Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 27

Total number of words is 4049
Total number of unique words is 1617
35.8 of words are in the 2000 most common words
49.4 of words are in the 5000 most common words
55.4 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
un'arte che vuole a ogni modo rimaner fuori di questo moto? I realisti
indissero guerra al bello, ma guerra ingiusta, e che non può condurli
a durevole vittoria. Come più la natura umana s'affina, più sensitiva
diventa all'influsso della bellezza, e più ripugnante al brutto; e non
si può credere che gli uomini vogliano, di loro arbitrio, rinunziare
a quel culto del bello da cui vengono alla lor vita i più dolci e più
oscuri conforti.

V.
E ora, che cosa si potrà, non dico prognosticare, ma congetturare
circa la letteratura dell'avvenire, o l'avvenire della letteratura? La
predizione dei realisti s'ha essa da avverare, e l'arte loro, e le loro
dottrine estetiche torranno esse il luogo a ogni altra qualità d'arte,
a ogni altra dottrina estetica? Dopo quanto siamo venuti dicendo, non
mi sembra probabile, per non dire che mi sembra impossibile; e già nel
presente non pochi fatti e moltissimi segni mostrano che il moto suo
d'espansione sta per esser frenato, che altre tendenze il contrastano.
A ciò intende appunto, per tacer d'altro, il recentissimo simbolismo
francese. Il realismo potrà essere una delle forme dell'arte nuova; ma,
certamente, non sarà tutta l'arte.
Io credo che la letteratura avvenire abbia ad essere una letteratura
più larga e più libera che non la presente, una letteratura sciolta
dagli eccessivi impacci della critica, sottratta alla opprimente
tirannia delle scuole. La critica oggimai soffoca l'arte, sotto il
pretesto di ammaestrarla e di guidarla; e le scuole ne fan materia
di monopolio, ciascuna per sè. La critica ha la sua ragion d'essere,
e il suo officio, e molte cose si potrebbero dire del giovamento
che ne deriva, e a cui molti, a torto, non credono; ma essa non deve
oltrepassare i termini ragionevolmente segnati alla giurisdizione sua;
e mentre il suo compito è di seguitare, accompagnare, interpretare
l'arte, non deve pretendere di porsele innanzi, e di farsi seguitare da
lei, e far di lei la espressione obbediente de' concetti, preconcetti
e postulati suoi proprii. L'arte deve potersi muovere da sè, trovar
da sè le sue vie, mercè la virtù iniziale e congenita ch'è in lei,
indipendentemente da ogni licenza o rigore di canoni critici. La troppa
critica, e troppo invadente, e troppo dommatica, rende l'arte peritosa
e perplessa, ne dissecca le fonti.
Le scuole ancor esse hanno la lor ragione e il loro officio, e giovano
quando si contengano entro giusti limiti, e si contentino di custodire
una tradizione, svolgere un modulo d'arte, e ridurlo a perfezione
mediante l'opera successiva di molti; ma si arrogano una ragion che
non hanno, usurpano un officio che lor non compete, e nocciono, quando
divengano intolleranti, e pretendano unico e incontrastato dominio.
La scuola realistica nuoce all'arte e disconosce per giunta l'umana
natura, quando vuole sovrapporsi ad ogni altra e regnar sola, nel
presente e nell'avvenire. Se mai un concetto unico, una unica formola
d'arte, poterono imporsi lungamente ad un popolo intero (come vediamo
essere avvenuto un tempo, e in certa misura, nell'antico Egitto), tale
possibilità viene ben presto a mancare col procedere e col variarsi
della civiltà. L'uniformità dell'arte, ridotta ad un canone solo (come
per lo appunto pretende il realismo), richiederebbe prima la uniformità
degli spiriti, ridotti a un unico tipo. Ora, tale uniformità, che non
si riscontra intera mai, nemmeno tra quelle razze infime dell'umanità
le quali men si discostano dalla condizione dei bruti, lascia il luogo,
tra le razze più nobili e culte, a una disformità pressochè infinita,
la quale va aumentando e facendosi sempre più distinta, come più la
civiltà s'innalza e si complica. Ci troviam qui di fronte a un'altra
delle massime leggi della evoluzione, ch'è il passaggio graduato e
irresistibile dall'omogeneo all'eterogeneo; e se questa è legge che
governa, non pure la natura umana, ma tutta l'universalità delle
cose, come sarà mai possibile che l'arte le contraddica, riducendosi
essa sola all'omogeneo? E come potrà, ad esempio, effettuarsi quella
fantasia dei realisti, i quali vorrebbero che tutti i generi letterarii
fossero assorbiti, e in un certo modo assimilati dal romanzo, se
il processo naturale e storico è, anche in letteratura, appunto il
contrario, è, cioè a dire, un processo di successiva separazione e di
continuato differenziamento? Anche in questo caso, come in più altri
notati, vediamo i realisti lavorare a ritroso della evoluzione, cosa
che non fa troppo onore a chi mena tanto vampo di scienza.
Ma, nella stessa disformità degli spiriti, ci sono affinità e
somiglianze per cui quelli vengono a raccogliersi in gruppi, e a
formare come tante famiglie, più numerose o meno, secondo tempi e
condizioni di civiltà, contraddistinte da particolari caratteri
psichici, legate in una specie di psichica comunanza, non certo
intera ed assoluta, ma viva e pervadente. E ciascuna famiglia ha un
suo special modo di sentire e di godere e di giudicare; ha un suo
concetto e bisogno d'arte che non sono il concetto e il bisogno d'altre
famiglie, sebbene la conversazione vicendevole, e la coltura, possano
anche per rispetto all'arte, sino ad un certo segno, accomunarle
tutte. Le grandi e disformi e spesso contrarie tendenze dell'arte
hanno origine dalla irriducibile diversità degli spiriti, e volere
l'uniformità dell'arte mentre aumenta la disformità degli spiriti,
è cosa non meno vana che assurda. Si è questa crescente disformità
per lo appunto che ha posto fine alla tirannia delle regole. Quando
di ciò s'avrà chiara coscienza, verrà necessariamente a mancare la
critica partigiana, dommatica, trasmodante; e le scuole non saran più
se non famiglie spirituali lontane da ogni irragionevole desiderio
d'egemonia; e l'arte sarà libera di espandersi in una molteplicità
nuova d'indirizzi e di forme. Il realismo non escluderà l'idealismo, e
questo non si adombrerà della presenza e della vicinanza di quello.
La letteratura si farà sempre più varia e molteplice, ed esprimerà
tutto lo spirito e tutta la vita, senza ingiuste esclusioni, senza
dannose limitazioni di spazio, di tempo, di condizione e qualità. Come
più gli uomini assorgono al concetto di umanità, più è necessario che
la letteratura facciasi pari all'allargata coscienza loro, e la secondi
e la interpreti e la promuova. Cadrà allora l'assurdo ed illiberale
divieto opposto alla pittura detta storica, e ad ogni maniera di
letterario componimento ove altri s'ingegni di ricostruire, con l'ajuto
concorde della scienza e della fantasia, quel passato che, remoto nel
tempo, è presente nella memoria; e cadrà il precetto dato alle arti
in genere, e alla letteratura in ispecie, di non dovere attendere
se non a ciò ch'è ovvio, cognito, immediato; e s'intenderà che ciò
che la fantasia vien figurando, e la memoria rappresentando, per ciò
solo che vive in noi, ha ragione e possibilità di vivere nell'arte;
e s'intenderà che un compito massimo dell'arte possa esser quello
di significare appunto ciò che non è ovvio, nè immediato, nè cognito
universalmente, ma segregato e recondito e non comunicabile in altro
modo.
La letteratura potrà percorrere tutti i gradi dell'essere, rispecchiare
tutte le forme, liberamente, spontaneamente, atteggiandosi in vario
modo, secondo il variar del suo oggetto. Essa dovrà abbracciare tutta
la vita, compreso il sogno delle anime nostre, che non è forse della
vita la parte men pregevole e bella. Essa dovrà poter prendere la sua
materia per tutto, nel fatto e nell'idea, nel presente e nel passato,
nella natura e nell'uomo, in basso e in alto; essere personale e
impersonale, soggettiva ed oggettiva. A un solo obbligo non potrà essa
sottrarsi, quello d'essere sincera; e finchè sarà tale non mancherà
chi ne intenda e ne ammiri le singole forme e diverse, non mancheranno
spiriti superiori capaci d'intenderle tutte. E poichè la vita è fatta
di realtà e d'idealità insieme, vi sarà una letteratura più comprensiva
e più alta, che saprà, conciliandole entrambe, esprimerle entrambe
congiuntamente.

FINE.


INDICE

Rileggendo le Ultime Lettere di Jacopo Ortis _Pag._ 3
Il Romanticismo del Manzoni » 25
Perchè si ravvede l'Innominato? » 87
Don Abbondio » 107
Estetica e Arte di Giacomo Leopardi:
CAP. I. Della psiche di Giacomo Leopardi » 125
CAP. II. Estetica generale del Leopardi » 146
CAP. III. Il Leopardi e la musica » 176
CAP. IV. Il sentimento della natura nel Leopardi » 189
CAP. V. Estetica della morte » 219
CAP. VI. Classicismo e Romanticismo del Leopardi » 236
CAP. VII. L'arte del Leopardi » 263
Preraffaelliti, Simbolisti ed Esteti » 303
Letteratura dell'avvenire » 349


DELLO STESSO AUTORE

=Poesie e novelle=, 1 vol. in-8º, di pag. 859. L. 3 —
=Studi drammatici=, 1 vol. in-8º, di pag. 327. L. 4 —
=Roma nella memoria e nelle immaginazioni del medio evo=, ristampa
in-8º gr. di pag. XVI-808. L. 15 —
=Attraverso il Cinquecento=, 1 vol. in-8º, di pag. IV-391. L.
8 —
=Miti, leggende e superstizioni del medio evo=, 2 vol. in-8º, di
pag. XXIII-310, 398. L. 5 — ciascuno.
=Anglomania=, 1 vol. in-8º, di pag. XXXIV-431. L. 12 —
=Medusa=, 3ª edizione, adorna di 100 disegni di C. Chessa, 1 vol.
in-8º, di pag. VIII-292, L. 10 —; legato elegantemente L. 12 —;
legato in pergamena e oro L. 15 —
=Le Danaidi=, 2ª edizione, 1 vol. in-8º gr., di pag. VIII-183. L.
5 —
=Poesie (1893-1906)= in-12º di pag. IV-487 con ritratto e
fac-simile L. 10 —; legato L. 12 —
=Prometeo nelle poesie= (_è in preparazione la ristampa_).


NOTE:

[1] Questo breve saggio fu pubblicato la prima volta nella _Nuova
Antologia_, serie III, vol. LVII (1895). Riappare qui accresciuto di
alcune brevi note e con qualche leggiero ritocco.
[2] Per quanto concerne le relazioni delle _Ultime Lettere_ col
_Werther_, e con taluna delle troppe imitazioni di questo, rimando
il lettore ai noti scritti dello ZSCHECH: _Ugo Foscolo und sein
Roman «die letzten Briefe des Jacopo Ortis»_ (pubblicato nei
_Preussische Jahrbücher_ del 1879 e 1880, e, tradotto, nella _Nuova
Rivista internazionale_, febbrajo e settembre 1880); Ugo _Foscolos
Ortis und Goethes Werther_ (nella _Zeitschrift für vergleichende
Litteraturgeschichte und Renaissance-Litteratur_ del 1890); _Ugo
Foscolos Brief an Goethe, Mailand, den 15 Januar 1802_ (nel _Bericht
der Realschule am Eilbeckerwege zu Hamburg_ 1894). Per le prime
traduzioni italiane del _Werther_, fatte nel secolo scorso, l'una o
l'altra delle quali non potè rimanere ignota al Foscolo, vedi APPELL,
_Werther und seine Zeit_, 4ª ediz., Oldenburgo, 1896; ov'è da notare
per altro che la prima stampa della traduzione del D. M. S. non è del
1796, ma del 1788. Per la storia delle varie redazioni del romanzo
foscoliano vedi: MARTINETTI, _Dell'origine delle Ultime lettere di
Jacopo Ortis_, Napoli, 1883; DEL CERRO, _Indagini foscoliane_ (nella
_Vita italiana_, fasc. 16 gennajo 1897); CHIARINI, _L'edizione
dell'«Jacopo Ortis»_ del 1798 (nello stesso giornale, fasc. 16 marzo
1897).
[3] È pur da ricordare a questo proposito che alcuni (a dir vero
pochissimi) critici tedeschi non si peritarono di mettere l'_Ortis_
sopra il _Werther_; tra gli altri O. L. B. WOLF, nella sua _Allgemeine
Geschichte des Romans_.
[4] _Nuovi saggi critici_, 2ª ediz., Napoli, 1879, pp. 142, 143, 147.
[5] Werther non può ammettere che uomo fortemente innamorato pensi ad
altro che all'amor suo; ma gli è un fatto che uomini anche perdutamente
innamorati possono pensare a molte altre cose collegandole in qualche
modo all'amor loro. In quella povera imitazione del romanzo del Goethe
che Carlo Nodier compose da giovane, _Le peintre de Saltzbourg_, il
protagonista, Carlo Munster, si lagna di essere proscritto e fuggitivo,
d'aver perduto la patria e l'amata. L'Everardo del Lanfrey fu detto
dall'autore stesso un Werther della libertà.
[6] Il Cesarotti scorse il pericolo e giudicò le _Ultime lettere_ libro
immorale. In un breve, ma acuto scritto, intitolalo _Werther, René,
Jacopo Ortis_, CARLO DE RÉMUSAT cercò di mostrare che il romanzo del
Foscolo è meno immorale di quello dello Chateaubriand e di quello del
Goethe (_Critiques et études littéraires_, nuova edizione, Parigi,
1857, vol. II, p. 125).
[7] Nel 1820 l'autore di un articolo pubblicato nella _Biblioteca
italiana_ poneva in un fascio l'_Ortis_, i _Sepolcri_, la _Ricciarda_.
e scriveva: «Le _Lettere di Jacopo Ortis_, i _Sepolcri_, la nuova
tragedia presenteranno il tuo nome alla posterità entro una luce
funerea».
[8] Chi crederebbe di dover trovare le lodi della melanconia nel buon
La Fontaine?
Il n'est rien
Qui ne me soit souverain bien,
Jusqu'aux sombres plaisirs d'un cœur mélancolique.
Ma dei piaceri e della dignità della melanconia s'era già fatto beffe
da un pezzo il Montaigne.
[9] Il CANTÙ disse il Foscolo «capofila della moderna melanconografia»
(_Ugo Foscolo_, in _Arch. storico lombardo_, anno III (1876), fasc. 1º,
p. 17), ma andò troppo di là dal vero. Scrisse il PECCHIO (_Vita di Ugo
Foscolo_, 3ª edizione, Lugano, 1841, pp. 259-60): «Invece di procurare
di vincere questo umor melanconico, sembrava ch'ei lo nutrisse, e se
ne facesse bello.....». Il Foscolo stesso sentenziò: «La malinconia,
dopo la noia, è la più vile infermità dei mortali, perchè è infermità
inoperosa, ingrata alla natura, freddissima ne' desideri, fantastica in
tutto fuorchè ad illudersi delle promesse della speranza».
[10] GIOVITA SCALVINI scrisse a questo proposito (_Scritti ordinati
per cura di_ N. Tommaseo, Firenze, 1860, p. 34): «Tutti i suoi gravi
movimenti, il suo sogguardare, il suo silenzio, vengono dalla sua
testa, calcolatrice degli effetti di tutte queste ciarlatanerie».
Scrisse ancora (p. 35): «Foscolo mi sembra abitato da uno di que'
Dei che i Germani sentono passare nelle foreste: Foscolo per me è un
mistero». E questo appunto il Foscolo voleva; nel quale fu non poca di
quella _egolatria_ che contraddistinse infiniti romantici.
[11] Chi volesse, potrebbe osservare molte conformità d'indole e
di carattere tra il Foscolo ed il Rousseau, senza scapito di quelle
che si potrebbero pur notare, sebbene non sieno tanto appariscenti,
tra il Foscolo e lo Sterne. Sia ricordato di passata che il _Viaggio
sentimentale_ fu scrittura assai cara ai romantici.
[12] Questo saggio fu pubblicato la prima volta nella _Nuova
Antologia_, Serie III, vol. LX (1895). Salvo qualche piccola aggiunta e
qualche emendazione, esso rimane immutato.
Con questo medesimo titolo: _Le romantisme de Manzoni_, il signor
Vittorio Waille fece stampare in Algeri, nel 1890, un libro, che dato
in deposito al librajo Hachette di Parigi, e restituito da questo,
dopo non molto, all'autore, fu certo veduto da pochi, e non è più
in commercio. Nelle 195 pagine di cui si compone il volume sono
molte buone osservazioni, e delle cose nostre ci si discorre con
una conoscenza ed una imparzialità che non sono molto frequenti nei
libri francesi. Tuttavia mi pare che l'autore esageri quando parla
degl'influssi esercitati dal pensiero francese e dall'arte francese sul
pensiero e sull'arte del Manzoni, e quando fa di questo, a dirittura,
un discepolo del Fauriel e dello Chateaubriand (pp. 24-5, 36, 122-3,
190); e che cada in tale esagerazione, e in alcun altro errore, per non
conoscere abbastanza le origini del romanticismo nostro, del quale per
altro ritrae molto bene l'indole e gli intendimenti. Che io, salvo la
inevitabile conformità di alcuni giudizii, ho trattato in modo affatto
diverso il tema già trattato da lui, potrà essere facilmente avvertito
da chiunque voglia torsi la briga di confrontare l'uno con l'altro
i due scritti. Si può anche vedere nei _Preussische Jahrbücher_ del
1874 uno studio di W. LANG, _Alessandro Manzoni und die italienische
Romantik_.
[13] Perciò assai malamente scrisse il PRINA (_Alessandro Manzoni_,
Milano, 1874, p. 3) che il Manzoni «capitanò il gran movimento
romantico».
[14] L'Hugo che definì il romanticismo il liberalismo nell'arte, giunse
poi a dire che romanticismo e socialismo sono una sola e medesima cosa.
[15] Leggo in un opuscolo tedesco (_Die romantische Schule in
Deutschland und in Frankreich, von_ STEPHAN BORN, Heidelberg, 1879,
pag. 5): Il romanticismo francese «è scaturito direttamente dalla
opposizione alla rivoluzione». Errore. Vedi LARROUMET, _Les origines
françaises du romantisme_, in _Études de littérature et d'art_, Parigi,
1893. Tutto il più si può dire che, durante il suo periodo violento,
la rivoluzione francese interruppe, o turbò lo svolgimento normale
del romanticismo. Il culto della Dea Ragione contraddice al culto del
Dio Sentimento. Per le origini remote del romanticismo italiano, vedi
FINZI, _Lezioni di storia della letteratura italiana_, vol. IV, parte
I: _Il romanticismo e Alessandro Manzoni_, Torino, 1891; MAZZONI,
_Le origini del romanticismo_, in _Nuova Antologia_, serie III, vol.
XLVII, fascicolo del 1º ottobre 1893; BERTANA, _Un precursore del
romanticismo_, nel _Giornale storico della letteratura italiana_,
volume XXVI (1895), pp. 114 segg. Per le origini del romanticismo
inglese vedi W. LION PHELPS, _The Beginnings of the English romantic
Movement_, Boston, 1893. Parmi strana l'affermazione del MENÉNDEZ Y
PELAYO (_Historia de las ideas estéticas en España_, t. V. Madrid,
1891, p. 233) che non fosse in Inghilterra romanticismo vero e proprio.
[16] _Epistolario di_ ALESSANDRO MANZONI, _raccolto ed annotato da_
Giovanni Sforza, Milano, 1882, vol. I, pag. 200. Vedi anche la lettera
del 17 ottobre 1820 allo stesso Fauriel.
[17] Cap. XXXII, verso la fine. Più anni dopo, alludendo a tali parole,
scriveva al Cantù: «Quella frase non avrei dovuto metterla per rispetto
alla teoria del senso comune del Lamennais. Ma giacchè la c'è, la ci
stia». E si capisce che non gli dispiaceva punto d'avercela messa.
[18] _Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica_, preambolo
e capitolo IV.
[19] Vedi in proposito le giuste osservazioni del TENCA, _Prose e
poesie scelte_, Milano, 1888, vol. I, pp. 331, 335, 350.
[20] _Lettera intorno al Vocabolario_, in _Opere varie_, Milano, 1870,
pp. 829, 830. Delle _Opere varie_ citerò sempre in seguito questa
stessa edizione.
[21] Lettera al Laderchi, 23 giugno 1843. _Epistolario_, vol. II, p.
105.
[22] _Dialogue entre un homme du monde et un poëte. Opere inedite o
rare_, pubblicate da R. Bonghi, Milano, 1883 segg., vol. II, p. 431.
[23] _Opere inedite o rare_, vol. II, p. XI. La morte del Bonghi come
fu grave danno per gli studii in genere, così fu grave danno per gli
studii manzoniani in ispecie. Colui che curò la stampa delle _Opere
inedite o rare_ senza poterne vedere il compimento, aveva da lunghi
anni promesso sul Manzoni un libro che per certo sarebbe riuscito
capitale, e di cui sarebbe pur prezioso ogni abbozzo o frammento
ch'egli avesse potuto lasciarne.
[24] Cel dice egli stesso nel _Dialogo della invenzione. Opere varie_,
p. 539.
[25] Studio critico che accompagna i _Promessi Sposi_ nella edizione
del Barbèra (Collezione Diamante), Firenze, 1888, vol. II, pp. 678,
679.
[26] _I Promessi Sposi_, cap. VIII, p. 156, ediz. di Milano, 1875.
[27] Veggasi intorno a ciò il bello scritto del D'OVIDIO, _Potenza
fantastica del Manzoni e sua originalità_, in _Discussioni manzoniane_,
Città di Castello, 1886, pp. 37 e segg.
[28] _Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica_, preambolo.
[29] _Ibid._, cap. II. _Opere varie_, p. 173.
[30] _De l'Allemagne_, parte II, cap. XI.
[31] Cap. XXXIII. p. 607, ediz. cit.
[32] Vedi più particolarmente le delicate ed acute osservazioni del
DE SANCTIS nel saggio intitolato: _La materia dei «Promessi Sposi»_.
La questione del romanzo storico fu discussa in passato anche dallo
Zajotti, dal Bianchetti e da altri. Ultimamente la riprese in esame il
CESTARO in uno scritto intitolato _La storia nei «Promessi Sposi»_,
pubblicato prima nella _Nuova Antologia_, fasc. del 1º maggio 1892,
poi nel volume _Studi storici e letterari_, Torino-Roma, 1894. Gli
argomenti da lui addotti contro le conclusioni del Manzoni sono assai
vigorosi.
[33] _Opere varie_, pp. 426, 428, 431.
[34] _Epistolario_, vol. I, p. 202.
[35] _I Promessi Sposi_, cap. XII, p. 231; cap. XXXI, p. 564.
[36] _Epistolario_, vol. I, p. 283.
[37] _Epistolario_, vol. I, p. 291.
[38] _Bozzetti critici e discorsi letterari_, Livorno, 1876, pp. 310-11.
[39] _Classicismo e romanticismo_, nei _Giambi ed epodi e rime nuove.
Opere_, vol. IX, Bologna, 1894, p. 298.
[40] _Opere inedite o rare_, vol. III, p. 168.
[41] _Opere varie_, p. 409.
[42] _Epistolario_, vol. I, p. 307.
[43] _Lettre sur l'unité de temps_, ecc. Opere varie, p. 425.
[44] _Ibid._
[45] Parmi curioso e non inutile recar qui a riscontro alcune opinioni
dello ZOLA, le quali certamente avrebbero ottenuto il plauso del
Manzoni: «Le plus bel éloge que l'on pouvait faire autrefois d'un
romancier était de dire: Il a de l'imagination. Aujourd'hui cet
éloge serait presque regardé comme une critique. C'est que toutes les
conditions du roman ont changé. L'imagination n'est plus la qualité
maîtresse du romancier» (_Du roman. Le sens du réel_). Flaubert «est
sobre, qualité rare; il donne le trait saillant, la grande ligne,
la particularité qui peint, et cela suffit pour que le tableau soit
inoubliable» (_Du roman. De la description_). «Et je finirai par une
déclaration: dans un roman, dans une étude humaine, je blâme absolument
toute description qui n'est pas, selon la définition donnée plus haut,
un état du milieu qui détermine et complète l'homme. J'ai assez péché
pour avoir le droit de reconnaître la vérité» (_Ibid._).
[46] _Epistolario_, vol. I, p. 242.
[47] _Sovra il teatro tragico italiano_, Venezia, 1826, p. 91.
È tuttavia da notare che sin dai primi anni del secolo XVIII in
Inghilterra, gli scrittori che dicono della scuola augustea usarono dar
nome di romantica ad ogni narrazione o poesia che paresse loro o troppo
stravagante, o troppo sentimentale (LYON PHELPS, _Op. cit._, pp. 18-9).
L'Addison, ne' suoi ricordi di viaggio, chiamava romantica una scena
di paese che aveva del selvaggio e dello strano (FRIEDLAENDER, _Ueber
die Entstehung und Entwicklung des Gefühls für das Romantische in der
Natur_, Lipsia, 1873, p. 43).
[48] Forse il primo esempio di tali orrori lo diede il _Castle of
Otranto_, romanzo del celebre ORAZIO WALPOLE, pubblicato nel 1764. Ebbe
grandissima voga, e fu tradotto in italiano, dalla qual lingua l'autore
fingeva d'averlo tradotto egli stesso. I primi racconti fantastici
di Teodoro Hoffmann sono posteriori ad esso di mezzo secolo, come
son posteriori di una ventina d'anni ai più celebri romanzi di Anna
Radcliffe.
[49] _Delle vicende del buon gusto in Italia_, orazione recitata nella
grande aula dell'Università di Pavia il giorno 3 maggio 1805.
[50] _Cenni critici sulla poesia romantica_, Milano, 1817, pp. 45-47.
[51] _Sermone sulla mitologia._
[52] _Epistolario_, vol. I, p. 312.
[53] Ma vedi forza dell'esempio e dell'andazzo! Lo STAMPA, figliastro
del Manzoni, afferma che l'autore dei _Promessi Sposi_ fu tentato una
volta di scrivere un romanzo fantastico, del quale, per altro, non sa
dir nulla (_Alessandro Manzoni, la sua famiglia, i suoi amici_, Milano,
1885-9, vol. II, p. 183).
[54] _Opere varie_, p. 410.
[55] _Histoire du romantisme_, nuova edizione, s. a., Parigi,
Charpentier, p. 64.
[56] _Versi in morte di Carlo Imbonati_, vv. 147 e segg.
[57] Versi 36-44.
[58] _Urania_, vv. 9-14.
[59] _Opere inedite o rare_, vol. I, p. 95.
[60] _Epistolario_, vol. I, p. 201.
[61] _Ibid._, pp. 206, 207.
[62] _Opere inedite o rare_, vol. III, p. 197.
[63] Aristotele non dice propriamente così; ma tale credo fosse, in
sostanza, il suo concetto. Anche lo Schopenhauer giudica la poesia più
vera della storia.
[64] _Opere varie_, p. 835.
[65] _Epistolario_, vol. I, p. 448.
[66] _Discorso intorno al romanzo storico. Opere varie_, p. 481.
[67] _Epistolario_, vol. I, p. 393.
[68] _Epistolario_, vol. I, pp. 448, 449.
[69] _Epistolario_, vol. II, p. 144.
[70] Cap. XIV. p. 273.
[71] Cap. XXVIII, p. 520.
[72] _Opere inedite o rare_, vol. II, p. 480.
[73] Lettera a Cesare D'Azeglio. _Epistolario_, vol. I, pp. 280 segg.
[74] Prefazione al _Conte di Carmagnola. Opere varie_, p. 278.
[75] _Lettre sur l'unité de temps, ecc. Opere varie_, p. 405.
[76] _Discorso intorno al romanzo storico. Opere varie_, p. 494.
[77] Lettera al D'Azeglio, _Epistolario_, vol. I, p. 294.
[78] Anche lo SCOTT, nell'_Essay on the Drama_, combattè le unità, ma
quanto più timidamente e quanto meno acutamente del Manzoni!
[79] _Opere varie_, pp. 413-14.
[80] Ond'è che Paride Zajotti poteva, senza contraddizione, lodare
profusamente nella _Biblioteca italiana_ il Manzoni e biasimare i
romantici.
[81] _Epistolario_, vol. I, p. 477.
[82] Lettera a Giorgio Briano del 7 ottobre 1848. _Epistolario_, vol.
II, p. 177.
[83] Lettera al Fauriel del 20 aprile 1812. _Epistolario_, vol. I, p.
124; _Lettre sur l'unité de temps_, ecc. _Opere varie_, p. 425.
[84] Questo saggio fu pubblicato la prima volta nella _Nuova
Antologia_, Serie III, voi. LI (1894). Lo ripubblico qui con poche e
brevi giunte.
[85] Tra gli altri il Tommaseo, il quale fu pur quell'ammiratore del
Manzoni che tutti sanno, scorse difetto di gradazione nel _passaggio
dell'animo_ dell'Innominato _dall'un grado all'altro_, e pure
scusandosi dell'ardimento grande, non si tenne dal suggerire quello
che a parer suo andava fatto (_Ispirazione e arte_, Firenze, 1858, pp.
12-13).
[86] Con procedimento egualmente repentino l'uomo può perdere la
fede in cui nacque e crebbe e perdurò lungamente. Nel breve spazio
di una notte il filosofo francese Jouffroy _s'avvide_ d'aver perduto
ogni credenza. Vedi pel fenomeno in genere RIBOT, _La psychologie des
sentiments_, Parigi, 1896, pp. 400-3.
[87] Il presente scritto porse occasione a un articolo intitolato
_Due parole sull'Innominato_, che FRANCESCO D'OVIDIO pubblicò nella
_Illustrazione Italiana_ del 27 maggio 1894. In esso il D'Ovidio fa
parecchie ottime osservazioni, che per la più parte corroborano le mie;
ma su di un punto formalmente mi contraddice, e cioè su questo punto
del miracolo. Egli nega che il Manzoni supponesse miracolo alcuno nella
conversione dell'Innominato, e reca in prova alcune parole del Manzoni
stesso nel romanzo, che pajono escluderlo affatto. Dopo averci pensato
su a lungo io credo di poter rimanere nell'antica opinione. Tutto sta
intendersi sulla qualità del miracolo. Sono più che persuaso che il
Manzoni non poteva pensare a un miracolo quale doveva immaginarselo
il sarto, o l'altra buona gente del contado; ma considero da altra
banda che un cristiano non può credere che il peccatore si rialzi
senza l'ajuto divino; che la dottrina cattolica della predestinazione
e della grazia non concede all'uomo abbandonato a sè medesimo altra
libertà che la libertà di fare il male; che ogni cristiano schietto
riconosce direttamente da Dio ogni suo atto buono; che se è vero
il racconto del Carcano, la conversione stessa del Manzoni fu un
miracolo; che il Manzoni si diceva richiamato da Dio alla fede, e di
quel richiamo rendeva ancor grazie dopo quarant'anni passati (Lettera
al Trechi, 29 luglio 1850); che il Manzoni poteva farsi beffe del
miracolo grossolano e ridicolo delle noci narrato da Fra Galdino,
You have read 1 text from Italian literature.
Next - Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 28
  • Parts
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 01
    Total number of words is 4500
    Total number of unique words is 1542
    40.3 of words are in the 2000 most common words
    53.7 of words are in the 5000 most common words
    61.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 02
    Total number of words is 4508
    Total number of unique words is 1630
    36.0 of words are in the 2000 most common words
    49.8 of words are in the 5000 most common words
    57.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 03
    Total number of words is 4646
    Total number of unique words is 1666
    35.2 of words are in the 2000 most common words
    50.0 of words are in the 5000 most common words
    57.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 04
    Total number of words is 4530
    Total number of unique words is 1743
    34.9 of words are in the 2000 most common words
    49.5 of words are in the 5000 most common words
    56.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 05
    Total number of words is 4651
    Total number of unique words is 1684
    34.3 of words are in the 2000 most common words
    47.1 of words are in the 5000 most common words
    54.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 06
    Total number of words is 4532
    Total number of unique words is 1795
    33.1 of words are in the 2000 most common words
    46.0 of words are in the 5000 most common words
    52.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 07
    Total number of words is 4544
    Total number of unique words is 1689
    35.4 of words are in the 2000 most common words
    49.6 of words are in the 5000 most common words
    56.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 08
    Total number of words is 4634
    Total number of unique words is 1666
    36.6 of words are in the 2000 most common words
    53.6 of words are in the 5000 most common words
    60.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 09
    Total number of words is 4703
    Total number of unique words is 1592
    36.4 of words are in the 2000 most common words
    51.6 of words are in the 5000 most common words
    58.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 10
    Total number of words is 4516
    Total number of unique words is 1736
    34.9 of words are in the 2000 most common words
    47.8 of words are in the 5000 most common words
    54.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 11
    Total number of words is 4497
    Total number of unique words is 1607
    35.7 of words are in the 2000 most common words
    50.1 of words are in the 5000 most common words
    57.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 12
    Total number of words is 4503
    Total number of unique words is 1694
    36.4 of words are in the 2000 most common words
    50.7 of words are in the 5000 most common words
    58.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 13
    Total number of words is 4447
    Total number of unique words is 1715
    34.7 of words are in the 2000 most common words
    48.8 of words are in the 5000 most common words
    56.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 14
    Total number of words is 4519
    Total number of unique words is 1851
    30.6 of words are in the 2000 most common words
    44.5 of words are in the 5000 most common words
    52.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 15
    Total number of words is 4363
    Total number of unique words is 1737
    32.3 of words are in the 2000 most common words
    46.3 of words are in the 5000 most common words
    54.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 16
    Total number of words is 4556
    Total number of unique words is 1828
    32.5 of words are in the 2000 most common words
    47.1 of words are in the 5000 most common words
    55.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 17
    Total number of words is 4406
    Total number of unique words is 1694
    35.8 of words are in the 2000 most common words
    51.1 of words are in the 5000 most common words
    58.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 18
    Total number of words is 4450
    Total number of unique words is 1687
    34.6 of words are in the 2000 most common words
    49.6 of words are in the 5000 most common words
    55.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 19
    Total number of words is 4465
    Total number of unique words is 1625
    36.2 of words are in the 2000 most common words
    51.2 of words are in the 5000 most common words
    57.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 20
    Total number of words is 4544
    Total number of unique words is 1753
    32.4 of words are in the 2000 most common words
    46.2 of words are in the 5000 most common words
    53.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 21
    Total number of words is 4519
    Total number of unique words is 1709
    34.7 of words are in the 2000 most common words
    49.6 of words are in the 5000 most common words
    56.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 22
    Total number of words is 4555
    Total number of unique words is 1631
    34.6 of words are in the 2000 most common words
    48.6 of words are in the 5000 most common words
    56.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 23
    Total number of words is 4562
    Total number of unique words is 1747
    31.6 of words are in the 2000 most common words
    44.3 of words are in the 5000 most common words
    51.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 24
    Total number of words is 4517
    Total number of unique words is 1838
    31.2 of words are in the 2000 most common words
    43.9 of words are in the 5000 most common words
    50.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 25
    Total number of words is 4582
    Total number of unique words is 1611
    33.6 of words are in the 2000 most common words
    48.5 of words are in the 5000 most common words
    55.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 26
    Total number of words is 4532
    Total number of unique words is 1508
    33.7 of words are in the 2000 most common words
    48.2 of words are in the 5000 most common words
    55.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 27
    Total number of words is 4049
    Total number of unique words is 1617
    35.8 of words are in the 2000 most common words
    49.4 of words are in the 5000 most common words
    55.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 28
    Total number of words is 4180
    Total number of unique words is 1764
    32.9 of words are in the 2000 most common words
    46.1 of words are in the 5000 most common words
    50.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 29
    Total number of words is 3939
    Total number of unique words is 1701
    28.3 of words are in the 2000 most common words
    38.8 of words are in the 5000 most common words
    44.3 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 30
    Total number of words is 3933
    Total number of unique words is 1565
    32.8 of words are in the 2000 most common words
    46.1 of words are in the 5000 most common words
    51.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Foscolo, Manzoni, Leopardi: saggi - 31
    Total number of words is 36
    Total number of unique words is 36
    52.7 of words are in the 2000 most common words
    74.7 of words are in the 5000 most common words
    74.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.