La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 24

Total number of words is 4113
Total number of unique words is 1312
37.7 of words are in the 2000 most common words
50.4 of words are in the 5000 most common words
58.5 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
a 4 marzo, di cui si fa menzione in due altri di papa Niccolò IV, del
15 marzo e 26 maggio 1288, in Rymer, l. c. pag. 358); sovvenne Filippo
il Bello e Valois, che nuovamente minacciassero la guerra (Raynald,
Ann. ecc., 1286, §. 28); i quali tentarono con lieve dimostrazione il
Rossiglione (Montaner, cap. 158 e 160).
Intanto le cortes d’Aragona e Catalogna, infin dai primordi del regno
d’Alfonso, avean preso ad esercitare tutti i poteri sovrani (Surita,
Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 77 e 78); la nazione disapprovava sempre
apertamente la impresa di Sicilia, e se sosteneva Alfonso era per
timore della dominazione francese (rimostranza del 1286, citata nel
cap. VIII, in nota.) Perciò Alfonso fu tratto a stipulare ad Oleron
in Bearn, il dì quindici luglio milledugentottantasette, presenti i
due legati pontifici, la liberazion di re Carlo. Si pattuì riscatto di
cinquantamila marchi d’argento: che promulgata la tregua tra Francia
e Aragona e inclusavi la Sicilia, Carlo si adoprasse a portarla
infino a tre anni, e farvi accostar la Chiesa e il Valois: che
procacciasse in questo tempo una pace soddisfacente a’ re d’Aragona e
di Sicilia, e ratificata sì dalla Chiesa. Dovea Carlo dare statichi tre
figliuoli suoi, sessanta nobili e borghesi provenzali, e giuramento
de’ castellani delle fortezze di Provenza, che rassegnerebbersi ad
Aragona, s’egli ne’ tre anni non ottenesse la pace, o non si tornasse
in prigione (Dipl. del 25 luglio 1287, in Rymer, loc. cit., pag. 346,
e in Lünig, Cod. Ital. dipl., tom. II, pag. 1035–1040. Dipl. del 28,
31 luglio e 4 agosto 1287, in Rymer, loc. cit., pag. 350, 351, 352).
Raffermaronsi oltre a questo le nozze tra la figliuola d’Eduardo e re
Alfonso, per tanti anni attraversate da Roma (Rymer, loc. cit., pag.
320 e 349, 27 maggio 1286, e 28 luglio 1287).
La inflessibile politica della corte di Roma, non ostante che vacasse
la sede per la morte di Onorio, distrusse questo trattato d’Oleron.
Prima il collegio de’ cardinali, poi Niccolò IV, esortavan Eduardo
a trovar altro modo alla liberazion del prigione; ammoniano Alfonso
vietandogli di aiutar il fratello; e ridavan le decime a Francia per la
guerra (Rymer, loc. cit., pag. 353, 358 e seg., 362, 365, 366, diplomi
del 4 novembre 1287, 15 marzo, 3 aprile, 26 maggio, 15 settembre 1288;
Raynald, Ann. ecc., 1288, §§. 11, 12, 13, 14, 15; breve del 15 marzo,
1288, Mss. della Bibl. com. di Palermo, Q. q. G. 1, fog. 155).
Indi il trattato di Campofranco, scritto da un notaio del papa: per
effetto del quale Carlo II pagò ventimila marchi, togliendone in presto
diecimila da Eduardo; die’ sicurtà per altri settemila; statichi solo
inglesi; parola ch’entro un anno procacciasse tregua tra Francia ed
Aragona, o si rendesse alla prigione. Saragozza e altre città e baroni
d’ambo le parti garantiron l’osservanza de’ patti; e Carlo giurolli una
prima volta, e uscito di Catalogna rinnovò il giuramento, che il papa
poi sciolse (Rymer, loc. cit., pag. 368 e seg., parecchi diplomi del
18, 21, 24, 25, e molti del 27 ottobre 1288, e altri del 28, 29 ottobre
e 3 novembre dello stesso anno e 9 marzo 1289; Lünig, loc. cit., pag.
1035 a 1040; Raynald, Ann. ecc., 1288, §§. 16, 17).
Il dubbio in cui si restò pe’ patti di Campofranco, si scorge ancora
da una lettera d’Alfonso data 4 gennaio 1290, dove affermansi non
annullati que’ d’Oleron, e obbligatosi Carlo a procacciar la pace anche
a Giacomo di Sicilia. Carlo II fu aiutato di danari al pagamento del
riscatto, non meno da’ suoi sudditi, che da città italiane. Soprastette
prima in Provenza; poi in primavera del 1289 passò in Italia; venne nel
regno, ove fermò la tregua di Gaeta; e ripartì immantinenti per andare
in Francia, a continuar le pratiche della pace, e far la commedia del
presentarsi in Ispagna, poichè gli altri potentati accaniti non voleano
piegarsi alla pace, ch’egli procacciava, portato dalla sua indole più
che da’ suoi interessi (Rymer, loc. cit., pag. 429, 430, 435, 438,
441, diplomi del 5 e 7 settembre, 30 ottobre, 1 e 2 novembre 1289, e
4 gennaio 1290, e diploma del 1 novembre 1289, anche pubblicato dagli
archivi d’Aix, per Papon, Hist. gén. de Provence, tom. III, docum.
20; Raynald, Ann. ecc., 1289, §§. 1 a 11, e 13, 14, 15; Cronica di
Iacopo Malvecio, in Muratori, R. I. S., tom. XIV, cap. 103, 104, 106,
108, e diplomi di Carlo II in essa trascritti, dati di Marsiglia il
1 dicembre 1288, di Genova a 26 aprile 1289, e di Rieti il dì della
Pentecoste del 1289, da’ quali si vede che il comune di Brescia porse
2,000 fiorini a Carlo, che ne l’avea pregato con molta istanza, dicendo
dover soddisfare il danaro o tornar in prigione). L’insistenza del
papa a minacciare Alfonso dopo la liberazione di re Carlo, per ottener
quella de’ figliuoli, e l’abbandono assoluto di Giacomo re di Sicilia,
si scorge da un breve del 25 settembre 1288, due del 9 febbraio,
cinque del 31 maggio, uno del 28 giugno, e uno del 7 luglio 1289,
relativi tutti a una novella concessione di decime ecclesiastiche al
re di Francia, e una bolla del 31 maggio 1289, con la quale si dava
autorità al vescovo d’Orléans e all’abate di Cluny, di ribenedire gli
scomunicati per aderenza con Pietro o con Alfonso d’Aragona. Negli
archivi del reame di Francia, J. 714.—18, 12, 11, 12, 12, 13, 13, 14,
15, 18, 15.
I comuni del regno di Napoli nel 1287 contribuiron danaro per la
liberazione del re, come si scorge da un diploma nel citato Elenco
delle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. II, pag. 20. Veggansi
anche per tutte queste negoziazioni, Bart. de Neocastro, cap. 111,
112.—Niccolò Speciale, lib. 2, cap. 15.—Tolomeo da Lucca, Hist. ecc.,
lib. 24, cap. 23, in Mur., R. I. S., tom. XI.—Gio. Villani, lib. 7,
cap. 125–130.—Ramondo Montaner, cap. 162, 166, 167, 168, 169, che più o
meno ne riferiscono il vero.
[44] Un diploma di Carlo II dato di Venosa a 23 febbraio (non segnai
bene l’Ind.) fa parola di danaro dato a Ruggier di Sangineto, a domanda
della moglie, per lo riscatto de’ suoi figliuoli. Nel r. archivio di
Napoli, reg. 1291, A, fog. 213.
[45] Bart. de Neocastro, cap. 112.
Nic. Speciale, lib. 2, cap. 13.
[46] Bart. de Neocastro, loc. cit,, Nic. Speciale, lib. 2, cap. 14.
Veggasi anche il Montaner, cap. 116, 150, 163 e 165, il quale in vero
segna due antecedenti passaggi di Giacomo in Calabria, e dà a veder
sempre che molti fatti s’eran confusi nella sua memoria
[47] Si ritrae da’ diplomi del 27 e 28 giugno, notati nello Elenco
delle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. II, pag. 43 e 44, nota.
2.
[48] Raynald, Ann. ecc., 1289, §. 13.
[49] Bart. de Neocastro, cap. 112.
Nic. Speciale, lib 2, cap. 16.
L’appello al servigio militare entro pochi giorni, si ritrae dal citato
Elenco, tom. II. pag. 48, 49, 50 e 51, ove leggonsi vari diplomi
dell’11, 12, 13 e 16 luglio 1289.
[50] Ibid., pag. 51, diploma del 31 luglio.
[51] Raynald, Ann. ecc., 1289, §. 15.
[52] Bart. de Neocastro, cap. 112.
Nic. Speciale, lib. 2, cap. 14.
Montaner, cap. 164, 165, 169.
Gio. Villani, lib. 7, cap. 134.
I gravi danni sofferti dalla città di Gaeta, si ritraggono anche dalle
immunità delle tasse regie e fin delle decime ecclesiastiche, datele
poco appresso in ristorazione e premio. Raynald, Ann. ecc., 1290, §§.
24, 25, e Villani, loc. cit.
[53] Bart. de Neocastro, cap. 112.
Nic. Speciale, lib. 2, cap. 14.
Montaner, cap. 169.
Raynald, Ann. ecc., 1289, §§. 65, 67.
Gio. Villani, lib. 7, cap. 134, il quale dice il nostro esercito
respinto di Calabria dal conte d’Artois. Non è vero, com’altri afferma,
che Artois, cruccioso della tregua, lasciasse i servigi di Carlo;
perchè da molti diplomi notati nello Elenco più sotto citato delle
pergamene del r. archivio di Napoli, tom. II, pag. 62, 63, 65, 66,
ec., si ritrae che Carlo, partito poco appresso, gli commettea gli
affari del regno, chiamandone vicario Carlo Martello suo figliuolo;
e nel diploma del 27 dicembre 1290, ch’io pubblico, docum. XXV, lo
stesso Artois attesta aver giurato la tregua di Gaeta, e scrive da
ministro di re Carlo per procacciarne l’osservanza. Le condizioni della
tregua, taciute dagli scrittori che ne portan solo la durata, si leggon
chiaramente nel citato docum. XXV.
Il soggiorno di Carlo II al campo di Gaeta confermasi per un diploma
del 18 agosto 1289, nell’Elenco citato, tom. II, pag. 57.
I particolari detta pratica della tregua, scorgonsi ancora da una
lettera di Carlo II ad Alfonso d’Aragona, data il 1 novembre 1289, in
Rymer, tom. II, pap, 441.
Questi diplomi e due altri di Giacomo dati a 17 e 30 luglio 1288 in
Palermo, Mss. della Bibl. com. di Palermo, Q. q. G. 1, fog. 156 e
158, correggono l’errore del Neocastro e dello Speciale, che portano
quest’impresa nella state del 1288; perchè i primi dimostrano fermata
la tregua d’agosto 1289, i secondi che Giacomo nella state del 1288
fosse in Palermo. Forse nacque l’errore dal ricordare l’indizione
piuttosto che l’anno, perchè la seconda indizione ricadea appunto sul
fin della state dell’88, sì come nel corso di quella dell’89.
Bonifazio poi rimproverò a Carlo questa tregua frettolosa, fermata
senza saputa sua nè di Gherardo. Essi erano allor legati del papa
all’oste angioina; ed è strano che uno di loro si sarebbe opposto a ciò
che volea il papa. Breve del 9 gennaio 1300, peste Raynald, Ann. ecc.,
1300, §. 14.
[54] Diploma dato il 27 dicembre quarta Ind. (1290). Docum. XXV.
Queste infrazioni della tregua, che erano scambievoli, si veggono da
parecchi altri diplomi, cavati come il precedente dal r. archivio di
Napoli.
Diplomi dati di San Gervasio il 28 ottobre terza Ind. (1289), scritti
da Roberto conte d’Artois, e Carlo primogenito del re Carlo II, a
Giacomo d’Aragona e a Ruggier Loria, lagnandosi di atti contrari alla
tregua. Reg. seg. Carlo II, 1291, A, fog. 10, a t.
Diploma di Ruggier Loria, dato di Messina a 26 settembre quarta Ind.
(1290), col quale si lagnava della preda di alcune navi siciliane
caricate in Catania di grano, del prezzo di tarì 14, 10 a salma, e
prese da sei galee e un galeone di Puglia; e chiedendo la ristorazione,
fieramente conchiudea: _Alioquin nos qui bilingui ore non loquimur
et quod in animo gerimus labiis simulari nescimus, vobis in apertum
deducimus quod treuguas ipsas genti nostre observari similiter
faciemus_. Fu indirizzata la lettera al conte Giovanni di Monforte, e
da costui ad Artois, e trascritta in un diploma dato di Corneto, il 4
novembre quarta Ind. col quale alle minacce di Loria, si pagò subito il
valsente della preda, non senza far querela di altre simili infrazioni
dalla parte de’ Siciliani. Reg. cit. fog. 163 e 164.
Altri diplomi del conte d’Artois dati di Corneto il 4 novembre quarta
Ind., indirizzati, il primo a Giacomo, il secondo a Ruggier Loria,
descrivean tutte le violazioni alla tregua, fatte di parte siciliana.
Ibid., fog. 166 e 166 a t.
Diplomi dati a 21 e 22 dicembre quarta Ind., anche indirizzati a
Giacomo e a Loria, su lo stesso argomento, e dettati su lo steso stile
del diploma del 27 dicembre seguente, da me pubblicate. Ibid. fog. 185
e 185 a t.
[55] Diploma di Roberto conte di Artois, dato di Corneto a 21 febbraio
terza Ind. (1290), per lo scambio di Guglielmo Mallardo, prigione del
Siciliani, col decano di Nicastro, preso mentre parteggiava per essi in
Calabria. Nel r. archivio di Napoli, reg. di Carlo II, seg. 1291, A,
fog. 5.
Diploma dato di Venosa a 6 novembre terza Ind. (1289), per mandarsi una
barca al Castell’Abate, a trattar la liberazione di Roberto di Cambray,
prigione de’ nemici. Ibid., fog. 11 a t.
Diploma dato di Napoli a 12 maggio terza Ind. (1290), a Giovanni
d’Eusebio, abate di Sorrento. Gli è data licenza d’andare in Ischia,
Capri, Castell’Abate, e se occorra anche in Sicilia, per ottener la
liberazione di un vescovo frate Pietro, d’Arrigo Filangieri, Pietro
Capece e Roberto Apperdicaro, militi, e altri uomini da Sorrento _nuper
captorum ab hostibus_. Ibid., fog. 27 a t.
Diploma dato di Napoli il 14 maggio terza Ind., al generale ministro
de’ Minori, sopra la liberazione di alcuni frati presi da’ nemici, che,
secondo la tregua, non si potean di ragione chiedere, perchè presi in
terra, non in mare. Nondimeno il governo di Napoli ne avea scritto a
Ruggier Loria. Ibid., fog. 30.
[56] Diploma dato di Venosa a 17 dicembre terza Ind. (1289). Il
giustiziere di Basilicata vada alla terra Giordana; prenda 150 cavalli
e 100 fanti; e si porti subito alle frontiere de’ nemici a combatterli.
Nel r. archivio di Napoli, reg. seg. 1291, A, fog. 23.
Altro dato di Napoli a 9 marzo terza Ind. (1290). Annunzia estrema cura
a guardar da insulto nemico il ducato d’Amalfi; e contiene molti minuti
provvedimenti di riparazione di fortezze, vittuaglie, ec. Ibid. fog. 28.
Altro dato di Napoli a 11 marzo terza Ind. Perchè Niccolò di Gesualdo,
capitano di Napoli, pigli il comando di tutta la marina dalla torre
ottava infino a Pozzuoli, per prevenir le offese de’ nemici. Ibid.,
fog. 28 a t.
Altro dato di Napoli a 9 maggio terza Ind. Somiglianti e più affannosi
ordini a Adamo Arenga, per la costiera dalla Rocca di Mondragone infino
a Gaeta. Ibid.
Altro dato di Napoli a 13 maggio terza Ind. Per provvedersi saette ne’
luoghi marittimi del ducato di Amalfi. Ibid., fog. 29.
[57] Veg. il docum. XXV, citato di sopra.
[58] Diploma del 26 settembre 1290, citato nella pagina prec, nota 1.
[59] Bart. de Neocastro, cap. 113.
Nic. Speciale, lib. 2, cap. 14.
Raynald, Ann. ecc., 1290, §. 7.
[60] Bart. de Neocastro, cap. 112.
I portatori di questa o altra somigliante ambasceria di Giacomo,
passarono per lo regno di Napoli, se pur non negoziarono anche col
vicario di quello. Ce l’attesta un diploma del conte d’Artois, dato
il 4 novembre 1290 in Corneto, pel quale s’ingiunge al giustiziere di
Basilicata dì vegliare stretto gli oratori nimici, che non tramassero
coi cittadini. Elenco citato delle pergamene del r. archivio di Napoli,
tom. II, pag. 68.
[61] Questi viaggi di Carlo II, scorgonsi da’ diplomi notati
nell’Elenco delle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. II, pag.
61, nota 1.
[62] Due diplomi del 1294 e dal 1303, negli archivi del reame di
Francia, J. 511. 10, e J. 512. 24, contengono le scritte del ricevuto
per 28,500 lire tornesi prestate a Carlo II, dall’ultimo febbraio 1292,
al 27 agosto 1293, della qual somma la più parte si dovea conteggiare
col papa.
[63] Bart. de Neocastro, cap. 114.
[64] Raynald, Ann. ecc., 1290, §. 21.
[65] Diplomi del 5 e 7 settembre 1289, in Rymer, op. cit., tom. II,
pag. 429, 430.
Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 117.
[66] Diplomi del 4 e 19 gennaio 1290, in Rymer, op. cit., pag. 456.
Conferma ciò il Montaner, cap, 172, velandolo al suo solito; e meglio
il ritrae Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap, 120 e seg.
[67] Prima si stabilì a Perpignano, dove non andarono gli ambasciadori
d’Alfonso, perchè non piacque ai commissari deputati dalle corti.
Diplomi del 18 gennaio, 2 e 3 febbraio 1290, Rymer, loc, cit.
[68] Bart. de Neocastro, cap. 112.
Raynald, Ann. ecc., 1290, §§. 18 e 19, breve del 23 marzo 1290, e §.
20, diploma del 20 gennaio.
[69] Bart. de Neocastro, cap. 114.
La testimonianza di questo scrittore intorno al permesso dato a Giacomo
di mandare ambasciadori, è confermata da un breve di Niccolò IV,
indirizzato il 16 gennaio 1291, a Carlo di Valois richiedendolo di
lasciar passare ne’ suoi domini questi oratori. Negli archivi del reame
di Francia, J. 715, 26.
[70] Diploma de’ cardinali di Sabina e di San–Niccolò in carcere
Tulliano, convalidato co’ suggelli dei re di Francia e di Napoli, negli
archivi del reame di Francia, J. 511, 8.
[71] Diplomi del 19 febbraio e 12 aprile 1291, in Rymer, tom. II, pag.
501 e seg. Esiste ne gli archivi del reame di Francia J. 587, 16,
l’originale trattato dei 13 febbraio.
[72] Rymer, loc. cit., pag. 504, diploma del 20 febbraio 1291.
[73] Bart. de Neocastro, cap. 114.
Montaner, cap. 173, il quale con molti errori porta tutto questo
trattato. Per altro egli il dice fatto in Tarascon, che si riscontra
co’ diplomi; ma il Neocastro lo suppone in Aix, forse dalla vicinanza
de’ luoghi, o perchè qualche conferenza veramente si fosse tenuta in
Aix.
Veggasi per le nozze della figliuola di Carlo II con Carlo di Valois,
il diploma del 18.....1290, in Lünig. Cod. Ital. dipl. tom. II, Sicilia
e Napoli, n. 62; e in Martene e Durand, Thes. Nov. Anecd. tom. I, pag.
1236.
Due diplomi di Carlo II, negli archivi del reame di Francia, J. 511, 7,
dati il.. dicembre 1289 e il 18 agosto 1290, contengono le condizioni
del matrimonio; tra le quali la principale è, che le due contee si
trasferivano al Valois anche nel caso di morte di Margherita, quand’ei
cedesse il dritto su l’Aragona. Premorendo Valois alla moglie, costei
avrà l’usufrutto, e Filippo il Bello la proprietà. Il secondo dei
diplomi si trova in Dumont, Corps diplom., tom. I, part. 1, pag. 420.
Un altro diploma di Filippo il Bello, dato in Parigi, settembre 1290,
dice già celebrato il matrimonio del Valois. Papon, Hist. gén. de
Provence, tom. III, docum. 23.
[74] Annali genovesi, in Muratori, R. I. S., tom. VI, pag. 600
[75] Bart. de Neocastro, cap. 114, 115, 116, 117.
Nic. Speciale, lib. 2, cap. 17.
Montaner, cap. 174, 175, 176.
Anon. chron, sic., cap. 48, il quale scrive: _Sub cujus regis Jacobi
dominio, omnes existentes in Sicilia de bono in melius multiplicantes
ditati sunt, etc_.
La rinomanza a che salì Giacomo per la difesa della Sicilia, è toccata
leggiadramente da Amanieu des Escas in una poesia provenzale in cui il
trovadore esalta il valor della sua donna su quello del
...Rey Jacma d’Arago
Que reys es dels Cecilias
Ses grat de Frans’ e de Romas.
RAYNOUARD, _Choix_, etc. t. V, p. 24.
Il titolo dì Federigo, Infante dell’Illustre re d’Aragona, Luogotenente
generale del regno di Sicilia, si legge in parecchi diplomi. L’uno ne
la chiesa di Cefalù, dato in Palermo 30 dicembre settima Ind. (1294),
ne’ Mss. della Bibl. com. di Palermo, Q. q. fog. 70, pubblicato in
parte dal Pirro, Sic. sacra, Not. ecc. Ceph. xv. e dal Testa, Vita di
Federigo, docum. 11.
L’altro del 24 gennaio quinta Ind. (1292), Testa, Ibid. docum. 15.
[76] Veggasi i cap. VIII e IX e in particolare la not. 1 alla pag. 226,
t. I.
[77] A questo supposto ci conducono i testamenti di Alfonso e di
Giacomo citati qui appresso, e il vario linguaggio degli storici
intorno le ultime disposizioni di Pietro. Veggansi il Montaner, cap.
185; Bartolomeo de Neocastro, cap. 124, ove si legge: _Non enim quod
pater decrevit in ultimis_, etc.; e Niccolò Speciale, lib. 2, cap. 7 e
17: _Quod si testamentum patris in suis viribus consistebat, ex tunc
regnare debuisset in Sicilia Fridericus_.
[78] Diploma nel Testa, Vita di Federigo II di Sicilia, docum. 3.
Scurita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 120.
[79] Testamento di Giacomo, dato di Messina a 15 luglio 1291, in
Bofarull, tom. II, pag. 251, citato da Buchon, edizione di Montaner,
1840, pag. 388.
[80] Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 123.
[81] Ibid., cap. 124; Bartolomeo de Neocastro, cap. 118.
Mariana, Storia di Spagna, lib. 14, cap. 15.
[82] Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap 125.
Montaner, cap. 177, 178.
[83] Diploma dei 10 agosto 1292, in Capmany, Memorias, etc., tom. IV,
docum. 8.
[84] Raynald, Ann. ecc., 1291, §§. 53, 55.
Un’altra bolla di Niccolò, data il 13 dicembre 1291, concedea al
vescovo di Carcassonne, e all’abate di S. Germain di ribenedir gli
scomunicati d’Aragona, per favorire il Valois. Questi, per un diploma
del 13 ottobre 1292, diè larga autorità a perdonare e ricevere omaggi
in Aragona a Eustachio di Conflans, governatore di Navarra e a Giovanni
di Burlas; negli archivi del reame di Francia, J. 715, 15, e J. 587, 17.
[85] Raynald, Ann. ecc., 1291, §. 59; e 1293, §§. 15 e 16.
[86] Annali Genovesi, in Muratori, R. I. S., tom. IX, pag. 601.
[87] Bart. de Neocastro, cap. 119.
[88] Montaner, cap. 179.
[89] Bart. de Neocastro, cap. 119.
Raynald, Ann. ecc. 1292, §. 14 a 19.
Questa deliberazione della repubblica non si legge negli annali
genovesi; ma gli altri fatti che vi si narrano la rendon probabilissima
e forse necessaria, come la riferiste il Neocastro, aggiugnendo con
grande esattezza gli stessi nomi del podestà e de’ capitani che son
registrati ne’ detti annali sotto quell’anno.
Nel Capmany, Memorias, etc., tom. IV, docum. 6, si leggono le
istruzioni date da Giacomo di Barcellona a 3 Aprile 1292, a Oberto di
Volta suo legato in Genova. Il re d’Aragona si lagnava di armamenti
fatti contro di lui, di qualche ostilità commessa in mare, e de’
commerci interrotti con la Sicilia; e chiedea che si assicurassero le
amichevoli comunicazioni. Copie di queste istruzioni furon mandate a
cinque fratelli Doria, tre Spinola, due Volta, due Escatrafico, Niccolò
Fiesco, e Manuele Zaccaria.
[90] Ann. genovesi, in Muratori, R. I. S., tom. VI, pag. 603, 604, 605.
[91] Bart. de Neocastro, cap. 120.
Gio. Villani, lib. 7, cap. 145.
[92] Raynald, Ann. ecc., 1291, §§. 56, 58, 59.
[93] Gio. Villani, lib. 7, cap. 119, 121, 151.
[94] La penuria di danari e debolezza del governo di Napoli in questo
periodo, si scorgon da parecchi diplomi del 1292–94, nel citato Elenco
delle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. II, pag. 91, 102. 111,
115, 131, 132, 149.
Carlo chiedea danari per la guerra o col pretesto della guerra. Levò
una nuova colletta che si chiamava il Terzo. Ibid., pag. 91 a 131.
[95] Nic. Speciale, lib. 2, cap. 18.
[96] Bart. de Neocastro, cap. 121, 122, 123.
Nic. Speciale, lib. 2, cap. 19.
Montaner, cap. 159, 160, non senza anacronismi e altre differenze.
Ei scrive queste scorrerie dianzi l’impresa di Giacomo nel 1289;
fa depredar prima delle Isole e della Morea, anche Tolomitta e i
mari d’Egitto, e poi Patrasso e Cefalonia, di che non fan motto gli
scrittori siciliani. Costui e Speciale portano in Terra d’Otranto
l’affronto con Guglielmo Estendard, che il Neocastro dice avvenuto
alle Castella, ed io così anche ho scritto, per parermi il Neocastro
diligentissimo in questo periodo. Delle minacce della nostra flotta
su le coste pugliesi nella state del 1292, portan testimonianza tre
diplomi nell’Elenco delle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. II,
pag. 95, 98.
[97] Bart. de Neocastro, cap. 123, 124.
[98] Si ritrae da tutti gli autori citati in questo capitolo; e assai
vivamente dal soprannome di regina della santa pace, che dier gli
Aragonesi e’ Catalani a Bianca, figliuola di Carlo II, quando si maritò
con Giacomo per effetto di questo bramato accordo. Montaner, cap. 182.
[99] Queste occulte cagioni, che trascinarono Giacomo divenuto re
d’Aragona ad abbandonare o tradir la Sicilia collegandosi co’ suoi
nimici, si ritraggono qua e là da tutte le autorità citate nel presente
capitolo; e massime dal Surita, Ann. d’Aragona, lib. V, cap. 1 a 10.
[100] Bart. de Neocastro, cap. 118.
Alle parole di questo istorico do piena fede quanto all’ottimo governo
di Federigo luogotenente, perch’egli avea interesse a mostrarsi giusto
e zelante del ben pubblico; e che il fosse stato, il provano ancora il
fatto del popolo che lo esaltò al trono, e i suoi medesimi atti nei
primi tempi del regno. Non mi è parso ricordar la lapide di Girgenti
del 1293, pubblicata dal Testa, op. cit., docum. 4, ove Federigo è
chiamato _Juris amator_, perchè i grandi, o buoni o pravi, non patiron
penuria mai di si fatte parole, nè v’ha testimonianza istorica più
fallace che le lodi a principi contemporanei.
Per le poesie di Federigo l’Aragonese si vegga il Quadrio, Storia e
ragione d’ogni poesia, correggendolo solo in questo, che attribuisce
tai versi a Federigo III di Sicilia detto il Semplice, non a Federigo
II. Veggasi ancora il docum. XLIV.
[101] Veggasi un diploma di Carlo II, dato di Napoli il 29 settembre
1300, pubblicato dal Buscemi, Vita di Giovanni di Procida, docum. 8,
cavato dal r. archivio di Napoli, nel quale si legge per Giovanni di
Procida: _Sane per conventiones inhitas???? super reformatione pacis
inter nos et magnificum principem dominum Jacobum Aragonum regem
illustrem, nunc filium nostrum carissimum, tunc hostem pubblicum,
nobisque molestum tamquam per duces belli inter alia fuit conventum:
Quod Joannes de Procida rebus tunc humanis perfruens ad certa bona
stabilia in regno Sicilie que per culpe contatagium contra majestatem,
etc.......... perdiderat restitueretur in integrum ex nostro beneficio
principali, etc._
[102] Diploma del 20 marzo 1293, dal r. archivio di Napoli, registro dì
Carlo II, segnato 1290, A, fog. 164, citato ne’ Discorti di D. Ferrante
della Marra, Napoli, 1641, pag. 155.
Sì può sospettare che non ad altro effetto fossero stati mandati in
Sicilia, sotto specie di consultare con Giovanni di Procida per gravi
lor malattie, quasi mancando al tutto i medici nel reame di Napoli,
Gualtiero Caracciolo e Manfredo Tomacello, come si scorge da’ diplomi
del medesimo archivio, citati dal Marra nello stesso luogo.
Duolmi non aver potuto nè pubblicare nè leggere per tenore il detto
importantissimo diploma del 20 marzo 1293, perchè quel registro fu
distrutto in una delle sommosse che recaron tanto guasto agli archivi
pubblici di Napoli. Per altro non è da dubitare della esattezza della
citazione, quando se ne trovano fedelissime mille e mille altre del
Marra, e io stesso studiando que’ registri, ho veduto una infinità di
diplomi segnati certo da lui, perchè toccavano uomini della propria
famiglia o d’altre affini. Costui, che avrebbe potuto fabbricare una
base saldissima alle istorie della alla patria, durò sì penosa fatica
per tesser la genealogia di tutte le famiglie nobili imparentate con la
propria!
Danno argomento di somiglianti pratiche in Sicilia nel 1294 altri
diplomi, l’uno dato d’Aquila a 3 ottobre ottava Ind. anno 10 di
Carlo II, ch’è salvocondotto per quaranta di ad Arnaldo de Mairata,
almugavero catalano, venuto testè di Sicilia, e disposto a far ritorno,
pro certis suis negotiis; e l’altro dato di Napoli a 16 novembre ottava
Ind. salvocondotto al frate Rinaldo de Poncio, prior degli Spedalieri
in S. Eufemia, per recarsi in Sicilia. Nel r. archivio di Napoli, reg.
1294–1295, A, fog. 28 a t. e 54 a t.
[103] L’ufficio di costui nell’ordine Gerosolimitano, ch’è stato
argomento di dubbio tra i nostri istorici, si legge precisamente nel
diploma del 10 ottobre 1294, citato in questo medesimo capitolo, pag.
62, in nota.
[104] Bart. de Neocastro, cap. 114.
Nic. Speciale, lib. 2, cap. 20, 24.
Montaner, cap. 181.
Un diploma di Carlo di Valois negli archivi del reame di Francia, J.
587,18, dato d’aprile 1293, annunzia che si dovea fare un abboccamento
tra i legati di Carlo II, Filippo il Bello e Giacomo di Maiorca,
con que’ dei tre fratelli Giacomo, Federigo, e Pietro; e promette
rinunziare alla concessione del reame d’Aragona, se fosse mestieri per
la pace.
[105] Così leggiamo nel Neocastro, dal quale è tolta tutta la diceria
del Falcone, ch’ei forse udì raccontare dall’oratore medesimo.
[106] Bart. de Neocastro, cap. 124.
La più parte de’ nostri istorici, non escluso il Testa, confondendo
questa con l’altra ambasceria del 1295, ne portano una sola, mettendo
insieme i nomi degli oratori dell’una e dell’altra. Non attendon essi
che il Neocastro assegna a questa ambasceria la data del 1293, e
riporta che Giacomo negasse il trattato; che lo Speciale e i diplomi
mostran l’altra seguita d’ottobre 1295, e che il re confessasse il
trattato: nè che son diversi i nomi degli oratori. Ad Accorgersi
dell’errore sarebbe ancora bastato il riflettere su le parole del
Neocastro, dalle quali si vede espresso ch’egli scrivea durante ancora
il regno di Giacomo in Sicilia; quando ognun sa che esso ebbe fine con
You have read 1 text from Italian literature.
Next - La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 25
  • Parts
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 01
    Total number of words is 4310
    Total number of unique words is 1850
    32.5 of words are in the 2000 most common words
    46.4 of words are in the 5000 most common words
    53.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 02
    Total number of words is 4456
    Total number of unique words is 1816
    31.7 of words are in the 2000 most common words
    45.1 of words are in the 5000 most common words
    52.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 03
    Total number of words is 4461
    Total number of unique words is 1799
    34.3 of words are in the 2000 most common words
    49.4 of words are in the 5000 most common words
    56.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 04
    Total number of words is 4433
    Total number of unique words is 1776
    33.7 of words are in the 2000 most common words
    48.0 of words are in the 5000 most common words
    55.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 05
    Total number of words is 4425
    Total number of unique words is 1914
    32.6 of words are in the 2000 most common words
    46.4 of words are in the 5000 most common words
    53.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 06
    Total number of words is 4457
    Total number of unique words is 1804
    35.2 of words are in the 2000 most common words
    49.1 of words are in the 5000 most common words
    56.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 07
    Total number of words is 4467
    Total number of unique words is 1842
    32.6 of words are in the 2000 most common words
    47.1 of words are in the 5000 most common words
    54.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 08
    Total number of words is 4490
    Total number of unique words is 1877
    33.4 of words are in the 2000 most common words
    47.8 of words are in the 5000 most common words
    55.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 09
    Total number of words is 4463
    Total number of unique words is 1813
    33.9 of words are in the 2000 most common words
    47.4 of words are in the 5000 most common words
    54.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 10
    Total number of words is 4481
    Total number of unique words is 1877
    32.4 of words are in the 2000 most common words
    45.3 of words are in the 5000 most common words
    52.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 11
    Total number of words is 4428
    Total number of unique words is 1816
    34.8 of words are in the 2000 most common words
    49.2 of words are in the 5000 most common words
    57.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 12
    Total number of words is 4437
    Total number of unique words is 1736
    34.8 of words are in the 2000 most common words
    47.9 of words are in the 5000 most common words
    55.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 13
    Total number of words is 4478
    Total number of unique words is 1687
    35.5 of words are in the 2000 most common words
    48.3 of words are in the 5000 most common words
    55.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 14
    Total number of words is 4371
    Total number of unique words is 1771
    35.8 of words are in the 2000 most common words
    49.1 of words are in the 5000 most common words
    56.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 15
    Total number of words is 4321
    Total number of unique words is 1814
    32.5 of words are in the 2000 most common words
    45.6 of words are in the 5000 most common words
    51.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 16
    Total number of words is 3554
    Total number of unique words is 1517
    12.2 of words are in the 2000 most common words
    17.9 of words are in the 5000 most common words
    21.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 17
    Total number of words is 3822
    Total number of unique words is 2461
    9.3 of words are in the 2000 most common words
    12.7 of words are in the 5000 most common words
    15.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 18
    Total number of words is 3815
    Total number of unique words is 1999
    12.1 of words are in the 2000 most common words
    16.7 of words are in the 5000 most common words
    20.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 19
    Total number of words is 3816
    Total number of unique words is 1847
    7.9 of words are in the 2000 most common words
    12.1 of words are in the 5000 most common words
    16.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 20
    Total number of words is 3925
    Total number of unique words is 1766
    6.2 of words are in the 2000 most common words
    9.7 of words are in the 5000 most common words
    13.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 21
    Total number of words is 4108
    Total number of unique words is 1724
    6.5 of words are in the 2000 most common words
    10.0 of words are in the 5000 most common words
    14.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 22
    Total number of words is 4020
    Total number of unique words is 1949
    17.9 of words are in the 2000 most common words
    24.5 of words are in the 5000 most common words
    29.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 23
    Total number of words is 3832
    Total number of unique words is 1325
    37.8 of words are in the 2000 most common words
    52.4 of words are in the 5000 most common words
    59.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 24
    Total number of words is 4113
    Total number of unique words is 1312
    37.7 of words are in the 2000 most common words
    50.4 of words are in the 5000 most common words
    58.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 25
    Total number of words is 4113
    Total number of unique words is 1285
    40.7 of words are in the 2000 most common words
    52.8 of words are in the 5000 most common words
    60.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 26
    Total number of words is 4186
    Total number of unique words is 1322
    37.8 of words are in the 2000 most common words
    51.4 of words are in the 5000 most common words
    59.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 27
    Total number of words is 4188
    Total number of unique words is 1331
    36.0 of words are in the 2000 most common words
    48.8 of words are in the 5000 most common words
    55.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 28
    Total number of words is 4253
    Total number of unique words is 1352
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    50.0 of words are in the 5000 most common words
    57.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 29
    Total number of words is 4052
    Total number of unique words is 1411
    37.6 of words are in the 2000 most common words
    49.4 of words are in the 5000 most common words
    58.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • La guerra del Vespro Siciliano vol. 2 - 30
    Total number of words is 222
    Total number of unique words is 155
    45.7 of words are in the 2000 most common words
    55.8 of words are in the 5000 most common words
    60.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.