La vita intima e la vita nomade in Oriente - 14

Total number of words is 1940
Total number of unique words is 981
40.8 of words are in the 2000 most common words
55.3 of words are in the 5000 most common words
62.3 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
religiosamente adempito. Un momento quel genio rude ed audace potè
credere che si compisse il suo sogno; l'eroe orientale aveva voluto
creare un popolo di eroi, e risultati portentosi coronarono dapprima
l'impresa temeraria. Leggendo le narrazioni della marcia vittoriosa
degli arabi e dei turchi attraverso l'Asia Minore, la Grecia e l'Europa
orientale da una parte, l'Africa, la Spagna, la Francia Meridionale e
l'Italia dall'altra, vien fatto di chiedersi se fossero quelli uomini
accessibili alle debolezze ed agli affetti umani, od una razza di
esseri superiori creata per inesplicabili trionfi. Pertanto l'Europa
fu colpita di stupore ed una serie di strane catastrofi venne ad
atterrirla. La città di Davide e quella di Costantino videro librarsi
sulle loro mura lo stendardo degli infedeli. La Spagna obbedì ad
orde invincibili venute da Tunisi, il Mediterraneo divenne un lago
asiatico; poi, quando l'Europa impegnò decisamente la lotta, l'opera
delle Crociate non potè compirsi che dopo parecchi secoli di spedizioni
sanguinose, ed anche al termine di quella guerra, il Levante quasi
intero rimase in balìa della teocrazia mussulmana.
Vedete ora quale sia il carattere di questa teocrazia. Essenzialmente
collegata ad un'opera militare, essa poteva grandeggiare nella guerra,
ma aveva tutto da temere dalla pace. Noi sappiamo ciò che la guerra
fece dei mussulmani; poniamoci ora nell'impero ottomano nello stato in
cui era prima dell'ultima crisi e vedremo che ne abbia fatto la pace.
L'aspetto generale della Turchia, durante gli anni di pace che hanno
preceduto la lotta attuale, non attestava affatto, bisogna pur dirlo,
quel progresso materiale che si manifesta in altri paesi coll'abbellire
le città, lo sfruttare coll'intelligenza il suolo e l'accrescimento
della popolazione. Le proscrizioni lanciate dal Corano contro la
ricchezza e le arti potevan giudicarsi anche troppo duramente nei
loro effetti. Si era forse mantenuta collo stesso vigore l'azione
morale del libro sacro? Le scene intime che l'ospitalità orientale mi
permise di osservare durante il mio viaggio mi costringono a rispondere
affermativamente, ma devo soggiungere che spesso quest'influenza è
largamente corretta dall'indole eccellente del popolo turco, e qui ho
l'occasione di mescolare qualche simpatico augurio ai giudizi severi
che ho dovuto portare sulle istituzioni mussulmane. Mi sono chiesta
spesso cosa diventerebbe, non dico una nazione, ma solo una famiglia
europea che pretendesse non seguire altra legge che quella dell'Islam
ed oso appena formulare una risposta alla mia propria domanda. Ora
i risultati deplorevoli che avrebbe fra europei lo stabilirsi della
legge maomettana non sono qui visibili. Per quanto autorizzato a
disprezzare ed a maltrattare le sue mogli, il turco le circonda di
riguardi e di tenerezza. La legge vuole la donna schiava; ma l'uomo
che potrebbe comandarle preferisce ingraziarsela. Spesso anzi essa
abusa di tale impero, al quale non può pretendere, ma, per quanto essa
faccia, non accade che la forza maschile sia adoperata per ridurla al
dovere. Vi è qualcosa di commovente nello spettacolo di quell'infinita
indulgenza che il tiranno legale concede alla sua schiava legittima,
in quel completo abbandono di un diritto che gli sarebbe così facile
di far rispettare, in quella dimenticanza voluta di una potenza e
di prerogative illimitate. E non solo si accorda alla donna tanta
indulgenza, non le è mai rifiutato neppure il rispetto e Dio sa se lo
possa meritare. L'indole dolce e nobile del turco si compiace, forse
inconsciamente, nella stretta osservanza delle norme del pudore.
Ho abitato durante più di tre anni in mezzo alle popolazioni le
più grossolane e le più ignoranti dell'Anatolia; eravamo tre donne
europee e non ho mai udito una parola, nè scorto un gesto, e neppure
un'intenzione che ci facesse arrossire. Mi ricordo che un giorno un
contadino turco dei dintorni era venuto, secondo gli usi locali, a
recarci la sua offerta di miele e di latte, e ignaro della disposizione
interna dell'appartamento era penetrato in una delle nostre camere al
momento in cui ci alzavamo. Il turco non fece che socchiudere la porta,
perchè un grido d'allarme gettato dall'interno con voce femminile lo
ammonì del suo errore, e lo mise tosto in fuga. Fu ritrovato pochi
minuti dopo, mentre nascondeva la testa fra le mani e tremava di
confusione al pensiero di ricomparire dinanzi a noi.
Le virtù istintive del popolo turco non sono racchiuse del resto entro
gli stretti confini de' suoi rapporti colle donne. La stessa dolcezza,
la stessa delicatezza, direi quasi la stessa grazia sentimentale
lo seguono ovunque. Il bimbo non soffre quasi mai del malumore di
suo padre, e neppure lo schiavo di quello del suo padrone. Le risse
sono rare, anche nelle infime classi del popolo, e quando vengono
a scoppiare danno difficilmente occasione a quelle scenate volgari
e brutali che insanguinano troppo spesso i luoghi di riunione della
plebe nella nostra Europa. Un certo istinto di nobiltà preserva il
turco da ogni violenza ignobile. Egli espone i suoi rancori oppure si
difende con calma, e se l'accordo non è ristabilito spontaneamente le
parti avverse si recano presso un uomo rispettabile per l'età o per
il carattere e ne accettano il verdetto come si inchinerebbero alla
sentenza di un magistrato. Un sentimento di sincera pietà, una fede
cieca, una meravigliosa pazienza, una rassegnazione commovente nelle
disgrazie, il gusto del bello, del vero e dell'onesto, l'abnegazione
personale, ecco i caratteri principali dell'indole turca. Non parlo
qui degli abitanti delle grandi città, nè dei membri delle classi
alte che copiano le esteriorità degli stranieri, sebbene affettino di
disprezzare e di odiare tutto ciò che non è turco. Il turco elegante,
affettato, spirito forte non mi piace. Voglio parlare solo del popolo
delle campagne e degli abitanti poveri delle città di provincia. La
condotta di questi ultimi non concorda sempre coi loro sentimenti, che
però esistono ed hanno radici forti, vigorose e profonde nei cuori.
Hanno resistito a dure prove, alla corruzione degli esempi, dei costumi
e della legge. Colui che saprà svilupparli, sfruttarli e renderli
fecondi, sarà il rigeneratore degli Ottomani.
Al punto in cui si trova oggi, che avvenire attende il popolo turco?
Subirà fino agli ultimi limiti le funeste conseguenze della teocrazia?
Non havvi per lui che questa crudele alternativa di perire oppure di
riscattare la sua vita a prezzo della sua indipendenza? Dio lo salvi
da un destino così triste! Non voglio atteggiarmi nè a profeta, nè
a dottore; ma credo d'aver dimostrato che questo popolo ha in sè gli
elementi di una vita morale migliore. Che può farsi per svilupparli,
stornando le minacce di sventure? L'Europa si è prefissa ora, come
primo scopo, la salvaguardia dell'indipendenza turca; ma può venire
l'ora per un altro lavoro, per uno sforzo rigeneratore. Cosa si
intenderà di fare allora? Mi limito ad indicare due necessità che
dovranno certo rivelarsi, quella di costituire sul territorio turco
le forze materiali capaci di svilupparne la ricchezza, ma anche quella
di preparare una riforma ormai riconosciuta indispensabile nel regime
creato da Maometto con scopi che ora contrastano cogli interessi e
coll'incivilimento del mondo.
Il territorio ottomano invita, coll'abbondanza e la varietà delle sue
risorse, alle più larghe applicazioni dell'agricoltura. Inoltre quel
suolo che feconda tutte le sementi da quelle degli immensi alberi a
quelle dei fiori dei prati, che nutre greggi innumerevoli e preziose,
quello stesso suolo non è meno ricco in giacimenti mineralogici. Ogni
valle, ogni montagna possiede vene di rame, di ferro, di piombo ed
anche d'argento. Sonvi ruscelli che trascinano polveri d'argento ben
note agli abitanti dei villaggi vicini e che nondimeno questi non
pensano a raccogliere. Questo paese possiede dunque tutti gli elementi
necessari per divenire il più ricco, come è già forse il più bello
degli stati del vecchio mondo. Non v'è dubbio che esso sia in grado di
offrire alle potenze europee che prendono la sua difesa il compenso dei
servizi che riceve da essi.
Rimane un'altra opera, che non dipende più solo dall'Europa, ma dagli
stessi Ottomani.
Se è vero che la costituzione dell'islamismo, creatrice di soldati così
intrepidi, sia stata fatale allo sviluppo della vita civile, se è vero
inoltre che le teocrazie si ricusano ad ogni idea di progresso e di
mutazione, e se, nondimeno, una trasformazione almeno parziale è oggi
necessaria alla salvezza nazionale, che se ne potrà concludere? Sarà
deciso l'abbandono della forma e delle basi teocratiche del governo?
Attualmente ciò sarebbe inattuabile. Se anche i capi del governo
avessero il coraggio eroico di rinnegare il dogma che garantisce
loro un'autorità illimitata, il popolo, sinceramente ed intimamente
attaccato alle sue credenze religiose, non ratificherebbe questo
sacrificio. Esiste però un mezzo termine fra l'abbandono completo di
un sistema e la sua rigida esecuzione. Questo mezzo termine si chiama
riforma, parola odiosa ai membri delle teocrazie, ma che in questo
caso speciale è già stata pronunciata molte volte dagli uomini più
illustri della Turchia. È vero che il favor popolare non ha circondato
questa parola e neppure le cose che essa annuncia ed esprime. Ai miei
occhi la ragione ne è evidente. Sebbene le riforme sin qui introdotte
nella costituzione dell'Impero Ottomano fossero saggie e tendessero ad
abbassare la barriera eretta dall'islamismo fra l'Europa cristiana e
l'Asia mussulmana, esse non potevano recare alcun sollievo immediato
alle sofferenze degli Osmanli; avevano del resto per scopo la
distruzione delle limitazioni imposte nel passato ai sudditi cristiani
della Porta e quest'emancipazione, reclamata dalla giustizia del pari
che dalla politica, urtava pregiudizi dei maomettani zelanti. L'odio
ed il disprezzo verso i cristiani fanno parte del simbolo della loro
fede religiosa; intaccarli era ribellarsi contro le prescrizioni del
loro libro sacro e ciò per ragioni politiche incomprensibili per la
gran maggioranza dei turchi. Una riforma politica non sarà mai accolta
da un popolo così profondamente credente, se non è appoggiata ad una
riforma religiosa. Resta a sapere come quest'ultima dovrebbe procedere.
Il Cristianesimo ha avuto anch'egli al XVI secolo i suoi riformatori.
Cosa fecero? Si rivolsero alle coscienze più delicate, agli spiriti più
esaltati in fatto di religione; i timidi sarebbero rimasti neutri in
quella gran contesa. Gli zelanti se ne preoccuparono militando nell'uno
o nell'altro campo. Perchè non accadrebbe la medesima cosa nel Levante?
Occorre che i dotti scendano al livello delle menti semplici, che i
grandi si facciano piccini e non rifuggano anche dall'impiegare un
linguaggio mistico, dal rivendicare una partecipazione all'ispirazione
divina, sola capace di procurar loro la fiducia e l'obbedienza. È
necessario che in nome di quello stesso potere e di quel medesimo
principio che trasformavano un tempo gli ottomani in un popolo di
soldati, sappiano farne oggi degli uomini. Si decidano a rovesciare ed
a calpestare la fatale muraglia che separa l'Oriente dalla civiltà,
insegnino al loro popolo a rivolgersi verso l'Occidente quando
pronuncia le sue preghiere, perchè è da questo lato che si leva il sole
ed ormai continuerà a levarsi. Gli dischiudano le vie dello studio e
dell'azione, gli diano una famiglia coll'abolire la poligamia, perchè,
se una moglie costituisce una famiglia, parecchie la distruggono.
Inizino i turchi alle dottrine di incivilimento ed alla morale del
cristianesimo, pur senza pronunciare il nome del Cristo; atteggiandosi
a commentatori del Corano, ne modifichino profondamente le massime ed
i precetti. Questi propositi non sono facili a realizzarsi, lo so, e
non potrebbero attuarsi in Europa nel secolo in cui viviamo; ma l'Asia
non è l'Europa. Del resto le circostanze premono imperiose ed è ora di
decidersi.
Credo di aver detto abbastanza per mostrare a quali condizioni una
trasformazione salutare potrebbe compiersi in Turchia. Mi fermo dinanzi
a prospettive nelle quali sarebbe temerario di arrischiarsi troppo a
lanciare uno sguardo. Volevo nondimeno lasciarle intravvedere e, dopo
aver narrato un viaggio che mi aveva rivelato sotto aspetti così tristi
l'applicazione delle dottrine del Corano, volevo combattere queste
ultime in nome del carattere stesso e degli interessi del popolo che
esse reggono.

FINE
You have read 1 text from Italian literature.
  • Parts
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 01
    Total number of words is 4106
    Total number of unique words is 1869
    31.2 of words are in the 2000 most common words
    45.5 of words are in the 5000 most common words
    53.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 02
    Total number of words is 4492
    Total number of unique words is 1833
    35.7 of words are in the 2000 most common words
    50.6 of words are in the 5000 most common words
    57.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 03
    Total number of words is 4599
    Total number of unique words is 1824
    33.5 of words are in the 2000 most common words
    49.5 of words are in the 5000 most common words
    57.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 04
    Total number of words is 4621
    Total number of unique words is 1865
    34.7 of words are in the 2000 most common words
    50.5 of words are in the 5000 most common words
    59.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 05
    Total number of words is 4626
    Total number of unique words is 1899
    33.0 of words are in the 2000 most common words
    48.1 of words are in the 5000 most common words
    56.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 06
    Total number of words is 4609
    Total number of unique words is 1835
    35.1 of words are in the 2000 most common words
    50.6 of words are in the 5000 most common words
    57.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 07
    Total number of words is 4664
    Total number of unique words is 1817
    34.5 of words are in the 2000 most common words
    50.8 of words are in the 5000 most common words
    58.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 08
    Total number of words is 4566
    Total number of unique words is 1856
    32.6 of words are in the 2000 most common words
    48.1 of words are in the 5000 most common words
    55.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 09
    Total number of words is 4654
    Total number of unique words is 1872
    33.6 of words are in the 2000 most common words
    49.5 of words are in the 5000 most common words
    57.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 10
    Total number of words is 4623
    Total number of unique words is 1822
    35.1 of words are in the 2000 most common words
    50.0 of words are in the 5000 most common words
    58.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 11
    Total number of words is 4508
    Total number of unique words is 1838
    33.5 of words are in the 2000 most common words
    49.0 of words are in the 5000 most common words
    58.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 12
    Total number of words is 4613
    Total number of unique words is 1766
    34.3 of words are in the 2000 most common words
    49.2 of words are in the 5000 most common words
    58.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 13
    Total number of words is 4508
    Total number of unique words is 1876
    34.0 of words are in the 2000 most common words
    49.9 of words are in the 5000 most common words
    57.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La vita intima e la vita nomade in Oriente - 14
    Total number of words is 1940
    Total number of unique words is 981
    40.8 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    62.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.