lo zelo verso le libertà
dell'America aveva prevalso alle gare parziali ed alla gelosia
dell'autorità nelle assemblee provinciali, prese maggiore animo, e si
risolvette a mandare ad effetto un'ordinanza generale, la quale dovesse
servir di norma a tutte le leve, che in ciascuna provincia si andavano
facendo. Ei sapeva molto bene, quanto l'uniformità sia utile nelle cose
della guerra, perchè con animi uniti si concorra al medesimo fine, e
quanto efficace per prevenire le dissensioni. Vinse adunque un partito,
col quale si raccomandò (e le sue raccomandazioni erano in quel tempo
come altrettante leggi ricevute e mandate ad effetto), che tutti gli
uomini atti a portar le armi in ciascuna colonia dai sedici fino ai
cinquant'anni si ordinassero in regolari compagnie; che si fornissero di
armi, ed in quelle si esercitassero; che le compagnie fossero ordinate
in battaglioni; che si tenessero pronte alle difese; che la quarta parte
della milizia di ciascuna colonia fosse trascelta per servire ad uso di
minuti uomini sempre apparecchiati a marciare dove l'opera loro fosse
richiesta. Si esortarono coloro, i quali impediti erano dal portare le
armi dalle opinioni religiose, venissero con tutti quegli altri più
efficaci mezzi che leciti riputassero, in soccorso dell'afflitta patria.
Stabiliron le paghe ai soldati, che furono venti dollari per ciascun
mese ai capitani, tredici ai luogotenenti ed ai banderai, otto ai
sergenti e caporali, e sei ai gregarj. Raccomandarono ancora, che in
ciascuna colonia si creasse un maestrato, che chiamarono comitato, o sia
congregazione di sicurezza per sopravvedere e diriggere tutte quelle
cose, che alla salute pubblica importassero, duranti le vacanze delle
assemblee, o dei conventi; e che quei provvedimenti si facessero, che
creduti sarebbero necessarj per armar navi o altrimenti, a fine di
proteggere le coste e la navigazione da ogni insulto delle navi nemiche.
Questi intendimenti del congresso furono mandati ad effetto in ogni
parte della lega con grandissima prontezza; ma in nissuna provincia più
bramosamente e più pienamente, che nella Pensilvania, e soprattutto
nella città stessa di Filadelfia. La milizia di questa città fu partita
in tre battaglioni di quindici centinaja d'uomini ciascheduno, con una
compagnia di cencinquant'artiglieri, e sei bocche da fuoco, e finalmente
una banda di cavalleggieri, parecchie compagnie di fanti spediti, di
corridori e di guastatori. Si riunivano tutti sovente, e facendo
sembianze di battaglie si esercitavano nelle mosse militari alla
presenza del congresso e dei popoli, che vi concorrevano da ogni parte.
Ciò eseguivan essi con tanta destrezza, che ognuno se ne maravigliava; e
tutti ne sentivano un piacere incredibile. Erano almeno ottomila
soldati, molto buona gente, nella quale erano entrati molti
gentiluomini, e persone d'onorata condizione. Le istesse cose si
facevano nel contado della Pensilvania. Ei pare, che sottratto il conto
di tutti coloro, che in essa avevano pigliate le armi, e dentro vi si
esercitavano, sommassero a meglio di settantamila soldati. Tanta era
l'affezione, che in questo anno portavano quei popoli alla causa loro,
che molti fra i Quaccheri stessi, cui le opinioni religiose proibiscono
dal pigliar le armi, e di spargere il sangue umano, quantunque tutta la
credenza loro sia di pazienza e di sopportazione, si lasciarono
trasportar al fervore universale, entrando anch'essi nelle compagnie dei
Filadelfiesi. Affermavano, che sebben la religion loro gli proibisse dal
portar le armi in favore di una causa, il fine di cui sia o l'ambizione,
o la cupidigia, o la vendetta, potevano essi però intraprendere la
difesa dei nazionali diritti e della libertà. Così non havvi opinione,
per gagliarda ch'essa sia, la quale non trovi le scappate; nè animo,
avvengadiochè pacifico, che non si accenda nelle commozioni dei popoli.
Ma una cosa in Filadelfia trasse a sè gli occhi di ognuno; o fosse
verità, o mostra accordata per incitare. Quei Tedeschi fuorusciti, che
questa città abitavano, ed erano già molt'oltre cogli anni, e che per la
maggior parte vedute avevano le guerre d'Europa, al nome di libertà si
risentirono anch'essi; cosa, che poco si doveva aspettare, massimamente
in quell'età da quegli uomini trauzeschi, e si unirono in una compagnia,
che fu denominata la _compagnia dei vecchi_. Ripigliate le armi, l'uso
delle quali intermesso avevano già da sì lungo tempo, vollero entrar a
parte della comune difesa. Il più vecchio di tutti fu eletto capitano,
ed era coll'età molto vicino ai cent'anni. Portavano invece d'insegna un
crespone nero per significare il cordoglio, che provavano all'infelice
caso, che in quella cadente età gli obbligava a riassumere le armi per
difendere la libertà di quella contrada, che aveva servito loro non solo
d'asilo, ma anche di nuova patria, quando, cacciati dalla propria,
furono costretti ad andar cercando ventura in longinque e strane
regioni.
Le donne stesse vollero dimostrare lo zelo loro in difesa della patria.
Nella contea di Bristol determinarono di levare un reggimento a proprie
spese, somministrando ogni cosa necessaria, e perfino le armi a coloro,
che di per sè non le potevano procacciare. Lavorarono colle proprie mani
le bandiere con motti opportuni. Quella, che presentò la bandiera al
reggimento, orò molto acconciamente sulle faccende comuni, ed esortò con
accomodate parole i soldati ad esser fedeli, ed a non disertar le
bandiere delle donne americane.
Queste cose, quantunque in se stesse di poca importanza, servivano però
maravigliosamente ad accender gli animi, ed a vieppiù rendergli
ostinati. Al qual fine i diarj pubblici non cessavano di concorrere con
ogni maniera di concioni, di esempj e di novelle. Le battaglie di
Lexington, e di Breed's-hill erano i soggetti, sui quali si esercitavano
gl'ingegni americani. Ogni accidente, ogni più particolare minuzia di
quei fatti erano convenevolmente descritti; e coloro che vi avevano
lasciata la vita, con sommissime lodi commemorati. Il dottor Warren
sopra tutti era con mirabili parole innalzato fino al cielo. Lo
chiamavano lo Hamden della età loro; e come un modello lo proponevano da
imitarsi a tutti coloro, ai quali la patria era cara. Pubblicarono nelle
gazzette di Filadelfia un elogio di lui molto patetico, ed accomodato a
concitar gli animi della moltitudine.
«Che nobile spettacolo è quello mai, _dicevano_, di un eroe, il quale ha
dato la sua vita per la salute della patria! Venite qui, o crudeli
ministri, e mirate i frutti dei vostri sanguigni editti. Qual ristoro
potrete dar voi a' suoi figliuoli per la perdita di un tanto padre, o al
Re per quella di un sì buon suddito, od alla patria per quella di un sì
buon cittadino? Mandate qui i vostri satelliti, venite a saziar le brame
della tirannide. Perciocchè il suo più implacabile nemico è morto. Solo
vi preghiamo di rispettare queste onorate reliquie del corpo suo.
Abbiate compassione al dolore della sua antica e sconsolata madre. Di
lui non vi è più cosa di che temer possiate. La sua eloquenza è spenta,
le sue armi abbandonate. Mettete pur giù le spade; che più vi resta a
compiere, infami che siete? Ma finchè sarà vivo il nome dell'americana
libertà, quello di Warren infiammerà i nostri cuori, darà forza alle
nostre mani contro l'esecrabil peste degli eserciti stanziali.
«Venite qua, o voi, senatori dell'America, venite a consultar qui
intorno la libertà delle colonie unite. Sentite, ch'ei vi parla, ch'ei
vi esorta, e vi prega a non contaminare la presente sua felicità col
dubbio, che possa egli aver la sua vita spesa per un popolo di schiavi.
«Venite qua, o voi, soldati, o voi, campioni dell'americana libertà, e
rimirate uno spettacolo, che deve ne' vostri generosi petti nuove
scintille di coraggio e di gloria riaccendere. Ricordatevi, che l'ombra
sua erra invendicata fra di noi. Diecimila soldati ministeriali non
sarebbero egual ristoro alla sua morte. Che l'antica congiunzione vostra
con essi non vi rattenga. I nemici della libertà non son più oltre i
fratelli degli uomini liberi. Aguzzate le vostre armi, e non le
deponete, finchè non sia la tirannide dall'impero britannico sbandita;
od almeno l'America sia fatta al tutto la terra della libertà e della
felicità.
«Venite qua finalmente voi, o americani padri, o americane madri, a
contemplar le primizie della tirannide. Vedete il vostro amico, il
guardiano della vostra libertà, l'onore, la speranza della vostra
patria. Osservate questo illustre eroe trafitto dalle ferite, bagnato
dal proprio sangue. Ma che non sia senza frutto il vostro dolore, nè
oziose le lagrime. Andate, correte alle vostre case; raccontate a'
vostri figliuoli il tristissimo caso. Che gl'incontaminati petti loro si
agghiadino e si raccapriccino, sentendo ricordare le crudeltà dei
tiranni, e gli orrori della servitù. Fornitegli, armategli, mandategli
al campo. Pregate dal cielo prosperità alle armi loro, e, pigliando da
essi l'ultimo addio, ammonitegli di vincere o di morire, come Warren,
nelle braccia della libertà e della gloria.
«E voi, posteri, voi guarderete spesso indietro a questa Era memorabile.
Voi i nomi di ribelli e di traditori trasporterete dal fedele popolo
d'America alla vera origin loro. Voi scruterete, ed ogni parte
ricercherete di quella trama di dispotismo, che fu testè ordita pel
britannico impero. Voi vedrete pii Re sviati da perfidi ministri, e pii
ministri sviati da perfidi Re. Voi mostrerete, siccome perfino
britannici Re sparso hanno lagrime nell'ordinare ai sudditi loro, che
accettassero gli orribili mandati; e nel medesimo tempo esultato hanno
in mezzo a pochi parricidi, aspettando di vedere un continente intiero
arrossato dal sangue degli uomini liberi. Oh! salvate voi l'umano genere
dalle infamie estreme, e siate pietosi e giusti alle americane colonie.
Rivocate in vita la romana e la britannica eloquenza antiche, e non
siate avari delle meritate lodi a coloro, che a voi hanno questa libertà
tramandata. Ella ci costa di molti tesori e di molto sangue. Ella ci
costa, ahi duro prezzo! la vita di Warren».
Il congresso volendo questa disposizione degli animi mantenere, e
fargli, se possibil fosse, ancor più ardenti ed ostinati, e conoscendo,
quanta autorità abbiano le cose della religione nelle menti umane, operò
sì, che i sinodi di Nuova-Jork e di Filadelfia pubblicarono una lettera
pastorale, la quale fu letta, essendovi concorsa una infinita
moltitudine di popolo, in tutte le chiese. Affermarono, che finora si
erano contenuti nel silenzio, non volendo essere gl'istrumenti di
discordia e di guerra tra uomini e tra fratelli. Ma che però eran ora le
cose giunte a tale, ch'eglino si erano risoluti a manifestare, quali
fossero nella presente querela le opinioni loro; che gli esortavano
pertanto a pigliar la difesa della patria loro; e che stessero pur
persuasi, che, ciò facendo, camminerebbero nella via del principe dei Re
della terra; che andassero pur sicuri alla vittoria, od alla morte.
Aggiunsero alcuni ricordi morali molto accomodati ad infiammar vieppiù
quelle menti religiose, ed a persuader loro, che la causa dell'America
era la causa di Dio. Raccomandarono ancora l'umanità e la misericordia
ai soldati; ed a tutti gli ordini di persone di umiliarsi, di digiunare,
di pregare, d'implorare l'assistenza divina in quella perigliosa
contesa.
Il congresso statuì, che il dì venti di luglio fosse un giorno di
digiuno in tutte le colonie, il quale fu religiosamente osservato; ma
più solennemente nella città di Filadelfia, che altrove. Tutto il
congresso assistette unitamente ai divini uffizj, e furon fatti nella
chiesa sermoni accomodati a' tempi.
Questo medesimo dì, stando il congresso per entrar nel tempio, gli
sopravennero dalla Giorgia desideratissime novelle, le quali furono, che
questa provincia si era accostata alla confederazione, ed aveva eletto
cinque deputati, che dovessero intervenire al congresso. La qual cosa fu
presa da tutti in lietissimo augurio, e molto rallegrò gli animi, tanto
per l'importanza che aveva in sè stessa, quanto per l'ora, in cui ella
era venuta a notizia del governo e del popolo. Avevano in quella
provincia lungo tempo prevalso i leali, di modo ch'ella non si moveva, o
pareva voler tener la via di mezzo. Ma le estremità, in cui erano venuti
gli affari, le giornate di Lexington e di Breed's-hill, le crudeltà
commesse dalle soldatesche reali, o vere, o credute, l'inclinazione
generale dell'esito della guerra in favore degli Americani, l'unione ed
il consenso delle altre colonie, e l'opera efficace dei libertini, tra i
quali più attento e più vivo di tutti si dimostrò il dottor Zubly, furon
cagione, che fattosi un convento provinciale, accettarono tutte le
risoluzioni del congresso generale, e vinsero parecchj partiti molto
animosi contro l'Inghilterra, o sia che volessero con questi l'antica
freddezza compensare, ovvero che i libertini, tenuti in freno per lo
avanti, fossero a maggior rabbia concitati. Dichiararono, che l'esser la
provincia della Giorgia stata eccettuata negli atti vinti nel Parlamento
contro l'America, ricevevan essi piuttosto in luogo d'ingiuria che di
favore, essendo, aggiugnevano, questa esenzione fatta a bello studio per
sceverargli dai loro fratelli. Deliberarono eziandio, che non
riceverebbono alcuna merce, la quale fosse nell'Inghilterra stata
imbarcata dopo il primo di luglio; e che, facendo tempo dal dieci di
settembre, nissuna ne imbarcherebbero dalla Giorgia per alla volta
dell'Inghilterra; ed oltre a ciò, che nulla trasporterebbero alle isole
dell'Indie occidentali inglesi, ed a quelle parti del continente
americano, le quali le risoluzioni del congresso generale accettate non
avessero. Queste cose erano in sè di molto momento, essendo la Giorgia,
avvegnachè non vasta provincia, fertilissima in biade, e massimamente in
riso. Vollero eziandio astenersi da ogni superfluità, e sbandire il
lusso; dar animo agli agricoltori, che quel maggior numero, che più
possibil fosse, di pecore allevassero. Nè tralasciarono d'inviare una
petizione loro al Re molto acconcia, e piena delle solite asseverazioni
di lealtà, le quali forse più efficacemente si facevano, perciocchè si
aveva in animo di non osservarle.
Ma ritornando al congresso generale, avendo egli qualche gelosia della
provincia della Nuova-Jork, sia perchè vi abbondavano i leali, sia
perchè la medesima è molto aperta agli assalti di un nemico forte in
sull'armi di mare, deliberò, che, perchè quelli non vi avessero a
sormontare, dovessero nell'appartinenze stanziare cinquemila fanti; e
antivedendo i bisogni, ai quali i soldati loro sarebbero stati soggetti,
siccome pure le malattie e le ferite, volle, che si ordinasse
un'ospedale atto a ricevere i malati di un esercito di ventimila uomini.
Fu eletto a direttore e medico principale il dottor Beniamino Church.
Considerato ancora di quanta importanza fosse l'aver gli spacci delle
lettere prontissimi, e l'esser l'uffizio delle poste commesso a uomini
zelanti e fedeli, elessero a direttore generale sulle poste il dottor
Beniamino Franklin, il quale l'istesso luogo aveva occupato in
Inghilterra per le lettere d'America, ed erane stato dismesso per l'amor
suo verso le libertà delle colonie. Stabilirono regolari procacci,
facendo principio da Falmouth nella Nuova-Inghilterra sino alla città di
Savanna nella Giorgia.
Ma siccome il principale nervo della guerra consiste nella pecunia, così
il congresso non tardò a rivolgere i suoi pensieri verso di
quest'oggetto; il quale in un cogli uomini e l'armi, è il più
importante, anzi il più necessario di tutti, massimamente nei casi della
guerra difensiva, come per la natura stessa delle cose doveva quella
essere, che si esercitava dagli Americani. Nelle guerre offensive, nelle
quali si va ad assaltar l'inimico correndo e guastando il suo paese, gli
uomini e l'armi possono nella prosperità della vittoria trovar la
pecunia. Ma nei casi di guerra difensiva la pecunia è quella, che deve
gli uomini e le armi procurare. Questo affare però aveva in sè
grandissima difficoltà. La pecunia non si poteva riscuotere, se non per
via di accatti, o per via di balzelli. L'una e l'altra erano non che
malagevoli, quasi impossibili; essendovi da molti anni addietro, e per
causa dei dispareri nati coll'Inghilterra, assottigliata di troppo la
quantità del conio, che girava nelle colonie. Le province della
Nuova-Inghilterra ne erano sempre state anzi scarse che no, e gli atti
proibitivi del Parlamento da dieci anni addietro avevano ancora questa
sottil massa attenuata. Nelle province meridionali poi, quantunque più
ricche per la fertilità delle terre, la scarsità della moneta era andata
crescendo, non solo per la sovraddetta cagione, ma eziandio per la
numerosa introduzione dei Neri, la quale in quegli ultimi tempi aveva
avuto luogo. Laonde il trar danaro da quei popoli per via d'accatti, o
di balzelli sarebbe stata cosa imprudente, dannosa, e forse, od anche
senza forse, impossibile, almeno in quella quantità, che i bisogni dello
Stato richiedevano. Aggiungasi in rispetto agli accatti, che, sia che i
ricchi avessero la pecunia loro a fornire, o no, avrebbero però sempre
potuto prestare il credito, ed il far uso di questo secondo mezzo,
meglio che del primo era conveniente. Imperciocchè se essi o l'una, o
l'altra cosa, od ambedue potevano somministrare, gli uomini dotati di
mediocri o di tenui facoltà non l'avrebbero potuto del pari. Eppure gli
accatti parziali di moneta non si sarebbero potuti abbracciare, quando
che all'incontro un accatto parziale di credito si poteva eleggere, il
quale sarebbe stato in nome comprensivamente verso di tutti, ma in fatti
parzialmente sopportato nell'opinione generale dalle larghe facoltà del
ricchi. In rispetto poi ai balzelli, non sarebbe stato il porgli, se non
cattivo eleggimento; perciocchè, essendo poco usi quei popoli alle
gravezze, il recarsi di punto in bianco ed in sul bel principio, in sul
toccare le borse dei cittadini, avrebbe sull'opinione dell'universale i
più perniziosi effetti partorito. I popoli infiammati in una impresa
comune fanno più volentieri giattura della vita, che non della pecunia;
perciocchè a quella sta annessa più gloria che a questa, e l'onor dei
bravi è più frequente, che l'onor dei facoltosi. Per la qual cosa il
congresso aveva in ciò un'impresa molto malagevole alle mani. Ci
accorgeremo eziandio, dover essere cresciute vieppiù le difficoltà, se
farem considerazione, che il congresso aveva bensì la facoltà di
raccomandare, ma non già quella di comandare; e che la obbedienza dei
popoli era più volontaria, che costretta; ed era da temersi, ch'essi
ricusassero, se si fossero toccate le borse. Era anche molto da
apprendersi, che le assemblee provinciali gelosissime del diritto di
impor le gravezze pubbliche, non avrebbero di buon grado, ed in niun
modo acconsentito a questo, che il congresso assumesse la facoltà di
tassare. Poi come questi avrebbe potuto sperare di porre un balzello
giusto e ben temperato in rispetto a ciascuna colonia, se, stantechè le
ricchezze loro erano in gran parte fondate sul commercio, ed erano state
l'una e l'altra in varie maniere dalle presenti turbolenze
impressionante, e perciò molto soggette a variazione, non si conoscevano
a puntino le facoltà di ciascuna di esse? Nissuna evidenza della
conveniente rata si sarebbe potuta avere, e molto meno dimostrare; e la
sembianza di parzialità, o vera fosse od apparente, o soltanto creduta,
avrebbe guasta tutta l'opera e prodotto clamori e dissensioni
pregiudiziali. Questi erano gli scogli, che il congresso incontrava in
rispetto ai modi di trar pecunia pei bisogni dello Stato e della guerra.
Perciò si risolvette a schivargli, ed a volersi accostare agli accatti
del credito col gittar biglietti, che avessero la mallevadoria della
fede delle colonie unite. Nella qual cosa si sperava, che l'abbondanza
delle derrate, l'ardore e l'unanimità del popolo, e massimamente dei
ricchi, i quali, i più erano alle cose nuove favorevoli, avrebbero esso
credito mantenuto vivo, ed impedito che i biglietti non cadessero in
bassanza. Abbenchè quello ch'era già accaduto nelle province
settentrionali, in cui i biglietti che allora esistevano, scapitavano,
avrebbe dovuto tenergli avvisati del pericolo. Oltre a ciò gli uomini
prudenti prevedevano benissimo, che per la facilità della cosa, e pei
bisogni che si sarebbero ad ogni ora moltiplicati, si sarebbe gittata
una sì grande quantità di biglietti, che sarebbe diventata del tutto
soprabbondante, e gli avrebbe fatti scapitare. Aggiungasi, che il
congresso non era solo a far gittate di biglietti, ma che anche le
assemblee provinciali avevano, ed usavano l'istessa facoltà; il che
doveva produrre di breve la soprabbondanza. Quest'era un male, che fin
da principio doveva far temere i più pregiudiziali effetti. Nè si deve
passar sotto silenzio, che, siccome sono sempre incerti i casi della
guerra, potevano le armi inglesi andarne colla migliore, e correre
vittoriosamente il paese. Dal che ne sarebbe nata di necessità la totale
rovina del credito, ed i biglietti sarebbersi forse anco ridotti al
niente. Si sa per pruova, che in cotesti affari la sfidanza dei popoli
non ha rimedio. Questi erano i pericoli, questi i timori, che non senza
gran cagione tenevano sospesi gli animi dei prudenti nell'affare del
gittar fuori i biglietti. Ma non era luogo ad elezione; ed il congresso
era in tali termini constituito, che gli abbisognava, come si suol dire,
o bere o affogare. Perciò non esitarono punto a por mano a quel
compenso, il quale, se non era buono, era al certo necessario. Adunque
il congresso nel mese di giugno deliberò, si gittassero due milioni di
dollari di Spagna in altrettanti biglietti di credito, e che la fede
delle colonie unite dovesse stare per la redenzion loro. Qualche tempo
dopo fece un'altra gittata di biglietti sino ad un milione di dollari
pure di Spagna, dei quali biglietti ciascuno avesse ad esser di trenta
dollari. Questi furono ricevuti su quei primi principj con consenso
universale dei popoli.
Avendo il congresso procurati gli uomini, le armi e la pecunia, applicò
l'animo ad assicurarsi alle spalle con guadagnarsi le nazioni indiane,
sulla mente delle quali non si stava senza qualche timore. Sapeva, che
il generale Gage aveva spedito da Boston un suo messo per nome Giovanni
Stuart presso la nazione dei Cherokee, che abitava le regioni prossimane
alla Carolina Meridionale; e che il generale Carleton, governatore del
Canadà, aveva mandato il colonnello Johnson presso gl'Indiani di San
Francesco, ed altri pertinenti alle sei tribù, che più erano vicine a
quella provincia. Il fine loro era di adescar quelle nazioni con
promesse, con danari, e con presenti per indurle a pigliar le armi
contro i coloni; la qual cosa, se per avventura si sarebbe potuta
tollerare, quando, perduta ogn'altra speranza e forza, l'Inghilterra
fosse stata ridotta alla necessità o di adoperar gl'Indiani, o di dar
vinta la causa agli Americani, certamente non potrà non condannarsi, e
come orribile non biasimarsi, allorquando altre armi, altri soldati si
avevano in pronto per esercitar con prosperità di fortuna la guerra
contro le colonie. La posterità non potrà non detestare i consiglj di
coloro, i quali, da nissuna necessità spinti, hanno anteposto gli
sfrenati e crudeli Indiani ai soldati disciplinati dell'Inghilterra.
Quest'è stato un partito non solo di barbara ferità notato, ma che
riuscì anche in ultimo ai suoi proprj autori esiziale. Ma la mente
dell'uomo è cieca, l'animo suo spesso crudele, e le ire civili non
placabili. Pensò adunque il congresso ad opporsi con efficaci mezzi a
questi tentativi inglesi; e perchè la cosa procedesse con più ordine
determinò, che le tribù indiane divise fossero secondo la mente sua in
altrettanti distretti; a ciascuno dei quali fosse destinato un uomo a
posta, il quale, essendo pratico della lingua, dei costumi e dei luoghi
loro, ad essi corrispondesse, spiasse gli andamenti loro, soddisfacesse
alle domande in ciò, che fossero ragionevoli, ed ai bisogni e necessità
loro provvedesse. In somma non dovevano questi mandatarj nissun mezzo
lasciar intentato per cattivarsi la benevolenza degl'Indiani, acciò non
dessero ajuto all'armi reali, e tenessero la via neutrale. Credono
alcuni, che gli uomini del congresso avessero anche il mandato di far in
modo, che gl'Indiani entrassero a parte della guerra, accostandosi agli
Americani contro gli eserciti inglesi. Il che non ci pare abbia la
sembianza della probabilità, stantechè chiara cosa ella era, che la
guerra si doveva in grandissima parte esercitare sul territorio
americano; e che quest'Indiani erano soliti a mettere a sacco ed a morte
così gli amici, come i nemici. Inoltre non è da credersi, che gli
Americani potessero avere in animo di macchiare con una nota di barbarie
sul bel principio una causa, ch'essi volevano, fosse da tutti riputata e
giusta e santa. Tuttavia non vogliamo tralasciar di dire, che in
Filadelfia si credeva e si annunziava, come un caso prospero, che
gl'Indiani Moacchi, e quelli di Stockbridge, avendo i primi mandato la
ciarpa ai secondi, il che presso di quelle nazioni era un segno di
leanza, si eran confederati, e stavan pronti ad unirsi ai coloni, per
correre a' danni degli Inglesi. Si credeva istessamente nel
Massacciusset, che i Seneca, altra nazione indiana, fossero
apparecchiati a far lo stesso. Oltre a ciò un Capo indiano, per nome
Svyashan, con altri quattro Capi della tribù di San Francesco arrivarono
nel mese di agosto al campo di Cambridge guidati da un Reuben-Colburn.
Venivano ad offerirsi pronti ad intraprendere la difesa dell'americana
libertà. Furono fatte loro le grate accoglienze, e condotti al soldo.
Svyashan si vantava, che avrebbe all'uopo condotta molta gente,
aggiungendo eziandio, che gl'Indiani nel Canadà, e perfino i Francesi
erano a favore degli Americani volti, e pronti a collegarsi con loro.
Queste cose si dicevano, e si credevano universalmente. Ma fossero
qualsivogliano i desiderj del popolo, il congresso si contentava di
avergli neutrali, ed a questo fine solo s'avviavano i suoi maneggi. Ciò
per altro non potè impedire, che gl'Inglesi non si prevalessero di
queste prime dimostrazioni, affermando aver essi tratto alla parte loro,
ed usati gl'Indiani, perchè gli Americani i primi avevan voluto
adoperargli.
Speditosi il congresso dalla bisogna degl'Indiani, la quale lo aveva
grandemente tenuto sospeso, si rivolse, fatto più ardito dalle giornate
di Lexington e di Breed's-hill, ad onestar la causa sua, e la presa
dell'armi nel cospetto di tutte le nazioni del mondo; e ciò facendo usò
lo stile delle nazioni independenti. Mandarono un bando, o sia
dichiarazione, nella quale con molto gravi parole ricordarono le
fatiche, i disagi ed i pericoli dagli antenati loro sopportati
nell'andar a piantare le colonie in quelle strane e rimote regioni; le
cure loro nel farle crescere e prosperare; i patti fermati colla Corona,
e l'utilità e le ricchezze che ne erano all'Inghilterra derivate.
Rammentarono la lunga fedeltà e la lodata prontezza a venir in soccorso
della comune madre. Quindi trapassarono a parlare dei nuovi consiglj
presi dai ministri sul finire dell'ultima guerra, e fecero una diligente
enumerazione delle lamentate leggi. Narrarono acconciamente le lunghe e
vane querele, le decennali ed inutili supplicazioni. Accennarono le
inique condizioni per la pace proposte nel Parlamento (intendo di
parlare della proposta d'accordo del lord North), escogitate a bella
posta per dividergli, per metter le tasse all'incanto, al quale una
colonia concorrerebbe contro l'altra, non sapendo ambedue qual prezzo
sia a redimer le vite loro bastevole. Descrissero la possessione
nimichevolmente presa della città di Boston dalla soldatesca armata
sotto i comandamenti del generale Gage; le ostilità di Lexington
incominciate dai soldati reali, e le crudeltà commesse in quel fatto; la
rotta fede di quel generale pel rifiuto delle permissioni di uscita, e
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