Annali d'Italia, vol. 7 - 76

143. Di nuovo è scacciato, 155. Chiamato di nuovo al ducato, 170, 171.
Sua morte, 174.
Ottone, conte del palazzo sotto Arrigo I Augusto, IV, 105.
Ottone, marchese di Susa, IV, 275.
Ottone, duca di Baviera, si ribella ad Arrigo IV, re di Germania, per
cui è deposto, IV, 348, 349.
Ottone, vescovo d'Ostia, legato del papa Gregorio VII, imprigionato da
Arrigo IV re, IV, 413. Dallo stesso papa designato a suo successore,
423. Liberato dalla prigionia, 427. Eletto papa, 433. _V._ Urbano II.
Ottone, arcivescovo eletto di Ravenna, IV, 500.
Ottone, vescovo di Palestrina, IV, 570.
Ottone, vescovo di Frisinga: ritratto che fa della Italia al suo tempo,
IV, 719.
Ottone, conte palatino di Baviera, IV, 740. Riduce Ferrara al dominio
di Federigo I imperadore, 750. Dallo stesso imperadore mandato a
Milano, 757.
Ottone, figlio di Federigo I Augusto, creato re di Borgogna, IV, 822.
Ottone IV, figlio del duca Arrigo Leone, eletto re de' Romani, IV,
960. Sua elezione approvata da papa Innocenzo III, 976. A lui dà una
rotta Filippo di Suevia suo competitore, 993. Perciò verso di lui si
sminuisce il favore del papa, 996. Dopo la morte di Filippo da tutti è
accettato per re, 998. Sue nozze con Beatrice, figlia d'esso Filippo,
_ivi_, 1003. Cala in Italia e riceve la corona di questo regno, 1004.
Da papa Innocenzo riceve la imperial corona, 1005. Sue dissensioni con
esso pontefice, 1006. Dà l'investitura della marca d'Ancona ad Azzo VI
marchese d'Este, 1008. Muove guerra a Federigo II re di Sicilia, 1009.
Scomunicato da papa Innocenzo, 1010. Sue conquiste nel regno di Napoli,
1011. Molti vescovi della Germania, a suggestione del papa, pubblicano
la scomunica contro di lui, e lo dichiarano decaduto, trattando
di eleggere in suo luogo Federigo II, 1013. Per questo è forzato a
tornarsene in Germania, 1016. Resta in una fiera battaglia sconfitto
dai Franzesi, 1023. Sua malattia e morte, 1035, 1036.
Ottone, cardinale di San Niccolò, IV, 1103. Preso da Federigo, II, 1167.
Ottone, cardinale, vescovo di Porto, IV, 1183.
Ottone Visconte, eletto arcivescovo di Milano, V, 39. Sostenuto da
papa Clemente IV contro i Torriani, 69, 79. Ricorre a papa Gregorio
X per ottenere il suo aiuto contro la prepotenza degli stessi, 96.
Sono deluse le sue speranze, 102. Per cui si ritira a Biella, 111. Fa
guerra ai Torriani, 116. Loro dà una gran rotta e li fa prigioni, 122.
Proclamato anche signore di Milano, 123. Gli fan guerra i Torriani,
128. Abbatte il marchese di Monferrato, 165. Fa pace coi Torriani, 185.
Esalta la propria casa, 189. Termina il corso di sua vita, 237.
Ottone, duca di Brunswich, va al servigio del marchese di Monferrato,
V, 693. Difende Asti, 731. Suo dominio in Monferrato, ed elezione di
lui in marito fatta dalla regina Giovanna di Napoli, 748. Va a Napoli
e solennemente la sposa, 753. Promesse a lui fatte da Gian-Galeazzo
duca di Milano, 758. Mandato dalla moglie ad Urbano VI papa con ricchi
donativi, 762. Tutore del marchese di Monferrato, Giovanni Terzo, 766.
Sconfitto e fatto prigione da Carlo dalla Pace, 785. Sua liberazione,
797. Prende Napoli, 818. Passa al servigio del re Ladislao, 823, 824.
Sconfitto e preso, 851. Sua morte, 884, 885.
Ovidio, poeta, esiliato nella Scizia, e perchè, I, 31. Sua morte, 55.

P
Pacato (Latino Drepiano): suo panegirico in onore di Teodosio I
Augusto, II, 271, 284.
Pace di Costanza fra l'imperador Federigo I e le città lombarde, IV,
882.
Pace di Munster, dannosa al cattolicismo, VI, 1171.
Pace dei Pirenei, tra la Francia e la Spagna, VI, 1217.
Pace Di Nimega, VII, 25, 30.
Pace di Riswich fra i collegati e i Franzesi, VII, 129.
Pace di Utrecht, tra la Francia ed altre potenze, VII, 250.
Pace di Rastat tra l'imperadore Carlo VI e Luigi XIV re di Francia,
VII, 258, 259.
Pace tra l'imperadore stesso e i Turchi, VII, 283.
Pace fra i Turchi e i Veneziani, VII, 283.
Pace e lega di Siviglia fra la Spagna, Francia, Inghilterra, ec., VII,
341.
Pace di Aquisgrana stabilita fra le potenze guerreggianti, Francia,
Inghilterra ed Olanda, VII, 689.
Pacifico, arcidiacono di Verona, vince nel giudizio della Croce, III,
376. Sua morte, 648. Suo epitaffio, _ivi_.
Pacifico, abbate di Brescello, IV, 714.
Pacoro, re della Media, dai Tartari obbligato a fuggire, I, 298.
Padova, città distrutta da Attila, II, 561. Presa e smantellata dal
re Agilolfo, 1114, 1116. Si sottomette a Federigo II Augusto, IV,
1140. Tentata in vano da Azzo VII marchese d'Este, 1150. Liberata dai
croce-signati dalle mani di Eccelino, 1256. Che fa morire migliaia
di Padovani, 1257. Cresce in potenza, V, 16. Fa guerra ad Azzo VIII
marchese d'Este, 231. Fa suo signore Jacopo da Carrara, 403. Il quale,
per l'assedio postole da Cane dalla Scala, la esibisce a Federigo duca
d'Austria; 405. Soccorso dei Tedeschi quanto a lei dannoso, 442, 443.
Elegge signore Marsilio da Carrara, che indi la cede a Cane, 477.
Proclama di nuovo signore il primo di essi, 536. Tolta a' Carraresi
dal signor di Milano, 827. Ricuperata da Francesco II da Carrara, 839.
Presa da' Veneziani, 939. Si renda a Massimiliano imperadore, VI, 239.
Ricuperata dai Veneziani, 243. Infelicità di essa e de' nobili, 244.
Assediata dall'imperadore Massimiliano, 246. Che se ne ritira, 247.
Padovani, sconfitti dai Veneziani, IV, 535, 674. Sconfitti da'
Veronesi, 955. Lor vittoria sui Vicentini, _ivi_. Lor discordia
coi Veneziani, 1024. Cacciati da Vicenza, 1080. Loro differenze con
Eccelino e co' Trevisani, composte, 1085. Fan guerra a Verona, 1096.
A Trivigi, 1123. Loro angustie per la venuta di Federigo II, 1135. Lor
guerra co' Veneziani, V, 295. Vicenza loro tolta da Cane dalla Scala,
350. Contro di cui cominciano un'aspra guerra, 355, 359. Da lui sono
messi in rotta sotto Vicenza, 380. Fanno pace, 381. Di nuovo sconfitti
a Vicenza, 395. Perdono Monselice ed altre terre, _ivi_.
Padre della patria: titolo dato per la prima volta a Cesare Augusto, I,
4.
Paesi Bassi, a cagione dell'Inquisizione, si sollevano contro Filippo
II re di Spagna, VI, 724, 756. Fanno un ammutinamento per cacciar tutti
gli Spagnuoli, 771. Ciò ottenuto dall'incauto governatore Giovanni
d'Austria, cercano di liberarsi anche di lui, 774.
Pagano dalla Torre, vescovo di Padova viene a Milano per cercar
d'accordar tra loro i suoi parenti, V, 329. Divenuto patriarca
d'Aquileia, fa guerra a Galeazzo Visconte dura di Milano, 421.
Scomunica i Visconti e predica contro di loro la crociata, 426. Conduce
molte schiere combattenti a' danni di essi, 434.
Palazzo imperiale in Roma: sua grandezza troppo innalzata da Erodiano,
I, 716.
Palazzo ducale di Spoleti, III, 493.
Palermitani, lor sollevazione, VI, 1146. Fine di essa, 1149, 1167.
Palermo afflitto da un fiero tremuoto, VII, 327.
Palladio (Gunio Quarto), console sotto l'Augusto Onorio, II, 431.
Palladio, prefetto del pretorio d'Italia, sotto l'imperadore Onorio,
II, 437.
Palladio apostolo e primo vescovo di Scozia, II, 482.
Palladio, figlio di Petronio Massimo Augusto, dichiarato Cesare, II,
578. Ucciso, 579.
Palladio, vescovo eretico d'Antiochia a' tempi dell'imperadore Zenone,
II, 695.
Pallante, liberto di Claudio Augusto. Sua possanza, I, 177, 181. Onori
a lui conferiti dal senato, 186. Sua ostentazione e vanagloria, _ivi_.
Protettor di Nerone, 192. Che poi l'abbassa, 200. E lo fa avvelenare,
226.
Palma (Aulo Cornelio), uomo consolare, governatore della Soria sotto
l'imperadore Traiano, I, 402. Creduto complice di Domizio Negrino,
accusato di trama contro la vita dell'imperadore Adriano, per ordine
del quale è fatto uccidere, 442.
Palmato (Giunio), generale di Alessandro Augusto, nell'Armenia, I, 805.
Palmato, prefetto di Roma sotto l'imperadore Onorio, II, 416.
Pamprepio, senatore sotto l'imperadore Zenone, accusato di magia, II,
682.
Pandolfo, ossia Paldolfo Capodiferro, figlio di Landolfo II, principe
di Benevento e di Capoa, III, 1093. È dichiarato dal padre collega
nel principato, _ivi_. A lui fa guerra Giovanni X papa, 1143. Succede
al padre, 1153. Riceve in Capoa con grande onore e magnificenza
l'imperadore Ottone II, 1164. Dal quale è creato duca di Spoleti e
marchese di Camerino, 1182. Sua potenza accresciuta colla morte di
suo fratello Landolfo III, 1189. Fa erigere la chiesa di Benevento in
arcivescovato, 1192. Dà una rotta ai Greci, 1193. Dai quali è preso
e inviato a Costantinopoli prigione, _ivi_. Liberato torna in Italia,
1197. Unito ai Beneventani e Spoletini va a devastare il territorio di
Napoli e di Salerno, 1208. Ma uscitogli incontro Gisolfo I, principe di
Salerno, se ne torna a casa, _ivi_. Va in aiuto di essi Gisolfo, tenuto
prigione in Salerno dal cugino di lui Landolfo, e lo mette in libertà,
1210, 1211. Suo figlio Pandolfo è adottato in figliuolo da Gisolfo,
1211. Assume il titolo di principe di Salerno unitamente al figliuolo,
1221. Muore, 1231.
Pandolfo, figlio di Pandolfo Capodiferro, principe di Benevento e
Capoa, è adottato in figliuolo da Gisolfo I principe di Salerno, III,
1211. Gli succede in quel principato, 1221, 1231. Ne è spogliato da
Mansone duca d'Amalfi, 1234.
Pandolfo II, figlio di Landolfo III, si fa principe di Benevento, III,
1234. Riceve in Benevento Ottone III Augusto, IV, 38.
Pandolfo II, succede nel principato di Capoa a Landolfo IV suo
padre, IV, 83. Prende per suo collega Pandolfo II suo zio principe di
Benevento, 87. Fa lega co' Greci, 128, 131.
Pandolfo IV, principe di Capoa, IV, 125. Fatto prigione da Arrigo I
Augusto, 135. È condotto in Germania, _ivi_. Torna in Italia, 151.
Riacquista il principato, 155. S'impadronisce di Napoli, 161. Che gli
è ritolto da Sergio duca, 164, 165. Sue violenze contro il monistero di
Monte Casino, 168. Spogliato de' suoi Stati da Corrado Augusto, 197. Li
ricupera, 237. Sua morte, 248.
Pandolfo, conte di Tiano, creato principe di Capoa, IV, 137. Gli
convien cedere a Pandolfo IV, 155. Fugge a Roma, dove muore, 161.
Pandolfo V, figlio di Pandolfo IV principe di Capoa, dichiarato dal
padre collega nel principato, IV, 156, 161, 197. Gli succede, 248. Gli
è tolto Benevento, 263. Assediato in Capoa, 310. Muore, _ivi_.
Pandolfo III, principe di Benevento, IV, 211.
Pandolfo, cardinale de' Santi dodici Apostoli, IV, 948.
Pandolfo Malatesta, signor di Sinigaglia, V, 305, 306.
Pandolfo Malatesta, generale dei Fiorentini, V, 695. Succede al padre
nel dominio di Rimini, 700. Cessa di vivere, 735.
Pandolfo Malatesta juniore, signor di Rimini, V, 811. Sua guerra cogli
Ordelaffi, 856. Acquista Brescia, 922. Bergamo, 958. Sua battaglia con
Facino Cane, 965. Dal quale è assediato in Bergamo, 981. Fa guerra
a Gabrino Fondolo, 988. Perde Bergamo, 1024. Guerra a lui mossa da
Filippo Maria Visconte duca di Milano, 1031. Cede Brescia ad esso duca,
1037. Rotta a lui data da Angelo della Pergola, 1058. Sua morte, 1073.
Pandolfo Malatesta, figlio di Roberto, succede a suo padre, VI, 80. Gli
è tolto Rimini dal duca Valentino, 165.
Pandolfo Petrucci, come signor di Siena, VI, 192, 194. Si salva dalle
mani del duca Valentino, 196.
Pandonolfo, principe di Capoa, III, 807. Muove guerra a Gaeta, 835.
Pannonia, si ribella ai Romani, e Tiberio la sottomette, I, 26.
Panteon, oggidì la Rotonda di Roma, tempio nobilissimo, nella cui
fabbrica non entrava legno, I, 411. Ridotto oggidì dai cristiani in
onore del vero Dio, II, 1138.
Paola (Giulia Cornelia), moglie di Elagabalo, I, 759.
Paolina, nobile romana, ingannata dai sacerdoti egiziani, I, 60.
Paolina (Lollia), moglie di Caligola, I, 122. Aspira alle nozze di
Claudio Augusto, 177. Esiliata, 179.
Paolina, moglie di Seneca, I, 237.
Paolina, sorella di Adriano Augusto, I, 470.
Paolino (Svetonio), sconfigge i Mauritani, I, 148. E i Britanni
ribelli, 222. Generale di Ottone imperadore, 269. Mette in rotta
l'armata di Vitellio, _ivi_. Sua vile azione per mettersi in grazia di
Vitellio Augusto, 273.
Paolino (Anicio), prefetto di Roma sotto l'imperadore Costantino, I,
1191, 1194. Creato console, 1201.
Paolino, prefetto di Roma sotto l'imperadore Graziano, II, 223.
Paolino I (San), vescovo di Nola, fatto prigione dai Goti, II, 403. Sua
morte, 480.
Paolino, maggiordomo e favorito di Teodosio II Augusto, perchè ucciso
da lui, II, 531.
Paolino II (San), vescovo di Nola; sua mirabile carità per liberare uno
schiavo dai Vandali, II, 581.
Paolino, arcivescovo d'Aquileia, si dichiara contro il concilio
V generale, per cui ne nasce lo scisma della sua Chiesa, II, 962.
All'avvicinarsi d'Alboino re de' Longobardi all'Italia, si ritira
nell'isola di Grado con tutto il tesoro della sua chiesa, 999. Sua
morte, 1006.
Paolino, console sotto il re Teoderico, II, 731.
Paolino (San), maestro di grammatica conosciuto da Carlo Magno
imperadore, III, 345. Diploma dello stesso Augusto, con cui gli dona
alcuni beni nel Friuli, 346. Dallo stesso imperadore innalzato a
patriarca d'Aquileia, 347. Interviene al concilio di Francoforte, 394.
Sua predizione, 395. Concilio da lui celebrato in Cividale del Friuli,
405. Suoi tre libri contro l'eresia di Felice vescovo d'Urgel, 410. Sua
lettera a Carlo Magno, 438. Sua morte, _ivi_.
Paolo Apostolo martirizzato sotto Nerone, I, 239.
Paolo, insigne giurisconsulto sotto Severo Augusto, I, 698, 771.
Paolo, vescovo cattolico di Costantinopoli, esiliato da Costanzo
Augusto, II, 13.
Paolo, zio dell'imperadore Augustolo, preso da Odoacre e fatto morire,
II, 661.
Paolo, console orientale sotto l'imperadore Anastasio, II, 724.
Paolo Diacono, storico di nazion longobarda, II, 997. Sua genealogia,
1147. Quando fiorisse, III, 349. Sua morte, 408.
Paolo, patriarca di Costantinopoli, II, 1227. Eretico monotelita, 1238.
Lettere a lui scritte dai vescovi dell'Africa, perchè volesse reprimere
i seminatori di quella abbominevol dottrina, 1239. Rimproverato da
papa Teodoro sull'incertezza di sua fede, si leva la maschera in favore
dell'eresia, 1240. Scomunicato dallo stesso papa, 1243. Termina i suoi
giorni, 1259.
Paolo, vescovo di Altino; presa la città da Rotari, re de' Longobardi,
si ritira col suo popolo a Torcello, 1230.
Paolo, archivista, spedito dall'imperador Leone Isauro in Sicilia col
titolo di patrizio e duca a sedar quel popolo sollevato, III, 160.
Inviato esarco in Italia, 178. È scomunicato, 179.
Paolo I papa. Sua elezione, III, 269. Sue lettere al re Pipino, 271,
275. Dà fine al suo vivere, 289.
Paolo, patriarca cattolico di Costantinopoli, III, 342.
Paolo, vescovo di Popolonia, con Obelerio, doge di Venezia, e varii
altri legati della Dalmazia con molti regali si recano all'imperadore
Carlo Magno, III, 455.
Paolo, vescovo di Popolonia, III, 708.
Paolo, vescovo di Piacenza, III, 800.
Paolo, vescovo di Reggio, III, 800.
Paolo Guinigi, proclamato signor di Lucca, V, 894. Gli fan guerra i
Fiorentini, 1079. È assediato in Lucca, 1081. Ricorre per soccorso
a Filippo Maria duca di Milano, e a Siena, _ivi_. Aiutato da Antonio
Petrucci, _ivi_. È liberato dal conte Francesco Sforza, in lui favore
spedito dal duca di Milano, 1082. I Lucchesi lo fanno prigione, _ivi_.
Poscia co' figli condotto prigione a Milano, ove muore, _ivi_.
Paolo II papa. Sua elezione, VI, 11. Leva gli Stati a Francesco e
Deifobo Orsini, 14. Mette pace fra i principi d'Italia, 26. Sua lega
coi Veneziani, 32. Rotta data alle sue genti, 33. Crea duca di Ferrara
Borso Estense, 38. Sua morte, 39.
Paolo Fregoso, cardinale, arcivescovo di Genova, V, 1265. Fattosi
proclamar doge, dopo un mese è detronizzato, 1274. Imprigionato
Battistino Fregoso, si fa egli nuovamente proclamar doge, VI, 85.
Sottomette Genova a Milano, 98. Gli è mossa guerra da' fuorusciti
genovesi, 102.
Paolo III papa. Sua creazione, VI, 506. Fa indarno assediare Camerino,
509. Ricupera Perugia, 510. Accoglie Carlo V in Roma, 517. Convoca il
concilio generale, 518. Sue premure per la pace, 520, 525. Crea de'
cardinali insigni, 526. Sua lega contro i Turchi, 533. Suo abboccamento
con Carlo V e con Francesco re di Francia nella città di Nizza in
Provenza, 534. Margherita d'Austria da lui procurata in moglie ad
Ottavio suo nipote, 536. Se gli ribella Perugia, 545. La ricupera,
_ivi_. Fa guerra ai Colonnesi, 546, 548. Suo abboccamento con Carlo V
in Lucca, 551. Stabilisce il concilio generale da tenersi in Trento,
556. Visita Ferrara, e di nuovo si abbocca con Carlo V in Busseto, 559,
560. Dà Piacenza e Parma al figlio, 573. Fa lega con Carlo V contro i
Protestanti, 577. Nuova funesta a lui recata a Perugia, che suo figlio
è assassinato, 591. Si sconcerta la sua buona armonia con Carlo V, 592.
Unisce di nuovo Parma alla Chiesa, 597, 598. Fine di sua vita, 599. Sue
qualità, _ivi_, 600.
Paolo IV papa. Sua creazione, VI, 641. Suo nepotismo, 646. Sua lega
con Arrigo II, re di Francia, 648. Gli muovono guerra gli Spagnuoli,
653. Rifiuta la pace, 655. È sconfitta la sua gente, 660. Fa pace
col re Filippo, 665. Niega di riconoscere per imperadore Ferdinando
I, VI, 650, 672. Rigetta Elisabetta regina d'Inghilterra, 675.
Caccia da sè i nipoti, 677. Mal animo de' Romani contro di lui a
cagion dell'Inquisizione, 678. Giugne al fine dei suoi giorni, 682.
Sollevazione del popolo romano dopo la sua morte, _ivi_.
Paolo V papa. Sua creazione, VI, 910. Suo impegno contro la repubblica
veneta, 911. Suo monitorio ed interdetto contro d'essi Veneti, 913.
Concordia del papa con loro conchiusa dal cardinale di Gioiosa,
917, 918. Riceve un ambasciatore del re del Congo, 921. Sua nobil
costituzione, 934. Sua briga colla corte di Francia, 948. Protegge
l'Augusto Ferdinando II, 972. Sua morte e sue lodevoli azioni, 980.
Paolo Sarpi, chiamato anche Pietro Soave, servita, pugnalato in
Venezia, per ordine della corte di Roma, VI, 921. Sua morte, 985.
Paoluccio, primo doge di Venezia, III, 100. Suoi patti con Liutprando,
re de' Longobardi, 150. Sua morte, 158.
Papessa Giovanna, sciocchissima favola de' secoli ignoranti, III, 675.
Papi: loro elezione, come regolata a' tempi di Arrigo II Augusto, IV,
235.
Papiano, proclamato imperadore sotto gli Augusti Filippi, ed ucciso, I,
860.
Papiniano, celebre giurisconsulto sotto Severo Augusto, prefetto del
pretorio, I, 698, 710. Deposto da Caracalla, 714. Poscia da lui tolto
di vita, 722.
Papirio (Dionisio), presidente dell'annona sotto l'imperadore Commodo,
I, 617. Ucciso da Commodo stesso, 619.
Papo, matematico, che fiorì sotto Teodosio il Grande, II, 321.
Papurio, castello della Cappadocia, ove dall'imperadore Zenone venne
relegato il ribelle Marciano figliuolo dell'imperadore Antemio, II,
675. Ivi pure relegata Verina Augusta, vedova di Leone imperadore, 681.
Para, figlio di Arsace re dell'Armenia ricorre alla protezione
dell'imperadore Valente, II, 171. Il quale gli manda Arinteo con
un'armata in soccorso, 181. Accusato presso lo stesso imperadore da
Terenzio duca difensor dell'Armenia, 193. Fatto uccidere a tradimento
dallo stesso Valente, _ivi_.
Parigi, città: quando si cominciasse ad udire questo nome, II, 82.
Stabilita città capitale del regno de' Franchi dal re Clodoveo, 770.
Parma, Piacenza e Reggio, ricuperate da Maurizio Augusto, II, 1077. Le
due prime restituite a Francesco I re di Francia. VI, 328.
Parma: famoso assedio fattole dall'imperadore Federigo II, IV, 1202.
Sua liberazione, 1203. Elegge per suo signore Giberto da Correggio, V,
289. Fa guerra al marchese d'Este Azzo VIII, 299. Il Correggio perde
il dominio di essa, 321. Me è cacciato dal popolo levatosi a rumore,
390. Si dà al papa Giovanni XXII, 429, 453. Azzo Visconte le fa guerra,
445. Se ne impadroniscono Marsilio de' Rossi ed Azzo da Correggio, 480.
Giovanni re di Boemia ne è proclamato signore, 498. È ceduta a Mastino
dalla Scala, 525. La riprendono nuovamente i Correggeschi, 556. Venduta
da essi ad Obizzo, marchese d'Este, 573. E da lui ceduta a Luchino
Visconte, 585. Assediata dalle armi pontificie, VI, 366. Ma indarno,
367. Scandalo grave quivi accaduto, 492. Data a Pier-Luigi Farnese,
574. Acclama Ottavio di lui figlio per duca, 591. Battaglia nelle
sue vicinanze fra i Cesarei e Gallo-Sardi, VII, 391. Occupata dagli
Spagnuoli, 561. Ricuperata dagli Austriaci, 579.
Parmigiani, collegati coi Modenesi, IV, 704. Loro vittoria ottenuta
sui Reggiani, 710. E sui Piacentini, 711. Loro guerra con questi
ultimi per cagione di Borgo San Donnino, 965. Vanno in aiuto de'
Modenesi, e mettono in rotta i Bolognesi, 1085, 1090. Guerra civile
fra loro, 1175, 1176. Aderenti a Federigo II imperadore, 1192. A lui
si ribellano, 1200. Sconfitti dal re Enzo verso Montecchio, 1201.
Terribile rotta loro data dai Cremonesi, 1219. Prendono e smantellano
Borgo San Donnino, V, 80. Uniti coi Cremonesi vanno in aiuto di Lodi
contro i Milanesi, 143. Loro sforzi per mettere la pace fra i Modenesi,
173, 185, 186. Che al fine giungono a stabilire, 190. Guerra civile
fra essi, 237, 238. Congiura d'essi contro Giberto da Correggio lor
signore, 299, 311, 312. Guerra civile fra essi, 321. Fanno oste contro
Borgo San Donnino, 330.
Partamasire, fratello di Cosdroe re di Persia, re dell'Armenia, I, 415.
Sua sommessione all'imperadore Traiano, 417. Si presenta a lui e depone
a' suoi piedi il diadema, 418. Da lui deposto, _ivi_. Sua guerra contro
lo stesso Augusto, _ivi_. Ucciso, _ivi_.
Partamaspare, dato per re ai Parti da Traiano, I, 428. Deposto da
Adriano, 436.
Partenio, maestro di camera di Domiziano, congiurato contro di lui, I,
367. Ucciso da' soldati, 377.
Pasquale I papa. Sua elezione, III, 507. Diploma dell'imperadore
Lodovico Pio in favore suo, se legittimo, 509. Sua bolla a Petronace
arcivescovo di Ravenna, col quale conferma i privilegii di quella
chiesa, 523. Dà la corona imperiale a Lottario Augusto, 536. Si
giustifica presso Lodovico Pio, 539. Sua morte, 541.
Pasquale II papa. Sua elezione, IV, 482. Concilio da lui tenuto in
Roma, 492. Creduto da alcuni fautore della ribellione di Arrigo V
contro Arrigo IV suo padre, 498. Fa atterrar le case della nobil
famiglia de' Corsi in Roma, per cui Stefano, capo di essa a lui si
ribella, 500. Suoi concilii, _ivi_, 501. Fa disotterrare il cadavere
dell'antipapa Guiberto, e gettare nel fiume, 506. Passa in Francia,
508. Insigne concilio da lui tenuto in Guastalla, _ivi_. Torna dalla
Francia in Italia, 511. Poscia a Roma, 515. Suo concilio in Benevento,
516. Altro concilio da lui tenuto nella basilica lateranense, 521.
Strana esibizione da lui fatta al re Arrigo V, 527. Lite insorta fra
lui e questo principe, 529. Per cui è imprigionato, _ivi_. Fa pace con
lui, e gli dà la corona, 532. Ritratta il privilegio a lui accordato,
536, 537. Si porta a Benevento per rimediare a' disordini di essa,
540. Dove celebra un concilio, 540. Scoperti gli autori e dati in
mano alla giustizia, torna a Roma, _ivi_. Suoi affanni per Benevento
stessa assediata da' Normanni, 543. Tiene un concilio in Ceperano,
in cui dà l'investitura della Puglia, Calabria e Sicilia al duca
Guglielmo, _ivi_, 544. Suo concilio in Troia, 546. E Lateranense, 549.
Suoi affanni, 553. Pel ritorno di Arrigo V Augusto in Roma si ritira a
Benevento, 556. Scomunica e depone l'arcivescovo Burdino, 557. Riceve
gli ambasciatori di Alessio Comneno, imperadore d'Oriente, 559. Fine di
sua vita, _ivi_.
Pasquale III antipapa, IV, 788. Induce l'imperadore Federigo I
all'assedio di Roma, 807. Muore impenitente, 821.
Pasquale Malipiero doge di Venezia, V, 1247.
Passerino de' Bonacossi (Rinaldo), signor di Mantova, V, 349. Acquista
la signoria di Modena, 359. Fa guerra a Cremona, 385, 390. Gli è tolta
Modena, 401. E restituita, 407. Scomunicato da papa Giovanni XXII, 411.
Sua crudeltà contro Francesco dalla Mirandola, 420. Dà una gran rotta
ai Bolognesi, 449. Gli si ribella Modena, 458. È ucciso dai Gonzaghi,
474.
Passieno (Vibio), proconsole dell'Africa sotto lo imperadore Gallieno,
I, 923.
Paterini o Catari appellati gli eretici manichei, IV, 856. Come diffusi
per l'Italia, 1098, 1099, 1115.
Paterno (Tarrutino, ossia Tarutennio), prefetto del pretorio sotto
Commodo, I, 585. Creato senatore, poi da lui fatto uccidere, 604.
Paterno (Ovinio), prefetto di Roma sotto l'imperadore Probo, I, 997.
Patriarca, titolo con cui si disegnavano in Occidente gli arcivescovi
e metropolitani, II, 845, 1007. Assunto dagli arcivescovi scismatici
d'Aquileia per essere indipendenti dai romani pontefici, 1006.
Patricio, o Patriciolo, figlio di Aspare, creato Cesare da Leone
Augusto, II, 632. È ucciso col padre, 637.
Patriziato di Roma, esibito da Gregorio III papa a Carlo Martello, III,
218. Che dignità fosse, 368, 379.
Patrizio, console sotto l'imperadore Anastasio, II, 735.
Patroclo, vescovo d'Arles, ucciso, II, 465.
Pavesi, distruggono il palazzo regale, IV, 145, 150. Guerra lor fatta
da Corrado re d'Italia, 152. Rimessi in grazia sua, 160. Lor guerra
coi Milanesi, e da loro vinti, 294. Fan guerra a Tortona e a Milano,
514. Sconfitti dai Milanesi, 518, 618. Salvati dalla clemenza di
Lottario Augusto, 642. Loro battaglie coi Milanesi, 718, 732. Uniti
coll'imperadore Federigo I danno un'altra battaglia agli stessi
Milanesi, 766. Distruggono Tortona, 786. Lor guerre coi Milanesi, 817,
972, 975, 1020, 1031. Dagli stessi è tolto lor Vigevano, V, 69. Pace
co' loro avversarii, 123. Si fa loro signore Guglielmo marchese di
Monferrato, 202. Poi Manfredi di Beccheria, 206. Prendono Ricciardino
conte di Langusco per loro signore, 369.
Pavia, saccheggiata dagli Eruli sotto la condotta d'Odoacre, II, 661.
Assediata da Alboino re dei Longobardi, 1004. Dopo lungo assedio a
lui si rende, 1010. Onde abbia preso il suo nome, 1075. Suo vescovato
esente dalla metropoli di Milano, III, 145. Assediata dal re Pippino,
257, 261. E da Carlo Magno, 316. A cui si rende, 318. Presa e
incendiata dagli Ungheri, 1020. Bruciata dai Tedeschi sotto Arrigo I
imperadore, IV, 73. Aderente ad Ardoino re, e perciò nemica di Milano,
99. Maltrattata da Corrado I Augusto, 152. Signoreggiata da Filippo
conte di Langusco, V, 268. Congiura con altri per la caduta di Matteo
Visconte, duca di Milano, 278. Guerra mossale da Matteo Visconte, 357.
Giura fedeltà al re Roberto, 360. Presa da Azzo Visconte, 509. Carlo,
figliuolo del re di Boemia, tenta inutilmente di portarle soccorso,
514. Castellano da Beccheria suo signore, 585. Assediata da Galeazzo
e Bernabò Visconti, 653, 666. Si rende a Galeazzo II, 673. Il quale
vi fonda una celebre università, 682. Assediata da Francesco I re di
Francia, VI, 408. Che è rotto e fatto prigione, 415. Presa da' Franzesi
e messa a sacco, 448. Ricuperata da Antonio da Leva, 457. Ripresa dai
Franzesi, 458. Poi dagli Spagnuoli, 471. Goduta da Antonio da Leva,
473.
Pausania, scrittore a' tempi di Marco Aurelio, I, 592.
Pazzi: loro congiura contro i Medici, VI, 59.
Pediano (Quinto Asconio), storico a' tempi dell'imperadore Vespasiano,
I, 310.
Pelagia, moglie di Bonifacio conte, II, 484.
Pelagiani, condannati da Innocenzo I papa, II, 434. E da Zosimo, 437.
Costituzione dell'imperadore Onorio contro d'essi, 441.
Pelagio, patrizio e poeta, fatto morir da Zenone Augusto, II, 690.
Pelagio, diacono romano, inviato al re Totila, II, 909. Il placa
entrato in Roma, 911, 912. Dallo stesso Totila spedito all'imperadore
Giustiniano per trattar di pace, 912. Eletto papa, 959. Tenta di
reprimere lo scisma di Paolino arcivescovo di Aquileia, 962. Passa
all'altra vita, 970.
Pelagio II papa. Sua consecrazione, II, 1031. Sua lettera ad Elia
arcivescovo d'Aquileia, 1059. Fine de' suoi giorni, 1071.
Pelagio, re dei cristiani in Ispagna: sue vittorie contro i Saraceni,
III, 144.
Pelagio, vescovo di Albano, da papa Onorio III spedito all'imperadore
Federigo II per istabilire seco lui una convenzione, IV, 1066.
Pellegrino, vescovo di Miseno, II, 796.