Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 27
ben giocare e sventolare, è atto a scuotere dai panni e a dispergere
per l’aria tutti i corpicciuoli maligni, siccome avviene de’ panni
che han preso l’odore se stanno esposti all’aria suddetta. E non v’ha
dubbio che può un sano passeggiate per città appestata, e attendere
a’ suoi affari, senza pericolo d’infettarsi, purchè cammini o stia
in una competente distanza dall’altre persone, e vada tenendo munite
con qualche odore antipestilenziale le porte del respiro. Ferrara, e
tanti altri luoghi assediati intorno intorno dal morbo divoratore, che
pure in essi non penetrò, o se penetrò, vi fu ben presto soffocato ed
estinto; e tanti monasteri di religione che in mezzo a città infette
si son valorosamente preservati illesi, sono ben chiari documenti che
questo malore non procede dall’aria; e ch’esso non si comunica se non
per contagio o contatto nella forma che si è detto di sopra, e che può
molto bene accordarsi il dovere star saldo in una popolazione appestata
col potersi difendere dalla peste, purchè si sappia ben custodire
da’ suoi velenosi effluvj il respiro. Replico nondimeno dovere bensì
questa sentenza far cuore a chi sarà necessitato a comunicare con gente
infetta o sospetta; ma non dover già essa rendere alcuno temerario.
Cioè non hanno le persone poste in sì fatta necessità da lasciar l’uso
di quelle vesti alle quali men che all’altre possono attaccarsi i
semi della pestilenza; non hanno senza gran bisogno da accostarsi ad
infermi, non fermarsi a bel diletto nelle loro stanze. In una parola,
per le ragioni recate, possono tenere per vera essa sentenza, siccome
giovevole ad accrescere l’intrepidezza; ma nello stesso tempo debbono
praticare ogni altra possibil cautela e riguardo, come s’ella non fosse
vera; perchè in tal maniera si verrà a soddisfare al bisogno e alla
prudenza. E ciò basti per ora.
Modena, 25 febbrajo, 1721.
FINE.
_INDICE_
_Brevi Cenni intorno alla vita e alle opere
dell’autore_ pag. v
_Prefazione e Dedicazione_ » 1
_LIBRO PRIMO_
_GOVERNO POLITICO._
CAPO I. _Spiegazione della peste: origine e durata
d’essa. Differenze fra l’una peste e l’altre. Suo
orribil danno ed aspetto. Obbligazione e possibilità
di difendere il paese da questo flagello.
Diligenze umane utili e necessarie_ » 17
CAPO II. _Argini e difese da opporsi affinchè il
contagio non accosti. Con quali diligenze se
gli abbia a disputar l’ingresso e l’avanzamento.
Entrato il morbo, tentativi per soffocarlo. Quarantena
proposta a questo effetto_ » 32
CAPO III. _Alleggerire le città d’abitatori. Poveri
se si abbiano da escludere. Libertà ai cittadini
di ritirarsi in villa. Fuga utile e permessa a
tutti, fuorchè alle persone necessarie per la
repubblica_ » 42
CAPO IV. _Necessità di magistrati prudenti e attivi
pel governo della peste. Autorità e rigore conveniente
ad essi. Loro cautele per preservarsi.
Elezione d’altri subordinati. Non doversi forzare
i medici alla cura degl’infetti; e come governarsi
per conto d’essi_ » 48
CAPO V. _Peste comunicata pel contatto dell’aria,
de’ corpi e delle robe appestate. Come l’una
parte del paese abbia da difendersi dall’altra.
Regolamento pel trasporto delle vettovaglie. Non
occultare il morbo. Uffizio de’ medici, e maniera
di opprimere la pestilenza introdotta_ » 56
CAPO VI. _Commercio fra le persone come da regolarsi,
qualora non si possa opprimere la peste.
Lazzeretti e sequestri, e attenzione agli infermi.
Provvisione per li mendicanti. Cimiteri pubblici
fuori della città. Regole per li medici, cerusici,
confessori, e loro segni. Sequestro de’ fanciulli
e delle donne. Provvisioni per li beccamorti.
Commercio fra’ cittadini e contadini_ » 65
CAPO VII. _Commercio co’ forestieri interdetto. Regole
per preservarsi illeso nelle terre e città
appestate. Cautele del vestire e del praticar con
infetti. Prove che si può facilmente preservare,
tratte dalla sperienza. Necessità e utilità del
coraggio in tali casi_ » 80
CAPO VIII. _Come si possa guardare dall’aria infetta.
Odori preservativi, e varie ricette. Odori
sottili e calidi. Maniere di purgar l’aria delle
case e delle città_ » 92
CAPO IX. _Commercio di robe infette proibito. Necessità
di prima espurgarle. Tre maniere di
spurgo. Più utile e più facile è quello dei profumi.
Dose e metodo per profumar robe, case
ed altri luoghi. Ordini rigorosi per lo spurgo,
e necessità di questo rimedio_ » 101
CAPO X. _Cautela per esentar dallo spurgo varie
robe. Provvisioni per gli cani e gatti. Monete
ed altri metalli se suggetti a portar infezione.
Regole per le robe ed animali. Luoghi eletti pel
commercio de’ commestibili, e maniera di farlo.
Se si dia contagio disseminato o dilatato dalla
malizia. Riflessioni intorno a’ mali effetti del
terrore, e cautela_ » 116
CAPO XI. _Preparamento di lazzeretti per gl’infetti
e pei sospetti. Regole per luoghi tali. Danni
che provengono dai lazzeretti; sequestri ed altri
rigori. Precauzioni necessarie. A chi si possa
permettere il sequestro. Attenzione sopra i
beccamorti_ » 130
CAPO XII. _Luogo e regole della quarantena. Se
sieno necessari 40 giorni per essa. Regolamenti
per l’introduzione delle vettovaglie. Obbligazione
dei ricchi di soccorrere i poveri. Doversi
facilitare il fare i testamenti. Cura degli spedali
e delle prigioni_ » 143
_LIBRO SECONDO_
_GOVERNO MEDICO._
CAPO I. _Regole mediche per preservarsi dall’aria.
Ricette varie per profumi. Come si debba governare
nell’uso del mangiare e bere; del sonno
e della vigilia; del moto e della quiete, e delle
passioni dell’animo. Grande utilità dell’intrepidezza,
e del coraggio_ » 154
CAPO II. _Cauteri commendati per preservarsi dalla
peste. Quali persone più facilmente contraggano
il morbo. Salassi e medicine solutive, preservativi
biasimati. Amuleti o pericolosi, o dubbiosi
contro la pestilenza. Attenzione de’ magistrati
contro chi spaccia rimedi vani o nocivi. Sacchetti
preservativi. Olio del Mattiolo utile anche
nella preservativa_ » 166
CAPO III. _Preservativi da prendersi per bocca.
Erbe e tavolette a questo effetto. Mitridato minore
commendato da molti. Altre bevande, polveri,
conserve, elettuari, vini, unguenti, ecc.,
creduti preservativi. Aceto, e lodi d’esso, e di
acidi contro il veleno pestilenziale. Metodo
d’alcuni medici per preservarsi nel commercio
con appestati_ » 183
CAPO IV. _Rimedi curativi della peste. Nessuno
specifico e sicuro finora trovato. Periodo delle
pestilenze in una città, principio, mezzo e fine
e lor diversi effetti. Medicamenti come trovati
efficaci in una peste e non in altre. Salassi e
medicine solutive, rimedi allora o pericolosi o
nocivi_ » 211
CAPO V. _Sudoriferi uno de’ rimedi più commendati
nella cura della peste. Varie ricette di
questi_ » 224
CAPO VI. _Altri medicamenti per curar la peste.
Quali usati ne’ contagi del 1630 e 1656. Canfora
commendata assai, e varie composizioni
canforate. Solfo, e suoi pregi contro la pestilenza.
Bolo armeno, triaca, diascordio, ed altri
antidoti o lodati, o riprovati_ » 234
CAPO VII. _Metodo da tenersi nel curar gl’infetti.
Sudoriferi rimedio creduto il più utile degli
altri. Aforismi intorno ai sudori, e maniera di
far sudare. Camere degl’infermi come s’abbiano
a custodire. Quai cibi e bevande loro convengano_ » 255
CAPO VIII. _Buboni, carboni e petecchie: sintomi
ordinari di questo morbo. Pronostici intorno
ai buboni. Tre maniere di curarli. Più sicura
dell’altre quella di condurli alla suppurazione.
Vari empiastri utili o efficaci per maturar buboni.
Metodo e medicamenti vari per finirne la
cura. Uso dei vescicanti_ » 266
CAPO IX. _Carboni pestilenziali. Pronostici intorno
ad essi. Vari metodi per curarli poco lodevoli.
Maturarli e separarli, maniera più commendata
dell’altre. Vari medicamenti per questo effetto,
ed altri per levar via l’escara_ » 282
CAPO X. _Petecchie, febbre, delirio, vigilia, sonno,
vomito, siccità di lingua, emorragie, ed altri
sintomi delle pestilenze. Sollecitudine necessaria
in curar per tempo gl’infetti. Veleno pestilenziale
se coagulante o squagliante il sangue.
Quai rimedi maggiormente s’abbiano ad aver
pronti per i tempi della peste_ » 300
_LIBRO TERZO_
_GOVERNO ECCLESIASTICO._
CAPO I. _Necessità di ricorrere a Dio e di placarlo,
massimamente in tempo di peste. Quali
in pericolo dì contagio abbiano da essere le
incumbenze de’ vescovi e degli altri ecclesiastici
per tener lungi il morbo; e quali i preparamenti
prima ch’esso venga_ » 316
CAPO II. _Quanto sia necessario il coraggio nei
tempi della pestilenza. Fede e speranza, virtù
divine e fonti d’intrepidezza e di giubilo. Bontà
e misericordia di Dio ricordate ai peccatori.
Rassegnazione a Dio, e darsi tutti a lui_ » 326
CAPO III. _Uffizio de’ vescovi venuto il contagio.
Provvisione di ministri e d’altri soccorsi temporali
e spirituali. Lazzeretto per gli ecclesiastici.
Consolare e animare il popolo colla presenza
e con altri aiuti. Varie licenze da
concedersi dal prelato. Messe ove da dirsi.
Prediche e processioni come da farsi. Quali
regole in tempo di generale quarantena_ » 334
CAPO IV. _Uffizio de’ parochi e confessori prima
del morbo, e venuto il morbo. Cautele per
le chiese e per i confessionari. Se i parochi
sieno tenuti a ministrare i sacramenti agl’infetti,
e quali sacramenti. Come si possa ministrare
la Penitenza, il Viatico e l’estrema
Unzione. Voti, quali da persuadersi_ » 347
CAPO V. _Carità verso il prossimo quanto essenziale
al cristiano, e massimamente nelle calamità
d’una peste. Obbligazione de’ secolari in
tempi tali di soccorrere il prossimo. Varie maniere
di esercitare, la carità. Confraternità della
misericordia. Lode di chi assiste alla cura dei
suoi parenti infermi_ » 365
CAPO VI. _Carità de’ principi verso i loro sudditi.
Maggiore si esige dagli ecclesiastici che dai
laici e molto più dai benefiziati. Obbligazione
dei regolari. Doversi in caso di necessità impiegare
anche i vasi sacri. Carità eccellentissima
di chi si espone alla cura degl’infetti.
Come s’abbiano da preservare tali caritativi_ » 377
CAPO VII. _Pietà e divozione quanto necessarie in
tempo di pestilenza. Malvagità d’alcuni, che
diventano allora peggiori. Quali prediche si
convengano per costoro. Esercizi per accrescere
e nutrire la pietà. Lezione spirituale, orazioni
vocali, meditazioni e giaculatorie_ » 390
CAPO VIII. _Ricorso all’intercessione de’ santi;
ma spezialmente ricorso a Dio. Sua immensa
bontà, e meriti di Gesù che ci fanno coraggio.
Amore e divozione verso Gesù e speranza in
lui; utili e necessarj soccorsi in ogni tempo,
ma in quei massimamente delle calamità._ » 398
CAPO IX. _Riguardi per conservare illesi i conventi
de’ religiosi. Varie cautele a tal fine ed
altre in caso che v’entrasse il male. Quando
sieno tenuti i religiosi a ministrare i sacramenti
agl’infetti e quando gli ecclesiastici secolari.
Monasteri delle monache come s’abbiano
a custodire, e regole se vi penetrasse la
peste. Esortar la gente allo spurgo. Dopo il
contagio promovere la pietà. Conformità al volere
di Dio cagione della vera tranquillità_ » 407
_Relazione della peste di Marsiglia_ » 429
_Osservazioni intorno all’antecedente Relazione_ » 447
PUBBLICATO
IL GIORNO XXX GENNAJO
M. DCCC. XXXII.
Se ne sono tirate due sole copie
in carta turchina di Parma.
per l’aria tutti i corpicciuoli maligni, siccome avviene de’ panni
che han preso l’odore se stanno esposti all’aria suddetta. E non v’ha
dubbio che può un sano passeggiate per città appestata, e attendere
a’ suoi affari, senza pericolo d’infettarsi, purchè cammini o stia
in una competente distanza dall’altre persone, e vada tenendo munite
con qualche odore antipestilenziale le porte del respiro. Ferrara, e
tanti altri luoghi assediati intorno intorno dal morbo divoratore, che
pure in essi non penetrò, o se penetrò, vi fu ben presto soffocato ed
estinto; e tanti monasteri di religione che in mezzo a città infette
si son valorosamente preservati illesi, sono ben chiari documenti che
questo malore non procede dall’aria; e ch’esso non si comunica se non
per contagio o contatto nella forma che si è detto di sopra, e che può
molto bene accordarsi il dovere star saldo in una popolazione appestata
col potersi difendere dalla peste, purchè si sappia ben custodire
da’ suoi velenosi effluvj il respiro. Replico nondimeno dovere bensì
questa sentenza far cuore a chi sarà necessitato a comunicare con gente
infetta o sospetta; ma non dover già essa rendere alcuno temerario.
Cioè non hanno le persone poste in sì fatta necessità da lasciar l’uso
di quelle vesti alle quali men che all’altre possono attaccarsi i
semi della pestilenza; non hanno senza gran bisogno da accostarsi ad
infermi, non fermarsi a bel diletto nelle loro stanze. In una parola,
per le ragioni recate, possono tenere per vera essa sentenza, siccome
giovevole ad accrescere l’intrepidezza; ma nello stesso tempo debbono
praticare ogni altra possibil cautela e riguardo, come s’ella non fosse
vera; perchè in tal maniera si verrà a soddisfare al bisogno e alla
prudenza. E ciò basti per ora.
Modena, 25 febbrajo, 1721.
FINE.
_INDICE_
_Brevi Cenni intorno alla vita e alle opere
dell’autore_ pag. v
_Prefazione e Dedicazione_ » 1
_LIBRO PRIMO_
_GOVERNO POLITICO._
CAPO I. _Spiegazione della peste: origine e durata
d’essa. Differenze fra l’una peste e l’altre. Suo
orribil danno ed aspetto. Obbligazione e possibilità
di difendere il paese da questo flagello.
Diligenze umane utili e necessarie_ » 17
CAPO II. _Argini e difese da opporsi affinchè il
contagio non accosti. Con quali diligenze se
gli abbia a disputar l’ingresso e l’avanzamento.
Entrato il morbo, tentativi per soffocarlo. Quarantena
proposta a questo effetto_ » 32
CAPO III. _Alleggerire le città d’abitatori. Poveri
se si abbiano da escludere. Libertà ai cittadini
di ritirarsi in villa. Fuga utile e permessa a
tutti, fuorchè alle persone necessarie per la
repubblica_ » 42
CAPO IV. _Necessità di magistrati prudenti e attivi
pel governo della peste. Autorità e rigore conveniente
ad essi. Loro cautele per preservarsi.
Elezione d’altri subordinati. Non doversi forzare
i medici alla cura degl’infetti; e come governarsi
per conto d’essi_ » 48
CAPO V. _Peste comunicata pel contatto dell’aria,
de’ corpi e delle robe appestate. Come l’una
parte del paese abbia da difendersi dall’altra.
Regolamento pel trasporto delle vettovaglie. Non
occultare il morbo. Uffizio de’ medici, e maniera
di opprimere la pestilenza introdotta_ » 56
CAPO VI. _Commercio fra le persone come da regolarsi,
qualora non si possa opprimere la peste.
Lazzeretti e sequestri, e attenzione agli infermi.
Provvisione per li mendicanti. Cimiteri pubblici
fuori della città. Regole per li medici, cerusici,
confessori, e loro segni. Sequestro de’ fanciulli
e delle donne. Provvisioni per li beccamorti.
Commercio fra’ cittadini e contadini_ » 65
CAPO VII. _Commercio co’ forestieri interdetto. Regole
per preservarsi illeso nelle terre e città
appestate. Cautele del vestire e del praticar con
infetti. Prove che si può facilmente preservare,
tratte dalla sperienza. Necessità e utilità del
coraggio in tali casi_ » 80
CAPO VIII. _Come si possa guardare dall’aria infetta.
Odori preservativi, e varie ricette. Odori
sottili e calidi. Maniere di purgar l’aria delle
case e delle città_ » 92
CAPO IX. _Commercio di robe infette proibito. Necessità
di prima espurgarle. Tre maniere di
spurgo. Più utile e più facile è quello dei profumi.
Dose e metodo per profumar robe, case
ed altri luoghi. Ordini rigorosi per lo spurgo,
e necessità di questo rimedio_ » 101
CAPO X. _Cautela per esentar dallo spurgo varie
robe. Provvisioni per gli cani e gatti. Monete
ed altri metalli se suggetti a portar infezione.
Regole per le robe ed animali. Luoghi eletti pel
commercio de’ commestibili, e maniera di farlo.
Se si dia contagio disseminato o dilatato dalla
malizia. Riflessioni intorno a’ mali effetti del
terrore, e cautela_ » 116
CAPO XI. _Preparamento di lazzeretti per gl’infetti
e pei sospetti. Regole per luoghi tali. Danni
che provengono dai lazzeretti; sequestri ed altri
rigori. Precauzioni necessarie. A chi si possa
permettere il sequestro. Attenzione sopra i
beccamorti_ » 130
CAPO XII. _Luogo e regole della quarantena. Se
sieno necessari 40 giorni per essa. Regolamenti
per l’introduzione delle vettovaglie. Obbligazione
dei ricchi di soccorrere i poveri. Doversi
facilitare il fare i testamenti. Cura degli spedali
e delle prigioni_ » 143
_LIBRO SECONDO_
_GOVERNO MEDICO._
CAPO I. _Regole mediche per preservarsi dall’aria.
Ricette varie per profumi. Come si debba governare
nell’uso del mangiare e bere; del sonno
e della vigilia; del moto e della quiete, e delle
passioni dell’animo. Grande utilità dell’intrepidezza,
e del coraggio_ » 154
CAPO II. _Cauteri commendati per preservarsi dalla
peste. Quali persone più facilmente contraggano
il morbo. Salassi e medicine solutive, preservativi
biasimati. Amuleti o pericolosi, o dubbiosi
contro la pestilenza. Attenzione de’ magistrati
contro chi spaccia rimedi vani o nocivi. Sacchetti
preservativi. Olio del Mattiolo utile anche
nella preservativa_ » 166
CAPO III. _Preservativi da prendersi per bocca.
Erbe e tavolette a questo effetto. Mitridato minore
commendato da molti. Altre bevande, polveri,
conserve, elettuari, vini, unguenti, ecc.,
creduti preservativi. Aceto, e lodi d’esso, e di
acidi contro il veleno pestilenziale. Metodo
d’alcuni medici per preservarsi nel commercio
con appestati_ » 183
CAPO IV. _Rimedi curativi della peste. Nessuno
specifico e sicuro finora trovato. Periodo delle
pestilenze in una città, principio, mezzo e fine
e lor diversi effetti. Medicamenti come trovati
efficaci in una peste e non in altre. Salassi e
medicine solutive, rimedi allora o pericolosi o
nocivi_ » 211
CAPO V. _Sudoriferi uno de’ rimedi più commendati
nella cura della peste. Varie ricette di
questi_ » 224
CAPO VI. _Altri medicamenti per curar la peste.
Quali usati ne’ contagi del 1630 e 1656. Canfora
commendata assai, e varie composizioni
canforate. Solfo, e suoi pregi contro la pestilenza.
Bolo armeno, triaca, diascordio, ed altri
antidoti o lodati, o riprovati_ » 234
CAPO VII. _Metodo da tenersi nel curar gl’infetti.
Sudoriferi rimedio creduto il più utile degli
altri. Aforismi intorno ai sudori, e maniera di
far sudare. Camere degl’infermi come s’abbiano
a custodire. Quai cibi e bevande loro convengano_ » 255
CAPO VIII. _Buboni, carboni e petecchie: sintomi
ordinari di questo morbo. Pronostici intorno
ai buboni. Tre maniere di curarli. Più sicura
dell’altre quella di condurli alla suppurazione.
Vari empiastri utili o efficaci per maturar buboni.
Metodo e medicamenti vari per finirne la
cura. Uso dei vescicanti_ » 266
CAPO IX. _Carboni pestilenziali. Pronostici intorno
ad essi. Vari metodi per curarli poco lodevoli.
Maturarli e separarli, maniera più commendata
dell’altre. Vari medicamenti per questo effetto,
ed altri per levar via l’escara_ » 282
CAPO X. _Petecchie, febbre, delirio, vigilia, sonno,
vomito, siccità di lingua, emorragie, ed altri
sintomi delle pestilenze. Sollecitudine necessaria
in curar per tempo gl’infetti. Veleno pestilenziale
se coagulante o squagliante il sangue.
Quai rimedi maggiormente s’abbiano ad aver
pronti per i tempi della peste_ » 300
_LIBRO TERZO_
_GOVERNO ECCLESIASTICO._
CAPO I. _Necessità di ricorrere a Dio e di placarlo,
massimamente in tempo di peste. Quali
in pericolo dì contagio abbiano da essere le
incumbenze de’ vescovi e degli altri ecclesiastici
per tener lungi il morbo; e quali i preparamenti
prima ch’esso venga_ » 316
CAPO II. _Quanto sia necessario il coraggio nei
tempi della pestilenza. Fede e speranza, virtù
divine e fonti d’intrepidezza e di giubilo. Bontà
e misericordia di Dio ricordate ai peccatori.
Rassegnazione a Dio, e darsi tutti a lui_ » 326
CAPO III. _Uffizio de’ vescovi venuto il contagio.
Provvisione di ministri e d’altri soccorsi temporali
e spirituali. Lazzeretto per gli ecclesiastici.
Consolare e animare il popolo colla presenza
e con altri aiuti. Varie licenze da
concedersi dal prelato. Messe ove da dirsi.
Prediche e processioni come da farsi. Quali
regole in tempo di generale quarantena_ » 334
CAPO IV. _Uffizio de’ parochi e confessori prima
del morbo, e venuto il morbo. Cautele per
le chiese e per i confessionari. Se i parochi
sieno tenuti a ministrare i sacramenti agl’infetti,
e quali sacramenti. Come si possa ministrare
la Penitenza, il Viatico e l’estrema
Unzione. Voti, quali da persuadersi_ » 347
CAPO V. _Carità verso il prossimo quanto essenziale
al cristiano, e massimamente nelle calamità
d’una peste. Obbligazione de’ secolari in
tempi tali di soccorrere il prossimo. Varie maniere
di esercitare, la carità. Confraternità della
misericordia. Lode di chi assiste alla cura dei
suoi parenti infermi_ » 365
CAPO VI. _Carità de’ principi verso i loro sudditi.
Maggiore si esige dagli ecclesiastici che dai
laici e molto più dai benefiziati. Obbligazione
dei regolari. Doversi in caso di necessità impiegare
anche i vasi sacri. Carità eccellentissima
di chi si espone alla cura degl’infetti.
Come s’abbiano da preservare tali caritativi_ » 377
CAPO VII. _Pietà e divozione quanto necessarie in
tempo di pestilenza. Malvagità d’alcuni, che
diventano allora peggiori. Quali prediche si
convengano per costoro. Esercizi per accrescere
e nutrire la pietà. Lezione spirituale, orazioni
vocali, meditazioni e giaculatorie_ » 390
CAPO VIII. _Ricorso all’intercessione de’ santi;
ma spezialmente ricorso a Dio. Sua immensa
bontà, e meriti di Gesù che ci fanno coraggio.
Amore e divozione verso Gesù e speranza in
lui; utili e necessarj soccorsi in ogni tempo,
ma in quei massimamente delle calamità._ » 398
CAPO IX. _Riguardi per conservare illesi i conventi
de’ religiosi. Varie cautele a tal fine ed
altre in caso che v’entrasse il male. Quando
sieno tenuti i religiosi a ministrare i sacramenti
agl’infetti e quando gli ecclesiastici secolari.
Monasteri delle monache come s’abbiano
a custodire, e regole se vi penetrasse la
peste. Esortar la gente allo spurgo. Dopo il
contagio promovere la pietà. Conformità al volere
di Dio cagione della vera tranquillità_ » 407
_Relazione della peste di Marsiglia_ » 429
_Osservazioni intorno all’antecedente Relazione_ » 447
PUBBLICATO
IL GIORNO XXX GENNAJO
M. DCCC. XXXII.
Se ne sono tirate due sole copie
in carta turchina di Parma.
- Parts
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 01
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 02
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 03
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 04
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 05
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 06
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 07
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 08
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 09
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 10
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 11
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 12
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 13
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 14
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 15
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 16
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 17
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 18
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 19
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 20
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 21
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 22
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 23
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 24
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 25
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 26
- Del governo della peste e della maniera di guardarsene - 27