Gli eretici d'Italia, vol. II - 28

Total number of words is 4360
Total number of unique words is 1760
35.8 of words are in the 2000 most common words
51.1 of words are in the 5000 most common words
59.6 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
Maccabei; o la critica, come nell'epistola di san Giuda, che sembra
allegare qualche libro apocrifo, qual è quello di Enoch[217].
Cattolici e Protestanti si accordavano nel considerare la Bibbia, e
specialmente il Nuovo Testamento, come la fonte della verità; e però
importava fissare il numero e la lezione de' libri canonici[218]. Se non
che gli uni ne attribuivano l'interpretazione alla Chiesa, gli altri
all'individuo. Pe' Cattolici l'infallibilità della Chiesa venne
identificandosi con quella del clero e del papa: pe' dissidenti il
rispetto verso il libro arrivò a dare miracoloso carattere alla lettera,
e direi fino ai punti vocali introdotti dai rabbini del medioevo; per
essi la Bibbia è incerta, perchè di traduzione umana; la nostra è
d'autorità divina.
La Chiesa fu fondata mediante la predicazione, cioè la parola; nè la
parola perdette l'autorità quando venne scritta. Quanto la Scrittura è
dunque venerata la parola tramandata a voce. Della verità di questa è
testimonio l'esser accettata da tutte le Chiese cristiane fin
dall'origine: non potendosi credere che provenga d'altra fonte che dagli
apostoli. La tradizione è dunque la credenza costante e universale della
Chiesa, depositata ne' monumenti storici: onde vien detta il criterio
per interpretare la santa Scrittura. Custode di questa come della
tradizione è la Chiesa.
Tal sarebbe il sunto delle dottrine ove dissentono i Protestanti dai
Cattolici, e quando Bossuet ne fece l'esposizione, enumerando le sole
verità decretate dal Concilio di Trento, senza badare alle temerarie
curiosità della scolastica, nè fermarsi ad objezioni fatte a dottori
particolari, o contro punti nè universalmente, nè necessariamente
ricevuti, gli avversarj stupirono di trovarsi così poco discosti.
Alcune volte non potendo i Padri accordarsi nell'espressione di qualche
articolo, gli diedero forma negativa; condannarono cioè la proposizione
contraria; il che non implica che si abbia sempre per vera tutta la
positiva opposta.
Altri punti sono espressi in termini generali, il che è ben diverso da
termini vaghi od ambigui: questi o non han senso, o nessun senso
preciso; i generali non portano l'estrema evidenza, ma sono chiari fino
a un certo grado, cioè fin dove lo davano le parole della Scrittura e
dei santi padri. Tal sarebbe la quistione d'un punto tanto controverso,
quant'è il purgatorio. Anime giuste possono uscir dal mondo non
interamente purificate; ora lo Spirito Santo proferì che niente d'impuro
entrerà nella città santa[219] e la Chiesa ha dalla tradizione di tutti
i secoli che l'intero purificamento se ne fa dopo morte[220] per mezzo
di pene non definite, le quali da preghiere dei vivi possono esser
alleviate o assolute. Il Concilio si limita a definire che le preci dei
vivi possono suffragare pei defunti, senza entrar in particolarità nè
sulle loro pene, nè sul modo onde vengano purgati; locchè non era
precisato dalla tradizione; solo chiarendo che sono purificati per Gesù
Cristo, essendolo per le preghiere ed oblazioni fatte in suo nome.
Così, anche dopo usciti dalla Chiesa visibile, perdurano i nodi che non
siansi volontariamente spezzati, e i defunti formano ancora una Chiesa
con noi, insieme cogli angeli e con Cristo. Solo i dannati resteranno
separati dalla sorgente dell'ordine e della vita, tormentati
dall'angoscia d'una irreparabile divisione; divisione nelle facoltà
dell'anima lottanti; divisione fra l'anima e il corpo non pacificati;
divisione coi consorti; divisione colle creature tutte; divisione fin
dalla morte che indarno invocheranno.
I santi estesero in terra il regno di Dio, talchè i loro benefizj qui
perdurano, e ci lasciarono modelli; ma inoltre continuano ad operare
come protettori, pregano Dio per noi, e noi gli invochiamo anche pei
fratelli purganti. Ogni culto religioso però deve terminarsi a Dio come
a suo fine necessario; e l'onor che la Chiesa rende alla beata Vergine e
ai santi può chiamarsi religioso, perchè si riferisce necessariamente a
Dio; si ricorre alla intercessione di loro come di persone più
aggradevoli a Dio; e qualunque sia la forma d'invocarle, sempre si
riduce al _pregate per noi_. A Dio si offre il santo sacrifizio facendo
menzione dei santi affinchè degninsi pregare per noi[221].
Dietro alla parte dogmatica doveasi discutere la gerarchica.
L'episcopato, sebbene di istituzione divina, deriva le sue prerogative
dal papa? pur riconoscendo che il papa fu istituito da Cristo,
l'autorità sua è comune solidalmente a tutti i vescovi? La residenza e
l'istituzione dei vescovi, per quanto spetta alla potestà di
giurisdizione, è di ragion divina? o, ciò che importa lo stesso, fin
dove son essi indipendenti dal papa? E le chiavi furono date a Pietro
solo?
A promuovere di tali quistioni lo scioglimento più favorevole
all'autorità pontificia diedero opera attivissima i Gesuiti, e
principalmente il loro generale Lainez «con affetto così grande, come si
fosse trattato della propria salute» (SARPI). Allo zelo di sant'Ignazio
egli univa la scienza delle cose della fede, e nel Concilio
recitò il discorso più famoso, asserendo la plenipotenza papale
(dell'infallibilità non era quistione), con autorità e storia e
argomentazioni dissipando quante objezioni mai si erano elevate, e
affermando che la potestà della giurisdizione al papa solo sia data, e
da lui ogni altra derivi. Se ne risentirono e i vescovi, dei quali
attenuava le prerogative, e i dottori che pendevano alle massime
proclamate a Costanza[222]; e gli storici che sostenevano aver i vescovi
considerata la loro istituzione di giure divino, e quindi indipendente
dal papa, quanto all'origine sebbene a lui, come a capo supremo e unico
di tutta la Chiesa, fosse subordinata quanto all'esercizio. Così esser
continuato fin quando, dopo il Mille, le congregazioni cluniacese,
cistercese ed altre nate allora, operarono che molte funzioni proprie
de' vescovi fossero concentrate a Roma; poi dopo il 1200 nati gli Ordini
mendicanti, viepiù restrinsero l'esercizio dell'autorità episcopale, che
adesso tentava restaurarsi, e che invece trovavasi annichilata da una
congregazione nata jeri, che (diceano) non è ben secolare nè ben
regolare. Pure anche tra i vescovi, molti, anzichè inuzzolirsi
d'ingrandire la propria a scapito dell'autorità pontifizia, sentivano
necessario di salvarla all'ombra di questa; e i principi, vedendo la
propria autorità messa a repentaglio dalle dispute teologiche,
provedeano men tosto a sottigliare sui limiti del potere ecclesiastico,
che ad appoggiarvisi.
Laonde prevalse la parte devota all'autorità pontifizia, almeno nella
forma negativa, quanto al non essersi definito ciò che la parte
contraria avrebbe voluto intorno alla ragion divina della superiorità
de' vescovi a' preti; e restò consolidata quella supreminenza del papa,
che erasi voluta crollare; egli solo interpretasse i canoni, imponesse
le regole della fede e della vita. Pure è notevole che, nel Concilio di
Trento, non trovi una frase sola che rechi qualche nuovo vantaggio ai
papi: nè tampoco le espressioni del fiorentino e del lateranense, tanto
favorevoli al primato de' pontefici e alla loro superiorità al Concilio,
non vennero ripetute, appena i prelati francesi si opposero alla formola
che pareva asserirle; e asserisce il Pallavicini che il papa stesso
rispose, non doversi definire se non ciò che unanimemente piacesse ai
Padri. Così sopravvissero due partiti; quello più compatto, questo più
attivo: nè l'uno, nè l'altro uscendo dal cattolicismo, e riconoscendo
che le decisioni dell'episcopato, riunito attorno al suo centro, sono
infallibili in materia di fede; altrimenti sarebbe possibile che tutta
la congregazione dei fedeli errasse: è così che l'organo supremo, per
cui mezzo la Chiesa si pronunzia, non può mancare all'uffizio di questa,
che è la custodia del vero[223].
Restavano le deliberazioni che riguardavano le riforme dei principi,
cioè il rivendicare le prerogative, usurpate da questi. Il disputare sui
confini delle due autorità poteva metter in pericolo tutto quanto già si
era stabilito intorno alla fede; i principi stessi che, contro i
Protestanti, aveano sostenuto la Chiesa acciocchè non fosse assorbita
nello Stato, or sull'esempio de' Protestanti voleano non solo non
restituirle, ma sottrarle anche altre facoltà, che dicevano mal
convenire al potere spirituale.
Dalla disputa scabrosissima i legati seppero sguizzare domandando tempo
a riflettervi: poi venuta la chiusura, presentarono un decreto generico,
ove proferivano scomunicato il principe che concedesse campo al duello,
ed esortavano l'imperatore e i sovrani a mantenere le ragioni e le
immunità della Chiesa, ed operar che i vescovi risedessero con dignità e
quiete, e rinnovarono tutte le costituzioni antiche sulla libertà
ecclesiastica.
E si dichiarò terminato e chiuso il Concilio; e Pio IV ne confermò
solennemente i decreti, poi fe stendere una _professione di fede_, che
doveano sottoscrivere tutti gli ecclesiastici e dottori. In questa, dopo
il simbolo costantinopolitano, esprimendo il dogma più positivamente che
nel Concilio, si pronunzia intera fede al simbolo apostolico e ai
sacramenti istituiti da Gesù Cristo, che tutti conferiscono la grazia;
si accettano le decisioni del Concilio di Trento circa il peccato
originale, e la giustificazione; nella messa pei vivi e pei morti
offerirsi il vero sacrifizio propiziatorio; nell'eucaristia star
realmente e sostanzialmente il corpo e sangue di Cristo, nei quali si
converte tutta la sostanza del pane e del vino; e Cristo tutt'intero
riceversi sotto l'una o l'altra specie; credersi nel purgatorio e nella
validità dei suffragi; invocarsi i santi, i quali intercedono per noi, e
doversene onorare le reliquie; tenere e venerare le immagini di Cristo,
di sua madre, de' santi; la Chiesa cattolica, apostolica, romana esser
madre e maestra di tutte; Cristo averle lasciato la facoltà delle
indulgenze sommamente salutari ai fedeli; promettersi obbedienza al
pontefice, vicario di Cristo e successore di san Pietro; infine ricevere
tutto ciò che era stato lasciato per tradizione e definito nei Concilj,
specialmente nel tridentino. È in somma una risoluta protesta contro gli
errori che anche dappoi germogliarono.
La Riforma, a cui era mancato il pretesto dacchè uscirono gli oracoli di
quell'assemblea generale cui essa aveva continuamente appellato, rimase
una manifesta ribellione; e dagli oppositori che si staccavano ed
isolavano, la Chiesa non potea difendersi che col fortificarsi entro le
barriere della fede antica. Fra' Cattolici non occorreano transazioni,
nè quasi dibattimenti; e restando solo a porre in chiaro l'intero
sistema della fede cattolica, vi si eliminò una serie di discrepanze, di
modo che la teologia trovossi ridotta a scienza positiva, sgombra dalla
dialettica, che nelle decisioni di fede può esercitarsi sui diversi modi
di spiegar la verità, purchè non travalichi i punti essenziali, che
tutti difendono in comune, e nulla vi mescoli di dubbioso. I dettami
tridentini, divenuti credenza cattolica, resero omai superfluo ogni
altro Concilio; e come chi risana da pericolosa malattia, la Chiesa
cattolica parve rinvigorita, e tutta si applicò a migliorare se stessa e
la società[224].

NOTE
[183] Renan esclama: «Padre celeste, tu non hai voluto che questi dubbj
ricevessero una risposta chiara, affinchè la fede al bene non restasse
senza merito, e la virtù non fosse un calcolo. Una rivelazione evidente
avrebbe assimilato l'anima nobile all'anima vulgare; l'evidenza qui
sarebbe stata un attentato alla nostra libertà. Tu volesti che la nostra
fede dipendesse dalle interne nostre disposizioni. In tutto quanto è
oggetto di scienza o di discussione razionale, tu hai data la verità ai
più ingegnosi: nell'ordine morale e religioso giudicasti deva
appartenere ai più virtuosi. Saria stato ingiusto che l'ingegno
costituisse qui un privilegio, e che le credenze, che denno essere il
ben di tutti, fossero il frutto d'un ragionamento più o men bene
condotto, di ricerche più o meno fortunate. Sii benedetto pel tuo
mistero! benedetto d'esserti nascosto, d'aver riservata la piena libertà
de' nostri cuori» _Avenir de la Métaphysique_.
[184] DANTE, _Pd._, XXIV.
[185] Alberto Mazzoleni, monaco nel famoso convento di Pontida presso
Bergamo, vissuto dal 1695 al 1760, avea raccolto cinquanta volumi di
documenti intorno al Concilio di Trento, sui quali ideava scriverne di
nuovo la storia, _possibilmente confermata con autentici contemporanei
documenti_. Morì senza farne nulla, e la sua collezione fu venduta al
trentino Antonio Mazzetti, che potea comprare ma non sapeva adoprare, e
che morendo lasciolla alla città di Trento, ove ancora aspetta chi ne
profitti. Tre volumi restano nella biblioteca di Bergamo.
Il primo volume di essa collezione contiene _Præludia Clementis VII ad
celebrationem generalis concilii_, e son lettere e bolle di esso papa
all'imperatore e al re dei Romani, altre di Paolo III, del cardinale
Polo, del Coeleo, del Vergerio, del quale principalmente molte ne sono
lunghe, e piene di zelo e d'abilità nel rimuovere le difficoltà.
[186] Gherardo Dacherio intitolò l'opera sua _Historia magnatum in
Constantiensi Concilio_.
[187] Un intero volume della collezione Mazzoleni è di lettere
dell'Aleandro legato in Germania, o a lui, sopra le condizioni della
Chiesa e della Germania.
Ulrico di Hutten, che aveva secondato cogli scritti la guerra di Lutero,
sorreggendola pur colla spada
_Ut prius ingenio, nunc peragente manu,_
non dissimulava d'aver teso ogni sorta d'insidie all'Aleandro:
_Integer hinc Aleander abit: dubium hoc tamen illi_
_Qui semel effugit semper ut effugiat..._
_Quod potui, facete insidias, servare recessus,_
_Complectique omnes obsidione vias,_
_Cessatum nihil est. At Cæsaris agmine tuti_
_Evadunt. Credas sic voluisse Deum._
[188] Nei _Monumenta Vaticana, historiam ecclesiasticam sæculi_ XVI
_illustrantia_ (Friburgo, 1861) è una serie di lettere scritte dal
Morone al cardinale Farnese da Germania nel 1540, 41 e 42. Fra altri è
notevole questo passo: «Il duca Guglielmo di Baviera mi ha fatto dir per
certo che i Protestanti sono risolutissimi non voler mai riconoscer la
sede apostolica: ed avanti ogni cosa faranno protesta che, se in alcuna
cosa consentiranno alla religione antica, lo vogliono fare per autorità
e comandamento dell'imperatore, non perchè obbediscano o vogliano
riconoscere in alcun modo la superiorità di nostro signore e della
Chiesa romana» (Ratisbona, 13 aprile 1541).
Riponeasi dunque la libertà nell'obbedire all'imperatore fin negli
articoli di fede!
Altra volta il Morone suggerisce quel che poi fu fatto col Collegio
Germanico. «Per esser queste Sette in tanto aumento, poche persone si
fanno ecclesiastiche, ed ognora più poche; e da qui nasce il negletto
della religione, non essendo chi la curi. E perchè questi vescovi e
capitoli tengono le scuole assai grandi de' putti, ma di questi, come
sono cresciuti, la minor parte, anzi pochissimi vogliono farsi
sacerdoti, vedendo l'obbrobrio nel quale sono i capi chericali; e per
contrario, come sanno un poco di lettere, diventano luterani per la
copia de' loro libri stampati in lingua latina e tedesca; mi pare
ricordare si potrebbono mandare, da diversi luoghi, alcuni putti in
Italia, quali fossero distribuiti ne' luoghi ben disciplinati, come
sarebbe appresso qualche buoni monasteri e buoni prelati, e fossero
instituiti innocentemente nelle lettere e costumi cristiani» (Innspruck,
18 gennajo 1542).
Trattando della pace, il re di Germania diceva al Morone come essa fosse
impedita solo dalle pretensioni di Francia: aver l'imperatore offerto al
re cristianissimo di cedergli il Milanese, purchè lo ricevesse come
feudo dell'Impero, e quegli non l'aver voluto a tal patto. E
soggiungeva: _Rex Galliæ appetit monarchiam; et si haberet ducatum
Mediolani, vellet habere Florentiam et Regnum Neapolitanum, et regere
totam Italiam; quia bene scit, ut libere loquar, quod, qui habent
dominium Mediolani, facile mutant animos aliorum Italorum_ (Spira, 10
febbrajo 1542).
Altre lettere ha l'Archivio Vaticano (_Nuntiatura Germaniæ_, vol. VII),
dal Morone scritte da Boemia nel 1537 al Recalcato e a Paolo III, contro
il quale dice si pubblicano continue invettive, come causa della pace
turbata e del differito Concilio.
Altre ancora al Duranti, al cardinale di Santafiora; e in tutte persuade
a mitezze, a concessioni, pur mostrando come i Riformati sieno tra loro
dissenzienti. «Fra Luterani ed altri eretici sono alcuni principi,
alcuni dotti ed alcuni popolari. Li principi seguitano l'eresie, alcuni
per desiderio d'esaltazione sua, come il duca di Sassonia e il langravio
d'Assia, e per deprimere la casa d'Austria: alcuni per arricchirsi de'
beni ecclesiastici, come esso langravio e quasi tutti gli altri, il
numero de' quali non bisogna contare. Li dotti prevaricano per vera
malizia, ed oltre che sono istigatori delle passioni de' predetti
principi, cercano ancora del proprio comodo ed onor del mondo. Li
popolari, tra' quali sono molti cittadini per tutta la Germania ricchi
ed onesti, sono stati sedotti ed ingannati; e di questi alcuni
s'avveggono dell'error suo, ma per vergogna non ritornano, come
Norimberghesi, Lubeccensi ed altri; alcuni stanno ancora nell'error suo,
persuadendosi far bene» (Lettera 18 aprile 1540 da Gand). Crede che il
Concilio provvederà a tutti costoro; e che intanto si favorisca a tutta
possa la Lega Cattolica. Nella convocazione del Concilio, «con quel
santo desiderio e petto veramente apostolico, e carità paterna, sua
santità potrebbe alquanto discostarsi dalla solita forma, cioè invitar
di nuovo i Luterani con ogni benignità, affezione ed esortazione, ed
anco preghi; imitando sua santità Colui, del quale ha il nome, il quale
_omnia omnibus factus erat ut omnes lucri faceret_. La qual cosa se
movesse Luterani a venir al Concilio, sarebbe cagione della lor salute:
se ancora non giovasse con loro, sarebbe però grata a Dio ed utile e
onorevole a sua santità, e cagione di maggior confusione ad essi
Luterani».
[189] Il cardinale Contarini il 29 maggio 1541 da Ratisbona al
segretario del papa scriveva:
«Volendo far l'uffizio debito verso Dio e debito ad un buon ministro di
sua beatitudine, sono astretto di significare a vostra signoria
reverendissima tutto quello che a me pare che il bisogno ricerca si
facci. Prima gli significo che questa eresia luterana è così infissa
negli animi di questi popoli di Germania, dico non solamente dei
protestanti, ma di quasi tutti i popoli cattolici, che tengo certo che,
quando bene in questa dieta si facesse una concordia cristiana con
consenso di tutti i principi e teologi protestanti li quali qui si
trovano, non potremmo dire di aver fatta provisione, ma solamente di
aver fatti i fondamenti della provisione. Io dico a vostra signoria per
certo che, essendo questa setta cosa nuova, e i popoli essendo
naturalmente avidi di novità; essendo questa setta così larga, perchè
leva l'obbligo della confessione, di udir la messa ed altri uffizj
divini, leva l'obbligo delli digiuni, di astinenza da carne, di servar
festa ecc., è molto popolare e plaudita: e però è pericolo grandissimo
che tutta Germania presto v'entri, e così la Fiandra; e molti in Francia
e _in Italia_ la desiderano... Però importa avanti tutto che qui in
Germania si facesse una buona riformazione e buona provisione cristiana,
la quale consiste che li vescovi, con la vita e con la diligenza, con
predicatori e precettori idonei procurassero che la fede cattolica fosse
insegnata, siccome fanno i Protestanti, li quali non mancano in punto
alcuno di diligenza in predicare, in leggere, in ampliare la loro
setta.... Certamente se non vi si mette più pensiero di quello si ha
posto per l'addietro, la cristianità sta in maggior pericolo per questa
setta, che per l'arme del Turco. Questo ne potria privare del temporale,
ma quella ne priva del temporale e dell'essenziale della fede: però
bisogna ponervi tutti li spiriti, non sparagnare cosa alcuna, altrimenti
ne avremo da render gran ragione a Dio. Oggi siam vivi, e domani siamo
morti: e il viver da uomo, non che da cristiano, consiste in far il
debito suo, ben operare nella persona che Dio ne ha imposto. Consideri
vostra signoria reverendissima che dovemo far noi cristiani, noi
prelati, alli quali Iddio ha date tante dignità, tante comodità comprate
dal sangue di Cristo e dalla sua passione, e così indegnamente, così
ingratamente, poi possedute e godute da noi». _Collez. Mazzoleni, tomo_
XII.
Il Polo gli rispose che niun legato per lo innanzi avea sostenuto con
tanta dignità il nome della sede apostolica, non solo quanto alla virtù
dell'azione ed alla carità in pro di tutti, ma anche quanto alla sodezza
della dottrina.
[190] Fra le lettere di monsignor Della Casa, conservate nell'archivio
di Parma, n'è una al cardinale Farnese del 17 dicembre 1543, dove
enumera tutti i vescovi del dominio veneto, ai quali ha trasmesso
l'avviso, da parte del papa, di andar al Concilio di Trento _sanza
dilatione_, e le rispose che da ciascuno ottenne. «Corfù andrà; Veglia,
Curzola e il coadjutor di Papho andranno, e Terracina. Sebenico credo
sia partito per Roma. Cesarino si scusa di essere ammalato di sorte e in
parte che non può cavalcare, e credo che sua signoria dica il vero.
Papho è di età di 84 anni e di corpo non sano, e della mente qualche
volta non con quella perfezione che ha avuto da giovine, nè mi par
possibile che vada... Il vescovo di Nona è tanto povero, che a pena ha
che vivere. Civital dice che è povero et infermo. L'eletto di Spalatro
dice che non sà se sua santità vuole che vadi esso o l'arcivescovo suo,
ma che sempre sarà pronto ad obbedire alli comandamenti di sua santità.
L'arcivescovo di Cipri è vecchio e corpolento molto, e tal che mal
volentieri si potrebbe condur mai a Trento, e però con ogni reverenza
prega vostra signoria reverendissima a supplicar sua santità che si
degni admetter la sua scusa che certo sarebbe metterlo a grave pericolo
della vita».
E così degli altri: e davvero vi appare un tono di veridicità, che non
lascia credere fosse semplice finzione il desiderio del papa che si
tenesse il Concilio. Anzi il Lagomarsino nelle note alle lettere di G.
Poggiano vol. II, reca documenti certissimi e vivissimi della premura
sincera di Pio IV per ciò.
Per un saggio delle ragioni pro e contro, riferiamo, fra tanti, questa
informazione al papa, di cui trovammo copia in più d'un archivio:
«Essendomi venuta occasione di parlar con alcuni delli deputati dalla
maestà cattolica a consultar la materia del Concilio Generale, ho
compreso (come per altre mie ho detto) che per loro proprio interesse
cercano di persuadere a detta maestà che non sia bene il celebrare detto
Concilio di presente, colle ragioni che appresso sieguono, le quali ho
volute ragguagliar per darne notizia alla santità vostra et ho soggiunto
nella fine quelle risposte che allora mi soccorsero di dire.
«Primamente considerano se il Concilio è rimedio opportuno e necessario
per estirpare le eresie e mettere concordia nella santa Chiesa.
«Discorrono poi sopra la forma, che se gli deve dare.
«Finalmente propongono le difficoltà sopra la esecuzione.
«Attorno il primo caso, dicono che non solo non è rimedio necessario e
opportuno, ma o impossibile o almeno senza speranza, che possi produrre
alcun buon frutto per le ragioni infrascritte:
«Che gli eretici non vogliono che la santità di nostro signore sia di
superior portata a detto Concilio, perchè non sia giudice e parte.
«C'hanno sempre apertamente protestato di non volere intravenire senza
aver voce diffinitiva come li vescovi.
«Non potendosi concedere le suddette due cose come empie, dicono che non
vorranno intravenire, e non intervenendo non ubbidiranno ai decreti.
«Che invitandoli o citandoli, e non comparendo, se poi si vorrà
procedere contra di loro, con l'ajuto e forza degli altri principi, non
sarà il rimedio per via del Concilio, ma per via dell'armi, la quale
affermano che sarà di pregiudizio irreparabile alla maestà cattolica per
le cause che, sotto il capitolo della esecuzion d'esso Concilio, saranno
comprese.
«Per la forma, dicono che è d'avvertir se si dee aprire nuovo Concilio,
o continuare il già cominciato a Trento.
«Soggiungono poi, che par che sia più necessario per rispetto della
riforma degli abusi, che per la controversia della dottrina, e però
trattandosi tuttavia la riforma in Roma, vogliono che sia opera vana a
celebrar il Concilio.
«Finalmente mostrano di dubitare che, ogni volta che cosa si tratti che
possa dispiacere a vostra santità, subito si debba fare una sospensione,
o traslazione d'esso Concilio, di che ne potria seguire una
dissoluzione, di peggior esempio che non fu quella di Trento, e con
mostrar pure di confidare nella molta pietà e constanza di vostra
beatitudine, mettano in dubbio, che la vita è incerta, che potria
seguire una sede vacante, o succeder elezione d'un altro pontefice: di
diversa volontà, per il che potria nascere scisma e maggior travaglio
nella cristianità.
«Sopra la esecuzione mettono poi in considerazione a sua maestà (di
Spagna) che, collegandosi con vostra santità, coll'imperatore, re di
Francia et altri principi per questo effetto, verrà a provocarsi contra,
non solo tutta la Germania, ma tutti gli altri principi e nazioni
eretiche, onde l'imperatore potrà facilmente venir ad accordo coi suoi e
similmente il re di Francia, per non veder la rovina de' lor sudditi, e
allor tutto il travaglio e tutta l'inimicizia resterà sopra le spalle di
detta maestà cattolica.
«Alle predette ragioni in questo modo risposi, mettendo primamente in
considerazione, che il Concilio non si celebra solamente per speranza
che gl'ostinati e perduti eretici si possino racquistare, ma perchè sono
infiniti popoli, i quali non sono talmente confermati e sepolti nelle
eresie che non si possino ridurre a sanità, al che fare è unico rimedio
il Concilio.
«Non s'avvedano ancora che il tollerare i pertinaci e reprobi non è
altro che nutrire il veleno, che va poi spargendosi, infettando i buoni,
e che contra tali ostinati e pestiferi non è altro rimedio che unire
contra di loro le forze di tutti i principi cristiani, e questo frutto
non può nascere che dal solo Concilio.
«Della riforma, che dicono che più s'ha di bisogno da trattar nel
Concilio che della controversia della dottrina, è da meravigliarsi che
tal giudizio se ne facci. E prima si nega che non sia più bisogno
trattar della controversia della dottrina, avendo gli eretici posto
controversia in tutti i santissimi sacramenti, e nei principali
fondamenti della cristiana religione, come è noto. E poi si soggiunge
che, avegna che con molta diligenza si tratti la riforma in Roma, la
quale in ogni tempo e luogo che si facci con pio zelo e prudenza è
sempre buona, non per questo si leva l'autorità e occasione del Concilio
di trattare una riforma generale e particolare, così intorno all'ordine
ecclesiastico, come ancora agli abusi de' principi o signori, che più
s'arrogano e s'usurpano l'autorità che lor non si deve.
«Il dubbio della sospensione o traslazione è mosso con poca pietà e
molto leggiermente, perchè non s'ha da presuporre che un Concilio,
congregato con l'autorità, apostolica, invocato lo Spirito Santo, debba
trattar cosa che possa dispiacere al vicario di Cristo, il quale ha da
giudicare detto Concilio, e il giudizio suo è sempre guidato dal
medesimo Spirito Santo.
«Nè debbono similmente cader in considerazione le male venture delle
sedi vacanti, nè d'altro caso tristo che possa avvenire, ma s'ha da
sperarvi ogni bene.
«Per la esecuzione d'esso Concilio, con poca ragione si muovono a
proporre la provocazione de gl'eretici contra il re cattolico solo, e
fanno gran torto all'imperatore e re di Francia dandoli biasimo
d'inconstanti, e non fedeli amici; che piuttosto si deve tener per
certo, che unendosi insieme con legame sì santo per causa tanto pia, non
debbano mancare di soccorrersi l'un l'altro, massimamente che si
You have read 1 text from Italian literature.
Next - Gli eretici d'Italia, vol. II - 29
  • Parts
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 01
    Total number of words is 4337
    Total number of unique words is 2004
    34.8 of words are in the 2000 most common words
    48.0 of words are in the 5000 most common words
    55.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 02
    Total number of words is 4326
    Total number of unique words is 1993
    34.4 of words are in the 2000 most common words
    48.9 of words are in the 5000 most common words
    55.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 03
    Total number of words is 4391
    Total number of unique words is 1951
    35.4 of words are in the 2000 most common words
    48.9 of words are in the 5000 most common words
    56.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 04
    Total number of words is 4516
    Total number of unique words is 1546
    36.8 of words are in the 2000 most common words
    50.4 of words are in the 5000 most common words
    57.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 05
    Total number of words is 4699
    Total number of unique words is 1688
    37.5 of words are in the 2000 most common words
    51.7 of words are in the 5000 most common words
    59.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 06
    Total number of words is 4704
    Total number of unique words is 1608
    35.0 of words are in the 2000 most common words
    49.1 of words are in the 5000 most common words
    55.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 07
    Total number of words is 4341
    Total number of unique words is 1968
    33.6 of words are in the 2000 most common words
    47.6 of words are in the 5000 most common words
    55.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 08
    Total number of words is 4228
    Total number of unique words is 1874
    32.9 of words are in the 2000 most common words
    46.1 of words are in the 5000 most common words
    54.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 09
    Total number of words is 4225
    Total number of unique words is 2050
    32.9 of words are in the 2000 most common words
    46.4 of words are in the 5000 most common words
    53.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 10
    Total number of words is 4572
    Total number of unique words is 1829
    34.7 of words are in the 2000 most common words
    49.5 of words are in the 5000 most common words
    57.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 11
    Total number of words is 4398
    Total number of unique words is 1912
    35.5 of words are in the 2000 most common words
    48.1 of words are in the 5000 most common words
    54.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 12
    Total number of words is 4619
    Total number of unique words is 1757
    37.6 of words are in the 2000 most common words
    51.0 of words are in the 5000 most common words
    59.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 13
    Total number of words is 4545
    Total number of unique words is 1811
    36.7 of words are in the 2000 most common words
    51.8 of words are in the 5000 most common words
    59.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 14
    Total number of words is 4469
    Total number of unique words is 1965
    32.8 of words are in the 2000 most common words
    46.5 of words are in the 5000 most common words
    52.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 15
    Total number of words is 4276
    Total number of unique words is 1834
    32.9 of words are in the 2000 most common words
    46.2 of words are in the 5000 most common words
    53.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 16
    Total number of words is 4358
    Total number of unique words is 1961
    33.5 of words are in the 2000 most common words
    46.5 of words are in the 5000 most common words
    53.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 17
    Total number of words is 4311
    Total number of unique words is 1691
    34.3 of words are in the 2000 most common words
    47.8 of words are in the 5000 most common words
    54.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 18
    Total number of words is 4380
    Total number of unique words is 1847
    35.5 of words are in the 2000 most common words
    49.6 of words are in the 5000 most common words
    56.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 19
    Total number of words is 4447
    Total number of unique words is 1508
    41.5 of words are in the 2000 most common words
    56.4 of words are in the 5000 most common words
    62.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 20
    Total number of words is 4476
    Total number of unique words is 1461
    39.2 of words are in the 2000 most common words
    53.4 of words are in the 5000 most common words
    60.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 21
    Total number of words is 4242
    Total number of unique words is 1783
    31.6 of words are in the 2000 most common words
    42.8 of words are in the 5000 most common words
    48.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 22
    Total number of words is 4302
    Total number of unique words is 1855
    35.4 of words are in the 2000 most common words
    48.1 of words are in the 5000 most common words
    54.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 23
    Total number of words is 4366
    Total number of unique words is 2055
    32.1 of words are in the 2000 most common words
    44.5 of words are in the 5000 most common words
    50.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 24
    Total number of words is 4123
    Total number of unique words is 2069
    27.0 of words are in the 2000 most common words
    38.3 of words are in the 5000 most common words
    45.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 25
    Total number of words is 3880
    Total number of unique words is 1692
    34.8 of words are in the 2000 most common words
    48.2 of words are in the 5000 most common words
    55.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 26
    Total number of words is 4364
    Total number of unique words is 1896
    37.3 of words are in the 2000 most common words
    51.7 of words are in the 5000 most common words
    59.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 27
    Total number of words is 4344
    Total number of unique words is 1856
    32.2 of words are in the 2000 most common words
    47.9 of words are in the 5000 most common words
    55.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 28
    Total number of words is 4360
    Total number of unique words is 1760
    35.8 of words are in the 2000 most common words
    51.1 of words are in the 5000 most common words
    59.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 29
    Total number of words is 4419
    Total number of unique words is 1800
    36.1 of words are in the 2000 most common words
    49.6 of words are in the 5000 most common words
    56.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 30
    Total number of words is 4269
    Total number of unique words is 1982
    30.1 of words are in the 2000 most common words
    43.3 of words are in the 5000 most common words
    51.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 31
    Total number of words is 4315
    Total number of unique words is 1953
    31.1 of words are in the 2000 most common words
    46.2 of words are in the 5000 most common words
    53.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 32
    Total number of words is 4313
    Total number of unique words is 2039
    31.5 of words are in the 2000 most common words
    47.2 of words are in the 5000 most common words
    54.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 33
    Total number of words is 4191
    Total number of unique words is 2020
    32.0 of words are in the 2000 most common words
    45.9 of words are in the 5000 most common words
    52.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 34
    Total number of words is 4197
    Total number of unique words is 2083
    31.3 of words are in the 2000 most common words
    42.8 of words are in the 5000 most common words
    49.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 35
    Total number of words is 4298
    Total number of unique words is 1824
    33.3 of words are in the 2000 most common words
    47.4 of words are in the 5000 most common words
    55.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 36
    Total number of words is 4300
    Total number of unique words is 1968
    34.4 of words are in the 2000 most common words
    47.9 of words are in the 5000 most common words
    56.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 37
    Total number of words is 4248
    Total number of unique words is 1940
    33.4 of words are in the 2000 most common words
    48.7 of words are in the 5000 most common words
    57.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 38
    Total number of words is 4386
    Total number of unique words is 1824
    36.0 of words are in the 2000 most common words
    51.8 of words are in the 5000 most common words
    58.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 39
    Total number of words is 4249
    Total number of unique words is 1966
    34.1 of words are in the 2000 most common words
    46.2 of words are in the 5000 most common words
    52.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 40
    Total number of words is 4135
    Total number of unique words is 1945
    34.2 of words are in the 2000 most common words
    48.2 of words are in the 5000 most common words
    55.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 41
    Total number of words is 4449
    Total number of unique words is 2025
    33.7 of words are in the 2000 most common words
    50.0 of words are in the 5000 most common words
    57.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 42
    Total number of words is 4316
    Total number of unique words is 1979
    32.8 of words are in the 2000 most common words
    43.8 of words are in the 5000 most common words
    50.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 43
    Total number of words is 4311
    Total number of unique words is 2062
    31.2 of words are in the 2000 most common words
    45.1 of words are in the 5000 most common words
    51.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 44
    Total number of words is 4100
    Total number of unique words is 2063
    29.3 of words are in the 2000 most common words
    40.9 of words are in the 5000 most common words
    46.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 45
    Total number of words is 4458
    Total number of unique words is 1996
    35.9 of words are in the 2000 most common words
    50.8 of words are in the 5000 most common words
    58.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 46
    Total number of words is 4333
    Total number of unique words is 2012
    35.5 of words are in the 2000 most common words
    48.1 of words are in the 5000 most common words
    56.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 47
    Total number of words is 4564
    Total number of unique words is 1727
    41.2 of words are in the 2000 most common words
    55.2 of words are in the 5000 most common words
    62.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 48
    Total number of words is 4389
    Total number of unique words is 1875
    36.2 of words are in the 2000 most common words
    50.6 of words are in the 5000 most common words
    58.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 49
    Total number of words is 4464
    Total number of unique words is 1746
    39.3 of words are in the 2000 most common words
    53.1 of words are in the 5000 most common words
    61.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 50
    Total number of words is 4493
    Total number of unique words is 1927
    34.7 of words are in the 2000 most common words
    49.1 of words are in the 5000 most common words
    56.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 51
    Total number of words is 4259
    Total number of unique words is 2022
    33.0 of words are in the 2000 most common words
    44.9 of words are in the 5000 most common words
    52.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 52
    Total number of words is 4216
    Total number of unique words is 1829
    35.3 of words are in the 2000 most common words
    48.3 of words are in the 5000 most common words
    54.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 53
    Total number of words is 4382
    Total number of unique words is 1826
    34.3 of words are in the 2000 most common words
    47.9 of words are in the 5000 most common words
    54.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 54
    Total number of words is 4592
    Total number of unique words is 1894
    34.2 of words are in the 2000 most common words
    48.4 of words are in the 5000 most common words
    55.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 55
    Total number of words is 4326
    Total number of unique words is 1945
    33.7 of words are in the 2000 most common words
    46.7 of words are in the 5000 most common words
    53.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Gli eretici d'Italia, vol. II - 56
    Total number of words is 3122
    Total number of unique words is 981
    36.5 of words are in the 2000 most common words
    51.0 of words are in the 5000 most common words
    56.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.