Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 06

Total number of words is 4672
Total number of unique words is 1779
37.9 of words are in the 2000 most common words
53.1 of words are in the 5000 most common words
59.4 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
fortezze... Il mondo è di chi se lo piglia e non di chi si ravvolge tra
tanti scrupoli e tante paure.--
--Orsù, sarà fatto... Se pure si presenterà l'occasione... chè così
alla prima non vedo strada.--
--Oh pensa se Niccolò non avrà caro di veder la Lisa maritata ad un par
tuo.--
--Niccolò? Ma lo sapete voi chi è Niccolò? La scannerebbe colle sue
mani proprie prima di darla ad altri che a un Popolano... A me poi?...
a uno di parte Pallesca? Si vede bene che la Vostra Magnificenza non lo
conosce.... Se Niccolò sapesse come sta la cosa.... chi sa.... ma chi
sarebbe tanto ardito di dirgliene?--
--Io t'ho inteso, rispose Malatesta, bisogna pensarci: ma intanto vatti
con Dio, chè non vorrei ti si facesse giorno per istrada. Dirai a
messer Baccio ch'io me gli raccomando.--
Il Frate, aperta una porticella che era nascosta sotto un panno
d'arazzo, se n'andò.
--Anche questa la s'avvia bene--disse Malatesta quando si trovò solo: e
si stropicciò insieme le mani come soleva fare quand'era contento. Ma
quel moto gli fe' provare certe trafitture di dolore che lo costrinsero
a fermarsi: gli sfuggì un ahi! si morse il labbro inferiore, e
bestemmiò i suoi malanni.
Chiamò ad alta voce due volte:
--Barlaam!--
Comparì un vecchietto impresciuttito, col viso pieno di tante grinze
che pareva formato di matasse di spago: naso profilato ed adunco, due
occhietti come grani di pepe, ed una bocca sempre ridente; ma di quel
riso che non essendo accompagnato da alcuna letizia nel resto del
volto, pare piuttosto uno stiramento convulso delle labbra.
--Io credo, disse Malatesta, che la metà di tutto il maladetto
legno[16] che m'hai fatto ingozzare da un mese in qua, e' sarebbe
bastato a bruciarti vivo.... e sa Iddio s'io ne sarei stato peggio!--
--La V. M., rispose il vecchio senza turbarsi punto, avrebbe ora un
buono e fedel servidore di meno.--
--Ma non lo sai, nemico di Dio, che non ho un'ora di bene in tutta
la notte? Che mi pare mi buchin cogli aghi le midolle dell'ossa? Ci
vuol tanto a trovar un'erba, una polvere, un diavolo che mi faccia
dormire un'ora? Alla fediddio, ch'io non darò sempre le spese a chi mi
strazia.--
--Io troverò questa state il celidonio, pietra che nasce nel ventre
della rondine, e la V. M. legherà questa pietra in un pannolino, e la
cucirà alla camicia sotto la poppa manca, che tocchi la pelle.....
oppure s'io potessi andare insino in Dalmalzia, v'è un monte....--
--E' sarebbe meglio andassi insino all'inferno... ho paura che vi sarei
prima di te.... Io t'ho inteso... Orsù, levamiti d'innanzi, e chiama
messer Benedetto, e fa presto.--
Il vecchio uscì.
Messer Benedetto de' Nobili, dottor di legge, grande amico de' Medici,
si trovava spesso con Malatesta onde conferire degl'interessi della
parte Pallesca. Veniva a lui di notte ponendo ogni cura affinchè
quelle visite non si risapessero in palagio ove in quel tempo non si
scherzava.
Era messer Benedetto un vecchione di bella e grave presenza, uomo del
resto di natura vile e malefica: ingordo, simulatore, ingegnoso in
trovar cavilli e grandissimo ipocrita. Egli solo tra Palleschi aveva
comunicazione col Baglioni; e questo riguardo era necessario affinchè
il capitan generale non venisse in sospetto al popolo, la qual cosa
avrebbe rovinato affatto le speranze del partito mediceo.
Mentre il Frate e Malatesta tenevano insieme i discorsi che abbiam
riferiti, messer Benedetto stava aspettando in una camera poco lontana.
Dirà taluno: Non poteva egli trovarsi presente al trattato ed ajutarlo?
Malatesta avea per costume, le cose che si posson dire a quattr'occhi
non dirle a sei. Entrò messer Benedetto: avea indosso il lucco, in capo
il cappuccio. S'adagiò sul seggiolone ov'era stato il Frate, e disse:
--E così?--
--E così le cose camminan bene, rispose il Baglioni; ecco qua una
lettera di messer Baccio.--
Cavò di sotto il capezzale una letterina che il Frate avea portata
cucita in un lembo dell'abito. Era in cifra.
--Una ne fa, cento ne pensa costui,--disse Malatesta ghignando.
Aprì il foglio, e lette le prime linee con quel mormorìo
inintelligibile che serve per trapassare le cose inutili e giungere
alle importanti, seguì:
«Jer mattina parlando con Troilo degli Ardinghelli, delle belle donne
di Firenze, mi venne a raccontare d'una certa fanciulla ch'egli aveva
vagheggiata e sposata segretamente (il modo ve lo dirà egli) figlia di
Niccolò de' Lapi. Io tosto feci disegno sopra Troilo, che è il meglio
costumato, il più sollazzevole ed ingegnoso giovane di Firenze, e
credetti bene di mandarvelo. Se gli vien fatto di mettersi in casa di
Niccolò, e farsi accettar per genero, e mostrarsi de' loro, egli sa
così ben fare, che potrà saper ogni cosa, servirci maravigliosamente
durante l'assedio, e dopo, far che questi Piagnoni abbiano a pianger
daddovero. Io non mi sono voluto aprire interamente al giovane,
perocchè avendogli dato qualche cenno così alla lontana, mi parve e'
nicchiasse. Ma egli è povero gentiluomo, ed ama lo spendere e vivere da
principe; egli è uso in corte tra signori, e non può patire d'aversi
tutto dì a 'nzaccherar gli usatti nel fango di questo campo. Non sarà
cosa ch'egli non voglia fare per venire in grado a' signori Medici, ed
essere adoperato da loro. Io ho detto alla V. M. più che non bisogna,
ed essendo la medesima di quell'autorità e di quella prudenza ch'ella
è, potrà molto facilmente voltarlo ec. ec. ec.»
--E' non l'ha pensata male il ribaldone. Eh?--
--Anzi ottimamente. Tutto sta che riesca... Oh lo conosco bene questo
giovane, di veduta però, e sono di S. Gimignano gli antichi suoi...
Me lo ricordo quando giocavano alla Chintana, innanzi il portone del
palazzo Medici... (avea un cavallo turco che andava come un razzo)...
e poneva nel saracino con tanta bella grazia che mai più. Bello come
un sole poi. Oh! suo padre era tutto cosa del Magn: Giuliano, onde il
figlio se non traligna ha ad esser Pallesco insino al cuore...... Ma
come domin gli è venuto fatto cacciarsi in casa di quel serpentaccio di
Niccolò?--
--Ora ve lo dico, messer Benedetto, e non l'andiamo allungando tanto
che si faccia dì chiaro, e v'abbiano a veder uscir di qua.... Troilo
dunque vide questa figliuola di Niccolò, che ha nome Lisa, ad una festa
delle potenze, prima che i Medici se n'andassero--Scoprì chi ell'era,
rintracciò la casa, e tanto seppe fare e dire, che la fanciulla
s'innamorò di lui. Ma in Firenze non ci fu mai conclusione di trovarsi
insieme--Niccolò andò colla famiglia ad un podere ch'egli ha presso il
Poggio a Cajano. Troilo, che era al Poggio coi signori Alessandro ed
Ippolito, non potendo per nulla voltar la Lisa alla sua volontà--chè la
fanciulla avea messo il piede al muro di voler essere sposata--Troilo,
dico, fece motto a' sig. Medici, dolendosi d'esser uccellato, e, come
accade tra giovani, posta la cosa in riso, e venuti in gara di vincer
questa prova, si disposero di far alla figlia ed a Niccolò insieme la
più nuova, la più piacevol beffa che voi udissi mai. Troilo diede a
credere alla Lisa com'era contento torla per donna, ma, sotto colore di
temer che Niccolò non fosse mai per acconsentire ad un tal parentado,
se non isforzato dalla necessità, disse conveniva far la cosa
segretamente. La Lisa benchè a malincuore pur vi si piegò.--Ordinarono
ch'ella dovesse trovarsi una mattina per tempo ad una pieve discosta
un miglio dal Poggio,--fecero in modo che il pievano non fosse in
casa--Colà un tal Michele, palafreniere di Troilo, si vestì coll'abito
del prete, in rocchetto e stola....
A Malatesta crescevan le risa a mano a mano che veniva narrando questo
vituperoso fatto, parendogli la più gentil burla del mondo....
--E fece lo sposalizio, con tutte le cerimonie che gli erano state
insegnate... He', he', he',... che pazzi! che pazzi!... E' sarà
stato un bel fare.... chi sapeva la cosa... non iscoppiare! he',
he', he'.... La Lisa fu contenta e gabbata... ed i signori Medici ne
fecero maravigliosa festa, e n'ebbero a ridere per più dì... He', he',
he'....--
Messer Benedetto, malvagio per natura, nemico poi di Niccolò per motivi
che vedremo in appresso, rideva anch'esso d'un riso a scosse che gli
faceva saltellare il ventre, come fosse andato a cavallo di trotto.
Però quando udì che in quest'inganno entravano cose di chiesa, s'andava
scontorcendo, diceva di no colla testa, ma pur veniva facendo qualche
sogghigno sotto i baffi.
Qui non avrebbe avuto bisogno di far l'ipocrita, ma chi n'ha contratto
l'abito finisce col farlo senza accorgersene.
--Oh.... oh... disse finalmente con un certo suo viso malinconico,
questa poi... è un po' grossa!... Una profanazione!... In taverna co'
furfanti, dice il proverbio, ma lascia stare i santi.--
Malatesta volse l'occhio in giro per la camera com'avesse cercato
scoprire se v'era nessuno: poi volto al dottore disse:
Messer Benedetto, qui siamo soli sapete! Dunque non mi venite a far
il Piagnone... Con me è fiato sprecato. Ci conosciamo. Se il diavolo
n'avesse a portar uno di noi e' si troverebbe impacciato a conoscere
il più tristo. Quando sarete in piazza fate del Fra Girolamo quanto
volete, ma qui, carte in tavola.--
Messer Benedetto sentendosi trafiggere disse in cuore «Mi sta bene» ma
tacque.
--Insomma, proseguì Malatesta, Niccolò non seppe mai nulla di questo
matrimonio. Dopo non so che tempo la Lisa partorì un figliuolo e
coll'ajuto d'una sua sorella, che venne posta a parte del segreto,
quando all'altra cominciò a crescer il corpo, la cosa succedette tanto
copertamente che nessuno della casa se n'avvide.--Troilo in tanto per
la guerra che s'aspettava, se n'era ito onde unirsi a' Palleschi: e
non ha pensato più nè alla Lisa nè a Niccolò, nè a cotali sollazzi.
Il fanciullo, dic'egli, debb'esser in qualche casa di Firenze, ma non
sa dove. Ora e' bisogna trovarlo e far che Niccolò sappia tutto.
Piagnone, o non Piagnone, e' converrà bene che sia contento d'aver
Troilo per genero, anzichè veder vituperata la figliuola.--
--E Troilo è egli disposto di mettersi in questo gineprajo?--
--E' non voleva, e mi faceva il fanciullo, ma io l'ho svilito molto,
e gli ho fatto intendere che queste coscenze e queste fedi son cose
da morir di fame.... Eh! vi so dir io che si farà un valentuomo. I
gattini al dì d'oggi, aprono gli occhi per tempo.--Ora dunque sono da
fare due cose.... e voi come fiorentino, pratico della terra, potrete
di leggieri.... onde tocca a voi.... Ecco: La prima sapere chi tiene il
fanciullo ed in qual casa egli stia. La seconda far che Niccolò sappia
ogni cosa.... oppure.... che so io?.... si potrebb'anco far che gli
portassero il fanciullo in casa, all'impensata,... insomma pensatevi
voi. O egli vorrà coprir la cosa ed avrà di grazia accettar Troilo;
o nasceranno scandali, farà un diavoleto del trentamila, dirà una
villania da cani alla figlia, le darà, la caccerà di casa, ed allora la
Lisa dovrà volgersi a Troilo, e quando al vecchio si sia freddato il
primo furore, l'avrà a mangiare a modo nostro s'egli crepasse.--
--Bene, bene, tutte cose non molto difficili; lasciatene la cura a me.--
--Ora andatevene per amor di Dio, che a momenti dovrebbero sonar dodici
ore (le 7). Animo, e prudenza. Dio v'ajuti.--
I due ribaldi si separarono.
Il dottore per certi bugigattoli riuscì in istrada. Malatesta rimase
co' suoi dolori, e forse col piacere d'averne preparati di peggio a
tanti sventurati.


CAPITOLO VII.

La sala ove Malatesta avea costume di tener consiglio, ed accogliere
chi veniva a visitarlo, che noi diremmo sala di ricevimento, era un
gran stanzone verso strada, ornato di pitture a fresco del Francia
e di Pietro Perugino: riceveva la luce da sei finestre, e sotto il
parapetto d'ognuna sorgean di qua e di là due sedili di mattoni coperti
d'una lastra di marmo; nel mezzo della parete in fondo era una specie
di zoccolo, o basamento di legno nel quale stava fitta la bandiera di
Malatesta, di qua e di là v'eran disposte a guisa di trofei molte sue
armature, mirabili soprattutto per la tempra, e per la leggerezza,
qualità necessaria onde le potesse indossare un uomo cotanto indebolito
dalle infermità.
Era l'uso che ogni mattina a levata di sole i capitani di guardia
alle porte della città mandassero a Malatesta uno de' loro ufficiali,
a riferirgli se vi fosse stato nulla di nuovo durante la notte, e ad
intender gli ordini per la giornata. A quest'ora si trovavan costoro
già tutti radunati nell'anticamera, e come appunto in quel frattempo
eran cominciati gli spari dell'artiglieria del campo, s'eran affacciati
alle finestre che guardano verso Ponte alle Grazie ragionando tra loro
di questi rumori.
Non dubitando che, se vi fosse nulla di grave dovesse tosto giungere
un qualche messo a darne l'avviso, badavano attenti ora dalla parte
di S. Niccolò, ora dal Ponte se ne comparisse alcuno. Ma in tutta la
piazza per quanto potea correr l'occhio, non v'era anima viva: pioveva,
e fra il tempo, la solitudine, il gusto di far anticamera, e quel
brontolamento cupo e lontano delle artiglierie era di quelle mezz'ore
che mettono l'uggia addosso ad ognuno.
A un tratto ecco sboccare dal Ponte alle Grazie un frate di S. Marco
che a vedere come menava la gamba per la melletta, si dovea dire che la
tonaca poco gli desse impaccio.
I soldati di tutti i tempi e di tutte le nazioni (almeno così crediamo)
hanno avuto sempre una decisa vocazione per dar la baja e farsi beffe
del prossimo. Tra loro un frizzo costa alle volte una buona stoccata,
perciò prima di parlare ci pensano; ma se incappano in uno che non
sappia e non voglia rispondere agli scherzi cogli stocchi, allora
lascia far a loro.... Tanto poco è vero che l'uomo sia per natura
animale generoso.
Visto adunque appena quel benedetto Frate, tutti a ridere e
schiamazzare.
--Ecco la nuova!--Ecco il corriere. Ecco il corriere della
scomunica!--E il Frate avanti. Quando poi fu sotto alle finestre e che
invece d'andar al suo viaggio infilò il portone, crebber le risa e
l'allegrezza, e di più pensarono, per far ora intanto che Malatesta ci
fa aspettare, e per passar la seccaggine, ci sollazzeremo a dar la baja
a questo frate. Ma il frate poteva star alla barba a tutti loro poichè
egli era il nostro amico Fanfulla.
Entrato in cortile, e veduto ragazzi di stalla che strigliavan
cavalli sotto il portico, soldati di qua, archibusi e picche di là, e
respirando quell'atmosfera soldatesca s'era sentito come ad allargare
il cuore. Qualche risata alle sue spalle s'era bensì potuta notare, e
qualche piacevolezza sulla sua tonaca gli era pur giunta all'orecchio:
ma in quel momento, contento com'era e pieno del suo disegno, non si
sarebbe volto se gli fosse scoppiata una mina alle spalle. S'aggiunga
poi che, strada facendo, non aveva perduto il tempo, ed era venuto
combinando un pezzo d'eloquenza, col quale potesse farsi onore, e
degnamente esporre la sua domanda al capitano de' Fiorentini; e questo
lavorìo gli teneva troppo occupata la mente perchè potesse curarsi
d'altro.
Giacchè siamo su questo discorso, faremo sapere al lettore che Fanfulla
era sottoposto anch'esso a quella fatalità che sembra portar tutti gli
uomini da qualcosa a pretender poco nell'arte che sanno e molto in
quella che non sanno. Ed egli appunto che era buon soldato, pretendeva
invece d'esser bel parlatore, soltanto perchè durante la vita fratesca
a furia d'udir sermoni, di leggere libri d'ogni materia, conversar coi
frati, e con quanti capitavano in convento, s'era mobiliata la memoria
di qualche centinajo di frasi, di sentenze, di periodi bell'e fatti; ma
mobiliata, s'intende, come può esserlo una bottega d'uno stipettajo o
d'un rigattiere.
Salì le scale, entrò nell'anticamera salutando la brigata ed
accostandosi all'usciere gli disse:
--In grazia, quando si possa, vorrei dire due parole a S. Mag.--
--Il vostro nome?--
--Fra Giorgio da Lodi di S. Marco.--
--Aspettate. Ma vi so dir che ci sarà tempo... vedete quanta gente è in
anticamera.--
Fanfulla senza risponder altro si mise a sedere accanto ad una tavola,
e v'appoggiò un braccio, distese le gambe, e dimenando piano piano
la punta de' piedi col mento all'aria, senza guardar in faccia a
nessuno, rimase tutto assorto nel pensiero della sua arringa. Non era
malcontento tutt'insieme del modo col quale l'aveva combinata, ma
avrebbe ancora voluto farvi entrare qualche parte di filosofia, come
scrive di aver fatto il Cellini, quando parlava con Paolo III, del
modo di tingere un diamante: ognuno s'avvede quanto in ambedue i casi
la filosofia venisse a proposito; e tanto più quella di Fanfulla che
consisteva in qualche idea di fisica, vera o falsa non importa, ed in
qualche sogno d'astrologia.
Mentre egli durava questa fatica, gli ufficiali che eran prima
affacciati, avevan volte le reni alle finestre, squadrato ben
bene il Frate, e trovandolo d'altra faccia e d'altri modi che non
s'aspettavano, si guardavano in viso l'un l'altro.
--Che te ne pare? diceva uno, di quella faccia di servo di Dio? non
istarebbe male sul collo d'un birro.--
--Diavolo! diceva un'altro, senz'un'occhio!... un taglio in faccia!
bisogna dire che quand'hanno a creare il priore, si dilettino a far
volar le scodelle, questi reverendi.--
--E' si sarà azzuffatto colla gatta in refettorio....---
--O sarà cascato per la scala di cantina.--
--O avrà creduto che qualche marito volesse chiudere un occhio, ed il
marito invece l'avrà fatto serrare a lui.--
E nel dir codeste pazzie, con molto sghignazzare, tutti avean gli occhi
addosso a Fanfulla.
Questi dapprincipio non badava loro nè punto nè poco, come colui che
aveva un pensiero importante pel capo che l'occupava, e che non essendo
mai stato uso a sentirsi uccellare, non s'immaginava vi potesse essere
chi si prendesse tanta sicurtà con esso lui. Pure alla fine messosi
in sospetto e dato retta un momento conobbe che l'avean proprio
colla persona sua: girando l'occhio vide non esservi altro frate in
anticamera; sentì quel certo moto del pericardio che si prova quando
salta la stizza; ma fresco ancora del sermone di Fra Benedetto, e dei
propositi formali di non tornare alle usanze antiche, disse in cuor
suo, soffiando pure un poco, e raccogliendo le gambe sotto la tonaca:
--Animo, Fanfulla, non ricominciar da capo colle tue!....--
Ed abbassati gli occhi s'ingegnò di prender un'aria modesta, che stava
bene a quel suo viso, come starebbero bene due baffi da granatiere sul
volto d'una Madonna di Raffaele.
Ma la beffa, il ridere, e le parole di scherno seguitavano: in tutta la
persona di Fanfulla non appariva altra dimostrazione di ciò che provava
nel suo interno, fuorchè un dimenar frequente delle ginocchia che
andavano in su e in giù col moto di un asinello che trotti: ma dentro
il sangue gli faceva come l'acqua d'una pentola che stia per levare il
bollore.
Sul suo capo stava fisso nel muro alto cinque braccia da terra un
di quegli oriuoli che si fanno movere coi contrappesi, e questi
penzolavano appunto a quattro dita dal naso di Fanfulla, che li
vagheggiava, come uno scolare vagheggia un grappolo d'uva al quale non
può aggiungere, e diceva tra i denti:
--Guardate se non pare che mi vengano sotto mano per dispetto, e per
uccellarmi anch'essi, ora che sanno che fo il santo e non li posso
adoperare! Fosse dieci anni fa! Cari i miei piacevoli, vedreste come ve
ne manderei un pajo sul groppone ad insegnarvi la creanza.--
E mentre con un sospiro dava a conoscere quanto a quel punto, l'impegno
di far il santo gli riuscisse malagevole, la sua mano quasi da se si
sollevava verso que' bei cilindri di piombo, che avrebbero potuto
servir così mirabilmente di projettili in quella circostanza, e gli
accarezzava facendoli girar tra le dita. Che tentazione tremenda!....
ma il lettore non si sgomenti, Fanfulla n'uscì vincitore.
I suoi avversarj intanto fatti più sicuri dal suo silenzio seguitavano:
la cosa cominciava a puzzar d'indiscrezione. Un soldatello giovanetto
smilzo e sbarbato volle anch'esso dir la sua sull'occhio del Frate; che
sentendosi pungere da un pazzarellino di quel taglio non la potè mandar
giù. Balzò in piedi, ridivenuto a un tratto il Fanfulla di una volta, e
movendosi lentamente verso il gruppo degli ufficiali, disse col modo di
chi proprio n'ha piene le tasche:
--E' vi dovrebbe ricordare, cari miei signori, di quel bel proverbio,
che ogni bel giuoco dura poco; e questo se non isbaglio principia a
durare assai..... E voi bel zittello (volto al giovanetto che avea
parlato l'ultimo) ingegnatevi di campare e di mettervi in corpo un
po' di ben di Dio, che a voler far il soldato con quelle spalle
d'attaccapanni, vi vedo e non vi vedo, tanto mi parete tisicuzzo, e
tristanzuolo.... e del resto poi sappiate che quest'occhio me l'ha
fatto schizzare la punta d'una picca spagnuola alla battaglia di
Ravenna; quando a voi la balia tirava su le brache...., che questa
tacca che porto nella memoria, la toccai per voler difendere quel
valoroso signore del re Francesco alla giornata di Pavia, quando la
balia dava a voi la pappa e le sculacciate.... che queste due dita sono
state seminate a Marignano per opera d'uno spadone a due mani d'uno
Svizzero d'Undervald, quando a voi la balia.... Ma l'ultima impresa di
questa benedetta balia se la disse Fanfulla, noi la lasceremo nella
penna, per brevità.
--Ora, seguiva, per non tenervi a disagio, vi dirò tondo come la bocca
d'un pozzo, che se non fossi frate, ed avessi ancora la mia pelle d'una
volta, già v'avrei chiamati qui fuor dell'uscio per dirvi una parolina
come s'usa tra soldati: ma trovandomi con questa tonaca indosso, almen
per ora, vi pregherò di farmi tanta finezza di lasciarmi pe' fatti
miei, che non son uso ad essere il trastullo delle brigate, e la
pazienza[17] l'ho soltanto sopra la tonaca.
A quest'intemerata costoro (ed il giovanetto più degli altri) rimasero
goffi ed isconfitti, come accade sempre a chi cerchi di sonare, e
invece sia sonato. Presero il partito che deve prender sempre in simil
caso chi ha un filo di giudizio, si diedero il torto, scusandosi il
meglio che poterono, ed il solo di tutti loro che non avea mai aperto
bocca sin allora, ed era uomo già innanzi cogli anni, disse ridendo:
--Quando stavo cogli spagnuoli ho imparato il proverbio che tal va....
_o tal cree tosar, y vuelve trasquilado_[18].
Con questa barzelletta la cosa si volse in riso. Ma lo sbaglio preso
destò in tutti gran curiosità di saperne più in là sul fatto d'un uomo
così strano. Lo pregarono però umanamente a voler palesare chi egli
fosse, ed alcuni, che s'eran trovati ai fatti d'arme accennati da lui,
instavano più degli altri attorniandolo.
Fanfulla, come tutti gli uomini attempati e che n'hanno passate di
molte alla vita loro, amava narrare e parlar di sè: onde senza farsi
pregare disse di dove egli era, nominò i suoi parenti, e quando
finalmente, dopo aver detto il suo nome aggiunse:
--Però tra soldati fui sempre chiamato Fanfulla...--
Scoppiò un Oh! generale di maraviglia e d'allegrezza; chè in quel tempo
insino i fanciulli sapevano della famosa disfida vinta dagl'Italiani
ventisei anni innanzi, e conoscevano i nomi degli uomini d'arme che
avevano combattuto in essa, i quali tra soldati erano tenuti in
grandissimo onore.
Fra i caporali che si trovavan costì ve n'era uno che avea militato
nell'esercito spagnuolo sotto Consalvo: era stato spettatore del
combattimento a Barletta, ed avea nome Boscherino. Aperse le braccia,
le gittò al collo di Fanfulla, dicendo:
--E chi diavolo t'avrebbe riconosciuto con questo fodero bianco e
nero.... Fanfulla frate! Oh! oh! oh! Prima di morire posso sperar di
vedere il Soldano cardinale! Ma abbi pazienza, lasciatelo dire, stavi
meglio colla daga sulle reni... E così non mi riconosci?... Si vede
bene che se non ho mutato pelle ho però mutato pelo. Boscherino?.... ci
siamo invecchiati, ma ancora le gambe ci portano.--
--Ci portano anche troppo, almeno parlo per me, rispose Fanfulla
raffigurando l'antico camerata e facendogli festa, se non mi portassero
tanto me ne sarei stato zitto e quieto in convento; e quando c'entrai,
fanno due anni, mi pensavo che mi fossero usciti per sempre i ruzzi dal
capo, chè con tanti malanni, e quell'ultima nespola del sacco di Roma
soprammercato, mi sentivo crocchiare come un tronco di lancia fesso...
Che vuoi? con due anni di quiete e ogni giorno tavola imbandita, son
tornato polledro.--
E qui cominciò tra i due amici un dialogo tanto pieno di _ti ricordi
di questo, ti ricordi di quest'altro_, che non la finivano più. Disse
alfine Boscherino dopo aver rammentati molti antichi compagni:
--E quel povero Ettore! Ti ricordi? Quel pazzo malinconico, si pensava
esser al tempo di Tristano e della regina Isotta!... far quella fine!
Ma se l'è proprio cercata col lanternino... Non voleva bere, figurati!
Io glielo dicevo, quando lo vedevo con quella faccia d'ammazzato....
Ettore, andiamo da... da... come diavolo avea nome quell'oste del Sole?
Ah! mi ricordo, Arsenico. Andiamo da Arsenico, gli dicevo: aveva un
trebbian di Dio, di quello che ci si schioppa la frusta.... che vuoi,
era come dirgli vola.... E tu non bere, dicevo io, e te n'avvedrai....
e difatti non dubitare che non mi ha voluto far bugiardo. E poi, a chi
dich'io? tu eri con lui nella compagnia, lo sai...--
--Lo so anche troppo, interruppe Fanfulla riprendendo la faccia modesta
e compunta, non me ne parlare. Io, pazzo da catena, fui allora causa di
tutto il male.... io indussi in errore quella povera donna....--
--Come? come?--domandò con premura Boscherino.
--Oh quanto poi al come, rispose l'altro, già t'ho detto che di tutto
questo fatto non ne voglio discorrere. Già son cose vecchie, ed al
fatto non c'è rimedio.--
--Sia per non detto, rispose sorridendo con un po' di stizza
Boscherino. E di quella Saracina se ne può discorrere? Come avea nome
quella bella moretta, con que' panni attorcigliati in capo?--
--Zoraide, rispose Fanfulla. Quanto a questa te ne dirò tanto che sarai
contento: ti ricordi al principio del pontificato di Giulio II quando
il Valentino era sostenuto in castello?.... Bene, allora....--Ma qui
l'usciere fatto un cenno a Fanfulla, che tutto infervorato in sul
raccontare non gli dava retta, se gli accostò, e tiratolo per la
manica gli disse, alzandogli un panno d'arazzo che pendeva avanti alla
porta della sala di Malatesta:
--Entrate Fra Giorgio.--
Con ciò fece due mali: Boscherino e i suoi compagni rimasero, come
qualcun altro, colla voglia in corpo di sentir che cos'era stato di
Zoraide; ed il buon Fanfulla, al quale per la quistione avuta con
que' caporali, e pe' discorsi fatti in appresso era uscita di mente
la sua parlata, non ebbe tempo a riordinare le idee e prepararle a
mostrarsi con un po' di grazia. Messo all'improvviso alla presenza
del capitano generale gli accadde all'incirca come accadrebbe ad un
cocchiere che, guidando quattro polledri bizzarri, avesse, o per sonno
o per sbadataggine, lasciato loro le redini sul collo; se a qualche
improvvisa cagione quelli si cacciano di carriera, gli tocca a dipanar
mezz'ora prima di giungere a far giocare i freni; e nella confusione,
credendo tirar a destra, tira a manca, e se una gran fortuna non
l'ajuta è certo di rompere il collo.
Ma Fanfulla fece esperienza che le gran fortune capitan di rado.
Sentendo che la sua arringa gli era andata in fondo alle calcagna,
si fece avanti col cuore d'un uomo che dovesse andare a combattere
disarmato. Pure, fatta di necessità virtù, e senza perdersi d'animo
interamente, salutò Malatesta con modo ossequioso ma disinvolto, e
disse, tossendo così un poco ogni tanto per acquistar tempo:
--Magnifico capitano, s'io ho preso il disagio di venirvi.... dirò
meglio, s'io son venuto a tenervi a disagio, n'è cagione un desiderio
che vi parrà forse disforme da questi panni ch'io vesto; ma s'egli
è vero ciò che affermano gli astrologi, non poter l'uomo sottrarsi
You have read 1 text from Italian literature.
Next - Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 07
  • Parts
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 01
    Total number of words is 4195
    Total number of unique words is 1824
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    55.6 of words are in the 5000 most common words
    64.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 02
    Total number of words is 4572
    Total number of unique words is 1877
    35.6 of words are in the 2000 most common words
    49.3 of words are in the 5000 most common words
    55.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 03
    Total number of words is 4673
    Total number of unique words is 1790
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    53.2 of words are in the 5000 most common words
    60.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 04
    Total number of words is 4567
    Total number of unique words is 1882
    40.7 of words are in the 2000 most common words
    57.2 of words are in the 5000 most common words
    65.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 05
    Total number of words is 4506
    Total number of unique words is 1915
    38.5 of words are in the 2000 most common words
    55.9 of words are in the 5000 most common words
    62.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 06
    Total number of words is 4672
    Total number of unique words is 1779
    37.9 of words are in the 2000 most common words
    53.1 of words are in the 5000 most common words
    59.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 07
    Total number of words is 4608
    Total number of unique words is 1874
    37.7 of words are in the 2000 most common words
    53.4 of words are in the 5000 most common words
    61.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 08
    Total number of words is 4660
    Total number of unique words is 1736
    38.7 of words are in the 2000 most common words
    55.5 of words are in the 5000 most common words
    62.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 09
    Total number of words is 4626
    Total number of unique words is 1753
    39.7 of words are in the 2000 most common words
    56.5 of words are in the 5000 most common words
    63.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 10
    Total number of words is 4661
    Total number of unique words is 1737
    39.6 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    62.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 11
    Total number of words is 4633
    Total number of unique words is 1721
    38.1 of words are in the 2000 most common words
    53.6 of words are in the 5000 most common words
    60.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 12
    Total number of words is 4596
    Total number of unique words is 1758
    39.4 of words are in the 2000 most common words
    53.8 of words are in the 5000 most common words
    61.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 13
    Total number of words is 4599
    Total number of unique words is 1850
    37.6 of words are in the 2000 most common words
    53.5 of words are in the 5000 most common words
    61.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 14
    Total number of words is 4523
    Total number of unique words is 1815
    35.3 of words are in the 2000 most common words
    48.5 of words are in the 5000 most common words
    55.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 15
    Total number of words is 4712
    Total number of unique words is 1667
    39.9 of words are in the 2000 most common words
    55.9 of words are in the 5000 most common words
    64.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 16
    Total number of words is 4616
    Total number of unique words is 1889
    36.6 of words are in the 2000 most common words
    51.5 of words are in the 5000 most common words
    58.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 17
    Total number of words is 4572
    Total number of unique words is 1852
    36.7 of words are in the 2000 most common words
    52.7 of words are in the 5000 most common words
    59.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 18
    Total number of words is 4682
    Total number of unique words is 1683
    39.5 of words are in the 2000 most common words
    55.1 of words are in the 5000 most common words
    62.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 19
    Total number of words is 4613
    Total number of unique words is 1735
    39.4 of words are in the 2000 most common words
    55.7 of words are in the 5000 most common words
    62.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 20
    Total number of words is 4632
    Total number of unique words is 1742
    40.7 of words are in the 2000 most common words
    57.1 of words are in the 5000 most common words
    64.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 21
    Total number of words is 4583
    Total number of unique words is 1807
    36.9 of words are in the 2000 most common words
    52.8 of words are in the 5000 most common words
    61.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 22
    Total number of words is 4690
    Total number of unique words is 1683
    39.9 of words are in the 2000 most common words
    57.1 of words are in the 5000 most common words
    65.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 23
    Total number of words is 4595
    Total number of unique words is 1783
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    53.9 of words are in the 5000 most common words
    61.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 24
    Total number of words is 4546
    Total number of unique words is 1753
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    55.1 of words are in the 5000 most common words
    62.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 25
    Total number of words is 4485
    Total number of unique words is 1763
    37.1 of words are in the 2000 most common words
    52.8 of words are in the 5000 most common words
    59.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 26
    Total number of words is 4608
    Total number of unique words is 1820
    37.3 of words are in the 2000 most common words
    53.3 of words are in the 5000 most common words
    61.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 27
    Total number of words is 4537
    Total number of unique words is 1860
    38.9 of words are in the 2000 most common words
    55.5 of words are in the 5000 most common words
    63.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 28
    Total number of words is 4635
    Total number of unique words is 1845
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    61.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 29
    Total number of words is 4607
    Total number of unique words is 1742
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    54.8 of words are in the 5000 most common words
    62.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 30
    Total number of words is 4694
    Total number of unique words is 1785
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    52.5 of words are in the 5000 most common words
    59.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 31
    Total number of words is 4512
    Total number of unique words is 1825
    37.4 of words are in the 2000 most common words
    52.3 of words are in the 5000 most common words
    60.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 32
    Total number of words is 4612
    Total number of unique words is 1804
    36.7 of words are in the 2000 most common words
    51.0 of words are in the 5000 most common words
    58.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 33
    Total number of words is 4680
    Total number of unique words is 1749
    39.2 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    62.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 34
    Total number of words is 4669
    Total number of unique words is 1839
    38.5 of words are in the 2000 most common words
    54.3 of words are in the 5000 most common words
    60.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 35
    Total number of words is 4509
    Total number of unique words is 1810
    35.7 of words are in the 2000 most common words
    50.7 of words are in the 5000 most common words
    58.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 36
    Total number of words is 4573
    Total number of unique words is 1863
    37.8 of words are in the 2000 most common words
    53.7 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 37
    Total number of words is 4548
    Total number of unique words is 1859
    36.9 of words are in the 2000 most common words
    53.2 of words are in the 5000 most common words
    61.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 38
    Total number of words is 4600
    Total number of unique words is 1849
    36.1 of words are in the 2000 most common words
    50.9 of words are in the 5000 most common words
    58.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 39
    Total number of words is 4540
    Total number of unique words is 1737
    34.9 of words are in the 2000 most common words
    49.2 of words are in the 5000 most common words
    56.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 40
    Total number of words is 4512
    Total number of unique words is 1872
    37.0 of words are in the 2000 most common words
    51.3 of words are in the 5000 most common words
    59.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 41
    Total number of words is 4626
    Total number of unique words is 1847
    36.1 of words are in the 2000 most common words
    52.0 of words are in the 5000 most common words
    60.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 42
    Total number of words is 4581
    Total number of unique words is 1778
    36.6 of words are in the 2000 most common words
    51.7 of words are in the 5000 most common words
    59.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 43
    Total number of words is 4516
    Total number of unique words is 1702
    35.9 of words are in the 2000 most common words
    51.2 of words are in the 5000 most common words
    58.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 44
    Total number of words is 4560
    Total number of unique words is 1837
    37.5 of words are in the 2000 most common words
    54.4 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Niccolò de' Lapi; ovvero, i Palleschi e i Piagnoni - 45
    Total number of words is 1486
    Total number of unique words is 752
    50.1 of words are in the 2000 most common words
    65.0 of words are in the 5000 most common words
    70.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.