Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 15

Total number of words is 4596
Total number of unique words is 1378
40.9 of words are in the 2000 most common words
55.2 of words are in the 5000 most common words
63.4 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
informato di tutto, dichiarò che fra Cornelio lo scrisse di sua volontà
e poi non glie lo lesse. Negò di avere usato mai cifre col Campanella;
confermò di avere scritto al P.^e Generale e di aver dettata la lettera
al Lauriana; stretto dalle dimande dovè negare che il Campanella e
fra Dionisio gli avessero in Pizzoni parlato di eresie alla presenza
d'altri, e dichiarare che fra Dionisio non si trovò mai in Pizzoni
in compagnia del Campanella (dovè quindi dare una grave smentita
al Lauriana). Accettò di avere ordinato al Lauriana che suonasse
le campane all'armi nel tempo della loro cattura, ma aggiunse di
averglielo subito vietato quando seppe che trattavasi della venuta de'
soldati del Battaglione. Confermò di aver prima parlato al Visitatore
delle eresie udite, notando che vi era andato egli solo: ma i Giudici
gli obiettarono che se avesse davvero parlato prima al Visitatore di
quelle eresie estragiudizialmente, non gli sarebbe stato possibile
il volerle poi occultare, quando fu tratto in giudizio innanzi al
medesimo Visitatore; ed egli si scusò adducendo il terrore avuto perchè
ognuno gli annunciava la morte, l'essergli stato quindi necessario
che il Visitatore e fra Cornelio gli ricordassero ogni cosa con una
nota scritta che tenevano nelle mani, aggiungendo pure che aveva fin
d'allora avuto minacce dal Campanella per mezzo di Gio. Tommaso Caccia.
Nè dopo tutto questo i Giudici ritennero esaurito l'esame del Pizzoni.
Il 17 giugno furono esaminati nuovamente il Lauriana, il Petrolo, fra
Pietro di Stilo; il 20 giugno fu esaminato per la 4^a volta il Pizzoni.
Stretto dalle dimande, il Lauriana confermò che quando il Campanella
si fece a parlare di eresie c'era anche fra Dionisio oltre il Pizzoni
(ed in ciò per lo meno la memoria non l'assisteva bene). Citò due
occasioni per le quali il Campanella avea manifestato eresie: l'una,
l'essere stata condotta dal Casale di Vazzano a Pizzoni una donna
spiritata, e il Campanella la giudicò pazza, e nel dopo pranzo disse,
«mi portano innanzi queste donne spiritate e matte, et io non tengo che
ci siano ne spiriti, ne diaboli, ne inferno, e ne paradiso»; l'altra,
l'avere il Campanella letto un capitolo di Plinio in cui parlavasi
della natura, onde disse che Dio era la natura con tutte le altre
proposizioni altra volta deposte (singolare raffronto con ciò che avea
pure già dichiarato il Caccia, ma attribuendolo al Pizzoni). Disse
che fra Dionisio gli avea solamente parlato contro l'eucaristia, ma
presente il Campanella e il Pizzoni; e che il Pizzoni non avea mostrato
di credere all'eresie, ma di approvare alcune opinioni scritte dal
Campanella in un suo libro, aggiungendo che in quel libro trattavasi
di opinioni contro S. Tommaso.--Il Petrolo poi dovè rispondere ancora
una volta intorno a' complici del Campanella; e continuò a dire che
non ne conosceva, e che il Campanella non avea manifestato mai eresie
formali in presenza di altri, sibbene si esprimeva per motti, de'
quali fornì qualche esempio.--Infine fra Pietro di Stilo dovè dare
chiarimenti intorno a ciò che il Campanella avea detto della elezione
del Papa e de' miracoli; e fattosi leggere il primo esame cercò di
attenuarne la misura, dolendosi anche di fra Cornelio che scriveva
troppo diffusamente, ma conchiuse che confermava quanto nell'esame
trovavasi scritto.--Ben più lungo fu l'esame del Pizzoni, che di nuovo
occupò l'intera seduta. Sempre dietro dimande, dovè dichiarare in qual
luogo fosse stato ammalato negli ultimi tre anni, e se in Stilo (che
egli aveva taciuto nella sua rassegna) avesse avuto stanza anche il
Campanella al tempo della sua malattia. Dovè dichiarare di nuovo se in
Pizzoni, quando il Campanella parlò di eresie, fosse stato presente
fra Dionisio; e dettogli che un testimone suo amico affermava che fra
Dionisio c'era, fu costretto a smentirlo definitivamente, dicendo
che quel testimone (il Lauriana) sapeva di tali cose quanto il muro
della stanza, che quel testimone, alla presenza di quasi tutti i frati
ed altri secolari, aveva in Monteleone confessato che non sapeva
addirittura nulla nè di ribellione nè di cose di eresia, e che avea
parlato per paura e per subornazione del Visitatore, di fra Cornelio
ed anche di D. Carlo Ruffo, con la speranza di essere subito liberato
anzi premiato, e la paura era stata tale che avrebbe deposto perfino
contro suo padre; che quanto avea deposto eragli noto solamente per la
lettera al P.^e Generale scritta di sua mano sotto la dettatura di esso
Pizzoni. Intorno a tutte le altre citazioni di deposizioni testimoniali
contrarie (riferibili segnatamente al Caccìa, senza che il nome di lui
fosse pronunziato), egli dichiarò che doveano provenire da persone
infami e bugiarde, o inimiche, o sedotte, ovvero anche da falsità
di scrittura, dando per sospetto il Visitatore e fra Cornelio, ed
affermando che in Monteleone il Pisano e il Caccìa se n'erano lamentati
con gli altri prigioni, perchè gli aveano carpiti 100 scudi per uno
ed altri donativi, con la promessa di sottrarli alla Corte secolare,
e così gli aveano fatto dire quello che aveano voluto; inoltre il
Caccìa avea dimandato perdono ad esso Pizzoni, per aver deposto
dietro insinuazione di que' due frati, che gli dicevano essersi
avute deposizioni del Pizzoni contro di lui, e poi anche dietro gli
atroci tormenti sofferti mentre era travagliato dalla febbre. Negò
di nuovo la cifra; confermò che il Lauriana gli avea detto essere
rimasto scandalizzato, perchè il Campanella in una predica in Stilo
aveva esclamato, «oh si mi fusse lecito estendermi in questa materia»,
parlando del governo de' Principi e Prelati, non già di eresia; infine
ripudiò ad una ad una tutte le eresie che gli erano state addebitate.
L'indomani, 21 giugno, fu esaminato di nuovo il Bitonto, e poi, per la
prima volta, fra Dionisio[172]. Il Bitonto dovè dar conto di ciascuno
di que' molti fatti che avea deposti il Pisano, e che direttamente o
indirettamente lo riguardavano (senza che il nome del Pisano fosse mai
pronunziato): ed egli rispose costantemente «non ho mai inteso tal
cosa», qualche volta anche «l'ho inteso da che son qua carcerato»,
ovvero «l'ho inteso quando so stato esaminato dalli giudici et in
particolare in hierace», aggiungendo che quivi fu esaminato dal Vescovo
e dal Visitatore, essendo presente anche Carlo Spinelli; e conchiuse
che tutte quelle cose avevano dovuto esser deposte da qualche infame
o nemico suo.--Si passò quindi a fra Dionisio. Costui, sempre dietro
dimande, disse di aver saputo dal Sances e dal carceriere che era stato
imputato in cose di S.^{to} Officio insieme col Campanella, e negò con
la più grande energia di aver peccato nella fede. Diè una lunga lista
de' suoi nemici, a cominciare da' Polistina e dagl'inquisiti per la
morte dello zio M.^o Pietro, e venendo sino a fra Pietro di Stilo che
disse creatura del Polistina, al Pizzoni finto amico nelle sue liti
col Polistina e ladro di molti suoi scritti predicabili onde dovè
infamarlo, al Lauriana partecipe del furto degli scritti ed incaricato
della vendita di essi, oltrechè legato in nefande relazioni col nipote
del Pizzoni, fra Fabio, e col Pizzoni medesimo, onde dovè scacciarlo
dal convento di Nicastro dove esso fra Dionisio trovavasi Priore.
Negò di aver mai trattato con qualche ebreo in Cosenza, dichiarando
spontaneamente che a tempo di quell'ebreo, allorchè venne eletto il
P.^e Generale Beccaria (cioè nel 1588), egli trovavasi in Napoli, nel
convento di S.^{ta} Caterina a formello, e che seppe in Napoli da una
lettera di suo zio M.^o Pietro avere il Campanella avuto conversazione
con quell'ebreo di cattiva fama in Cosenza, essere fuggito in compagnia
di lui da Calabria ed avere arrecato questa fuga grande scandalo,
onde gl'ingiungeva di non avere più relazione col Campanella;
dichiarò anche, dietro dimande, di non avere mai più avuta notizia di
quell'ebreo, nè occasione di parlare col Campanella, che non vide più
per 7 od 8 anni dopo quel tempo. Negò assolutamente di avere mai avuto
scandalo dal Campanella per cose di fede, mentre pure avea cercato di
chiarirsene, poichè dicevasi che avea diavoli, comandava diavoli e
credeva poco: aggiunse di aver saputo da lui che era stato inquisito
nel S.^{to} Officio per un Sonetto bruttissimo contro la fede e contro
Cristo, quale Sonetto gli recitò, che l'accusatore era stato condannato
in galera ed esso Campanella liberato senza abiura, non avendo mai
voluto accettare di avere abiurato, mentre di poi in Napoli ebbe a
sapere che l'abiura c'era stata (onde dovrebbe dirsi che pure tra loro
amici intimi si manteneva l'equivoco, confondendo l'esito di processi
diversi). Tale fu la prima deposizione di fra Dionisio, che egli non
potè sottoscrivere per la tortura avuta nel tribunale della congiura, e
che crocesegnò tenendo la penna stretta tra' denti.
Fu poi fra Dionisio esaminato di nuovo tre altre volte successivamente,
il 20 e 28 giugno, ed il 13 luglio, continuando sempre ad intervenire
agli esami non il Nunzio, ma l'Auditore di lui Antonio Peri. Il 26
giugno fra Dionisio cominciò dal dire spontaneamente che avea ricevute
dal Lauriana due lettere, con le quali gli narrava l'esame sostenuto
in Calabria e gli chiedeva perdono, avendolo a torto accusato di
proposizioni eretiche contro l'eucaristia, a suggestione del Pizzoni e
per uscire dalle mani de' secolari; che queste lettere gli erano state
tolte da' carcerieri, ed egli riteneva dovessero trovarsi nell'altro
processo; che da esse rilevavasi essere stato deposto dal Lauriana di
avere udite le eresie in un discorso tenuto dal Campanella in Pizzoni
con lui, fra Dionisio, e con fra Gio. Battista di Pizzoni, e tale
fatto era la più grande menzogna, non essendosi lui fra Dionisio mai
trovato in Pizzoni contemporaneamente al Campanella (il fatto era
fondamentale, e il vederlo a notizia di fra Dionisio mostrava che
le lettere c'erano state, salva la quistione di sapere se in esse
si parlava realmente di accuse ingiuste e di domanda di perdono).
Narrò poi, interrogato, le circostanze della sua cattura e di quanto
gli era avvenuto ne' giorni consecutivi (ciò che fu da noi esposto
a suo tempo). Fornì spiegazioni sulla sua lettera trovata presso
fra Vincenzo Rodino, sulla sua conoscenza col Pisano, sull'andata
con costui a Messina e sull'andata successiva col Campanella e col
Bitonto a Castelvetere, dove il Pisano trovavasi carcerato pel furto
di una giumenta del Principe, riconoscendo di aver voluto aiutarne
la liberazione, ma semplicemente per l'onore della famiglia di esso.
Fornì spiegazioni sul fatto dell'inglese che in Roma avea dato un pugno
all'ostia consacrata, dicendo di averlo veramente narrato perfino
dal pulpito «etiam cum lachrimis», per dimostrare la gran bontà e
tolleranza di Dio: dichiarò di non aver mai conosciuto l'avvenimento
del prete annegatosi con l'ostia, e ripudiò assolutamente il fatto
osceno commesso con l'ostia, facendone rilevare l'inverosimiglianza.
Infine negò di aver mai parlato in dispregio dell'eucaristia, e disse
che le precise parole, con le quali gli si faceva tale dimanda, si
trovavano nelle lettere del Lauriana (altra prova che tali lettere
c'erano state); notando che in Pizzoni egli non potea dire tali
cose, poichè c'erano soltanto suoi nemici e un vigliacco fuoruscito
(certamente il Caccìa), il quale poi si disdisse nell'atto di essere
giustiziato.--Il 28 giugno, esaminato per la 3^a volta, fra Dionisio
negò ad una ad una tutte le eresie e tutte le accuse che gli erano
state apposte (dal Soldaniero, dal Lauriana, dal Pisano etc.) e che i
Giudici gli vennero successivamente formolando, non senza dare qualche
spiegazione in sua difesa. Così, a proposito del pugno da lui dato a
un'immagine del crocifisso in Soriano, dichiarò che il Priore e Lettore
di quel convento erano suoi nemici, che vi si trovava anche un gran
fuoruscito a nome Giulio Soldaniero stato per tutta la quaresima in
relazione con fra Gio. Battista di Polistina, ed egli avea temuto di
essere ucciso o almeno bastonato da lui, e gli avea parlato sempre
in pubblico. A proposito di altre eresie che si era deposto aver lui
udite dal Campanella e lodate ed insinuate ad altri, dichiarò che il
Petrolo, già da circa un mese, passando innanzi alla sua prigione si
era avvicinato alla finestrina di essa e gli avea dimandato perdono,
facendogli sapere che avea deposto essere stato detto dal Campanella,
in presenza di lui fra Dionisio, che non c'era purgatorio nè inferno;
onde temeva che questo potesse nuocergli, sebbene avesse pure aggiunto
alla deposizione che il Campanella prima diceva le eresie a lui e poi
le diceva anche agli altri, ma in modo che esso Petrolo non sapeva se
gli altri le intendessero (e questo mostrava che veramente il Petrolo
avea dovuto parlargliene). Infine negò di aver mai saputo che il
Campanella si fosse proposto di predicare, e che egli medesimo dovesse
predicare contro la Chiesa.--Il 13 luglio, esaminato per la 4^a volta,
dovè dar conto di altre eresie ed accuse, sulle quali non era stato
ancora interrogato (quelle deposte da Maurizio per propria scienza
o per detto del Vitale, come pure quelle raccolte nel processo di
Squillace). Ed egli negò egualmente ogni cosa; ed a proposito del fatto
dell'ostia che pretendevasi avere una volta consacrata e poi gettata a
terra, disse di aver saputo da Maurizio, nel venire a Napoli, che tale
fatto era stato deposto da Gio. Battista Vitale «credendosi schifare la
morte almeno per alcuno giorno», e fece rilevare che il Vitale prima di
essere squartato avea revocata quella deposizione (c'era quindi stato
ad ogni modo un colloquio con Maurizio su tale fatto, salva rimanendo
la quistione di sapere se Maurizio avesse realmente attribuito il
motivo suddetto alla deposizione, ed anzi se vi fosse stata realmente
una deposizione del fatto innanzi a' Giudici da parte del Vitale).
Potè poi questa volta dopo cinque mesi, stando meglio co' suoi polsi,
sottoscrivere il processo verbale dell'esame sostenuto.
Dobbiamo aggiungere che nella seduta medesima fu esaminato ancora
Giulio Contestabile, qualificato non solo teste, ma anche principale,
senza dubbio per avere troppo conversato col Campanella[173]. Egli
disse di conoscere il Campanella e fra Dionisio, e di stimarli uomini
tristi mentre erano inquisiti di cose triste; disse di sapere che il
Campanella ora stato già prima processato per eresia, ma non sapere
altro, e di avere due volte sole parlato col Campanella in Stilo, in
casa sua, per la conchiusione della pace tra la famiglia sua e quella
de' Carnevali; ma Geronimo suo fratello scrisse da Napoli che non
volea si trattasse con persona già processata per eresia, ed avendo
lui divulgata la lettera, il Campanella gli divenne nemico. Dichiarò
di non aver mai udito il Campanella parlare di Cristo nè di Mosè, e
fece rilevare che in Stilo c'era un altro Giulio Contestabile figlio di
Lucio, Maestro della confraternita del Rosario e perciò molto assiduo
nel convento dei Domenicani (il fatto era vero[174], ma rappresentava
una scusa grossolana).
Il 1^o luglio fu interrogato Giulio Soldaniero, testimone importante,
che si dovè far venire dalla Provincia. Il Carteggio del Nunzio ci
mostra che egli non trovavasi più in Calabria, ma in terra d'Otranto,
e che lo si fece venire per mezzo del Vescovo di Nardò; parrebbe pure
dall'esame suo che fosse stato tenuto in prigione fin dal marzo,
sicuramente ad istanza del S.^{to} Officio. Lo stesso Carteggio ci
mostra che appunto per lui la trattazione della causa soffrì un ritardo
nelle prime settimane di luglio; poichè alla sua venuta era stato
rinchiuso in Castel dell'ovo, e quando si volle esaminarlo, si trovò
il solito intoppo del non esserci ordine alcuno del Vicerè, onde il
Nunzio ebbe a fare istanza che o si desse quest'ordine o si conducesse
il prigione in Castel nuovo[175]. Vedremo in sèguito che si fece venire
anche il suo fido Valerio Bruno, ed entrambi furono rinchiusi in Castel
nuovo insieme co' frati inquisiti. Il Soldaniero, dietro dimande,
disse che era stato esaminato da fra Cornelio, e successivamente
dal Vescovo di Gerace, dopo di aver mandato il Priore di Soriano al
Visitatore per rivelare le cose dettegli da fra Dionisio; e ripetè
talune di queste cose, affermando che quando vennero dette o fatte, era
presente e consenziente il Pizzoni, e tutto proveniva dal Campanella.
Invitato ad esporre ciò che fra Dionisio gli avea detto di provenienza
del Campanella, non seppe dire più nulla e si richiamò all'esame
precedente, poichè non se ne poteva ricordare. Aggiunse di aver visto
in sèguito fra Pietro di Stilo, che gli raccomandò di non dir nulla di
quanto gli avea detto fra Dionisio, ma egli già avea raccontato tutto
al Priore e Lettore di Soriano: non potè ricordarsi se fra Pietro
gli avesse parlato di eresie, ma negò di aver ricevuto lettere del
Campanella. Disse che avea raccontato pure ogni cosa a fra Domenico e
fra Gio. Battista di Polistina e costoro se ne maravigliarono, che vide
fra Dionisio una sola volta (prima avea detto due volte), e parlò al
Priore ed al Lettore perchè lo cacciassero dal convento[176].
Ma il fatto più importante della seduta del 18 luglio fu il tormento
della corda dato al Campanella per un'ora, fatto ricordato poi da lui
medesimo nella sua Narrazione, là dove dice: «el Campanella sendo
impazzito hebbe un'hora di corda, e restò per pazzo quando era il
Tragagliola». Già fin dal 12 maggio, dietro la richiesta del vescovo
di Termoli, il Card.^l di S.^{ta} Severina avea scritto: «quanto al
particolare che ella avvisa, che fra Tomaso Campanella si finge pazzo,
et non vuol giurare ne rispondere à quello, che se gli domanda, le dico
che S. S.^{tà} rimette all'arbitrio di Monsignor Nuntio e di V. S.,
e del Generale Vicario Archiepiscopale di dargli la corda per havere
da lui la precisa risposta, con avvertire di non interrogarlo de'
capi del negotio principale per non debilitare le ragioni del Fisco».
Adunque, dopo il Soldaniero, venne introdotto il Campanella[177], e
questa volta egli toccò il libro su cui fu invitato a giurare, ma
fin dalla prima dimanda che gli venne diretta rispose in modo strano
ed incoerente. «Volsero pigliare fratimo, et poi si concitorno tutti
contra di me, et mi hanno spogliato, et mi ritrovo in questo modo, et
hò fatto tanti libri, et poi me li hanno cambiati» etc. Era sempre
vestito da secolare, col suo cappello nero tra mano, e diceva: «questo
cappello è tutto stracciato, et tutte queste veste che hò sopra sono
stracciate»; e volle coprirsi il capo ma l'aguzzino glie lo scoprì,
onde egli si rizzò contro l'aguzzino dicendo, «guarda costui che mi
vuol levare il cappello», e soggiunse «bisogna che venghi il Papa et
sbroglia queste cose» etc. Fu quindi fatto condurre alla stanza del
tormento e là venne spogliato e ligato alla corda, con le proteste che
il S.^{ta} Severina avea raccomandate: ed elevato in alto cominciò a
dire «hoimè che moro, ah traditori, figlioli di cornuti, bagascie, mi
hanno ammazzato, madonna santissima aiutami». Rinunziamo a continuare
questa atroce rassegna di dolori, che d'altronde i lettori troveranno
nel relativo Documento: solo diremo che il povero Campanella, talvolta
furioso, talvolta abbattuto, ingiuriava o invece blandiva chiedendo
pietà, e spesso invocava il Papa o a lui si appellava, nota dominante
per tutto il tempo della sua pazzia; allorchè si rivolse a qualcuno
de' Giudici in particolare, per muoverlo a misericordia, si rivolse
sempre al «frate», cioè al Vescovo di Termoli. Tra le svariate dimande
fattegli vanno notate le seguenti: quanto tempo fu carcerato in Roma,
se era stato visitato da qualche medico nelle carceri, come si
chiamava il Commissario del S.^{to} Officio in Roma al tempo in cui
fu carcerato, ed anche, con ludibrio indegno, cosa avrebbe avuto di
buono a pranzo, e dopo di avergli due volte minacciato il polledro, che
dimandasse qualche grazia. E il Campanella, obbligato allora appunto
a soddisfare a' suoi bisogni naturali stando sospeso alla corda,
replicò all'ultima domanda che lo lasciassero... fare; nè rispose mai
a proposito, e tra' diversi suoi detti incoerenti nominò il Marchese
d'Arena, dicendo che «se havesse fatto (_sic_), non pateria questo»,
nominò Paolo Campanella, che avea disegnato una figura di S. Rocco,
nominò Cicco Vono, qualificandolo suo nemico. Infine, scorsa un'ora,
venne definitivamente deposto e sciolto, e secondo l'uso gli aguzzini
gli ricomposero le braccia, quindi lo rivestirono e lo ricondussero
nella sua carcere.
Subito dopo furono esaminati Geronimo padre e Gio. Pietro fratello del
Campanella[178]. Geronimo si dichiarò di Stignano, dell'età di circa
65 anni, e dovè rispondere intorno alla causa della carcerazione di
suo figlio, intorno a un libro che costui avea scritto ed egli avea
lodato come superiore anche a quello degli Apostoli, intorno alle
divinazioni fattegli sull'avvenire degli altri figli, intorno al
rifiuto di predicare espressogli da fra Tommaso e motivato col non
voler fare l'ufficio di saltimbanco, intorno al pranzo di Stignano in
casa Grillo, dove egli avea fornite vivande ed avea dovuto udire eresie
da fra Dionisio. Il povero vecchio disse di sapere solamente che suo
figlio era stato carcerato da Carlo Spinelli, o per detto d'altri che
avea scritto un libro in Napoli, mentre quanto a sè egli non sapea
leggere nè scrivere, soggiungendo, «alhora tutti mi dicevano beato et
hora tutti mi dicono sfortunato». Quanto alle divinazioni, disse che
suo figlio era stato quattordici anni fuori di Calabria, ed al ritorno
appena lo riconosceva per padre, trattando solo con Principi e Signori,
come il Principe della Roccella e il Marchese di Arena; quanto poi
al rifiuto della predicazione, disse che veramente avea pregato fra
Tommaso di accettare l'offerta fattane da que' di Stilo col compenso di
200 ducati, «per aiutare alcune figlie femine che hò è sono pezzenti»,
ma fra Tommaso non volle, dicendogli che sapeva quel che si faceva.
Accettò di aver visitato fra Dionisio in casa Grillo, ma negò di aver
fornite vivande, aggiungendo, «non hò per me, et hò nove tra figlie
et nipote femine»; negò pure energicamente di avere udito discorsi
eretici, ed aggiunse, «si fra Dominico (Petrolo) lo dice, fatime
mettere un chiappo al collo et impendere». Da ultimo s'inginocchiò
innanzi a' Giudici e disse, «Signori, siamo tutti spersi per povero
regno, et si questi monaci hanno fatto male, vi prego, castigateli
per amore di Dio»: con ciò, s'intende, egli volea dire che facessero
presto, perchè così sarebbe presto tornato a casa sua ove l'attendeva
una frotta di giovani donne rimaste nell'abbandono e nella miseria; e
il suo desiderio era naturalissimo, ma faceva dimenticargli che tra'
monaci i quali avrebbero dovuto essere gastigati, e non lievemente,
c'era anche il migliore de' suoi figliuoli.--Molto più breve fu l'esame
di Gio. Pietro Campanella, che si dichiarò di 28 anni in circa e di
mestiere calzolaio. Gli chiesero se avesse mai udito suo fratello
fra Tommaso parlare di rivoluzioni da dover accadere nel 1600; ed
egli rispose che poche volte gli avea parlato e non mai di tali cose.
Al pari di suo padre, non sapendo scrivere, segnò con una croce il
processo verbale dell'esame.
Il 20 luglio venne il Campanella ricondotto innanzi a' Giudici, e
continuò a mostrarsi pazzo[179]. Non voleva rimanere nella sala di
udienza, si tirava indietro, e poi cominciò a baciare certe figure
disegnate nel foglio del Calendario. Gli si fecero dimande strane;
quante sorelle aveva, dove trovavasi il suo padre carnale e da quanto
tempo non l'aveva veduto, se possedeva il breviario etc. poi lo si
avvertì di cessare dal fingersi pazzo. Ed egli nominò più sorelle,
Costanza che era Badessa, Emilia maritata, Giulia da doversi maritare
con Michele Castellano; parlò del padre in modo incoerente, ricordò
che gli aveano presi tutti i suoi libri, accennò ad una «Signora
grande», a soldati che l'aveano perseguitato, ad una sua fuga di 20
miglia. Lamentavasi per avere le braccia addolorate in sèguito della
tortura, e da ultimo disse, «dammi da bere frate, quattro confortini
(confortatori) negri negri vengono ogni sera et mi ammazzano...». Dal
processo verbale si rileva che avrebbe sottoscritto l'esame, se non
avesse avuto le braccia debilitate.
Fu di poi, nella stessa seduta, interrogato nuovamente il Soldaniero,
quindi Giuseppe Grillo; inoltre furono richiamati fra Dionisio ed il
Pizzoni, per dare qualche chiarimento[180]. Al Soldaniero si fecero
molte dimande; come mai fra Dionisio avesse cominciato a parlare con
lui contro la fede mentre non c'era mai stata familiarità tra loro,
se fra Dionisio fosse venuto a Soriano egli solo o in compagnia di
qualcuno, come si fosse comportato il Pizzoni in quella circostanza,
in quale giorno si fosse mangiato carne, a quale scopo que' frati
gli avessero dette tante eresie. E il Soldaniero narrò di nuovo i
particolari della venuta di fra Dionisio a Soriano, ed affermò che
questa accadde di martedì, nel quale giorno, avendo precedentemente
riportata una ferita di archibugio, egli non mangiava carne per
divozione alla Madonna dell'Idria (cioè di Costantinopoli), ma
fra Dionisio mangiò carne ed eccitò lui a mangiarne; non potè poi
ricordarsi se il Pizzoni fosse presente, ma dichiarò che gli pareva di
sì, e che costui confermava le opinioni di fra Dionisio, dicendo che
erano opinioni del Campanella. I Giudici gli fecero notare che nella
prima deposizione avea detto non essere stato presente il Pizzoni,
essere avvenuto il fatto in giorno di venerdì, non avere fra Dionisio
mangiato carne (l'aveva solamente desiderata per mangiarla), e che
badasse quindi a non dire menzogne: egli rispose più volte che non se
ne poteva ricordare e si rimetteva al suo primo esame, conchiudendo
che le eresie gli erano state raccontate perchè le credesse.--Giuseppe
Grillo, fatto venire dal Castello dell'ovo in cui era rinchiuso,
dietro dimande, dichiarò di aver conosciuto anteriormente fra Dionisio
e gli altri frati che poi vennero a pranzo in casa sua in Stignano,
e di averne buonissima opinione, ma non così Cesare Pisano che vide
allora per la prima volta; dichiarò che durante il pranzo fra Dionisio
avea detto doversi «rengratiar Dio di tante gracie che ci fà e cose
simile», ma non avea detto nulla contro la fede, perchè egli «saria
ricorso da superiori», ed anzi lo stesso fra Dionisio fece poi un
sermone in Chiesa, in Stignano, presenti tre dottori e moltitudine
di popolo, e fu lodato assai. Avvertito di non dir bugie, il Grillo
soggiunse che avea detto la verità; che dal Petrolo, per mezzo del
figlio di Desiderio Lucane, gli era stato raccomandato di volersi
esaminare in favor suo; che da Mario Flaccavento come pure da Felice
Gagliardo e Camillo Ademari, prima di venire dal Castello dell'ovo, gli
era stato raccomandato di voler dire che in Stignano si era mangiato
carne in giorno di venerdì o sabato, e che egli stesso l'avea mangiata
inavvertentemente, poichè così trovavasi affermato in processo, e non
dicendo così anche lui, avrebbe avuto la corda, ma egli avea risposto
di non voler dire la bugia (tanti erano impegnati a non far alleviare
la posizione degl'inquisiti, o invece tanto era furbo questo giovanotto
che inventava sollecitazioni per procurarsi credito).--Si fece poi
venire fra Dionisio, per sapere in che giorno fosse stato in Soriano,
e se il Pizzoni vi fosse stato con lui. Dietro varii tentennamenti di
reminiscenze, egli conchiuse che vi fu col Pizzoni il mercoledì, e il
Pizzoni si partì subito pel suo conventino poco distante da Soriano,
che in quella sera si mangiò co' frati, e l'indomani, giovedì, si
mangiò nel dormitorio col Priore, col Lettore, con alcuni spagnuoli,
ed anche con Giulio Soldaniero.--Da ultimo si fece venire il Pizzoni
per udirlo sullo stesso fatto, ed egli lo negò assolutamente (senza
dubbio a torto); e dietro dimande disse che non era mai stato a
Soriano con fra Dionisio, che non aveva mai confermato eresie nè
biasimata l'astinenza dal mangiar carne per divozione, e che questa
era un'infamia in suo danno da parte di fra Dionisio e del Campanella
conformemente alle loro minacce!
A questo punto si erano già raccolti esami sufficienti per poter
passare dal processo informativo, che dicevasi pure offensivo, al
processo ripetitivo: difatti il 31 luglio, sull'istanza del Procuratore
You have read 1 text from Italian literature.
Next - Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 16
  • Parts
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 01
    Total number of words is 4379
    Total number of unique words is 1558
    38.7 of words are in the 2000 most common words
    55.0 of words are in the 5000 most common words
    63.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 02
    Total number of words is 4612
    Total number of unique words is 1488
    41.7 of words are in the 2000 most common words
    56.7 of words are in the 5000 most common words
    64.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 03
    Total number of words is 4480
    Total number of unique words is 1589
    37.5 of words are in the 2000 most common words
    53.1 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 04
    Total number of words is 4463
    Total number of unique words is 1540
    39.2 of words are in the 2000 most common words
    53.3 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 05
    Total number of words is 4462
    Total number of unique words is 1506
    37.1 of words are in the 2000 most common words
    52.8 of words are in the 5000 most common words
    59.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 06
    Total number of words is 4508
    Total number of unique words is 1523
    39.9 of words are in the 2000 most common words
    54.4 of words are in the 5000 most common words
    62.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 07
    Total number of words is 4528
    Total number of unique words is 1541
    38.0 of words are in the 2000 most common words
    52.0 of words are in the 5000 most common words
    59.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 08
    Total number of words is 4516
    Total number of unique words is 1463
    38.7 of words are in the 2000 most common words
    52.7 of words are in the 5000 most common words
    61.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 09
    Total number of words is 4437
    Total number of unique words is 1586
    40.8 of words are in the 2000 most common words
    55.9 of words are in the 5000 most common words
    63.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 10
    Total number of words is 4433
    Total number of unique words is 1605
    37.9 of words are in the 2000 most common words
    54.0 of words are in the 5000 most common words
    63.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 11
    Total number of words is 4539
    Total number of unique words is 1484
    39.0 of words are in the 2000 most common words
    54.3 of words are in the 5000 most common words
    62.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 12
    Total number of words is 4297
    Total number of unique words is 1559
    40.2 of words are in the 2000 most common words
    53.3 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 13
    Total number of words is 4190
    Total number of unique words is 1502
    37.1 of words are in the 2000 most common words
    50.1 of words are in the 5000 most common words
    57.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 14
    Total number of words is 4593
    Total number of unique words is 1394
    40.5 of words are in the 2000 most common words
    56.3 of words are in the 5000 most common words
    64.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 15
    Total number of words is 4596
    Total number of unique words is 1378
    40.9 of words are in the 2000 most common words
    55.2 of words are in the 5000 most common words
    63.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 16
    Total number of words is 4558
    Total number of unique words is 1396
    40.1 of words are in the 2000 most common words
    54.8 of words are in the 5000 most common words
    61.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 17
    Total number of words is 4533
    Total number of unique words is 1230
    41.8 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    61.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 18
    Total number of words is 4426
    Total number of unique words is 1407
    40.4 of words are in the 2000 most common words
    54.1 of words are in the 5000 most common words
    61.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 19
    Total number of words is 4557
    Total number of unique words is 1345
    42.7 of words are in the 2000 most common words
    58.5 of words are in the 5000 most common words
    66.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 20
    Total number of words is 4638
    Total number of unique words is 1216
    42.4 of words are in the 2000 most common words
    56.2 of words are in the 5000 most common words
    64.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 21
    Total number of words is 4682
    Total number of unique words is 1357
    40.6 of words are in the 2000 most common words
    56.3 of words are in the 5000 most common words
    62.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 22
    Total number of words is 4484
    Total number of unique words is 1496
    40.6 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    63.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 23
    Total number of words is 4626
    Total number of unique words is 1574
    40.0 of words are in the 2000 most common words
    55.4 of words are in the 5000 most common words
    63.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 24
    Total number of words is 4513
    Total number of unique words is 1566
    39.5 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    61.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 25
    Total number of words is 4566
    Total number of unique words is 1512
    39.2 of words are in the 2000 most common words
    54.0 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 26
    Total number of words is 4562
    Total number of unique words is 1553
    37.0 of words are in the 2000 most common words
    50.6 of words are in the 5000 most common words
    57.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 27
    Total number of words is 4629
    Total number of unique words is 1428
    41.2 of words are in the 2000 most common words
    54.8 of words are in the 5000 most common words
    60.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 28
    Total number of words is 4506
    Total number of unique words is 1583
    39.0 of words are in the 2000 most common words
    52.9 of words are in the 5000 most common words
    60.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 29
    Total number of words is 4470
    Total number of unique words is 1512
    39.8 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    63.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 30
    Total number of words is 4402
    Total number of unique words is 1567
    39.2 of words are in the 2000 most common words
    55.1 of words are in the 5000 most common words
    62.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 31
    Total number of words is 4209
    Total number of unique words is 1482
    37.4 of words are in the 2000 most common words
    51.1 of words are in the 5000 most common words
    58.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 32
    Total number of words is 4160
    Total number of unique words is 1900
    27.1 of words are in the 2000 most common words
    37.4 of words are in the 5000 most common words
    42.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 33
    Total number of words is 4306
    Total number of unique words is 1715
    36.2 of words are in the 2000 most common words
    49.4 of words are in the 5000 most common words
    56.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 34
    Total number of words is 4402
    Total number of unique words is 1459
    35.7 of words are in the 2000 most common words
    51.5 of words are in the 5000 most common words
    60.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 35
    Total number of words is 4459
    Total number of unique words is 1394
    38.0 of words are in the 2000 most common words
    52.5 of words are in the 5000 most common words
    61.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 36
    Total number of words is 4407
    Total number of unique words is 1429
    39.5 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    62.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 37
    Total number of words is 4473
    Total number of unique words is 1545
    41.3 of words are in the 2000 most common words
    57.2 of words are in the 5000 most common words
    64.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 38
    Total number of words is 4549
    Total number of unique words is 1526
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    63.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 39
    Total number of words is 4410
    Total number of unique words is 1561
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    54.4 of words are in the 5000 most common words
    63.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 40
    Total number of words is 4486
    Total number of unique words is 1555
    37.8 of words are in the 2000 most common words
    52.9 of words are in the 5000 most common words
    61.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 41
    Total number of words is 4497
    Total number of unique words is 1685
    38.3 of words are in the 2000 most common words
    54.7 of words are in the 5000 most common words
    62.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 42
    Total number of words is 4456
    Total number of unique words is 1575
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    52.6 of words are in the 5000 most common words
    61.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 43
    Total number of words is 4429
    Total number of unique words is 1542
    39.0 of words are in the 2000 most common words
    52.7 of words are in the 5000 most common words
    60.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 44
    Total number of words is 4406
    Total number of unique words is 1659
    36.7 of words are in the 2000 most common words
    51.9 of words are in the 5000 most common words
    59.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 45
    Total number of words is 4347
    Total number of unique words is 1713
    32.9 of words are in the 2000 most common words
    45.0 of words are in the 5000 most common words
    51.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 46
    Total number of words is 4237
    Total number of unique words is 1602
    38.5 of words are in the 2000 most common words
    52.2 of words are in the 5000 most common words
    59.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 47
    Total number of words is 4349
    Total number of unique words is 1823
    32.4 of words are in the 2000 most common words
    44.4 of words are in the 5000 most common words
    51.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 48
    Total number of words is 4429
    Total number of unique words is 1259
    36.8 of words are in the 2000 most common words
    51.3 of words are in the 5000 most common words
    60.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 49
    Total number of words is 1907
    Total number of unique words is 817
    44.9 of words are in the 2000 most common words
    57.9 of words are in the 5000 most common words
    65.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.