Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 06

Total number of words is 4508
Total number of unique words is 1523
39.9 of words are in the 2000 most common words
54.4 of words are in the 5000 most common words
62.4 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
che se il detto Campanella domandava la copia delli inditii non vedevo
come se li potessero negare, disse, e mostrò che secondo l'uso della
Vicaria e di tutte l'udienze di Regno, ne casi così enormi si veniva
à tortura per il processo informativo.., et che anche questo si era
fatto nell'ultimo caso di ribellione dove intervenne un deputato dalla
sedia Apostolica et che me lo mostrerebbe; gli replicai che era più
espediente saper sopra questo il comandamento di S. S.^{tà} che ne può
dispensare, et però mi son risoluto à scriverne per la staffetta, tanto
più quanto intendo che questo medesimo è stato usato dalli Offitiali
dell'Arcivescovato in casi d'importanza, et è stato ottenuto licenza
di poter venire à tortura nel processo informativo senza farne altra
copia, che certo conosco che in questo negotio sarebbe cosa di molta
difficoltà, e lunghezza, ma non voglia (_sic_) consentire à nulla di
straordinario secondo l'uso di quà senza particolare ordine il quale
desidero quanto prima, acciò il negotio si possa tirar avanti conforme
al desiderio del sig.^r Vicerè». Abbiamo voluto riportare per intero
questo brano di lettera, per potere ben valutare l'incidente. Da esso
si dovrebbe inferire che fosse ben poca nel Nunzio la conoscenza del
dritto e la pratica del tribunale, mentre pure ne presedeva uno e di
non poco rilievo. Poichè se la Curia Arcivescovile ne' casi importanti
doveva ottenere licenza da Roma per amministrare la tortura durante il
processo informativo, senza dare all'inquisito la copia degl'indizii,
ciò accadeva perchè ne' casi importanti la Curia Romana voleva essere
intesa di tutto, e dirigere essa medesima il processo in ogni sua
parte. D'altronde l'amministrare la tortura durante il processo
informativo non era un uso particolare di Napoli, bensì un principio
riconosciuto da tutti i Giuristi, ogni qual volta si trattasse di casi
gravissimi e specialmente di lesa Maestà. Adunque la tortura dimandata
dal fiscale, nel caso del Campanella, non usciva da' limiti del dritto
e delle facoltà date dal Papa a' Giudici col suo Breve, essendovi
tra le altre quella di poter sottoporre gl'inquisiti «alla tortura
ed altri tormenti giusta le disposizioni del dritto». Non potendosi
ammettere nel Nunzio tanta ignoranza del dritto, bisogna piuttosto
conchiudere che egli abbia voluto dar prova di saper sostenere la
superiorità ecclesiastica, mostrando che in tutto si doveva dipendere
da Roma; e con ciò non giovava alla causa del Campanella e socii, ma la
danneggiava senza dubbio, poichè rinfocolava la sorda diffidenza della
Corte di Napoli verso quella di Roma nella faccenda de' frati. Bisogna
tener presenti queste cose, poichè esse influirono certamente sulla
condotta ulteriore del Governo Vicereale.--La richiesta della nuova
facoltà per dare la tortura al Campanella fu subito fatta dal Nunzio,
mediante una staffetta spedita dal Vicerè, e si ebbe cura di farla in
modo da comprendervi anche gli altri, che il Nunzio in una sua lettera
di sollecitazione, in data del 4 febbraio, qualificava «inditiati per
non dir convinti». Naturalmente la richiesta venne accordata senza
la menoma difficoltà, trattandosi di una quistione di forma, non di
sostanza; ma la lettera che l'accordava si fece attendere alcuni giorni.
Intanto il tribunale non perdeva tempo. Dopo l'esame e le confronte
suddette del Campanella, immediatamente dopo, si venne all'esame di fra
Dionisio, come si rileva dal trovare la deposizione di costui, negli
Atti conservati in Firenze, notata col fol. 12 del volume[67]: anche
di essa per altro quegli Atti non dànno che la semplice menzione, e
certamente perchè risultò del pari negativa. Se non c'è una lacuna,
del resto poco notevole, nelle notizie dei folii del volume, dopo fra
Dionisio fu esaminato fra Gio. Battista di Pizzoni. Dichiarazioni
fatte più tardi nel processo di eresia massime da fra Dionisio[68],
quindi ripetute dal Campanella nelle sue Difese[69] e poi ancora nella
Narrazione, tenderebbero a far credere che le cose fossero passate nel
modo seguente. Il Pizzoni dapprima si ritrattò, onde fu posto in una
fossa, dove col carbone scrisse sul muro il suo nome aggiungendovi
«positus ut dicat mendacium ad instantiam fiscalium»; ma il Lauriana
dalle carceri del civile, dietro il consiglio di un dottore Domenico
Monaco, che là si trovava e che aveva consigliato lui stesso a non
ritrattarsi perchè sarebbe stato punito come falsario, potè con lo
stesso argomento indurre il Pizzoni a revocare la ritrattazione; così
uno o due giorni dopo costui dimandò di essere udito di nuovo e revocò
quanto avea dapprima ritrattato. Di tutto questo non si ha veramente
notizia negli Atti sopra citati; solo vi si trova l'esame del Pizzoni
qualificato «deposizione ultima di fra Gio. Battista che accetta quella
fatta innanzi al Vescovo di Gerace», e da ciò potrebbe desumersi che
le suddette dichiarazioni esprimessero il vero. Ma dobbiamo notare
che possediamo tale deposizione di fra Gio. Battista integralmente
riportata nel processo di eresia, perocchè venne trasmessa in copia
dall'uno all'altro tribunale, e non vi scorgiamo alcuno indizio di un
esame anteriore che con essa il Pizzoni si facesse a revocare[70]. La
deposizione porta la data del 29 gennaio. I Giudici dimandano dapprima,
«come si ritrova esso deposante carcerato in questo Regio Castello», ed
egli dichiara come e quando e da chi venne carcerato in Calabria «acciò
deponesse... contra fra Thomase Campanella et fra Dionisio Ponsio de le
cose, che esso deposante havea denuntiato tanto al'Avvocato fiscale di
Calavria in scritto quanto per lettre al Generale»: poi, dietro altre
dimande, dice di essere stato già esaminato dal Visitatore ed anche dal
Vescovo di Gerace e si rimette a questi esami, spiega come non depose
già per timore ed insiste ad atteggiarsi a denunziante, rettifica la
parola «complici» che fu scritta nel suo esame a proposito degli altri
frati da lui nominati, nega assolutamente di aver mai consentito alla
ribellione, dicendo che piuttosto vorrebbe gli «fosse stata tagliata
la lingua». Vedremo or ora che ben diversamente fu redatto il processo
verbale dell'esame del Petrolo, il quale davvero prima si ritrattò e
poi revocò la ritrattazione: ad ogni modo, la deposizione del Pizzoni
che rimase e servì nello svolgimento ulteriore del processo fu quella
sopradetta.--Non appena raccolta tale deposizione, fu immantinente
chiamato il Campanella per fare la confronta, e come sempre era
avvenuto, il Pizzoni disse che era vero quanto avea dichiarato nelle
sue deposizioni contro di lui, e il Campanella disse che egli mentiva
per la gola. Si passò allora alla confronta del Pizzoni con fra
Dionisio; quindi si fece la confronta del Lauriana con lo stesso fra
Dionisio, e il risultamento fu sempre identico, come si rileva dagli
Atti che pubblichiamo tra i Documenti[71].
Nel giorno medesimo 29 gennaio si venne anche all'esame di fra
Domenico Petrolo, e costui positivamente si ritrattò, ma poi revocò la
ritrattazione aggravando fuor di misura la condizione del Campanella.
Possediamo egualmente questi Atti nella loro integrità, giacchè vennero
inserti in copia nel processo di eresia[72]. I Giudici dimandarono, al
solito, come e perchè egli si trovasse carcerato, e il Petrolo rispose
che credeva essere stato carcerato per deporre contro il Campanella:
poi, dietro altre dimande, rispose di aver deposto che il Campanella
volea ribellare la provincia di Calabria coll'aiuto de' turchi e de'
fuorusciti, di averlo deposto a suggerimento di fra Cornelio, che
lo persuase di dirlo per non essere maltrattato in Calabria e venir
rimesso a' proprii superiori; quindi espose tutte le circostanze
della sua fuga insieme col Campanella temendo che Maurizio volesse
ammazzarlo, tutte le circostanze della loro cattura e carcerazione. Ma
i Giudici gli obiettarono che avea deposto spontaneamente e poi avea
ratificato la deposizione innanzi al Vescovo di Gerace, ed egli rispose
che non avea ratificato nulla e che quanto avea deposto non era vero;
infine gli dimandarono se era vero che avesse concertato col Campanella
di ribellare la Calabria e farla repubblica, ed egli rispose, «non è
vero, Giesù»! Si può ritenere per certo che i Giudici fecero allora
porre il Petrolo nella fossa, onde egli ben presto si raccomandò al
carceriere, dicendo che volea manifestare la verità.--Così nella
seduta del 31 gennaio il Petrolo fu sottoposto a un nuovo esame; e nel
processo verbale trovasi consacrato che, essendo venuti i Giudici, il
carceriere fece loro intendere il desiderio del Petrolo, e che costui
tradotto nel luogo dell'Audienza ed interrogato se volesse manifestare
la verità come avea dichiarato, disse di avere negato il primo esame
per le minacce fattegli dal Campanella a nome suo ed anche a nome di
fra Dionisio in più circostanze. E cominciò dal riferire i motti latini
scambiati tra il Campanella e lui durante il tragitto da Squillace
a Gerace, la cartolina mandatagli dal Campanella appunto in Gerace,
l'ambasciata fattagli a Monteleone per mezzo del Pisano, le parole
direttegli in Napoli dalla finestra del carcere; inoltre riferì le
sollecitazioni avute perchè deponesse falsamente contro Mesuraca, il
Principe della Roccella e Giulio Contestabile, e concluse che dubitando
di poterne aver danno si era ritrattato. Lettogli quindi il primo
esame, lo confermò, rettificando ed aggiungendo qualche cosa pur sempre
a carico del Campanella ed a scusa propria. Così disse che solo il
Campanella gli avea manifestato più liberamente doversi far ribellare
Catanzaro, ma «lo dì prima della cattura»; che poi «alla Roccella» gli
avea manifestato aver lui, il Campanella, questi pensieri nello stomaco
da tredici anni e fin d'allora averli comunicati a fra Dionisio, avere
inoltre mandato fra Dionisio alla Piana per mettere in ordine la gente
e i fuorusciti, infine venire per lui trenta vascelli turchi dietro le
trattative fatte da Maurizio, con altre circostanze relative a' fatti
e detti di que' giorni. Interrogato aggiunse pure che il Campanella
avea detto bastargli essere amico di Maurizio perchè i turchi non lo
facessero schiavo; ed aggiunse inoltre spontaneamente, che una volta
in Stilo essendosi il Campanella vantato di aver fatto nominare dodici
Vescovi, ed avendogli lui detto «piacesse a Dio che tu fossi fatto
Cardinale per fare bene a noi altri», il Campanella avea risposto, «io
Cardinale? io voglio fare altri Cardinali, et non aspettare che me
faccino à me». Fu questa la deposizione ultima del Petrolo, la quale,
come ben si vede, riassumeva in brevissimi tratti perfino la storia
de' disegni del Campanella, senza tralasciare nemmeno di far capire
l'altissimo grado che egli si riserbava nel nuovo Stato da doversi
fondare: e comparando i fatti accennati dal Petrolo con quanto sappiamo
da tutti gli altri fonti, tenendo presente l'indole stessa del Petrolo,
si può conchiudere che egli non abbia mentito, eccettochè nell'asserire
di aver ben conosciuti i disegni della congiura solamente negli ultimi
giorni e alla Roccella. Pertanto i Giudici fecero subito una confronta
del Petrolo col Campanella, come si rileva da' soliti Atti, ne' quali
la «deposizione» o «seconda deposizione» del Petrolo trovasi notata
co' fol. 18 a 20, e la confronta col fol. 21[73]. Si ebbe così la
nona ed ultima confronta in persona del Campanella, e non sarà strano
l'ammettere che il risultamento di essa sia stato pur sempre identico a
quello delle altre.
Molto probabilmente allora appunto, il 31 gennaio, essendosi mostrato
negativo con tanta ostinazione, il Campanella venne rinchiuso a sua
volta nella fossa, donde non fu tratto che per essere sottoposto alla
tortura: e veramente, nella sua Narrazione, il Campanella ne parla come
di un fatto avvenuto dopo le confronte di Maurizio non solo con lui ma
anche con fra Dionisio, ciò che sappiamo essere avvenuto immediatamente
dopo la confronta sua col Petrolo. Ecco in che modo egli racconta il
fatto. «Per questo il Sances credendosi haver trionfato di tutta la
causa, pose il Campanella dentro la fossa del _niglio_ in Castelnovo,
che và quasi sotto mare, oscurissima humidissima dicendoli e facendoli
dire che senza altro havea a morire e li davan de mangiar malamente
solo una volta il giorno, stava con li ferri alle gambe, dormia in
terra; e li vennero flussi di sangue. E così infermo poi lo posero nel
tormento». Non stentiamo a credere che la fossa in cui venne posto il
Campanella sia stata la più terribile, detta del coccodrillo, ovvero
anche del _miglio_, non _niglio_ come si legge nella Narrazione[74].
La menzione di questa fossa risale al tempo degli Aragonesi e vedesi
continuata fino a' giorni nostri, senza per altro poter dire dove essa
sia veramente stata, giacchè parrebbe essersi successivamente così
chiamata ogni fossa molto profonda e quasi del tutto oscura; notiamo
solamente esser probabile che il livello sottomarino di detta fossa sia
stato asserito dietro la nozione della profondità dell'intero fossato,
dove ne' primi tempi, come abbiamo accennato in altro luogo, potevasi
immettere l'acqua del mare. Vedremo che il Campanella vi rimase solo
per una settimana.
Intanto si fece ancora qualche confronta e segnatamente quella di
Maurizio con fra Dionisio: subito dopo si esaminò pure il Bitonto, e
non può esser dubbio che risultò parimente negativo; quindi si passò
a fra Paolo della Grotteria, intorno al quale sappiamo di certo che
negò ogni cosa[75]. Non apparisce poi che siano stati esaminati nè
fra Pietro di Stilo nè fra Pietro Ponzio: ne' Riassunti degl'indizii
compilati contro di essi, come contro diversi altri, non è ricordata
una loro deposizione in qualunque senso, a differenza di quanto si
vede per quelli sopra nominati e per qualche altro ancora. Apparisce
invece essere stato esaminato fra Scipione Politi, il quale disse
che avea conosciuto il Campanella, e che nel gennaio 99 lo andò a
visitare per averne una lettera in favore di un suo parente, e poi,
essendo l'ora molto tarda, rimase a dormire con lui; che più volte
andò a visitarlo di nuovo per parlargli di cose letterarie, ma non gli
riuscì possibile per le molte persone che si trattenevano con lui,
«et precise quando stava con Gio. Gregorio Prestinaci, et Gio. Jacovo
Sabinis, si ponea à ragionare con quelli et lasciava tutti». Aggiunse
che dopo la venuta di Carlo Spinelli si era detto «che lo fra Tomase,
fra Dionisio, Mauritio et altri forasciti trattavano di dare, primo si
disse, in poter del Papa questo Regno, et poi si disse che lo volevano
dare in mano deli Turchi, et l'hà inteso generalmente, ma dopò che
fu carcerato frà Tomase, l'intese dire questo dal Capitan Francesco
Plotino, et si dicea, che Mauritio havea trattato con li Turchi et
fra Dionisio ancora, et frà Tomase con altre persune et forasciti seu
delinquenti»[76]. Così questo fra Scipione, già intimo del Campanella,
se la cavò felicemente, e non può dirsi che il tribunale sia stato
severo con lui.
Ma dobbiamo tornare a Maurizio, il quale aveva esaurito il còmpito
per cui era stato fin allora serbato in vita, onde non si tardò a
farne l'esecuzione. La confronta con fra Dionisio fu l'ultimo atto
giudiziario certo della sua vita. Il Campanella, nella Narrazione,
scrisse pure che «lo portaro... a conurtar F. Pietro di Stilo prelato
del Campanella che confessasse per salvarsi come lui havea fatto, e poi
fatto questo officio iniquo, mandò il carcerere Alonso de Martinez,
et Onofrio a dir al Gesuino, che l'osservasse la parola: el Gesuino
rispose, che non si osserva _palabra con ladrones_, e fu appiccato
con perdita del corpo et dell'anima». Lasciamo da parte queste ultime
asserzioni, che vedremo bilanciate da altre diametralmente opposte,
e che ad ogni modo rappresentano la continuazione del disgustoso
atteggiamento preso dal Campanella verso Maurizio. Quanto all'incarico
che gli avrebbero dato di esortare fra Pietro di Stilo, il fatto non
può recare sorpresa, visto lo zelo religioso eccitato in Maurizio,
che era anche parente di fra Pietro; ma è singolare che non se ne
trovi qualche traccia nel processo di eresia, dove gl'incidenti della
causa sogliono trovarsi menzionati in gran numero. Vedremo per altro
che qualche poesia del Campanella si spiegherebbe ottimamente con
questo fatto, e del pari con esso può spiegarsi in gran parte il non
essere stato poi fra Pietro nemmeno chiamato all'esame: conoscevano
che sarebbe risultato ostinatamente negativo, e gli esami negativi
non tornavano convenienti, poichè gl'indizii raccolti a carico
degl'inquisiti principali ne rimanevano sempre alquanto vulnerati.
Il 3 febbraio era già avvenuto il passaggio di Maurizio dalle carceri
del Castello a quelle della Vicaria, e le scritture di S.^{to} Officio
ce lo mostrano appunto a quella data, come già il Pisano, innanzi a'
Delegati della Curia Arcivescovile, che questa volta furono i Rev.^{di}
Orazio Venezia e Curzio Palumbo Consultori e Marco Antonio Genovese
Avvocato fiscale, riuniti nell'Audienza criminale della Vicaria. Non
bisogna credere che simiglianti ricorsi al S.^{to} Officio, in punto
di morte, si fossero verificati soltanto in persona dei condannati
per la causa presente: era un uso molto comune a quei tempi, spesso
verificatosi senz'altro motivo che quello di ritardare per qualche
giorno l'esecuzione. Tra le carte venute nelle nostre mani abbiamo p.
es. due lettere del Card.^l di S.^{ta} Severina, che trattano delle
deposizioni di uno Scipione Prestinace egualmente di Stilo, celebre
bandito menzionato in qualche documento del Grande Archivio[77] e
decapitato il 17 febbraio 1597, il quale avea dimandato ed ottenuto di
confessare al S.^{to} Officio: e vedremo pure Felice Gagliardo, sul
punto di essere giustiziato più tardi per delitto comune, fare una
lunga deposizione innanzi a quel tribunale. Relativamente a Maurizio
non si potrebbe supporre il motivo sopra indicato, giacchè l'esecuzione
sua era stata già differita anche troppo; oltracciò non lo troviamo a
rivelare in S.^{to} Officio il giorno medesimo dell'esecuzione, come
abbiamo visto in persona di Cesare Pisano, ma mentre l'esecuzione
era stabilita pel 4 febbraio, egli il giorno precedente trovavasi
innanzi agli ufficiali della Curia Arcivescovile da lui richiesti pur
sempre con la clausola «a scarico della mia conscientia secondo me hà
imposto il mio padre spirituale»[78]. Ed ecco in breve quanto, giusta
lo stile del S.^{to} Officio, egli «denunziò» contro il Campanella e
fra Dionisio: gioverà conoscere il complesso delle sue rivelazioni,
anche a costo di annoiarsi trovando una ripetizione di cose già
narrate. In primo luogo depose che presso D. Gio. Jacobo Sabinis il
Campanella avea detto essere stato Cristo un grande uomo da bene, ed
aveva anche detto bene de' turchi (allora era di obbligo dirne male),
ond'egli poi in Castello ebbe ad avvertirlo che stava scandalizzato
di quelle parole, e fra Tommaso gli rispose che lui non conosceva
bene li negozii. Dippiù, che pure nella stessa data, «con occasione
della guerra che voleva cominciare, ò fattione che voleva fare contra
il Re», fra Tommaso disse che voleva «fare brusciare tutti li libri
latini perche era un inbrogliare le gente», senza precisare quali libri
e senza scovrirsi molto con lui per cose di religione, giacchè egli
era stato sempre saldo nelle cose della fede, «anzi chiarivi al detto
frà Thomaso che di queste cose di religione non bisognava trattarne,
perche non ci haveria mai consentito», e fra Tommaso rispose che egli
voleva solamente riformare gli abusi della religione. Inoltre che avea
saputo da Gio. Gregorio Prestinace volere il Campanella «fare una
republica dove si havesse da vivere in commune», ciò che fra Tommaso
medesimo gli confermò, dicendogli «che la generatione humana si dovea
fare dagli huomini buoni» cioè gagliardi e valorosi, e che «con la
medesima occasione della guerra... voleva aprire li sette sigilli»,
ricordando che in Calabria dicevasi pubblicamente «che la scientia di
detto frà thomaso sia del demonio ò di Iddio, perche ogn'uno che parla
con esso lo ritira dove vole esso con la scientia e con la persuasione
sua». Aggiunse pure infine, che intese da fra Tommaso «come quando
voleva fare le guerre haveria fatto deli miracoli, et mostrato con
la scientia è raggione che quello che mostrava esso era ben fatto».
Relativamente poi a fra Dionisio, dichiarò che costui aveva una volta
raccontato il solito fatto osceno in dispregio dell'ostia consacrata,
ed anche l'annegamento di quel sacerdote che a tempo dell'inondazione
del Tevere volea salvare il SS. Sacramento; che un'altra volta, stando
lui, Maurizio, inginocchiato nella chiesa del convento, fra Dionisio
gli disse che così voleva gli uomini, che sapessero fingere; e un'altra
volta, stando a desinare, fra Dionisio, ovvero fra Tommaso, avea detto
che i Cardinali non digiunavano, e le riforme si facevano per tutti
ma non per loro. Aggiunse, dietro domanda di rivelare i complici, che
ricordava solo di avere inteso dal Vitale suo cognato, giustiziato
in mare, che fra Dionisio, avendo celebrato la messa in Nardò dentro
la sua cella, gittò a terra l'ostia, nè credeva a Cristo, nè alla
verginità di Maria. Da ultimo, interrogato se avesse deposto per odio,
per inimicizia o per passione, egli appunto allora ricordò che non
avea mai rivelato nulla contro quei frati, malgrado ripetute torture,
e malgrado sapesse che fra Tommaso si era esaminato contro di lui, nè
aveva poi detta la verità per altro, se non perchè il suo confessore
della Compagnia de' Bianchi lo aveva consigliato a farlo per obbligo di
coscienza.--Così, in fondo, non si ebbero rivelazioni nuove o numerose
di Maurizio, il quale non potea nemmeno ignorare che vi erano state
anche troppe rivelazioni di eresia, o per debolezza, o per artificio,
allo scopo di passare alla Curia ecclesiastica: nè vi fu bisogno per
lui di assoluzione e di abiura, poichè egli non era imputabile in
siffatta materia. Ma l'importanza delle dette rivelazioni per noi sta
in questo, che esse dànno una notevole impronta di autenticità a'
tratti principali dei disegni del Campanella e delle riforme politiche
e religiose da lui progettate, come anche alla via seguita da fra
Dionisio in questa faccenda; poichè, quasi non occorre dirlo, noi
crediamo pienamente sincere quelle rivelazioni, senza alcuna riserva, e
però siamo stati anche solleciti di riferirle con le parole testuali.
In un momento supremo, quando ogni speranza di salvar la vita, se mai
ve n'era stata, avea dovuto rimanere del tutto spenta, vedere Maurizio
non già ritrattare le confessioni fatte nel tribunale, ma aggiungere
rivelazioni in termini tali da suggellarle, è certamente un fatto di
suprema importanza; nè cesseremo dal dire egualmente da questo lato,
che la condotta di Maurizio si può giudicare inaccettabile ma non mai
indegna di rispetto, e chi volesse ad ogni modo biasimarla dovrebbe
rivolgere i suoi biasimi piuttosto a coloro i quali abusarono di
quell'anima tutta imbevuta della fede in cui era stata educata. Ci
rimane intanto una somma di notizie in tal guisa raccolte, che non
ammettono dubbio.
Il giorno seguente, 4 febbraio, con lo stesso corteggio della prima
volta, Maurizio venne condotto al patibolo, e di rimpetto al torrione
del Castel nuovo, dal quale i suoi compagni di sventura poteano
vederlo, lasciò miseramente la vita col capestro a soli 28 anni. Il
Registro de' Bianchi lo ricorda in questi termini: «A dì 4 di febraro
Venerdì 1600, per ordine di S. Ecc.^a fù giustitia di Mauritio Rinaldi
de Guardavalle appresso Stilo, lascia una figliuola d'anni tre, nomine
Costanza in potere de sua matre nomine Giulia Vitale; et una sorella
d'anni 30 vidua nomine Costanza. Ve intervennero» etc. Il Campanella,
nell'Informazione, scrisse che «li fecero perder l'anima e 'l corpo,
e non li donaro tempo di ritrattarsi se non alli confrati»: bisogna
dire che egli non abbia conosciuto nulla delle rivelazioni fatte
in S.^{to} Officio, e poi sappiamo oggi ciò che avvenne presso i
confrati; se mai vi fossero state discolpe, nel Registro de' confrati
si leggerebbero come si leggono quelle del Pisano.--Dobbiamo aggiungere
che il Residente Veneto, l'8 febbraio, riferiva l'avvenimento al suo
Governo con qualche altra circostanza degna di nota e ne' termini più
lusinghieri per Maurizio; non possiamo dispensarci dall'esporre qui il
suo dispaccio e tutto intero, senza rimandare i lettori a' Documenti.
«Quel Mauritio Rinaldi doppo haver ratificato alla presentia de i frati
autori della ribellione tutte le cose fra loro accordate in Calavria,
propose da sè stesso di lasciarle comprobate senza più dilatione con
la sua morte perche non habbia loro à restar più speranza di poterle
negar nei tormenti; con che finì la vita nel luogo et modo istesso
dove anco la prima volta era stato condotto pubblicamente. Le attioni
fatte da costui, et vivendo, et morendo sono generalmente stimate di
tanto momento che da esse si possa far giudicio qual fossero stati i
suoi progressi se fosse riuscito l'effetto della congiura. Et havendo
colla volontaria revellatione, per solo zelo dell'anima sua, mosso
l'animo del V. Re, non parendo a S. Ecc.^{za} in caso di M.^{tà} lesa
di dover permutargli la pena della vita, hà fatto, con atto magnanimo,
che la facoltà sua, già per la sententia confiscata, sia hora divisa
in tre parti, una delle quali sia data per Dio, et una alla madre, et
l'altra ad una figliuola nubile di esso infelice, con la qual gratia
gli è parso morendo rinascere al mantenimento di persone a lui tanto
congiunte». Una testimonianza del tutto disinteressata, come questa
del Residente Veneto, su fatti avvenuti in Napoli, regge assai bene a
fronte delle molte, delle troppe affermazioni vituperose del Campanella
verso Maurizio. Forse, come tanto spesso, non tutte le circostanze da
lui riferite debbono ritenersi esatte. Verosimilmente non sarà esatto
che Maurizio abbia proposto di voler comprovare con la sua morte le
cose da lui rivelate a carico de' frati, giacchè per lo meno questo
non era punto necessario; del pari non sarà forse esatto che egli abbia
saputo in precedenza, con sua letizia, la revoca almeno parziale della
confisca de' suoi beni, non essendo facilmente ammessibile un così
pronto senso di pietà Vicereale verso un ribelle. Possiamo ritenere
che la confisca non abbia avuto effetto, e forse per questo motivo son
riuscite vane finora tutte le nostre ricerche nell'Archivio di Stato
su tale argomento: vi era l'interesse di «Dio», cioè de' monasteri, a'
quali con siffatto titolo tanto indegnamente adoperato si prodigava la
roba altrui, e vi era anche il gusto Vicereale di mostrarsi in gara
di commozione ne' casi di coscienza commossa. Ma ci basta sapere che
i contemporanei giudicarono Maurizio ben diversamente da quanto il
Campanella ci lasciò scritto, e crediamo che oramai il nome di Maurizio
debba registrarsi nel martirologio italiano, dandogli lo splendido
posto che gli compete.
Continuava intanto nel tribunale lo svolgimento delle prove a carico
di fra Dionisio. Furono esaminati Mario Flaccavento e Gio. Battista
Sanseverino, i quali confermarono di essere stati da lui sollecitati
a prender parte nella congiura. Anche Fabio di Lauro e Gio. Battista
Biblia fecero la confronta con fra Dionisio; e forse si udì pure
qualche altro contro di lui, giacchè si nota a questo punto una
piccola lacuna nella numerazione de' folii del volume[79].--Ma giunse
finalmente da Roma la lettera che dava licenza di amministrare la
tortura al Campanella e agli altri indiziati. Il Nunzio si affrettò a
comunicarla al Vicerè, e dovè pure esser subito emanato dal tribunale
il decreto per l'esecuzione. Questa lettera è menzionata in un'altra
posteriore del Nunzio[80], e non si trova nel Carteggio, sicuramente
perchè venne inserta nel processo, come allora solevasi fare.
Il 7 febbraio 1600 venne amministrata la tortura al povero Campanella,
e la specie prescelta fu quella così detta del polledro. Ciò rilevasi
da un documento trasmesso dall'uno all'altro tribunale ed inserto
nel processo di eresia, il quale comincia così: «à tempo si dede lo
polletro à fra thomase campanella ali 7 di febraro» etc.[81]. Di questa
specie di tortura, tutta napoletana, non ci è costato poco il rinvenire
i particolari; e li abbiamo finalmente rinvenuti in un trattato di
You have read 1 text from Italian literature.
Next - Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 07
  • Parts
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 01
    Total number of words is 4379
    Total number of unique words is 1558
    38.7 of words are in the 2000 most common words
    55.0 of words are in the 5000 most common words
    63.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 02
    Total number of words is 4612
    Total number of unique words is 1488
    41.7 of words are in the 2000 most common words
    56.7 of words are in the 5000 most common words
    64.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 03
    Total number of words is 4480
    Total number of unique words is 1589
    37.5 of words are in the 2000 most common words
    53.1 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 04
    Total number of words is 4463
    Total number of unique words is 1540
    39.2 of words are in the 2000 most common words
    53.3 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 05
    Total number of words is 4462
    Total number of unique words is 1506
    37.1 of words are in the 2000 most common words
    52.8 of words are in the 5000 most common words
    59.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 06
    Total number of words is 4508
    Total number of unique words is 1523
    39.9 of words are in the 2000 most common words
    54.4 of words are in the 5000 most common words
    62.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 07
    Total number of words is 4528
    Total number of unique words is 1541
    38.0 of words are in the 2000 most common words
    52.0 of words are in the 5000 most common words
    59.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 08
    Total number of words is 4516
    Total number of unique words is 1463
    38.7 of words are in the 2000 most common words
    52.7 of words are in the 5000 most common words
    61.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 09
    Total number of words is 4437
    Total number of unique words is 1586
    40.8 of words are in the 2000 most common words
    55.9 of words are in the 5000 most common words
    63.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 10
    Total number of words is 4433
    Total number of unique words is 1605
    37.9 of words are in the 2000 most common words
    54.0 of words are in the 5000 most common words
    63.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 11
    Total number of words is 4539
    Total number of unique words is 1484
    39.0 of words are in the 2000 most common words
    54.3 of words are in the 5000 most common words
    62.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 12
    Total number of words is 4297
    Total number of unique words is 1559
    40.2 of words are in the 2000 most common words
    53.3 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 13
    Total number of words is 4190
    Total number of unique words is 1502
    37.1 of words are in the 2000 most common words
    50.1 of words are in the 5000 most common words
    57.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 14
    Total number of words is 4593
    Total number of unique words is 1394
    40.5 of words are in the 2000 most common words
    56.3 of words are in the 5000 most common words
    64.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 15
    Total number of words is 4596
    Total number of unique words is 1378
    40.9 of words are in the 2000 most common words
    55.2 of words are in the 5000 most common words
    63.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 16
    Total number of words is 4558
    Total number of unique words is 1396
    40.1 of words are in the 2000 most common words
    54.8 of words are in the 5000 most common words
    61.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 17
    Total number of words is 4533
    Total number of unique words is 1230
    41.8 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    61.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 18
    Total number of words is 4426
    Total number of unique words is 1407
    40.4 of words are in the 2000 most common words
    54.1 of words are in the 5000 most common words
    61.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 19
    Total number of words is 4557
    Total number of unique words is 1345
    42.7 of words are in the 2000 most common words
    58.5 of words are in the 5000 most common words
    66.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 20
    Total number of words is 4638
    Total number of unique words is 1216
    42.4 of words are in the 2000 most common words
    56.2 of words are in the 5000 most common words
    64.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 21
    Total number of words is 4682
    Total number of unique words is 1357
    40.6 of words are in the 2000 most common words
    56.3 of words are in the 5000 most common words
    62.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 22
    Total number of words is 4484
    Total number of unique words is 1496
    40.6 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    63.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 23
    Total number of words is 4626
    Total number of unique words is 1574
    40.0 of words are in the 2000 most common words
    55.4 of words are in the 5000 most common words
    63.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 24
    Total number of words is 4513
    Total number of unique words is 1566
    39.5 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    61.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 25
    Total number of words is 4566
    Total number of unique words is 1512
    39.2 of words are in the 2000 most common words
    54.0 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 26
    Total number of words is 4562
    Total number of unique words is 1553
    37.0 of words are in the 2000 most common words
    50.6 of words are in the 5000 most common words
    57.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 27
    Total number of words is 4629
    Total number of unique words is 1428
    41.2 of words are in the 2000 most common words
    54.8 of words are in the 5000 most common words
    60.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 28
    Total number of words is 4506
    Total number of unique words is 1583
    39.0 of words are in the 2000 most common words
    52.9 of words are in the 5000 most common words
    60.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 29
    Total number of words is 4470
    Total number of unique words is 1512
    39.8 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    63.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 30
    Total number of words is 4402
    Total number of unique words is 1567
    39.2 of words are in the 2000 most common words
    55.1 of words are in the 5000 most common words
    62.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 31
    Total number of words is 4209
    Total number of unique words is 1482
    37.4 of words are in the 2000 most common words
    51.1 of words are in the 5000 most common words
    58.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 32
    Total number of words is 4160
    Total number of unique words is 1900
    27.1 of words are in the 2000 most common words
    37.4 of words are in the 5000 most common words
    42.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 33
    Total number of words is 4306
    Total number of unique words is 1715
    36.2 of words are in the 2000 most common words
    49.4 of words are in the 5000 most common words
    56.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 34
    Total number of words is 4402
    Total number of unique words is 1459
    35.7 of words are in the 2000 most common words
    51.5 of words are in the 5000 most common words
    60.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 35
    Total number of words is 4459
    Total number of unique words is 1394
    38.0 of words are in the 2000 most common words
    52.5 of words are in the 5000 most common words
    61.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 36
    Total number of words is 4407
    Total number of unique words is 1429
    39.5 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    62.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 37
    Total number of words is 4473
    Total number of unique words is 1545
    41.3 of words are in the 2000 most common words
    57.2 of words are in the 5000 most common words
    64.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 38
    Total number of words is 4549
    Total number of unique words is 1526
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    54.9 of words are in the 5000 most common words
    63.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 39
    Total number of words is 4410
    Total number of unique words is 1561
    38.8 of words are in the 2000 most common words
    54.4 of words are in the 5000 most common words
    63.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 40
    Total number of words is 4486
    Total number of unique words is 1555
    37.8 of words are in the 2000 most common words
    52.9 of words are in the 5000 most common words
    61.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 41
    Total number of words is 4497
    Total number of unique words is 1685
    38.3 of words are in the 2000 most common words
    54.7 of words are in the 5000 most common words
    62.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 42
    Total number of words is 4456
    Total number of unique words is 1575
    38.2 of words are in the 2000 most common words
    52.6 of words are in the 5000 most common words
    61.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 43
    Total number of words is 4429
    Total number of unique words is 1542
    39.0 of words are in the 2000 most common words
    52.7 of words are in the 5000 most common words
    60.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 44
    Total number of words is 4406
    Total number of unique words is 1659
    36.7 of words are in the 2000 most common words
    51.9 of words are in the 5000 most common words
    59.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 45
    Total number of words is 4347
    Total number of unique words is 1713
    32.9 of words are in the 2000 most common words
    45.0 of words are in the 5000 most common words
    51.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 46
    Total number of words is 4237
    Total number of unique words is 1602
    38.5 of words are in the 2000 most common words
    52.2 of words are in the 5000 most common words
    59.5 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 47
    Total number of words is 4349
    Total number of unique words is 1823
    32.4 of words are in the 2000 most common words
    44.4 of words are in the 5000 most common words
    51.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 48
    Total number of words is 4429
    Total number of unique words is 1259
    36.8 of words are in the 2000 most common words
    51.3 of words are in the 5000 most common words
    60.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Fra Tommaso Campanella, Vol. 2 - 49
    Total number of words is 1907
    Total number of unique words is 817
    44.9 of words are in the 2000 most common words
    57.9 of words are in the 5000 most common words
    65.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.