Annali d'Italia, vol. 7 - 78

fatta dai Fiorentini e Lucchesi, 1244, 1258. Danno coi Veneziani una
rotta ai Genovesi, 1274. Liberati dall'interdetto da papa Clemente IV,
V, 63. Sconfiggono la flotta de' Provenzali, 74. Rotta loro data dai
Lucchesi, 82. Guerra fra essi e i Genovesi, 159, 166. Grandi sconfitte
date loro dai Genovesi, 174. Lor pace coi Fiorentini, 182. Danno la
signoria della città a Guido conte di Montefeltro, 208. Favoriscono
Arrigo VII re de' Romani, 352. Per la morte di lui costernati, prendono
per loro signore Uguccione dalla Faggiuola, 368. S'impadroniscono
di Lucca, 378. Assediano Montecatino, 382. Grande sconfitta da loro
data ai Fiorentini, _ivi_. Scacciano Uguccione, e creano lor signore
il conte Gaddo de' Gherardeschi, 388. Fanno pace coi Fiorentini,
393. Assediano Lucca, e danno una rotta ai Fiorentini, 558. Prendono
quella città, 563. Lor civili discordie, 596. Varie loro azioni per la
venuta di Carlo IV imperadore, 644. Loro guerra coi Fiorentini, 689.
Sconfitti, fanno pace, 698, 699. Venduti a' Fiorentini, riacquistano
la libertà, 935. Creano lor capitano o doge Giovanni de' Gambacorti,
936. Si rendono a' Fiorentini, 945. Si sottraggono al loro dominio,
VI, 123. Sforzi vani de' Fiorentini contro di loro, 136. Smantellano
la cittadella, ed hanno soccorso dai Veneziani, 140. In aiuto di essi
viene pure Massimiliano Cesare, 142. Protetti da' Veneziani contro gli
stessi Fiorentini, 148. Assediati indarno dai Fiorentini, 153.
Pisone (Lucio), prefetto di Roma sotto l'imperadore Tiberio, I, 96.
Pisone (Gneo Calpurnio), governatore della Soria, ai tempi
dell'imperadore Tiberio, mentre Germanico Cesare era generale in quelle
parti, I, 55. Uomo violento e poco amico del suddetto Germanico, _ivi_.
Sospetti che gli procurasse la morte, 58. Processato per questo, si
uccide, 62.
Pisone (Caio Calpurnio); sua congiura contro Nerone scoperta, I, 235.
La paga colla sua vita, 237.
Pisone Frugi (Lucio Calpurino), imperadore efimero, I, 908.
Pistoia. Divisione in essa fra la nobiltà in due fazioni, bianchi e
neri, V, 240, 270. Afflitta dalle fazioni civili, 273. E da' Fiorentini
e Lucchesi, 280. Che l'assediano, _ivi_, 300. E se ne impadroniscono,
305. Si rimette in libertà, 332. Ne diviene signore Castruccio degli
Interminelli, 446. Perduta e ripresa da lui, 469. Riacquista la
libertà, 487. Ne viene usurpata la signoria dai Fiorentini, 503.
Pitti, popoli della Scozia, vinti da Costanzo Cloro, I, 1069. Infestano
la Bretagna, 524.
Pittura, quando perfezionata in Italia, V, 899.
Pitzia, generale del re Teoderico, va in soccorso di Mundone, Unno,
nella Mesia, II, 576.
Placidia (Elia). _V._ Flacilla.
Placidia (Galla), sorella di Onorio Augusto, II, 263. Accompagna
il fratello Arcadio a Milano, 315, 316. Acconsente alla morte di
Serena sua parente, 390. Presa da Alarico re de' Goti, 402. Condotta
nelle Gallie dal re Ataulfo, che aspira alle sue nozze, 407. Per
sua insinuazione è trattenuto dall'inferocire contro l'Italia, 416.
Continua a dimorare con quel barbaro, 421. Finalmente s'induce a
prenderlo per marito, 424. Strapazzata dopo la morte di lui, 429. Torna
a Ravenna, 432. Sposata da Costanzo conte, 434. Partorisce Valentiniano
III, 440. Dichiarata Augusta, 445. Calunnie contro di lei, _ivi_, 446.
Esiliata dal fratello, si rifugia a Costantinopoli, 450, 451. Torna
in Italia dopo la morte di lui, 456, 461. Tutrice del figliuolo di
Valentiniano, 461, 464. Sospetta di tradimento Bonifazio conte, per la
perfidia di Aezio, 468. Di cui ne viene in chiaro, 474. Suo odio verso
Aezio, 482. Rimette in grazia Bonifazio, e lo dichiara generale delle
milizie, 483. Suo voto, per cui fabbrica la basilica di San Giovanni
Evangelista in Ravenna, 487. Pel matrimonio del figlio, cede l'Illirico
a Teodosio II padre dalla sposa, 498. Ottiene dal papa Sisto III, che
sia eretta in arcivescovato la Chiesa di Ravenna, 502. Va a Roma, 541.
Sua morte, 547.
Placidia, figlia di Valentiniano III Augusto, condotta prigioniera
da Genserico in Africa, II, 580. Maritata ad Olibrio, 586. Rimessa in
libertà, 599, 612.
Placidio, o Placido, console sotto re Odoacre, II, 679.
Placido, prefetto di Roma sotto l'imperadore Costanzo, II, 19.
Placilla (Elia), _V._ Flacilla.
Platina (Bartolommeo Sacchi detto il), scrittore insigne ai tempi del
papa Paolo II, VI, 21. Dallo stesso pontefice fatto imprigionare per
sospetti, 37. Sua morte, 77.
Platone, esarco di Ravenna, II, 1237, 1241, 1245.
Plautilla (Fulvia), figlia di Plauziano, già favorito dell'imperadore
Severo, maritata con Caracalla, I, 689. Da esso poi fatta morire, 714.
Plauto (Rubellio), esiliato ed ucciso da Nerone, I, 219.
Plauziano (Lucio Fulvio), favorito di Severo Augusto, I, 653. Prefetto
del pretorio, commette molte iniquità, 682, 683. Sua figlia maritata
con Caracalla, 689. Console, 690. Suoi vizii, 691. Severo cerca
d'abbassare la sua albagia, 693. Disgusti tra lui e il genero, 694. Da
cui è ucciso, 696.
Plauziano (Quintilio), senatore fatto morire da Severo Augusto, I, 701.
Plauzio (Aulo), pretore e governatore della Germania Inferiore sotto
l'imperadore Tiberio Claudio, 156, 157. Dal quale ottiene il piccolo
trionfo dell'ovazione, 170.
Plinio (Caio Secondo), il Vecchio, amico di Vespasiano Augusto, I, 295.
Sua storia naturale dedicata a Tito Cesare, 312. Quando e come morisse,
319, 320.
Plinio (Caio Cecillo), il Giovane nipote del precedente, corre rischio
della vita alla morte dello zio, I, 320. Console, 386. Assiste ai
giudizii di Traiano, 397. Inviato vice-pretore al governo del Ponto,
399. Lettere di lui a Traiano, 409. Celebre sua lettera in favor dei
cristiani, 412, 413.
Plotina (Pompea), moglie di Traiano: sue virtù, I, 382. Favorisce
Adriano, 408. Il porta allo imperio, 431. Onorata da lui in vita e in
morte, 447. Le è da lui fabbricata una maravigliosa basilica a Nimes in
Provenza, 452.
Plotino, celebre filosofo platonico sotto i Gordiani, I, 846. Sua
morte, 946.
Plutarco, insigne storico, e filosofo ai tempi di Adriano, I, 484.
Po: sua gran rotta con danno del Ferrarese, del Mantovano, Mirandolese
e Modenese, VII, 194.
Poggio de' Bracciolini, segretario della repubblica fiorentina, insigne
letterato: sua morte, V, 1258.
Polemone, re del Ponto, I, 119.
Polemone, re della Cilicia, I, 311.
Polemone, sofista a' tempi degl'imperadori Adriano ed Antonino Pio: sua
alterigia, I, 502.
Policarpo (San), interviene al concilio dal papa Aniceto tenuto in
Roma, nel quale fu decisa la controversia intorno al giorno di Pasqua,
I, 521.
Polieno, scrittore sotto l'imperadore Marco Aurelio, I, 591.
Pollenza, o Potenza, città una volta nel Monferrato. Presso di essa i
Goti sotto Alarico sono sconfitti da Stilicone generale dell'imperadore
Onorio, II, 364, 365.
Polo. _V._ Reginaldo Polo.
Polonia, assalita dai Turchi, VI, 1266.
Pompeiano (Claudio); con lui si rimarita Lucilla figlia di Marco
Aurelio, I, 554. Coll'Augusto suocero va a guerreggiar contro i
Marcomanni, 556. Creato console, 577. Congiura di Lucilla sua moglie
contro il fratello Commodo senza che n'abbia seniore, 602. Rifiuta la
dignità imperiale a lui offerta in pubblico senato da Pertinace, 634.
Colla sua prudenza fugge i pericoli sotto d'esso Augusto, _ivi_.
Pompeiano iuniore, perde la vita sotto Caracalla, I, 727.
Pompeiano (Ruricio), prefetto del pretorio sotto Massenzio; difende
Verona contro Costantino il Grande, I, 1108.
Pompejano, prefetto di Roma sotto l'imperadore Teodosio II, II, 381.
Pompeo (Gneo), genero di Claudio Augusto, I, 147, 158. Da lui è ucciso
per la malignità e calunnie di Messalina, 168.
Pomponio, celebre giurisconsulto a' tempi d'Alessandro imperadore, I,
771.
Pomposa, monistero insigne in Comacchio posseduto da Giovanni VIII
papa, e da lui restituito alla Chiesa di Ravenna, III, 763.
Pomposiano (Metio): clemenza di Vespasiano verso di lui, I, 309.
Esiliato in Corsica, poi fatto uccidere da Domiziano, 355.
Ponte mirabile fatto sul Danubio, dall'imperadore Traiano, I, 401.
Ponte magnifico, fabbricato sul Reno da Costantino il Grande, I, 1079.
Pontefice Massimo, titolo non preso da Costantino il Grande, I, 1130.
Pontefice romano: da chi fatta una volta la sua elezione, III, 70; IV,
289, 299.
Pontefici romani: loro elezione e consecrazione, come regolate una
volta, III, 924, 928, 956, 957.
Pontificato romano, ambito anche negli antichi secoli, II, 158.
Ponziano, pontefice romano, I, 796. Esiliato, e sua morte gloriosa, 814.
Ponzino de' Ponzoni, signor di Cremona, V, 397, 515. Rende quella città
ad Azzo Visconte, 520.
Ponzio, abbate di Clugnì, IV, 547.
Poppea Sabina. _V._ Sabina.
Poppone, patriarca d'Aquileia, viene in Italia coll'imperadore Arrigo
II, IV, 133. Muove lite al patriarca di Grado, chiamandolo usurpatore
di quel titolo, e come soggetto alla sedia sua, 142. S'impadronisce di
Grado, da dove poi viene scacciato dai Veneziani, 143. Dall'imperadore
Corrado II riceve in custodia Eriberto arcivescovo di Milano, 191. Dal
papa Benedetto IX ottiene un decreto che la Chiesa di Grado dovesse
riconoscere per metropolitano l'arcivescovo aquileiense, 220. Portatosi
con gente armata a Grado dà il sacco a tutto, non risparmiando neppur
le chiese, _ivi_.
Poppone, vescovo di Brixen, _V._ Damaso II.
Porfirio, filosofo celebre al tempo di Diocleziano imperadore, I, 1122.
Porga, principe de' Croati, II, 1203.
Portica di San Pietro, che fosse, IV, 559.
Porto vastissimo vicino a Roma, fatto fabbricare dall'imperadore
Tiberio Claudio, I, 148.
Portogallo, d'onde così chiamato, II, 590. Dominato dagli Svevi, 672.
Suo regno acquistato da Filippo II re di Spagna, VI, 785.
Portoghesi in lega con Carlo III, dichiarato re di Spagna, VII, 179.
Possidio, cattolico vescovo di Calama, esiliato da Genserico re de'
Vandali, II, 496.
Postumo (Marco Cassio Lazieno), generale di Valeriano Augusto, poscia
governatore delle Gallie sotto Gallieno, I, 900. Proclamato imperadore,
904. Sue azioni prima della ribellione, 913, 914. Riconosciuto da quasi
tutte le provincie, 914, 915. Suo mirabil fine, 926.
Postumo (Caio Giunio Cassio), figlio di Postumo seniore, creato
Augusto, 915. Sua morte, 926.
Precedenza tra gli arcivescovi di Milano e Ravenna, cagion di lite, IV,
158, 235.
Predicatori: loro ordine quando istituito, IV, 1029. Frutto delle loro
prediche, 1115.
Prefetti del pretorio d'Italia, Gallia, Illirico ed Oriente, I, 1115,
1193.
Prefetti di Roma, ristabiliti sotto gli Ottoni Augusti, loro autorità,
IV, 110.
Prefetto del pretorio: dignità onorevole e temuta, I, 184.
Prefetto di Roma, prestava una volta giuramento di fedeltà agli
imperadori, IV, 956. In seguito ai romani pontefici, 957.
Presente (Bruttio), suocero di Commodo Cesare, I, 581. Console, 587.
Presidio, console orientale sotto l'imperadore Anastasio, II, 717.
Pretestato (Vezio Agorio), prefetto di Roma sotto l'imperadore
Valentiniano, II, 156. Risposta da lui data a papa Damaso che
l'esortava a farsi cristiano, 158. Designato console, muore, 253.
Pretoriani, soldati, il terrore di Roma, I, 3, 88. Per forza vogliono
imperadore Claudio II, 142. Poi Nerone, 194. Insolenti sotto Nerva,
376. Proclamano Pertinace imperadore, 632. Poi Giuliano, 641.
Svergognati dall'imperadore Settimio Severo, 648. Sotto l'imperadore
Alessandro combattono col popolo di Roma, 789. Loro grande ardire sotto
lo stesso, 790. Altra loro rissa col popolo romano sotto l'imperadore
Massimino, 832. Nel qual tempo attaccano fuoco a Roma, 833. Ridotti
a poco numero da Galerio, 1077. Creduti i più valorosi degli altri
soldati, 1105. Aboliti da Costantino, 1114.
Priamo, Franco, avo del re Faramondo, II, 438.
Primigenio patriarca gradense, II, 1200.
Primo (Antonio), soprannominato Becco di Gallo: sue imprese in favore
di Vespasiano, I, 277. Mette in rotta le truppe di Vitellio, 279.
Giunto a Roma, opprime Vitellio stesso, 274. Abbattuto da Muciano
console, 286, 287.
Principi d'Italia: esorbitanti contribuzioni loro imposte dai ministri
cesarei a' tempi dell'Augusto Leopoldo, VII, 97, 102, 111.
Principio, prefetto di Roma sotto l'imperadore Valentiniano, II, 175.
Prisca, moglie di Diocleziano Augusto, I, 1013, 1110, 1121. Uccisa da
Licinio, 1128, 1129.
Priscillianisti, eretici; scritti di papa Leone contro di essi, II, 528.
Prisciano: sua congiura contro Antonino Pio, I, 495.
Prisco (Stazio), generale romano contro i Parti sotto l'imperadore
Marco Aurelio, I, 534.
Prisco (Caio Lutorio), poeta celebre sotto l'imperador Tiberio,
condannato a morte, I, 65.
Prisco (Giulio), prefetto del pretorio sotto Vitellio, I, 274. Mandato
contro l'esercito di Vespasiano, 281.
Prisco (Elvidio), senatore e filosofo a' tempi degli imperadori Galba,
Vitaliano e Vespasiano: sua superbia, I, 301, 302. Esiliato, poi
ucciso, 302, 303.
Prisco (Nerazio), giurisconsulto celebre sotto lo imperadore Adriano,
I, 431.
Prisco da Nicea, ingegnosissimo architetto, I, 661.
Prisco, fratello di Filippo seniore Augusto, governatore della Soria,
I, 853. Sollevazione di quei popoli contro di lui, 859, 860. Unitosi
coi Goti nella Macedonia, è proclamato imperadore, poi ucciso, 868.
Prisco, storico, da Teodosio Augusto inviato ambasciatore ad Attila,
II, 525, 537.
Proba (Valeria Faltonia), moglie di Adelfio proconsole, compone i
Centoni di Virgilio, II, 501.
Probato (Celio), prefetto di Roma sotto l'imperadore Costanzo, II, 42.
Probiano (Petronio), prefetto di Roma sotto l'imperadore Costantino, I,
1185, 1186.
Probiano, prefetto di Roma, sotto l'imperadore Valente, II, 204, 207.
Probiano, prefetto di Roma sotto Valente imperadore, II, 204, 207.
Probiano, prefetto di Roma sotto Teodosio II imperadore, II, 431.
Probino, prefetto di Roma sotto Costanzo imperadore, II, 17.
Probino, patrizio, creato console a' tempi di re Odoacre, II, 699.
Insieme con Fosto e col senato romano sostiene Lorenzo antipapa contro
Simmaco, 744, 745.
Probo, genero di Severo Augusto, I, 653.
Probo (Marco Aurelio), spedito dall'imperadore Aureliano a ricuperare
l'Egitto, I, 966. È proclamato imperadore, 982. Sue lettere al senato
romano dopo la morte di Floriano, 983. Da tutti riconosciuto come
imperadore, _ivi_. Sue belle doti, 984. Sue militari imprese, 986. E
vittorie riportate contro i Barbari, _ivi_. Doma gli Isauri, 989. Il re
di Persia Narseo o Narsete cerca di placarlo, con replicate ambascierie
a lui spedite, 991. Suo trionfo in Roma, 997. Sue applaudite
provvisioni, 998. È ucciso da' suoi, 999.
Probo (Sesto Anicio Petronio), prefetto d'Italia ai tempi
dell'imperadore Valentiniano, II, 169. Creato console, 178. Prefetto
dell'Illirico, 188. Con Valentiniano II, per timore di Massimo, fugge
dall'Italia, imbarcandosi per Tessalonica, 270.
Probo, figliuolo d'Alipio, pretore in Roma ai tempi di Giovanni
tiranno, II, 404.
Probo, console orientale sotto l'imperatore Anastasio, II, 742.
Probo, console occidentale sotto re Teoderico, II, 786.
Procle, o Proclo, patriarca di Costantinopoli, predica le lodi di san
Giovanni Grisostomo, II, 490. Sua morte, 529.
Proclo, eletto questore da Giustino Augusto, II, 800. Sua autorità
presso quell'imperatore, e sua lealtà nell'amministrare la giustizia,
_ivi_.
Procolo (Tito Elio), usurpatore dell'imperio nelle Gallie, ucciso, I,
995, 996.
Procolo (Valerio), prefetto di Roma sotto l'imperatore Costantino
juniore, I, 1210. E sotto Costanzo, II, 42, 51.
Procolo (Furio): sua vanità nel consolato, e sontuosi giuochi da lui
dati, II, 14.
Procopio, generale di Giuliano Augusto in Mesopotamia, II, 128.
Ribellatosi, occupa Costantinopoli a Valente imperatore, 151. Sue
qualità ed azioni, 153. Suoi progressi, 155. Tradito dai suoi generali,
cerca salvarsi colla fuga, ma da due suoi capitani, Fiorenzo e
Barcalbo, preso e condotto all'imperatore Valente, da cui gli è fatto
mozzare il capo, 160, 161.
Procopio, storico, seguita Belisario in Africa, II, 849. Sua
descrizione della presa di Napoli fatta da quel generale, 864, 865. Sua
narrazione del come sia stata presa Ravenna, 874. La sua storia segreta
di Giustiniano ha molte cose incredibili, 981.
Proietto, vescovo, legato del papa Celestino al concilio terzo
universale tenuto in Efeso, II, 480.
Promoto, general di Teodosio Augusto: sua vittoria sui Grutongi, II,
262. Generale della cavalleria contro Massimo tiranno, 274. Sua morte,
293.
Prospero (San) d'Aquitania, prete e scrittore della Chiesa cattolica,
II, 615.
Prospero Adorno, doge di Genova, V, 1265. Sua caduta, 1266. Riduce
Genova all'ubbidienza del duca di Milano, dal quale è nominato
governatore, VI, 57, 58. Si rivolta contro lo stesso duca di Milano,
62. È cacciato, 63.
Prospero Colonna, cardinale, nipote del papa Martino V: processo contro
di lui intentato da papa Eugenio IV, V, 1085. Fugge da Roma, 1086. Il
suo palazzo è messo a sacco, _ivi_.
Proterio (San), patriarca d'Alessandria, ucciso dagli eretici, II, 597.
Proverbio militare, II, 630.
Prudenzio (San), poeta cristiano, scrive contro i pagani, II, 366.
Psamatossiris, re de' Parti, _V._ Partamaspare.
Publio Asprenate, generale de' Romani al Reno sotto Augusto, I, 30.
Publio Sulpicio, _V._ Quirino.
Pudente (Lucio Valerio), di soli tredici anni nei giuochi capitolini a
Roma riporta la corona sopra gli altri poeti latini, I, 404.
Pugliesi, si ribellano ai Greci, IV, 91.
Pulcare, duca d'Amalfi, III, 785. Sua lega coi Saraceni, per cui è
scomunicato dal papa Giovanni VIII, 809.
Pulcheria, figlia di Teodosio I Augusto, II, 257. Orazione funebre a
lei scritta da San Gregorio Nisseno, 258.
Pulcheria, sorella di Teodosio II imperadore, dichiarata Augusta,
II, 426. Consiglia al fratello di prendere Atenaide per moglie, 443.
Costretta a ritirarsi dalla corte, 530. Tornata alla corte, 542.
Divenuta imperadrice si marita con Marciano, 544, 545. Fine di sua
vita, 571.
Pupieno (Marco Clodio Massimo), creato imperadore alla morte dei due
Gordiani, I, 828. Va coll'esercito contro Massimino, 830. Dopo la
vittoria riportata dalle sue armi va ad Aquileia, dove è ricevuto con
indicibile plauso, 835. Sue dissensioni con Balbino Augusto, 836. Con
Balbino ucciso dai pretoriani, 837.

Q
Quadrato (Caio Ummidio Durmio), governatore della Soria sotto Nerone,
I, 199. Sua morte, 219.
Quadrato (Asinio), scrittore della guerra partica a' tempi
dell'imperadore Marco Aurelio, I, 537.
Quadrato, mastro di camera di Commodo, congiura contro lui, I, 602. Da
cui è fatto morire, 603.
Quadruplice alleanza contro la Spagna, VII, 286.
Quartino (Tito), proclamato imperadore da alcuni soldati, I, 818.
Assassinato poscia da Macedonio suo amico, _ivi_.
Querini (Angelo Maria), cardinale chiarissimo, e vescovo di Brescia,
VI, 40, 601, 648.
Quietismo (il), eresia condannata da Innocenzo XI, VII, 66, 67.
Quieto (Lusio), Moro di nazione, generale di Traiano: sue prodezze in
Oriente, I, 427. Viene depresso da Adriano per sospetti, 437. Con molti
altri personaggi di gran credito accusato di macchinazioni contro la
vita dello stesso imperadore, 442.
Quieto (Gneo Fulvio), figlio di Macriano, dichiarato Augusto dal padre,
I, 906. Lasciato governator della Soria, 908. Ucciso dai suoi, 909.
Quinquegenziani, popoli dell'Africa, domati da Massimiano Augusto, I,
1047.
Quinquennali, decennali, vicennali e tricennali: loro origine, I, 38.
Quintiliano (Marco Fabio), Spagnuolo; insigne maestro di eloquenza in
Roma, I, 342, 370.
Quintilio (Massimo), tolto di vita dall'imperadore Commodo, I, 605.
Quintilio (Condiano), tolto di vita dall'imperadore Commodo, I, 605.
Quintilio (Sesto), come fuggisse l'ira di Commodo, I, 605.
Quintillo (Marco Aurelio Claudio), fratello di Claudio Augusto, I, 936.
Proclamato imperadore, 946. Ucciso da' suoi soldati, 947.
Quinziano, vescovo di Rodes, cacciato dai Goti, II, 784. Da Teoderico
poi, figlio di Clodoveo, nominato alla chiesa d'Auvergne, _ivi_.
Quirinio (Publio Sulpicio), fa la descrizione della Giudea, I, 12.
Quando impiegato in tale uffizio, 13, 24.
Quod-vult-Deus, vescovo di Cartagine, II, 567.

R
Rabano Mauro, arcivescovo di Magonza; sue controversie con Gotescalco
monaco, III, 652.
Rabodo, marchese di Toscana, IV, 558.
Radagaiso, re degli Unni o Goti, viene in Italia, II, 350, 359. Sua
nuova mossa contro l'Italia, 369. Procede sino in Toscana, 371. Dove
da Stilicone, generale dell'imperadore Onorio, è sconfitto, poi morto,
372.
Radaldo, conte e marchese, III, 991.
Radelchi, _V._ Radelgiso.
Radelgario, principe di Benevento, III, 664. Cessa di vivere, 672.
Radelgiso, ossia Radelchi, conte di Conza, III, 514. Suoi disegni
contro Sicone principe di Benevento, 555. Si fa monaco a Monte Casino,
556.
Radelgiso, ossia Radelchi, principe di Benevento, III, 611. Contro di
lui eletto principe Siconolfo, 617. Sconfitto dai Salernitani, 618.
Guerra a lui fatta dal suddetto Siconolfo, principe di Salerno, 623.
Chiama in aiuto i Saraceni, 625, 626. Sua armata sconfitta, 626, 630.
Assediato in Benevento, 630. Di nuovo prende i Saraceni al suo soldo,
652. Diviso il ducato fra lui e Siconolfo, 654. Dà fine alla sua vita,
664.
Radelgiso II, ossia Radelchi, principe di Benevento, III, 824. Viene
deposto, 843. Ricupera Benevento, 920. Poi lo perde, 945, 946.
Radoaldo, figlio di Gisolfo duca del Friuli, II, 1144. Dimora in
Benevento, 1211, 1212. Proclamato duca di quelle contrade, 1233.
Termine di sua vita, 1241.
Radoaldo, re dei Longobardi, ucciso, II, 1257.
Raffaello Adorno, doge di Genova, V, 1168. Rinunzia alla dignità, 1195.
Raffaello Riario, cardinale, VI, 60.
Ragenario, o Regnacario, signor di Cambray, perde regno e vita per mano
di Clodoveo, II, 778.
Ragimberto, o Ragumberto, figlio di Godeberto re de' Longobardi,
salvato dalle mani di Grimoaldo, II, 1275. Usurpa il regno, e muore,
III, 112.
Ragimberto, governatore d'Orleans, III, 141, 142.
Raimondo II, conte di Barcellona, IV, 384, 545.
Raimondo, conte di Provenza, IV, 399.
Raimondo, conte di Sant'Egidio, conduce un corpo di Crociati in
Levante, IV, 469.
Raimondo dalla Torre, vescovo di Como, V, 61. È cacciato fuori di
Brescia dalla fazione guelfa, 81. Creato patriarca d'Aquileia, 101. Fa
guerra ai Milanesi, 128. Fa pace con essi, 133. Abbattuti i Torriani,
torna colla testa bassa ad Aquileia, 142. Stringe lega con Guglielmo
marchese di Monferrato, 172.
Raimondo d'Aspello, marchese di Ancona, ucciso da alcuni Modenesi, V,
371.
Raimondo da Cardona, vicario del re Roberto, fa guerra ai Visconti,
V, 420. Sconfitto da Marco Visconte, 425. Assedia Milano, 435.
S'impadronisce di Tortona e d'Alessandria, 436. Fatto prigione, come
liberato, 439. Torna generale in Toscana, 446. Sconfitto e preso da
Castruccio degli Interminelli, 448.
Raimondo di Cardona, vicerè di Napoli, guida gli Spagnuoli contra il
duca di Ferrara, VI, 270. Assedia Bologna, 273. Rotto dai Franzesi
sotto Ravenna, 282. Rimette in Firenze i Medici, 291. Orrido sacco dato
dalle sue genti alla terra di Prato, _ivi_. Occupa Brescia ed altri
luoghi, 292, 293. Vano assedio da lui fatto di Padova, 306. Dà una
rotta all'armata veneta, 307.
Raimondo, conte di Montecuccoli, generale di Francesco I duca di
Modena, VI, 1122. Generale dell'imperadore Leopoldo, riporta un'insigne
vittoria contro i Turchi, 1238. Cessa di vivere, VII, 37.
Rainolfo, capo de' Normanni, IV, 165. È creato conte d'Aversa da
Michele imperadore de' Greci, 198. Va in aiuto di Ardoino contro i
Greci, 208, 217. Nella divisione della Puglia, gli tocca Siponto col
Monte Gargano, 215. È investito dall'imperadore Arrigo II de' suoi
Stati, 237.
Rainolfo, conte di Alife, IV, 598, 601. Cognato di Ruggieri re di
Sicilia, 609. A cui dà una gran rotta, 622. Fa pace con lui, 631. Di
nuovo si ribella, 635. Costretto a fuggire, 636. Creato duca di Puglia,
650. Dà un'altra rotta a Ruggieri, 653. Continua con lui la guerra,
656. Sua morte, 659.
Ramberto, abbate d'Asti: diploma di Berengario II re d'Italia in suo
favore, III, 1126.
Rameglì: battaglia _ivi_ data colla rotta dei Franzesi, VII, 205.
Ramito, o Ramisco, patrizio, ucciso presso Classe da Ricimere, II, 594.
Rampretto, marchese di Toscana, IV, 628.
Rangone (conte Guido), generale di papa Clemente VII, VI, 423, 425,
434, 437, 441, 442, 443, 460. Generale del re di Francia, suo tentativo
contro Genova, 522, 523.
Ranuccio Farnese, figlio d'Alessandro duca di Parma, gli succede
in quel ducato, VI, 843, 844. Sue nozze con Margherita Aldobrandina
pronipote di papa Clemente VIII, 891. Congiura contro di lui, 936.
Termina i suoi giorni, 987.
Ranuccio II Farnese, figlio di Odoardo duca di Parma, gli succede in
quel ducato, VI, 1144, 1145. Conchiude la pace fra gli Spagnuoli e
Francesco I duca di Modena, 1172. Gli è smantellato Castro, e tolto
dal papa Innocenzo X, 1175. Sue nozze con Margherita di Savoia, 1220.
Rimasto vedovo, sposa Isabella d'Este, 1233, 1239. Morta anche questa,
sposa in terze nozze Maria d'Este sorella della defunta, 1251. Sue
straordinarie feste per le nozze del figlio Odoardo colla principessa
Dorotea Sofia di Neoburgo, VII, 89. Termina i suoi giorni, 112.
Rataldo, vescovo di Verona, III, 512, 589. In disgrazia dell'imperadore
Lottario, 597. Interviene ad una dieta tenuta in Aquisgrana, _ivi_.
Ratchis, figlio di Pemmone duca del Friuli, III, 125. È creato
da Liutprando re d'Italia duca in luogo di suo padre, 207. Con un
esercito entra nella Carniola, 212. Sua bravura, _ivi_. Creato re de'
Longobardi, 236. Sue leggi, 237. Va ad assediar Perugia, 241. Ma, ad
istanza di papa Zacheria, si ritira, ed abbraccia la vita monastica,
_ivi_. Torna al secolo per voglia della corona, 264, 265.
Raterio, monaco, va a Roma, per ottenere da papa Giovanni XI
l'approvazione d'Ilduino arcivescovo di Milano, III, 1048. Eletto
vescovo di Verona, _ivi_, 1055. Posto in prigione dal re Ugo, 1061.
Ravenna, assediata da Teoderico, II, 704. E presa, 713. Assedio d'essa
fatto da Belisario, 883. Che vi entra a patti, 886. Città composta di
tre città, 1000. Combattimento e giuoco popolare, che brutti effetti
_ivi_ producesse, III, 97. Presa dal re Liutprando, 181. Ricuperata,
186. Suo esarcato donato alla Chiesa Romana da Pippino re di Francia,
260. Sua metropoli reintegrata dal papa Gelasio II, IV, 565. Tolta a
Federigo II da Paolo da Traversara, 1158. Ricuperata da esso Federigo,
1164. Ne è cacciata la parte guelfa, 1214. Assediata dai Franzesi sotto
la condotta di Gastone di Foix, VI, 281. I quali riportano una gran
vittoria, 283. Presa e saccheggiata da essi, 284.
Ravennati: strage di loro fatta da Giustiniano II Augusto, III, 129,
131. A cui si ribellano, 134. Come pure a Leone Isauro, del quale
sconfiggono l'armata lor mandata contro, 200.
Ravizza Rusca, signor di Como, V, 498.
Razale, general de' Persiani, sconfitto e morto in singolar certame da
Eraclio imperadore, II, 1192.
Reano, governatore d'Arabia, ucciso da Elagabalo, I, 755.
Recaredo, re de' Visigoti in Ispagna, abbraccia la religione cattolica,
II, 1107.
Rechiario, o Riciario, re degli Svevi in Ispagna, succede al padre
Rechila, II, 534. Suo matrimonio con una figliuola di Teoderico re
de' Visigoti, 536. Saccheggia la Guascogna, _ivi_. Dà il saccheggio
a Cesaraugusta, oggi Saragozza, _ivi_. Infesta la Spagna tarraconese,
588, 589. Sanguinosa battaglia da lui sostenuta contro Teoderico II re
de' Visigoti, suo cognato, presso il fiume Urbico in Ispagna, 590. In
cui vinto fugge, _ivi_. Preso, da lì a qualche tempo è ucciso, _ivi_.