Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 32

Total number of words is 4612
Total number of unique words is 1804
36.7 of words are in the 2000 most common words
51.0 of words are in the 5000 most common words
58.5 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
profondamente commossi, e senza osar quasi respirare lo circondavano,
pianse, pianse a lungo ed amaramente.
Degli sbagli delle profezie e de' profeti a tutti si suol dar la
colpa fuorchè a loro, chè essendo la fede un affetto del cuore, più
che un'operazione dell'intelletto, il cuore s'ostina a serbarla,
a difenderla contro gli assalti della ragione, contro l'evidenza
stessa, e trattandosi appunto di predizioni non mancano mai appigli per
persuadersi, quando gli eventi siano succeduti a rovescio, che la colpa
fu di chi non seppe interpretarle, o adempierne le condizioni.
Così Niccolò, che non poteva in un momento abjurare quella fede in Fra
Girolamo, che era stata lo spirito animatore di tutta la sua vita, che
non poteva in un punto detestare ciò che avea adorato, nè rinunziare in
quella terribil prova alla sola consolazione, alla sola speranza che
gli avanzasse, disse in cuor suo, mentre s'affissava in quelle reliquie:
--E se i nostri peccati furon tali da renderci immeritevoli della
divina misericordia, vorremo, per colmar la misura, perder anco la
fede? Ci fu promessa vittoria: ma abbiam noi combattuto? Perchè
ritrarci vilmente? Perchè arrenderci? Può forse Iddio ajutare i
codardi?... Oh Firenze! nelle tue forze speravi e non in quelle di
Dio, ed egli t'ha abbandonata alle tue forze sole! _Quare. Quare
dubitasti?_--
Questi pensieri furon cagione del pianto di Niccolò, ed insieme di
rinnovare più salda in lui quella credenza che avea potuto bensì
vacillare, ma non mai venire abbattuta, onde, riassumendo nel volto e
nella presenza quell'autorità grave e tranquilla, solo per un momento
smarrita, disse ai figli, a Lamberto ed a Troilo:
--Figliuoli miei! Ad uomini men forti e di minor fede che voi non
siete, le parole che sto per dirvi potriano parere stoltezza, e
vacillazioni d'un vecchio.... Ma a voi, che conoscete le promesse
fatte da Dio per bocca del suo profeta a questa città, che fidate in
esse,... a voi che, la Dio grazia, non conoscete nè viltà nè paura,
posso ben dire, anco allorquando da tanti si crede che siam perduti,
sì, perdio, posso dirvelo,.... che non siam perduti del tutto nè
irremissibilmente. No! che a chi non dispera di Dio, nè di se stesso,
sempre avanza una via di salute.... si dovrà dire che tutto il popolo
di Firenze, che tante migliaja di cittadini non han più forza nelle
braccia, non han più modo a difendersi, e perchè? Perchè piacque ad
alcuni codardi disperar della pubblica salute, e darsi in mano a'
nemici dello stato. Perchè quattrocento grandi... (Ah Lamberto! ti
ricordi? non te l'avevo io detto?).... vollero calpestare i giuramenti,
farsi traditori, per questo non siam più noi? non siam più quelli che
eravamo jeri? Le nostr'armi non hanno più nè punta nè taglio? Siam
scemati di numero? Son cresciuti i nemici?... Sì, è vero, siam scemati
di 400 traditori, e d'altrettanti si sono afforzati i Palleschi....
e non è ella una vergogna, un'infamia, che ciò basti a sbigottire
un intero popolo, a fargli cader l'armi di mano?.... Disperi chi
vuole! s'arrenda chi vuole, ch'io non dispero e non mi arrendo.... Ah
Ferruccio, Ferruccio! ci hai pure insegnato come si combatte! e noi in
una terra piena d'armati, con mura salde ed intatte!.... Oh vergogna!
vergogna eterna!.... Orsù, non è tempo questo di parole, ma di fatti;
l'ore incalzano; la notte s'avanza. Io voglio tentar questa prova, ed
Iddio ci ajuterà. Uscite, ed andate per la città cercando de' nostri,
de' nostri operaj, de' poveri popolani.... Ah, non son traditori
costoro!.... in essi e non ne' grandi sta la forza della città.... e
raduniamci tutti in S. Marco dopo la mezzanotte, e là stabiliremo ciò
che ci resti a fare; là vedremo se in Firenze vi sono uomini ancora.
Io m'avvio ad aspettarvi, fate che ognuno venga per l'uscio di dietro
dell'orto, farò che s'apra a chi dirà _S. Marco e libertà_. Ora andate,
e non perdiamo tempo.--
Gli animosi giovani accettarono con allegrezza il messo, e si mossero,
ravvivati dall'idea che vi fosse pur ancora qualcosa da fare. Usciti
appena dall'uscio si separarono, andando ognuno verso quelli che avea
più in pratica, e sui quali facea maggior fondamento, e Niccolò,
lasciando le figlie che piangevano, prevedendo oscuri pericoli e nuovi
guai, si condusse anch'esso a S. Marco.
Troilo era uscito cogli altri, mostrandosi più sollecito ed infiammato
di tutti. Ma quando si trovò solo (avea preso a caso verso S. Trinita)
si fermò un tratto, e scrollando il capo diceva:
--Io dico così che questo vecchio ha indosso il diavolo e la
versiera!.... Ed io, che credevo d'esserne fuori finalmente! Ed eccoci
da capo!.... Già, finchè non l'abbiam messo a giacere non è contento,
e se non troverà pazzi che gli dien retta, è capace d'andar solo con
quella sua picca ad affrontar il campo.--
Così parlando tra se stesso, avea ripreso a camminare; passato il
ponte, s'era condotto alla casa di Malatesta, al quale avea in animo
dar notizia di questo nuovo accidente.
Le strade tutt'all'intorno eran piene di soldati, di cittadini di parte
Pallesca, che andavano e venivano, e con visi allegri, con parlar
alto, cogli atti, co' gesti, colle risa, assai mostravano la mutazione
che s'era operata nel loro stato, e la sicurezza in che oramai si
sentivano. Il cortile, le finestre del palazzo splendevan di molti
lumi, e nell'interno era un ronzìo, un moversi, un dimenarsi di genti,
e ben appariva che da quanti eran raddunati in codesto luogo, non si
pensava che a rallegrarsi ed a festeggiare.
Troilo, trovato un familiare di casa, fe' sapere a Malatesta, ch'egli
avea a comunicargli cosa di grande importanza; non ebbe ad aspettar
molto, e venne tostamente introdotto. Egli era in una sua camera
segreta con Baccio Valori, in istretti ragionamenti, e Troilo entrando
udì questi che diceva:
--Io non mancherò di scrivere a Sua Beatitudine, ma essa potrebbe anco
pensare che voi ne volete troppo....--
E queste parole si riferivan alle disoneste domande fatte da Malatesta
al papa, siccome prezzo del sangue de' Fiorentini. Tacquero all'entrar
del giovane, che potè osservar i visi d'ambedue tanto mutati da quei
di prima, che appena sembravano le stesse persone. Il capitano parea
meno scarno, stava sopra di sè più ritto, ed a Baccio parean scemati
vent'anni. L'accolsero con festa, non però egualmente sincera in
ambedue, chè dopo la vittoria, le parti rispettive di questi ribaldi
s'erano già mutate, ed i loro interessi non potean oramai molto
accordarsi. Baccio vedeva giunto il momento che avrebbe avuto addosso
tutti quelli che s'erano adoperati per lui, ed ai quali aveva tanto
promesso, e s'egli volea conservarsi la grazia di papa Clemente, e non
rischiare di perdere esso stesso le sue ricompense, ben sapeva che la
sola via era quella consigliata da Guido di Monforte a Bonifacio VIII,
ed espressa da Dante col verso
«_Lunga promessa coll'attender corto_....»
E quanto gli avesse a riuscire ardua e piena di fastidj glielo
mostravan le pretensioni di Malatesta da lui già messe avanti, e sulle
quali già discutevano al giunger di Troilo; era perciò naturale, che
non gli riuscisse neppur molto gradito in quel momento l'aspetto di
questi, come a chi sta battagliando con un creditore inesorabile poco
piace la sopraggiunta d'un nuovo. Ma Baccio era troppo astuto per non
saper celare que' suoi pensieri sotto un'apparenza grata ed amorevole;
mentre Malatesta trovandosi con Troilo, per dir così, in comunione
d'interessi, e vedendo in lui quasi un ausiliario, non avea bisogno di
fingere per fargli buon viso.
Egli dunque, stendendogli la mano e stringendogliela, gli diceva, volto
un poco verso il Valori.
--Ed anche questo giovane s'è portato da valent'uomo e non ha temuto
nè fatiche nè pericoli... e se le cose son riuscite tanto a modo di
S. Beatitudine, convien pure in gran parte sapergliene grado.... Ora
dimmi un po', Troilo, ti diedi io un mal consiglio confortandoti a
quest'impresa? Sei contento ora?--
Baccio, con un suo risetto finto e sforzato, accompagnava, e pareva
approvare le parole di Malatesta, al quale intanto mandava divotamente
il canchero in cuore, e l'altro, proseguiva tutto allegro:
--Coraggio, coraggio giovinotto, chè son finite le prediche e i
_miserere_, e le processioni, ed hai finito oramai di tribolare, ed
è volere di S. S. che i suoi servitori, quelli che l'hanno ajutata,
abbian que' premj che meritano: e qui messer Baccio saprà ben egli
eseguire le intenzioni generose e magnifiche di S. Beatitudine.... e
poi, basta a dire che il papa è di casa Medici.... e codesta Casa non
conosce nè ingratitudine nè miseria.--
Forse Malatesta, cui era noto assai bene l'animo di Clemente, che
s'avvedeva anco de' pensieri di Baccio, parlava così per istraziarlo, e
Troilo probabilmente col fine medesimo, rispondeva:
--Eh! lo so, lo so, non occorre dirmelo.... e quanto a messer Baccio,
è un pezzo che mi vuol bene, e son certissimo che delle cose mie egli
n'ha maggior pensiero di me. Ma non penso a queste cose ora; chè v'è un
nuovo diavoleto per aria, e son venuto ad avvisarvene....--
E qui narrava come Niccolò, non si tenendo ancora per vinto, volesse
far un'ultima prova, ed avesse dato opera onde rannodare la parte
Piagnona e ridurla ad un notturno ritrovo nel convento di S. Marco, ove
eran per risolvere, Dio sa che disperato e pazzo partito.
--Non che io creda che possano oramai nuocer molto, proseguiva
Troilo, ed anco bisognerà vedere se si troveranno, al punto che son
le cose, molti sciocchi e furibondi tanto da volersi mettere a questo
sbaraglio.... ma pure m'è parso la cosa non del tutto da trascurarsi, e
ve n'ho voluti avvertire.... tanto più, che dovendo trovarmi anch'io a
questo consiglio, potrei giovare in qualche modo.--
--Ed hai fatto benissimo a darcene avviso, rispose Baccio, chè forse
forse.... da questa occasione... si potrebbe.... lasciamici pensare un
minuto.--
Malatesta, vedendo Baccio che colla mano al mento, e l'occhio fisso e
pensoso, parea dar molto peso alla nuova riferita da Troilo, diceva,
sorridendo con ischerno:
--Oh! che volete voi che faccian costoro?.... Meno che non vengan,
come credevan essi, gli angioletti per aria.... ma, vorrei veder anche
questa, che gli angioli l'avesser a pigliar col papa! sarebbe una bella
disciplina!...--
Baccio, senza badare a queste parole, si veniva accarezzando colla mano
il mento, sporgeva innanzi il labbro inferiore, tentennando il capo,
come chi sta fra se stesso discutendo e pensando un progetto: alla
fine, quasi risolvendosi, diceva:
--Lo so anch'io, che i Piagnoni ci ponno oramai nuocer poco.... Ma e se
potessero anzi giovarci? se con queste loro pazzie ci ajutassero invece
ad ottenere.... a far sì che.... so ben io quel che mi dico....--
E troncando le parole ricominciava a pensare ed i suoi due uditori a
guardarlo, aspettando spiegasse questo nuovo disegno; rimasti così un
poco in silenzio tutti e tre, diceva Baccio:
--Ditemi un pò, sig. Malatesta. I capitoli son fermati: la città è
nostra, ve l'accordo.... Ma.... qua, tra voi e me, che non ci ode
nessuno.... Siam noi sicuri ugualmente di quest'esercito? Siam certi
ch'egli non vorrà se non quello che vorremo noi? Che quei diavoli
tedeschi e spagnuoli, dopo undici mesi d'assedio, dopo tanti malanni
e tante fatiche vorranno proprio rinunciare al sacco di Firenze?
Vorranno star contenti alla doppia paga, e partirsi cheti e senz'offesa
della città? E se volessero far tutto il rovescio, chi li potrebbe
impedire o rattenere? È morto il principe: è morto Gian d'Urbino: e D.
Ferrante, che autorità ha egli su codesti ladroni? E se Firenze andasse
a sacco, lo sapete anche voi qual grado ce ne saprebbe il papa. Voi,
sig. Malatesta, potreste far conto (parliamoci chiaro) di non riveder
Perugia; io, d'andarmene a tribolar la vita mia, Dio sa dove, e, quanto
a Troilo, non se ne discorre...--
Le parole di Baccio, che racchiudevano moltissima probabilità, scossero
gli animi di que' due, che avrebber fatto ogni cosa al mondo piuttosto
che mettere in compromesso quelle ricompense di che facean oramai
capitale.
--Ora ascoltatemi, proseguiva Baccio, il campo, finchè stia unito e
d'una sola volontà, sarà più forte di noi: ma s'io non erro, ci verrà
facilmente fatto di metterlo in discordia.... Si facciano azzuffar
tra loro, ed avran di grazia a cercare di campar la vita.... altro
che pensare ad entrar in Firenze.... Voi mi domanderete, come farli
azzuffare?.... E qui voglio che m'ajuti Niccolò co' suoi Piagnoni....
Eh! proseguiva Baccio con un riso di compiacenza, quando ho soltanto un
minuto da potervi pensare... ancora mi riesce di trar d'impaccio me ed
altri!--
Ed il ribaldo, tutto contento, scrollava il capo e rideva; volto
poi a Troilo gli spiegò minutamente il suo progetto, e l'ammaestrò
ottimamente sul modo che avesse a tenere, trovandosi la notte coi
Piagnoni, ed in ultimo, soggiungeva, con un suo maladetto ghigno:
--E andando bene la cosa v'è un altro guadagno..... pensate quante
paghe di meno avrem forse a sborsare.... Son io buon massajo, eh?--
--Io vi fo di berretta, messer Baccio, disse Malatesta ridendo, e
giurando al suo modo perugino, soggiungeva: Per lo Dio, che in fatto di
trappole io non potrei star con voi per ragazzo!--
Baccio, sempre più soddisfatto del suo pensiero, proseguiva:
--Un altro vantaggio vi trovo.... già, quando una pensata è di quelle
che dico io, quadra per tutti i versi.... Con questo modo verranno a
scoprirsi i più arrabbiati de' Piagnoni, quelli da' quali non è da
sperare nè pace nè tregua, e che perciò si vogliono spegnere, e quanti
n'andranno all'altro mondo in questa zuffa saran tanti di meno che
daran da fare al carnefice, tanto odio di meno che ne verrà a noi,
al papa, ed alla casa de' Medici... anche dell'odio convien esser
massajo... E di Niccolò, più degli altri, avrei caro liberarmene
con una buona archibusata senz'averlo a mandare al bargello, chè il
popolo è troppo in favor suo, ed in uno stato nuovo e in puntelli
com'è il nostro, è un brutto pigliarsela con uomini del taglio di
Niccolò.... Tutto sta ch'egli, vecchio com'è, possa trovarsi a questa
scaramuccia...... chè del volere non ne dubito.--
--Oh! quanto alla volontà egli n'avrà di troppo, ma ch'egli possa
è un altro discorso, disse Troilo... e stasera egli era assai bene
stracco.... a ogni modo, potrebb'essere che....--
--S'egli finirà a questo modo, tanto meglio per lui.... chè altrimenti
converrà lasciar ogni rispetto, e 'l popolo dica ciò che vuole; eh! non
è uomo da lasciarsi vivo in Firenze, a voler che lo stato de' Medici
metta le barbe!.... Ma a ciò si penserà dopo il fatto. Un'altra cosa
ora.... E se costoro s'azzuffano, come te n'uscirai tu, Troilo? Non
vorrei che ci avessi a rimanere, ora che tocchiamo il porto.--
Non che Baccio fosse in molto pensiero della vita del giovane, che
anzi, a cose finite, avrebbe forse applicato anche ad esso il calcolo
accennato poc'anzi circa le paghe de' soldati; ma ora egli potea ancora
esser necessario ove Niccolò rimanesse in vita, e convenisse trovar
modo d'averlo nelle mani senza scandalo e senza rumore.
--Voi sapete, che del pericolo della vita mia poco mi son curato sin
ora, rispose Troilo; poi, sorridendo così un poco, soggiungeva: ma,
per dirvela com'è, ai termini in cui siamo, stavo pensando anch'io,
che la pelle mia val qualche ducato più che non valeva un mese fa... e
se si potesse recitar la commedia al naturale, senza rompere il collo,
l'avrei caro altrettanto.--
--E di questo lasciane il pensiero a me, disse Baccio risolutamente,
e porgendogli la mano proseguiva: va, e fa pure del Piagnone come gli
altri e non dubitar di nulla, chè troverò io il modo a cavarti d'ogni
pericolo.... Tu già ti fidi di me?----
Disse Troilo in cuore--Fidarsi o non fidarsi, a questo fiasco ho io a
bere; poi ad alta voce:
--Orsù, messer Baccio, voi vedete ch'io non istò a mercantare quanto
ai pericoli, e di questo a suo tempo ve ne ricorderete: ora lasciatemi
andare, e speriamo bene.--
--E tu va e stà di buon animo, rispose Baccio, che di lacciuoli
n'ho dovizia, e anche te saprò trarre d'impaccio.... ma (ed alzò il
viso ed il dito per dar maggior forza all'ultime parole) giudizio e
prudenza.... e pensa che questa sarà l'ultima fatica, e dopo non avrai
che a sguazzare e darti buon tempo.--
Troilo uscì brontolando tra' denti «l'ultima fatica! Non vorrei che
avesse ad esser l'ultima daddovero.»
Tuttavia non potendo far altrimenti (chè del Baccio d'ora, signore, si
può dir, di Firenze, non poteva farsi beffe, come avea usato col Baccio
del campo, quando tutto era ancora in forse, e pieno di pericoli) si
rassegnò ad eseguire puntualmente e ad ogni suo rischio quanto gli era
stato commesso.
Niccolò intanto, con gran disagio e non senza pericolo, che era un mal
andar per le strade in que' momenti di confusione, s'era condotto alla
porteria di S. Marco.
Picchiò in un certo suo particolar modo col quale era solito farsi
conoscere; venne il portinajo, che gli domandò di dentro s'egli era
solo, ed udito di sì, gli aperse così a mezzo, e con sospetto; e
messolo dentro, richiuse in fretta con quante serrature e chiavistelli
v'erano. Era costui un vecchio laico, che stava a quell'ufficio fin
da' tempi di Fra Girolamo, uomo semplice, e caldissimo per le cose del
convento e della parte Piagnona.
--Scusate, disse, messer Niccolò, s'io v'ho domandato se eri solo,
ma ancora mi ricordo delle cose del 98[62], e mi pare che que' tempi
voglian ritornare.... Oh! i flagelli predetti dal nostro santo maestro
non son finiti! Iddio abbia pietà di noi....--
--Fatevi animo, Fra Gaudenzio, ch'egli non abbandona se non chi si
discosta da Lui, disse Niccolò passando innanzi, ed il vecchio frate
giungendo le mani, rispose: «_Amen_» e gli teneva dietro coll'occhio,
notando l'andare lento, stanco ed affannoso di Niccolò, che seguiva il
porticato del primo cortile «Povero vecchio!» disse alle fine il frate,
e scrollando il capo e sospirando rientrò nella sua cella accanto
alla porta. La stanchezza di Niccolò, troppo naturale ad un vecchio
di tanta età, battuto, com'egli era, dalle passioni e dai patimenti
di quegli ultimi giorni, veniva aumentata quella notte dallo stato
dell'atmosfera. Sulla valle dell'Arno e su Firenze si stendevan nuvoli
bassi e densi, i quali formando uno strato, e quasi un coperchio,
comprimevano l'aria, la tenevano inerte, tantochè non un soffio, non
la menoma corrente veniva a ristorare, a ravvivar l'anelito in quella
afa morta e pesante. Le lampade del chiostro, che poste a grandi
distanze, servivan di guida e di segnali in quell'oscurità, più che
non la rischiarassero, avean le loro fiammelle ritte ed immobili, che
illuminavan appena un piccol tondo sul muro al quale eran dappresso,
o sul pavimento sottoposto, e tutto il resto era tenebre; ma più neri
di tutto apparivano i vani degli archi, da' quali in altr'occasione si
sarebbe veduto il cielo: senonchè, nell'angolo verso tramontana, al
disopra del tetto, nasceva tratto tratto un tremolìo d'una luce livida
e biancastra, che errando sulle facciate del chiostro vi rifletteva a
momenti un chiarore pallido e vacillante, pel quale si distinguevano
le piccole finestre delle celle, le linee dell'armatura, ed il pozzo
collocato in mezzo al cortile, poi a un tratto, tutto spariva in
un'oscurità più nera di prima, ed intanto parea d'udire (ed era tanto
debole e lontano, che era impossibile conoscer da qual parte venisse)
un romoreggiare basso e continuo del tuono, simile a quello che
produrrebbe un corpo grave strascinato sotto la volta d'un sotterraneo.
Niccolò, salita lentamente e con fatica la scala, si trovò nell'androne
del dormitorio, al primo piano verso via del Maglio, e si fermava un
momento per riposarsi innanzi alla Annunziata, dipinta a fresco sulla
parete dirimpetto da Frate Angelico.
Il lume d'una piccola lampada che v'ardeva davanti lasciava veder
la semplice e celestiale bellezza del volto della Vergine, divota e
gentile invenzione d'un cuore illibato e pieno d'amore: l'augusta e
riverente forma dell'Arcangelo colle grand'ali aperte ed appuntate, i
capegli sciolti, la veste ricca e lunga sino ai piedi, e che suppone
più che non mostri le forme della persona, le sottili colonne e
gli archi d'un portico sotto il quale sono collocate le due figure:
dinanzi a quest'immagine chinò la fronte Niccolò, e, giunte le mani, si
trattenne ad orare per alcuni momenti, chiedendo il celeste ajuto per
l'impresa alla quale era per porsi; ed ove gli venisse prosperamente
eseguita, fece voto erigere una chiesa a tutte sue spese in onore
della Vergine: poi, un tratto alzati gli occhi in alto, gli venne
veduta al sommo dell'arco sul quale posa l'incavallatura del tetto
del dormitorio, la maladetta impresa de' Medici, postavi da Cosimo il
vecchio, fondator del convento.
Quello stemma gli parve quasi una funesta visione, quasi il tristo
segnale d'una fatalità che lo perseguitasse, ne distolse lo sguardo con
isdegno, e toltosi di costì, si volse a man ritta, ed alla distanza di
poche celle trovò quella di Fra Zaccaria da Fivizzano.
I due amici s'abbracciarono senza dir parola; ed il frate ben s'avvisò
che la venuta di Niccolò, a quell'ora tarda, non fosse senza grave
cagione.
--Possibile, gli disse guardandolo fisso, e tenendogli ancor le mani
sugli omeri ove le avea posate, nell'abbracciarlo, possibile che ci
rimanesse ancora qualche speranza?--
--Negli uomini poca, Fra Zaccaria, ma io n'ho di molta in Dio, io son
venuto qui stanotte perchè non posso credere ch'Egli ci abbia al tutto
abbandonati, che nell'ira sua egli abbia al tutto risoluta la nostra
rovina.... non posso persuadermi che il nostro santo martire abbia
derelitto questo misero popolo.... e non l'ajuti, non lo difenda dal
Cielo contro i tiranni, com'egli fece vivendo in terra tra noi.... Oh
sì! io lo credo certissimo, questa è una prova, una terribil prova che
Iddio permette onde far esperienza della nostra fede.... usciamone
vincitori.... non lasciam ch'essa si scuota, che si smarrisca.... non
ci scandalizziamo al cospetto dell'abbominazione, e, viva Dio!....
ch'egli non verrà meno a' suoi fedeli.... non gli darrà in mano de'
suoi nemici, e dopo la tribolazione, dopo la prova, seguirà il gaudio e
la vittoria....--
Dopo queste parole, alle quali corrispondevano pienamente i pensieri
e i desiderj dell'ardito frate, che in essi era infiammato quanto
Niccolò, e per esser nel vigor dell'età lo superava di forze, spiegò
il vecchio il suo disegno; disse: che avea mandato i suoi giovani
onde vedessero di ravvivare le cadute speranze de' Piagnoni, si
rannodassero, e facessero di condurli quella notte al convento, onde
consigliarsi sui partiti che si potessero abbracciare, e paresser
migliori in quell'estremo, e distendendosi in molti ragionamenti, non
durò fatica ad infondere nel frate il suo spirito, la fiducia, la
costanza che lo animava, e risolsero andar tosto dal superiore, Fra
Benedetto, e farlo avvertito di ciò che si stava ordinando.
Trovarono il povero vecchio già in letto, e se si sbigottisse
all'udire l'arrischiato proposito di Niccolò, non è da dirlo, chè assai
si può immaginare, conoscendo la natura sua timida e mite; privo di
forza morale, egli era avvezzo ad abbandonarsi in balìa dell'altrui,
e tanto più seguì questo partito nella presente occasione, tanto
pericolosa e difficile, per la quale si sentiva non aver nè rimedi, nè
consigli, e molto meno ardire.
Le sue parole furon piene di sospiri, di rammarichi e di dubitazioni;
la conclusione fu di rimettersi in tutto al giudizio di Niccolò,
pregando Iddio volesse proteggere la città ed il convento contro la
rovina e l'esterminio che loro soprastava.
Lasciato così Fra Benedetto, Niccolò scese in chiesa ad aspettare, e
Fra Zaccaria andò di cella in cella a destare ed avvertire i frati,
incominciando da quelli de' quali maggiormente si fidava, e così a mano
a mano si risentì tutto il convento, ed uscendo i frati per gli anditi,
e parlando tra loro di questa novità, si vedevano, o camminare a due, a
tre insieme avviandosi verso la chiesa, o far cerchielli e discorrere
quali mesti e pensosi, quali arditi e loquaci, co' loro tonacelli
bianchi, e molti con bugie o stoppini accesi in mano che illuminavano
a sott'insù quelle loro fisonomie, la più parte severe e veramente
virili, e che pel distacco tagliente del chiaro-scuro apparivan più che
mai piene d'angoli, di rughe e d'incavi.
I lumi, il bianco delle tonache e de' muri, facean parer più oscura in
alto l'incavallatura rozza, comecchè ottimamente disposta, del tetto
che copre il dormitorio; avendo le sottoposte celle, con un curioso
modo di costruzione, un soppalco loro proprio che le ristringe e le
preserva dal freddo.
In breve tutta la famiglia del convento, che sommava quasi a duecento
frati, fu radunata in chiesa: ed alla maggior parte di loro, che
da quaranta circa, avean in molte occasioni avuto gran parte ne'
casi e nelle deliberazioni di stato, che eran usi ai pericoli, ai
rivolgimenti, ai contrasti cittadineschi, non facea maraviglia nè
recava spavento questo notturno e misterioso consesso, chè in quell'età
anche gli uomini appartenenti alle classi ordinariamente meno ardite,
avean però sempre un non so che di fiero e d'armigero, che il progresso
della civiltà ha poi cancellato dalla società d'oggi giorno.
Intanto ad un oriuolo posto in fondo al dormitorio, in una stretta ed
alta cassa di noce oscuro nella quale si moveva il pendolo, e pendevano
i contrappesi, suonò la mezzanotte; poco stante la suonò l'oriuolo di
sagrestia, poi quello del campanile; era l'ora fissata, e poco potean
stare i primi a comparire. Fu mandato un frate ad aspettare all'uscio
dell'orto in via del Maglio, ammonito ad aprire a chi dicesse, com'era
il convegno, S. Marco e libertà.


CAPITOLO XXX

Niccolò, sceso in chiesa, s'era intanto inginocchiato presso l'altar
maggiore.
Un sagrestano v'accendeva quattro ceri, pe' quali si venivano un
poco a diradare le tenebre, chè la vastità del luogo non potea dirsi
illuminata da così poca luce: ma la rischiarava tratto tratto e
pienamente quella de' lampi che guizzava su per l'invetriate de'
finestroni, e tingendosi, ne' vividi e variati colori de' vetri,
correa per la chiesa con un chiarore simile a quello dell'iride, che
mantenendosi a momenti tremulo ed abbagliante, scompariva poi tosto,
e nella rinnovata oscurità facea parer più che mai offuscato e smorto
il raggio delle candele. Le loro fiammelle, ritte ed immobili sin
allora, cominciarono repentinamente ed a scosse a piegarsi, e farsi
piccine come avessero a spegnersi, chè il temporale addensatosi ne'
monti di Mugello, s'era venuto accostando; già si levava quel vento
umido e fresco che suol precedere la bufera; ed entrando pe' fessi e
per gli spiragli delle finestre con sibili acuti e discordi, ovvero
ingolfandosi sotto i porticati del chiostro, per gli anditi, pe'
bugigattoli del convento, facea con opposte e rapide correnti sbatter
usci, imposte e finestre, svolazzar tende e portiere, quasi ammonendo
a premunirsi contro l'imminente tempesta. Il tuono anch'esso fatto
più alto e vicino, pareva attraversasse le regioni superiori del
cielo, nascendo lontano, poi scoppiando sul capo col fragore delle
artiglierie, e dileguandosi infine, brontolava prolungato e lontano
nelle gole de' monti. I primi goccioloni d'acqua cominciarono a
percuoter di traverso l'invetriate, ed a poco a poco spesseggiavan
sempre più fitti, finchè a quello strepito s'aggiunse il tempestar
minuto e secco della grandine che ribalzava sui tetti, sulle gronde,
pe' muri, per le finestre: e ad ogni colpo di tuono cresceva il
rovescio, il muggito del vento, che s'udiva scompigliare gli alberi
dell'orto.
Di tanto frastuono appena s'avvedeva Niccolò, che pieno del suo
pensiero non avea la mente se non a quel solo, ed a raccomandarsi a Dio
che lo facesse riuscire; e per la mutata condizione dell'atmosfera,
per la nuova frescura arrecata dal temporale, sentendo ricrearsi gli
spiriti, e quella pesante stanchezza che l'opprimeva dar luogo a
You have read 1 text from Italian literature.
Next - Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 33
  • Parts
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 01
    Total number of words is 4195
    Total number of unique words is 1824
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    55.6 of words are in the 5000 most common words
    64.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 02
    Total number of words is 4572
    Total number of unique words is 1877
    35.6 of words are in the 2000 most common words
    49.3 of words are in the 5000 most common words
    55.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 03
    Total number of words is 4673
    Total number of unique words is 1790
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    53.2 of words are in the 5000 most common words
    60.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 04
    Total number of words is 4567
    Total number of unique words is 1882
    40.7 of words are in the 2000 most common words
    57.2 of words are in the 5000 most common words
    65.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 05
    Total number of words is 4506
    Total number of unique words is 1915
    38.5 of words are in the 2000 most common words
    55.9 of words are in the 5000 most common words
    62.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 06
    Total number of words is 4672
    Total number of unique words is 1779
    37.9 of words are in the 2000 most common words
    53.1 of words are in the 5000 most common words
    59.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 07
    Total number of words is 4608
    Total number of unique words is 1874
    37.7 of words are in the 2000 most common words
    53.4 of words are in the 5000 most common words
    61.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 08
    Total number of words is 4660
    Total number of unique words is 1736
    38.7 of words are in the 2000 most common words
    55.5 of words are in the 5000 most common words
    62.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 09
    Total number of words is 4626
    Total number of unique words is 1753
    39.7 of words are in the 2000 most common words
    56.5 of words are in the 5000 most common words
    63.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 10
    Total number of words is 4661
    Total number of unique words is 1737
    39.6 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    62.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 11
    Total number of words is 4633
    Total number of unique words is 1721
    38.1 of words are in the 2000 most common words
    53.6 of words are in the 5000 most common words
    60.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 12
    Total number of words is 4596
    Total number of unique words is 1758
    39.4 of words are in the 2000 most common words
    53.8 of words are in the 5000 most common words
    61.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 13
    Total number of words is 4599
    Total number of unique words is 1850
    37.6 of words are in the 2000 most common words
    53.5 of words are in the 5000 most common words
    61.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 14
    Total number of words is 4523
    Total number of unique words is 1815
    35.3 of words are in the 2000 most common words
    48.5 of words are in the 5000 most common words
    55.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 15
    Total number of words is 4712
    Total number of unique words is 1667
    39.9 of words are in the 2000 most common words
    55.9 of words are in the 5000 most common words
    64.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 16
    Total number of words is 4616
    Total number of unique words is 1889
    36.6 of words are in the 2000 most common words
    51.5 of words are in the 5000 most common words
    58.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 17
    Total number of words is 4572
    Total number of unique words is 1852
    36.7 of words are in the 2000 most common words
    52.7 of words are in the 5000 most common words
    59.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 18
    Total number of words is 4682
    Total number of unique words is 1683
    39.5 of words are in the 2000 most common words
    55.1 of words are in the 5000 most common words
    62.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 19
    Total number of words is 4613
    Total number of unique words is 1735
    39.4 of words are in the 2000 most common words
    55.7 of words are in the 5000 most common words
    62.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 20
    Total number of words is 4632
    Total number of unique words is 1742
    40.7 of words are in the 2000 most common words
    57.1 of words are in the 5000 most common words
    64.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 21
    Total number of words is 4583
    Total number of unique words is 1807
    36.9 of words are in the 2000 most common words
    52.8 of words are in the 5000 most common words
    61.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 22
    Total number of words is 4690
    Total number of unique words is 1683
    39.9 of words are in the 2000 most common words
    57.1 of words are in the 5000 most common words
    65.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 23
    Total number of words is 4595
    Total number of unique words is 1783
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    53.9 of words are in the 5000 most common words
    61.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 24
    Total number of words is 4546
    Total number of unique words is 1753
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    55.1 of words are in the 5000 most common words
    62.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 25
    Total number of words is 4485
    Total number of unique words is 1763
    37.1 of words are in the 2000 most common words
    52.8 of words are in the 5000 most common words
    59.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 26
    Total number of words is 4608
    Total number of unique words is 1820
    37.3 of words are in the 2000 most common words
    53.3 of words are in the 5000 most common words
    61.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 27
    Total number of words is 4537
    Total number of unique words is 1860
    38.9 of words are in the 2000 most common words
    55.5 of words are in the 5000 most common words
    63.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 28
    Total number of words is 4635
    Total number of unique words is 1845
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    61.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 29
    Total number of words is 4607
    Total number of unique words is 1742
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    54.8 of words are in the 5000 most common words
    62.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 30
    Total number of words is 4694
    Total number of unique words is 1785
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    52.5 of words are in the 5000 most common words
    59.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 31
    Total number of words is 4512
    Total number of unique words is 1825
    37.4 of words are in the 2000 most common words
    52.3 of words are in the 5000 most common words
    60.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 32
    Total number of words is 4612
    Total number of unique words is 1804
    36.7 of words are in the 2000 most common words
    51.0 of words are in the 5000 most common words
    58.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 33
    Total number of words is 4680
    Total number of unique words is 1749
    39.2 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    62.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 34
    Total number of words is 4669
    Total number of unique words is 1839
    38.5 of words are in the 2000 most common words
    54.3 of words are in the 5000 most common words
    60.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 35
    Total number of words is 4509
    Total number of unique words is 1810
    35.7 of words are in the 2000 most common words
    50.7 of words are in the 5000 most common words
    58.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 36
    Total number of words is 4573
    Total number of unique words is 1863
    37.8 of words are in the 2000 most common words
    53.7 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 37
    Total number of words is 4548
    Total number of unique words is 1859
    36.9 of words are in the 2000 most common words
    53.2 of words are in the 5000 most common words
    61.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 38
    Total number of words is 4600
    Total number of unique words is 1849
    36.1 of words are in the 2000 most common words
    50.9 of words are in the 5000 most common words
    58.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 39
    Total number of words is 4540
    Total number of unique words is 1737
    34.9 of words are in the 2000 most common words
    49.2 of words are in the 5000 most common words
    56.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 40
    Total number of words is 4512
    Total number of unique words is 1872
    37.0 of words are in the 2000 most common words
    51.3 of words are in the 5000 most common words
    59.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 41
    Total number of words is 4626
    Total number of unique words is 1847
    36.1 of words are in the 2000 most common words
    52.0 of words are in the 5000 most common words
    60.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 42
    Total number of words is 4581
    Total number of unique words is 1778
    36.6 of words are in the 2000 most common words
    51.7 of words are in the 5000 most common words
    59.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 43
    Total number of words is 4516
    Total number of unique words is 1702
    35.9 of words are in the 2000 most common words
    51.2 of words are in the 5000 most common words
    58.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 44
    Total number of words is 4560
    Total number of unique words is 1837
    37.5 of words are in the 2000 most common words
    54.4 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 45
    Total number of words is 1486
    Total number of unique words is 752
    50.1 of words are in the 2000 most common words
    65.0 of words are in the 5000 most common words
    70.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.