Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 17

Total number of words is 1822
Total number of unique words is 723
47.3 of words are in the 2000 most common words
60.5 of words are in the 5000 most common words
65.9 of words are in the 8000 most common words
Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
Messer Bernabò e messer Galeazzo di Milano, avendo novelle come ’l
ponte e ’l castello di Governo era preso per la loro gente, ebbono
grande allegrezza, e lasciandosi addietro i fatti di Pavia e di Novara,
subitamente accolsono tremila cavalieri di loro soldati e gran popolo,
e l’una parte mandarono a Governo, e l’altra per la riva del Po a
Borgoforte. Quelli ch’andarono a Governo feciono di loro due parti;
l’una si dirizzò, verso Mantova, e misonsi a campo in capo del ponte
onde i Mantovani della terra veniano nel contado della Serraia, e
ivi di presente dirizzarono una bastita con torri e con bertesche, e
tolsono il passo e la speranza a’ Mantovani, che per forza ch’avessono
nella Serraia non poterono entrare per soccorrere Borgoforte, e l’altra
parte cavalcò per la Serraia dentro a Borgoforte, e così dentro e di
fuori subitamente fu assediato Borgoforte. E vedendo coloro ch’aveano
la guardia della terra che soccorso non poteano avere da niuna parte,
s’arrenderono salve le persone; e così in pochi dì ebbono i signori
da Milano l’uno castello e l’altro, e la signoria di tutto il contado
della Serraia, infino al lago che cigne la città di Mantova. Avuto
Borgoforte, feciono maggiore e più forte la bastita a capo del ponte
del lago, e mantennonvi l’oste grande, perocchè per niente avevano loro
vita; e dall’altra parte fuori della Serraia misono l’oste presso della
città, il lago in mezzo, e tutto l’altro paese mantovano corsono e
rubarono. E per questo assedio speravano tosto avere libero la signoria
di Mantova, e sarebbe venuto fatto, se non fosse il soccorso degli
allegati, come nel suo tempo diviseremo. I signori di Milano, ch’aveano
il castello e ’l passo di Borgoforte ch’era verso il loro terreno,
abbandonarono Governo ch’era molto lontano al loro soccorso e presso
a’ nemici, e’ Mantovani il ripresono, e fecionlo più forte, e misonvi
buona guardia.

CAP. C.
_Come il cardinale Egidio passò per Firenze._
Il cardinale di Spagna messer Egidio legato, avendo lasciato successore
l’abate di Clugnì, e assediata la città di Forlì, a dì 14 di settembre
anno detto fu ricevuto in Firenze a grande solennità, andandoli
incontro a processione tutto il chericato, e le religioni, e ’l popolo,
sonando le campane del comune e delle chiese a Dio laudiamo, e messo
sopra la sua persona fuori della città un ricco palio di baldacchini di
seta e d’oro adorno intorno riccamente, tutti i cavalieri di Firenze
gli furono intorno, ed addestrarlo al freno e alla sella, e’ grandi
cittadini portavano il palio; e guidatolo con questo onore per la
città, il condussono al luogo de’ frati minori, ove fece suo albergo; e
ivi fu visitato con grande reverenza da’ priori e da tutti i collegi,
e dagli altri buoni cittadini; e dopo la vicitazione i priori gli
mandarono doni di cera lavorata e di confetti d’ogni ragione in gran
quantità, e uno grande e ricco destriere fornito di nobili arredi e
coverto di scarlatto, e per vestire la sua persona due pezze di fini
panni scarlatti di grana, e una cappella doppia di baldacchini d’oro
e di seta fini. Il cardinale ricevette graziosamente ogni cosa, e
poi fatto suo sermone, magnificò molto il comune di Firenze e sopra
tutti gli altri di divozione e di fede alla santa Chiesa, offerendosi
sempre protettore del comune; e fatto un solenne convito a’ signori
e a’ collegi e a molti altri gran cittadini, a dì 19 di settembre si
partì di Firenze e mandato a’ Pisani per la licenza di potere passare
per la città di Lucca, i Pisani vi mandarono dugento barbute e molti
balestrieri alla guardia, e feciono serrare le porte, e per loro
ambasciadori gli feciono dire, che se la sua persona con alquanti
compagni senz’arme volesse entrare per la città, ch’egli il potea
fare; il cardinale non volle quella grazia, e cavalcando di fuori,
vide le porte serrate e le mura fornite di molti balestrieri colle
balestra tese, per la qual cosa si dilungò dalla città, sdegnato forte
della vergogna che da’ Pisani gli parve ricevere. Questo legato per
suo senno, e per grande e sollecita provvisione di guerra, racquistò
a santa Chiesa il Patrimonio e Terra di Roma, e ridusse il prefetto
occupatore alla sua misericordia. Vinse per forza e per ingegno tutte
le terre della Marca d’Ancona, abbattendo la signoria di messer
Malatesta da Rimini, e di Gentile da Mogliano, e ’l nuovo tiranno
d’Agobbio; e per forza vinse in Romagna Cesena e Brettinoro e racquistò
Faenza, e lasciò Forlì assediata, e’ Malatesti tutti riconciliati
all’ubbidienza di santa Chiesa; e contastò assai colla compagnia,
avvegnachè nell’ultimo, o per paura, o per fretta ch’avesse della sua
partenza, s’accordò a levarlisi d’addosso con danari, con poco suo
onore e di santa Chiesa; e tutte queste cose fece in termine di quattro
anni e un mese dal suo avvenimento in Italia.

CAP. CI.
_Come per i cardinali non si fè nulla della pace de’ due re._
Chi potrebbe senza fallare scrivere le movitive degl’Inghilesi? il
re d’Inghilterra da capo fece tornare i legati per dare termine al
trattato della pace, e dichiararono i patti e le terre che al re
d’Inghilterra si doveano dare, e la quantità de’ danari e’ termini
quando per diliberare il re, e ’l figliuolo, e’ baroni, e rimanere
in buona pace; e questo accordo si divolgò per tutto, per conferma
fatta del mese di settembre. Questa concordia tornò addietro, perocchè
per sicurtà delle cose il re all’ultimo domandò di volere tenere per
stadichi il Delfino di Vienna, e l’altro figliuolo del re di Francia
e ’l conte di Fiandra, tanto che ’l re di Francia tornato nel suo
reame fornisse le cose promesse; la qual cosa non potea aver luogo,
che ’l Delfino per lo fallo commesso non si fidava, e ’l conte di
Fiandra non era debito al re di Francia di cotanto servigio; e però
rotto il trattato, il re di Francia e ’l figliuolo con altri baroni
furono mandati in prigione a Guindifora, per addietro detta la Gioiosa
guardia. In questo medesimo tempo il re d’Inghilterra avea anche in
prigione nell’isola il re David di Scozia; sicchè di tenerli prigioni
non abbassava l’ambizione della vanagloria alla quale i mortali
volentieri attraggono, e ’l tenere i trattati della concordia rompea
gli animi de’ Franceschi dell’apparecchio della guerra, e riteneali in
divisione e fuori del loro antico reggimento, e di ciò pensava non meno
che dell’arme il re d’Inghilterra potere avere suo intendimento. E però
traendo sperienza dal fatto, piuttosto si può ritrarre ch’e’ trattati
sono stati fatti finti, che di vero intendimento.

CAP. CII.
_Come fu impiccato il conte di Minerbino._
Il conte di Minerbino, detto Paladino, di cui tanto avemo addietro
parlato, essendo da natura incostante e senza fede, tratto egli e ’l
fratello di prigione dopo la morte del re Ruberto, appresso come fu
morto il duca Andreasso se n’andò in Ungheria, e col re d’Ungheria
tornò nel Regno, e col re stette mentre che gli mise bene, e non gli
tenne fede. E venuto alla misericordia, e ricevuto perdonanza da lui,
dopo la partita del re si riconciliò più volte col re Luigi, e da
lui ebbe provvisione e doni per tenerlo in pace: ma la sua incostanza
non glie le consentia, ma stava in rubellione, e accogliea rubatori e
soldataglia, e correa in Puglia per pazzia non meno che per ruberia;
e vedendo messer Luigi di Durazzo in discordia col re, s’accostava
con lui; altra volta il lasciava, e prendea a suo vantaggio, e stava
sì forte e avvisato, che in palese non potea ricevere impedimento.
Il prenze di Taranto, chiamato l’imperadore, vedendo quanto costui
tribolava la Puglia, commise a messer Betto de’ Rossi suo cavaliere,
che segretamente avesse cura a’ suoi andamenti. Costui sentendolo
in Matera, trattò con certi masnadieri che ’l seguitavano alla sua
provvisione, e corruppeli per moneta per modo, che cavalcatovi colla
gente dell’imperadore, di subito fu lasciato entrare nella terra. Il
conte vedendosi tradito da’ suoi, ricoverò nel castello. Il prenze vi
fu di presente intorno con molta gente, e cinselo dentro e di fuori
per modo che non poteva uscire della fortezza, e da vivere non v’avea,
sicchè fu costretto da necessità d’uscirne in camicia con uno capestro
in collo, e gittossi a’ piè del prenze, come altra volta avea fatto
a Trani al re d’Ungheria; ma la cosa non succedette a quel modo. Il
prenze il fece prendere, e menollo ad Altemura; e fattosi dare il
castello, a uno de’ merli il fece impendere per la gola nel detto
castello.

CAP. CIII.
_Come fu preso Minerbino._
Sentendo messer Luigi fratello del conte come il prenze avea morto
il fratello, essendo uomo di grande ardire e di seguito, di presente
accolse soldati e caporali di ladroni, e misesi in Minerbino loro
castello, il quale era forte a maraviglia, e credette poterlo tenere in
rubellione. I terrazzani sapendo che il conte loro principale signore
era morto, non assentirono di volere prendere arme contro a’ reali;
e però messer Luigi elesse i compagni che volle, e fornita la rocca,
ch’era inespugnabile, vi si racchiuse dentro, senza paura di forza
che noiare lo potesse di fuori. Ma la fede corruttibile de’ soldati
tosto l’ingannò. Che avendo seco dentro un conestabile lombardo, per
danari e per larghe impromesse ricevette dentro, nella rocca colle sue
mani uccise messer Luigi, e il corpo suo e la rocca diede al prenze,
del mese di dicembre del detto anno. L’altro fratello, ch’era conte
di Vico, con poca virtù e semplice uomo, vedendo lo sterminio de’
fratelli si partì del Regno, abbandonando le sue castella e la sua
giurisdizione. E così prese fine ne’ successori il dominio di messer
Gianni Pipino, il quale di piccolo notaio per la sua industria fatto
de’ maggiori signori del reame al tempo del re Carlo vecchio, e colui
ch’avea maggiore mobole fatto dell’avere de’ saracini di Nocera,
quand’egli con sagacità e con inganno trasse i saracini del Regno, e
acquistò al re Carlo la forte città di Nocera in Puglia. Costui comperò
a’ figliuoli, e poi i figliuoli a’ nipoti, grandi e larghi baronaggi,
miserabili per la loro fine.

CAP. CIV.
_Come i Genovesi mandarono in Sardigna venti galee per racquistare la
Loiera, e non poterono._
Avendo il doge di Genova con l’armata di venti galee racquistato
al comune Ventimiglia e Monaco, come poco innanzi abbiamo contato,
coll’empito di quella vittoria le mandò di subito in Sardigna,
acciocchè per forza vincessono la Loiera. E giunti là improvviso,
scesono con molti balestrieri e con altri dificii a combattere la
terra, sforzandosi di vincerla con ogni forza e ingegno che seppono.
Ma i Catalani che dentro v’erano alla guardia valentemente si misono
alla difesa, e ripararono sì francamente, che i loro nemici perderono
ogni speranza d’acquistarla per forza. E lasciatovi di loro morti, e
molti fediti e magagnati, raccolti a galea si tornarono a Genova, e
disarmarono di novembre anno detto.

You have read 1 text from Italian literature.
  • Parts
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 01
    Total number of words is 4506
    Total number of unique words is 1390
    41.0 of words are in the 2000 most common words
    54.4 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 02
    Total number of words is 4523
    Total number of unique words is 1397
    39.5 of words are in the 2000 most common words
    56.3 of words are in the 5000 most common words
    63.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 03
    Total number of words is 4506
    Total number of unique words is 1342
    37.2 of words are in the 2000 most common words
    53.4 of words are in the 5000 most common words
    59.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 04
    Total number of words is 4573
    Total number of unique words is 1367
    38.5 of words are in the 2000 most common words
    54.4 of words are in the 5000 most common words
    62.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 05
    Total number of words is 4604
    Total number of unique words is 1394
    37.8 of words are in the 2000 most common words
    50.8 of words are in the 5000 most common words
    58.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 06
    Total number of words is 4591
    Total number of unique words is 1356
    40.1 of words are in the 2000 most common words
    55.3 of words are in the 5000 most common words
    61.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 07
    Total number of words is 4674
    Total number of unique words is 1458
    39.0 of words are in the 2000 most common words
    54.5 of words are in the 5000 most common words
    62.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 08
    Total number of words is 4623
    Total number of unique words is 1371
    38.3 of words are in the 2000 most common words
    51.9 of words are in the 5000 most common words
    58.8 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 09
    Total number of words is 4729
    Total number of unique words is 1413
    38.3 of words are in the 2000 most common words
    51.0 of words are in the 5000 most common words
    57.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 10
    Total number of words is 4570
    Total number of unique words is 1361
    37.4 of words are in the 2000 most common words
    52.6 of words are in the 5000 most common words
    59.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 11
    Total number of words is 4730
    Total number of unique words is 1397
    39.7 of words are in the 2000 most common words
    53.9 of words are in the 5000 most common words
    61.7 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 12
    Total number of words is 4615
    Total number of unique words is 1421
    40.0 of words are in the 2000 most common words
    53.6 of words are in the 5000 most common words
    60.1 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 13
    Total number of words is 4649
    Total number of unique words is 1340
    40.4 of words are in the 2000 most common words
    54.6 of words are in the 5000 most common words
    60.6 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 14
    Total number of words is 4706
    Total number of unique words is 1386
    38.7 of words are in the 2000 most common words
    53.5 of words are in the 5000 most common words
    61.2 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 15
    Total number of words is 4664
    Total number of unique words is 1433
    39.6 of words are in the 2000 most common words
    54.1 of words are in the 5000 most common words
    60.4 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 16
    Total number of words is 4705
    Total number of unique words is 1406
    38.6 of words are in the 2000 most common words
    52.7 of words are in the 5000 most common words
    60.0 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.
  • Cronica di Matteo Villani, vol. 3 - 17
    Total number of words is 1822
    Total number of unique words is 723
    47.3 of words are in the 2000 most common words
    60.5 of words are in the 5000 most common words
    65.9 of words are in the 8000 most common words
    Each bar represents the percentage of words per 1000 most common words.