Annali d'Italia, vol. 7 - 74
Modena, ricuperata con altre città dall'armi di Maurizio Augusto, II,
1077. È distrutta interamente dal fuoco, IV, 693. Sforzo de' Bolognesi
contra essa, V, 299. Si ribella al marchese di Este, 302. Sue guerre
civili, 311. Passerino signore di Mantova, ne acquista il dominio,
359. Sua signoria data a Francesco della Mirandola, 401. Torna sotto
il dominio di Passerino, 407. Suo accordo col cardinale Beltrando,
490. Riceve il presidio del Bavaro con suo gran danno, _ivi_. Si rende
all'armi del papa, VI, 255. Depositata in mano dell'imperadore, 256,
262. Che la vende a papa Leone X, 316. Ricuperata da Alfonso duca di
Ferrara, 442, 484. Occupata da' Gallispani unitamente a Reggio, VII,
169. Ricuperate queste due città dal duca Rinaldo, 204, 205, 209. Di
nuovo occupate da' Franzesi, 394. E restituite, 422. La cittadella
prima assediata dagli Austro-Sardi, 497. Che si rende, 499.
Modenesi: loro liti co' Bolognesi, IV, 618. Da' quali sono sconfitti,
671, 672. Fanno lega co' Parmigiani, 704. Messi in rotta da' Reggiani,
976. Pace fra essi, 980. Guerra loro mossa da' Bolognesi, 983, 987,
1081, 1127. Li mettono in isconfitta, 1086, 1090, 1160, 1203. Da'
quali sono loro tolte varie castella, 1207. Gran rotta ad essi ed
al re Enzo data da' Bolognesi, 1211. Che forzano la loro città alla
resa, 1212. Maltrattati dalla loro prepotenza, 1265. Cacciati dalla
loro città i Ghibellini, V, 47. Co' quali fanno guerra, 64. Guerra
loro co' Bolognesi, 94, 98. E civile fra essi, 108, 118, 172, 185,
190. Prendono per loro signore Obizzo marchese d'Este, 197. Raimondo
d'Aspello, marchese d'Ancona, assassinato da alcuni di loro, 371. Loro
vittoria nella battaglia co' Bolognesi, 449. Loro fanno guerra l'armi
pontifizie, 453. Si ribellano a Passerino, 459. Sconfiggono le genti
pontifizie, 494. Si danno al re di Boemia, 500. Difendono la loro città
contro gli Estensi e collegati, 508. Rotta da loro data agli Estensi
stessi, _ivi_. Niccolò d'Este loro toglie varie terre, 526. A' quali
poi si rendono, 530.
Modestino, insigne giurisconsulto, I, 771.
Modesto, patriarca di Gerusalemme, II, 1206.
Molinos (Michele), suoi libri e sua setta condannati, VII, 66, 67.
Monache: loro antichissimi monisteri e badesse, II, 1002. Vietato loro
il tornare al secolo e maritarsi, III, 166. Proibito alle vedove farsi
monache prima che sia passato l'anno della morte del marito, 171.
Monachismo, ristabilito in Italia, III, 67. Sua corruzione nel secolo
decimo, 1078. Risorge per gli esempli di Maiolo abbate di Clugnì, 1261.
Monaci: introducono in Europa la fabbrica della seta, II, 931.
Monarchia di Sicilia, che sia, IV, 478.
Monasio, prefetto del pretorio d'Oriente sotto l'imperadore Teodosio
II, II, 437. Caccia da tutte le città dell'imperio gli eretici
pelagiani e celestini, _ivi_. Creato console, 439.
Mondo, _V._ Mundone.
Monferrato per mancanza della casa Paleologa, occupato dal fisco
cesareo, VI, 499. Ne è dato il possesso a Federigo duca di Mantova,
523. Mondati, fortezza in Ungheria: i cesarei la prendono ai Turchi,
VII, 68.
Monisteri, in Gran copia fabbricati nel secolo ottavo in Italia, III,
249.
Monisteri più rinomati d'Italia, III, 760.
Monistero di Monte Casino, preso da' Longobardi, II, 1046. Rimesso
in piedi da Petronace, III, 160. Svaligiato da Siconolfo principe di
Salerno, 641. Preservato dalle unghie de' Saraceni, 647. Finalmente
saccheggiato da essi, 844, 845. Rifabbricato, 960. Maltrattato da
Pandolfo IV principe di Capoa, IV, 168.
Monistero di Farfa; sua origine, III, 66. Come mal condotto nel secolo
decimo, 1078.
Monistero di San Vincenzo del Volturno nel ducato di Benevento: suo
principio, III, 67. Desolato da' Saraceni, 706.
Monistero di Subbiaco nella Campagna di Roma, _V._ Subbiaco.
Monistero insigne di Santa Giulia in Brescia, III, 287.
Monistero di Casauria fondato da Lodovico II Augusto, III, 713, 743.
Monistero di San Sisto in Piacenza, fabbricato da Angilberga
imperadrice, III, 762. Beni ad esso da lei lasciati, 780.
Monistero di San Savino di Piacenza, III, 954.
Monistero di San Benedetto di Polirone, IV, 95. Scuola di grande
esemplarità, 114.
Monistero della Cava: quando cominciato, IV, 150.
Monoteliti: loro eresia, II, 1201, 1207, 1215.
Montanisti, eretici, II, 839.
Montano (Giulio), ucciso da Nerone, I, 203.
Montepulciano, in potere de' Perugini, V, 670.
Monza, nobile terra, e insigne pel tempio _ivi_ fabbricato dalla regina
Teodelinda, II, 1223. Ed anche pel palazzo regale, 1125, 1126.
Morbo gallico: quando introdotto in Italia, VI, 136.
Morea: suo regno tolto da' Turchi a' Veneziani, VII, 265, 283.
Mori, cacciati di Spagna, VI, 927.
Moringo, conte di Brescia, _V._ Mauringo.
Moroello, marchese Malaspina, IV, 836.
Morosino (Francesco), detto _Peloponnesiaco_, capitano generale de'
Veneziani, riporta una strepitosa vittoria sulla flotta turchesca. VI,
1200. Sue conquiste, 1218. _V._ Francesco Morosino.
Moscoviti ricorrono a papa Gregorio XIII, perchè loro faccia accordar
la pace dal re Batori di Polonia, VI, 786.
Muavia, Saraceno, governatore della Siria, e generale di Osmano: sue
imprese contro i cristiani II, 1239, 1243, 1246. Prende Rodi, 1260.
Sua vittoria sulla flotta cristiana, speditagli contro dall'imperadore
Costante, 1262. Sua discordia con Alì, genero di Maometto, 1263, 1264,
1166. Chiede pace a Costante Augusto, ma non la ottiene, 1266, 1267.
Abbattuto Alì, diviene padrone di tutta la monarchia de' Saraceni,
1269. Assedia Costantinopoli, III, 42, 43. Fa pace coi Greci, 51.
Muciano (Marco Licinio), governatore della Soria sotto l'imperadore
Galba, I, 267. Promuove Vespasiano all'imperio, 276, 277. Console, 286.
Sua ambizione, _ivi_. Fa toglier di vita Elvidio Prisco filosofo, poi
cacciare da Roma tutti gli altri filosofi, 302, 303. Come tollerato da
Vespasiano, 309.
Mugetto, re saraceno, occupa la Sardegna, IV, 78. Con una grossa armata
viene a prendere Pisa, la saccheggia, e ne brucia parte, _ivi_. Prende
Luni, onde è scacciato, 115. Gli è tolta la Sardegna da' Pisani e
Genovesi, 116, 118, 131.
Mummolo (Eunio), patrizio e generale de' Franchi, dà più rotte a'
Longobardi, II, 1023, 1026.
Mundone, o Mondo, Unno, fa guerra a' Greci, II, 755. Aiutato dalle
soldatesche del re Teoderico, gli sbaraglia, 756. Generale di
Giustiniano Augusto, costringe i Goti e Bulgari alla fuga, 839, 840.
Prende Salona, 858. È ucciso in una zuffa, 862.
Murmanno, principe della Bretagna minore, III, 519.
Musoniano, prefetto del pretorio d'Oriente sotto l'imperadore Costanzo,
II, 84.
Mustafà II, sultano dei Turchi, muove egli stesso le armi contro quelle
dell'imperadore Leopoldo comandate dal principe Eugenio di Savoia, VII,
130. Rotto il suo esercito, si ritira a Belgrado, e fugge, 131, 133.
Pace fra essi stabilita a Carlowitz, 138.
Musulmani, _V._ Saraceni.
Muzio, storico, inventore d'imposture, II, 1268.
N
Napo, ossia Napoleone, dalla Torre, si fa proclamar signore di
Milano, V, 54. Soccorre Brescia, 61. Rigetta Ottone Visconte eletto
arcivescovo, 68. È insultato dai Vestarini, 84. Se gli ribellano i
Comaschi, 93. Suoi negoziati con papa Gregorio X, 101. Riconosce per
re de' Romani e d'Italia Ridolfo, 107. Sua guerra coi Pavesi, 112.
Sconfitto e fatto prigione da Ottone Visconte, 122. Sua morte, 172.
Napoleone degli Orsini, cardinale, V, 227. Governatore del ducato di
Spoleti, va, per ordine di papa Bonifazio VIII, ad assediar Gubbio,
269. Tratta con Filippo il Bello re di Francia contro il papa, 282.
Alla morte di Bonifazio XI, capo della fazione parteggiante per
l'elezione d'un papa franzese, 295. Spedito in Italia da papa Clemente
V per pacificare le città, 304. Fa una gran raunata di gente contro i
Fiorentini, 314, 315. Aderisce all'elezione di Cassone dalla Torre in
arcivescovo di Milano, 322.
Napoletani, sudditi de' Greci, III, 362, 368. Guerra loro fatta da
Sicone duca di Benevento, 557. E da Sicardo, 600. Si danno a Lodovico
re di Ungheria, V, 599. Ripigliano la regina Giovanna, 602. Sconfitti
dagli Ungheri, 607. La loro capitale è presa da Lodovico duca d'Angiò,
817. Si danno al re Ladislao, 890. A Carlo VIII, VI, 128. Richiamano il
re Ferdinando II, 135.
Napoli, presa da Belisario, e barbaramente saccheggiata, II, 864, 865.
Assediata dal re Totila, 895. E presa, 898. Assediata dai Longobardi,
1042. Presa da Pandulfo IV principe di Capoa, IV, 161. Guerra ad
essa fatta dal re Ruggieri, 636, 639. A lui si sottomette, 661. Si
ribella al re Corrado, 1223. Che ne forma l'assedio, 1230. E forza
i cittadini alla resa, con infierir poscia contro essa, 1234. Riceve
Carlo I conte d'Angiò, V, 59. È presa da Lodovico duca d'Angiò, 817.
Suo regno conquistato parte da' Franzesi, parte dagli Spagnuoli, VI,
186, 187. Resta tutto agli ultimi, 208. Invaso di nuovo da' Franzesi,
453. Sollevazione del popolo per cagion dell'Inquisizione, 585. Altra
a causa dell'annona, 805. Altra per cagione d'una gabella loro imposta,
1149, 1150. La quale quetata si rinvigorisce, 1157, 1165. Strage _ivi_
fatta dalla peste, 1205. Fiero tremuoto in quel regno, VII, 113. Mal
ordita sollevazione _ivi_ mossa in favor dell'imperadore Leopoldo, 161.
Suo regno conquistato dalle armi imperiali, 213. Inondazione grave in
quella città, 335. Fieri tremuoti in quel regno, 363, 364, 372. Suo
regno conquistato dall'infante don Carlo, 400.
Narbona, capitale della Linguadoca, presa dai Saraceni, III, 165.
Narciso, iniquo e prepotente liberto di Claudio Augusto, I, 150, 157.
Sua destrezza per abbattere l'infame Messalina Augusta, 173, 174, 186,
187. Protegge Britannico, 192. Ucciso per ordine d'Agrippina, 196.
Narni, città presa dai Longobardi, III, 182.
Narsete, re di Persia, dà una rotta a Galerio Massimiano, I, 1042. Da
cui poscia resta disfatto e ferito, 1043.
Narsete, eunuco, capitan delle guardie di Giustiniano Augusto, II, 847,
848. Spedito in Italia, non va d'accordo con Belisario, 876. Richiamato
a Costantinopoli, 880. Rispedito in Italia, 932, 939. Colla sua armata
giugne a Ravenna, 940. Rotta da lui data a Totila re de' Goti, il quale
nella zuffa resta morto, 941. Riacquista Roma, 943. Dà battaglia ai
Goti, nella quale resta ucciso il loro re Teia, 945. Assedia e prende
Lucca, 948, 949. Sconfigge Buccelino duce degli Alemanni, 953. Sue
virtù, 965, 966. Ricupera Verona e Brescia, 975. Abbatte Sindualdo re
degli Eruli, 983. È richiamato a Costantinopoli, 991. Termina i suoi
giorni, 992.
Nasamoni, popoli vinti dai Romani, I, 339.
Naulobat, capitano degli Eruli disfatto, I, 930.
Navi, ornate d'oro e d'avorio, I, 230.
Navarro, ammiraglio spagnuolo, si unisce a Tolone con la flotta
franzese per battersi contro gli Inglesi, VII, 535. Sue maraviglie di
valore, ancorchè abbandonato dalla flotta franzese, _ivi_.
Nazario, insigne oratore ai tempi degli imperadori Costantino juniore,
Costanzo e Costante, I, 1220.
Nebridio, prefetto del pretorio delle Gallie, sotto l'imperadore
Costanzo, II, 98. Corre pericolo di perdere la vita, 104.
Negrino (Domizio), congiurato contro Adriano, è tolto di vita, per
ordine di lui a Faenza, I, 442, 443.
Negro (Caio Pescennio), soprannominato Giusto, I, 597. Spedito contro i
sediziosi da Commodo, 612. Si fa proclamare imperadore nell'Asia, 644,
653. Sua vanità e preparamenti per la guerra, 654, 655. Sconfitto e
preso, perde il capo, 658.
Negroponte, assediata da Maometto II, imperadore de' Turchi, VI, 35.
Niccolò Canale, general dei Veneziani tacciato di poco provvedimento
nel difenderla, _ivi_. Presa per assalto, data al sacco, e i soldati ed
abitanti posti a fil di spada, _ivi_.
Neocesarea, città del Ponto, intieramente rovinata dal tremuoto,
eccetto la cattedrale, e la casa del vescovo (era san Gregorio
Taumaturgo), II, 17.
Neoterio, generale di Valentiniano, spedito in Oriente, II, 151.
Nepotismo, riformato da papa Innocenzo XII, VII, 99.
Nepoziano (Flavio Popilio), console, nipote di Costantino il Grande,
I, 1207. Sue pretensioni all'imperio, per cui, presa la porpora, con
una frotta di scapestrati, ladri e gladiatori va alla volta di Roma,
II, 35. Sconfigge le genti contra di lui spedite da Magnenzio, _ivi_.
Per forza entra in quella città, _ivi_. Per tradimento sconfitta la sua
armata, ed egli ucciso, _ivi_.
Nepoziano, padre dell'imperadore Giulio Nipote, II, 652.
Nerone, primogenito di Germanico Cesare, I, 59. Sue nozze con Giulia
figlia di Druso, figlio di Tiberio, 62. Tradito da Seiano, 77, 78.
Relegato nell'isola di Ponza, 84. Ucciso, 89.
Nerone (Lucio Domizio Enobarbo), che fu poi imperadore, amato dal
popolo perchè figlio d'Agrippina, I, 176. Sua giovinezza e sponsali con
Ottavia figlia di Claudio Augusto, 179. Adottato da esso Augusto, 181.
È intitolato principe della Gioventù, 183. Nozze di lui con Ottavia,
189. Creato imperadore, 194. Buoni principii del suo governo, 197. La
rompe colla madre, 199. Morte da lui data a Britannico, 200. Abbassa
la madre, 201. Si dà ad una vita scapestrata, 203. Spettacoli da lui
dati in Roma, 205. S'innamora di Poppea Sabina, 208. Da cui è acceso
contro Agrippina sua madre, 210. Trama per farla perire in mare, 212.
Finalmente la fa uccidere, 214. Perseguitato da orridi fantasmi,
215. Perduto nel divertimento delle carrette o della musica, 217.
Ripudia, e poi fa uccidere Ottavia sua moglie, 225. Creduto autore del
formidabile incendio di Roma, 231. Sua premura nel far rifabbricare la
rovinata città, 232. Suo mirabil palazzo, _ivi_, 233. Sua persecuzione
contro i cristiani, la prima, _ivi_, 234. Congiura scoperta contro
di lui, 235. Con un calcio nella pancia uccide la moglie Poppea, 239.
Fa crocifiggere san Pietro Apostolo, e nello stesso giorno decollare
san Paolo, _ivi_. Si rimarita con Statilia Messalina, 240. Varii
personaggi da lui fatti uccidere, _ivi_, 241. Sua magnificenza nel
dare al re Tiridate la corona dell'Armenia, 242, 243. Va in Grecia
per farsi conoscere eccellente musico, 245. Corre in carretta ne'
giuochi olimpici d'Elide, e cade, per cui è obbligato a letto per varii
giorni, 246. Nei giuochi istimici fa strangolare sul teatro un tragico
impolitico, 247. Tenta di tagliare lo stretto di Corinto, _ivi_. Suo
ritorno in Roma, ove entra trionfalmente, 248. Spedisce generale nella
Giudea Flavio Vespasiano, _ivi_. Ribellione contra di lui nelle Gallie,
249. Altra nelle Spagne, 251. Suo sbalordimento per ciò, _ivi_. Poi
torna alle sue ragazzerie, _ivi_. Suoi pensieri d'inumanità e barbarie,
253. Condannato e disperato si uccide, 255.
Nerva (Marco Cocceio), insigne giurisconsulto, uomo giusto, uno
del consiglio di Tiberio, non potendo più tollerare le iniquità di
quell'imperadore, si uccide, I, 99, 100.
Nerva (Marco Cocceio), console, I, 292, 345. Gli è esibito l'imperio,
367. Sue belle doti e virtù, 370. Dichiarato imperadore, 371. Sue
lodevoli azioni, e governo, 373, 374. Congiura contro di lui, 376.
Insultato dai pretoriani, _ivi_. Elegge Traiano suo collega, 378. Fine
dei suoi giorni, 379.
Nestore (Giuliano), prefetto del pretorio sotto Macrino, ucciso da
Elagabalo, I, 755.
Nestorio, vescovo eretico di Costantinopoli, II, 473. Condannato da
papa Celestino, 478. E dal concilio efesino, 480. Confinato in un
monastero d'Antiochia, _ivi_. Suoi libri abbruciati, 490. Rilegato in
Oasi d'Egitto per ordine dell'imperadore Teodosio II, 403. Sua mala
morte, _ivi_.
Neustria: così chiamata la parte occidentale della Lombardia, III, 82.
Nevigaste, generale di Costantino, tiranno della Gran Bretagna, tratta
di pace con Saro generale dell'imperadore Onorio nelle Gallie, II, 379.
Per ordine di Saro gli è tolta la vita, _ivi_.
Nevitta, generale di Giuliano Augusto, poi console, II, 104, 112, 119.
Niccolò I papa. Sua elezione, III, 684. Suo libro dogmatico perduto,
688. Manda legati a Costantinopoli in favore di sant'Ignazio, 692.
Scomunica Giovanni arcivescovo di Ravenna, 694. Abolisce le inique
di lui consuetudini, 695. Suo zelo contro Lottario re di Lorena
pel ripudio della moglie, 698. Da re Carlo Calvo ottiene il perdono
a Baldoino conte di Fiandra, 700. Procede contro i vescovi da lui
spediti a Metz pel ripudio fatto da re Lottario, e venduti alla corte,
e riprova il concilio colà celebrato, _ivi_. Insulti a lui fatti da
Lodovico II Augusto, 702. A lui spediscono un'ambascieria i Bulgari,
708. È richiamato a miglior vita, 714.
Niccolò II papa. Sua intronizzazione e concilio, IV, 288. Celebra un
altro concilio in Melfi, 290. Stabilisce un accomodamento coi Normanni,
291. Umilia i baroni romani, 293. Suoi viaggi, 297. Dà fine a' suoi
giorni, 299. Sconcerti accaduti dopo la sua morte, _ivi_.
Niccolò, arcivescovo di Salerno, IV, 946.
Niccolò, vescovo di Reggio, per ordine di papa Gregorio IX mette
concordia tra i Bolognesi e i Modenesi guerreggianti tra loro, IV,
1091.
Niccolò III papa. Sua elezione, V, 121. Ottiene da Bidolfo re de'
Romani il dominio e possesso della Romagna, 126. Abbassa Carlo re di
Sicilia, 127. Fine di sua vita, e suoi alti disegni, 136.
Niccolò IV papa. Sua elezione, V, 193. Stabilisce tregua tra i due
emuli re di Sicilia, Carlo e Giacomo, 200. Sua gran parzialità pei
Colonnesi, 209. Sua premura e diligenza nel far pubblicare la crociata
per tutti i regni cristiani, e somministrar denaro per soccorrere i
cristiani in Soria, 211. Passa all'altra vita, 217.
Niccolò, patriarca di Gerusalemme, V, 213.
Niccolò da Prato, cardinale, spedito da papa Benedetto XI per
pacificare i Fiorentini in guerra fra loro V, 290. Nel conclave dopo
la morte di detto papa capo della fazione franzese, 295. Suggerisce al
papa Clemente V di rispondere al re Filippo di Francia, che non poteasi
che in un concilio trattare le faccende in quistione tra essi, 309.
Consiglia lo stesso pontefice a far che tosto s'unissero gli elettori
dell'imperio per eleggere Arrigo conte di Lucemburgo a successore
dell'imperadore Alberto d'Austria, 517.
Niccolò I, marchese d'Este, V, 483, 503. Fatto prigione in battaglia,
510. Guerreggia contro Modena, 526. Che gli è ceduta, 530. Manca
di vita, 573. Niccolò, patriarca d'Aquileia, fratello naturale
dell'imperadore Carlo IV, fatto signore di Siena, poi vergognosamente
deposto e cacciato, V, 645.
Niccolò II, marchese d'Este, signor di Ferrara, V, 685. Sua lega contro
i Visconti, 687. Pace fra essi, 696. Di nuovo fa lega contro di essi,
705. Va al servigio del papa Urbano V, venuto in Italia, 708. Sua
flotta sbaragliata da quella de' Visconti, 713. Fa pace con essi, 718.
Infelice suo tentativo per prendere Reggio, 727. Ripiglia Sassuolo,
737. Compra e perde Faenza, 756. Fine di sua vita, 825.
Niccolò di Guarco, doge di Genova, V, 768. È deposto, 796.
Niccolò III, marchese d'Este, signor di Ferrara, succede al padre, V,
857. Guerra fattagli da Azzo, pur marchese d'Este, 862, 866. Capitan
generale del papa Bonifazio IX contro i duchi di Milano, 913, 916.
Invano tenta l'acquisto di Reggio, 923. Va in aiuto del Carrarese, 927.
Ricupera Rovigo, 930. Lo rende, e fa pace co' Veneziani, 936. Gli muove
guerra Ottobuono de' Terzi tiranno di Parma e di Reggio, 959. A cui fa
levare la vita, 968. Divien padrone di Parma e di Reggio, 968. Fatto
prigione, e rilasciato, 990. Cede Parma al duca di Milano, 1032. Tratta
la pace fra i Veneziani e il duca di Milano, 1072, 1074, 1101, 1112.
Ricupera Rovigo, 1133. Tratta ancora di pace tra i Veneziani e il duca
di Milano, 1150. Sua morte, 1154.
Niccolò Piccinino: principii della sua milizia, V, 1010. Va all'assedio
d'Aquila, 1055. Fatto prigione in Val di Lamone, 1060. Va al servigio
del duca di Milano, 1062. E al soccorso della cittadella di Brescia,
1065. Generale dei Genovesi, 1083. Dà una rotta a' Fiorentini, _ivi_,
1084. E a' Veneziani, 1088. Fa guerra in Toscana, 1090. In Valtellina,
1097. Fa guerra al conte Francesco Sforza, 1106. Dà una rotta a
Veneziani e Fiorentini, 1109, 1125. Occupa Bologna, 1131. Fa nuovamente
guerra ai Veneziani, 1133. Assedia Brescia, 1134, 1137. Suoi pregressi
contro i Veneziani, 1138. Prende Verona, ed è sconfitto da Francesco
Sforza, 1140. Guerreggia in Toscana, 1143. Torna a far guerra ai
Veneziani, 1151. Fa pace col conte Francesco Sforza, 1159. Prende e
saccheggia Assisi, _ivi_. Se gli ribellano i Bolognesi, 1163. Fa guerra
a Francesco Sforza, 1164. Da cui resta sconfitto, 1167. Rotta da esso
Sforza data a Francesco di lui figlio, 1170. Fine del suo vivere, 1171.
Niccolò Albergati, cardinale, da papa Martino V spedito a Venezia
per trattar di pace fra quella repubblica ed il duca di Milano, V,
1067. Malcontento del duca di Milano, se ne torna al suo vescovato di
Bologna, 1069. Rimandato a trattar di pace, 1073. E la conchiude, 1074.
Presidente del concilio generale tenuto in Ferrara, 1026.
Niccolò, cardinale di Capoa, V, 1119.
Niccolò V papa. Sua elezione, V, 1185. Estingue lo scisma dell'antipapa
Felice V, 1203. Fugge dalla peste, che faceva strage in Roma, 1213.
Solennizza il giubileo, _ivi_. Sue insigni opere e fabbriche 1220. Suo
zelo contro i Turchi, 1231. Congiura contro di lui, 1234. Fine del suo
vivere, 1239.
Niccolò Forteguerra, cardinale, VI, 14.
Niccolò Tron, doge di Venezia, VI, 41. Sua morte, 46.
Niccolò Marcello, doge di Venezia, VI, 46. Manca di vita, 49, 50.
Niccolò Orsino, conte di Pitigliano, generale dei Fiorentini, ricupera
Sarzana, VI, 98. Generale de' Veneziani, 198, 227. Obbliga i Franzesi
ad abbandonar varii luoghi da essi presi e ritirarsi oltre l'Adda,
234, 235. Intervenne alla battaglia di Ghiaradadda, da cui fuggendo
vergognosamente si mise in salvo, 236. Ricupera Padova, 242. Difende
essa città assediata dagli imperiali, 247. Termina i suoi giorni, 250.
Niccolò da Ponte, doge di Venezia, VI, 778.
Niccolò Sfondrati, vescovo di Cremona, eletto papa, VI, 830. _V._
Gregorio XIV.
Niccolò Donato, doge di Venezia, VI, 959.
Niccolò Contarino, doge di Venezia, VI, 1032. Sua morte, 1048.
Niccolò Coscia. _V._ Coscia (Niccolò).
Nicea, città totalmente atterrata dal tremuoto, II, 171, 172.
Niceforo, figlio di Artabaso, dichiarato imperadore dal padre, III, 230.
Niceforo, patrizio e logoteta generale in Costantinopoli, si rivolta e
si fa proclamare imperadore, III, 436. Suoi ambasciatori all'imperadore
Carlo Magno, 439. Compera la pace da' Saraceni con promessa d'un annuo
tributo, 450. S'attira addosso l'odio di tutto il popolo, 468, 469.
Esce contro Crumno re da Bulgari, da cui è disfatto coll'esercito, e
morto, 476.
Niceforo, patriarca di Costantinopoli, III, 477.
Niceforo Foca, generale di Romano imperador di Grecia, conquista
l'isola di Creta, III, 1152, 1153. Divenuto imperadore, rinfaccia a
Liutprando, ambasciatore d'Ottone, la crudeltà del suo signore, 1179.
Sua alterigia e suoi vizii, 1185, 1186. La moglie ed il popolo tutto
congiurano contra di lui, e l'uccidono, 1192, 1197.
Niceforo Botoniata, scomunica contro di lui fulminata da un concilio
tenuto in Roma da papa Gregorio VII, perchè avea usurpato il trono
imperiale, IV, 390.
Niceta, vescovo d'Aquileia, II, 559.
Niceta, vescovo di Selva Candida, III, 131.
Niceta, patrizio greco, viene in soccorso de' Veneziani, III, 460.
Nicezio, vescovo di Treveri: sua lettera. II, 977.
Nicomedia, città della Bitinia, in un istante ruinata dal tremuoto, II,
86.
Nigidio, generale de' Romani nelle Gallie, II, 610. Lo stesso che
Egidio, 614. _V._ Egidio.
Nigriniano, forse figlio di Alessandro tiranno dell'Africa, I, 1092.
Nilo (San), abbate, fondatore del monistero di Grottaferrata.
Sua predizione ad Aloara principessa di Capoa, III, 1276. Detesta
l'obbrobrioso trattamento fatto da' Romani all'antipapa Giovanni, IV,
29.
Nipote (Giulio), da Leone imperadore spedito con un'armata in Italia
contra di Glicerio sedicente imperadore, II, 652. Sposa una nipote
dello stesso Leone, _ivi_. D'ordine dell'imperadore proclamato a
Ravenna Cesare da Domiziano uffiziale imperiale, _ivi_. Va a Roma,
_ivi_. Obbliga colà Glicerio a deporre la porpora, _ivi_. Proclamato
poscia imperadore d'Occidente, _ivi_. Spedisce santo Epifanio Vescovo
di Pavia ad Enrico re de' Visigoti a Tolosa, da cui ottiene la pace,
653. Crea patrizio, indi generale d'armata nelle Gallie Oreste, 655.
Il quale gli si ribella, _ivi_. Si ritira in Ravenna, _ivi_. Da dove,
non potendo resistere, fugge a Salona in Dalmazia, e quivi ritiene il
dominio, 656. Ricorre a Zenone imperadore d'Oriente, acciò lo aiuti a
ricuperare l'imperio, 665. È ucciso per insidie degli uffiziali della
sua corte. Viatore ed Odiva, 676.
Nizone, vescovo di Frisinga, IV, 254.
Nizza presa da' Franzesi, VII, 190, 191, 211. Congresso _ivi_ tenuto
fra i ministri delle potenze, 699.
Noaglies (Adriano Maurizio duca di), generale dei Franzesi in Italia,
VII, 409. Dichiara la sospension d'armi fra essi e l'imperadore Carlo
VI, 412.
Nocera, città della Puglia presa e diroccata da Costante Augusto, III,
11.
Nola, distrutta dai Vandali, II, 581.
Nolfo, conte, toglie al conte Speranza il dominio di Urbino, V, 530.
Generale de' Pisani, 562.
Nomenoio, duca della minor Bretagna, si ribella a Carlo Calvo, III,
629, 644.
Nonantola, monistero insigne del Modenese, III, 253, 443, 838. Ivi
seppellito Adriano III papa, 847. Distrutto dagli Ungheri, 938. Sue
ricchezze, 1077, 1098, 1173, 1235.
Nonnechia, moglie di Geronzio, ribelle all'imperadore Onorio nella
Spagna e nelle Gallie, II, 411. Lodata da Sozomeno, _ivi_.
Norbano, prefetto del pretorio, congiura contro Domiziano, I, 367.
Norberto, vescovo di Reggio, spedito ambasciatore al greco imperadore
Leone dall'Augusto Lodovico Pio, III, 491.
Norberto, abbate di S. Pietro in Coelo aureo di Pavia, III, 1196.
Nori Sitifensi, popoli dell'Africa soggetti al romano imperio, mandano
ambasciatori a Valentiniano Augusto, II, 522.
Noris (Enrico), Veronese, cardinale: sua morte, VII, 188.
Normanni, o Danesi, cominciano ad infestar le Gallie, II, 796.
Corsari, quai popoli fossero, III, 463. Loro incursioni nella Frisia,
599. Saccheggiano e bruciano Roano, 622. E Parigi, 643. Occupano
varie provincie delle Gallie, 650. Altre provincie e città da loro
desolate, 663, 668, 684. Passano nel Mediterraneo, 688. Danno il
sacco a Pisa, 690, 691. Loro inumanità nella bassa Germania, 827, 833.
Poco prosperamente fa lor guerra Carlo il Grosso Augusto, _ivi_, 834.
Assediano Parigi, 851. Lor venuta in Puglia, IV, 117. Danno una rotta
ai Greci, 119. Poi sconfitti da essi, 125. Fondano la città di Aversa,
165. Privilegiati da Corrado Augusto, 198. Fan guerra ai Greci, 208,
210. Loro vittorie, e divisione di Stati, 214, 215. Danno aiuto ai
Greci, 217. Sempre più divengono potenti nella Puglia, 233. Odiati per
le loro avanie, 258. Loro armata contro il papa Leone IX e collegati
per cacciarli dalla Puglia, 261. Che sbaraglia quella dei collegati, e
fa il papa stesso prigione, 262. Lor battaglia con Argiro duca d'Italia
per l'imperador greco, 264. Loro progressi in Puglia e Calabria, 268.
Difensori della santa Sede, 293.
Notekerio, ossia Noterio vescovo di Verona, III, 1008, 1047,
Notingo, vescovo di Brescia, III, 652. Dall'imperadore Lodovico II
spedito ambasciatore a Lodovico re di Germania, 685.
Novalesa, monistero a piè del monte Cenisio: sua fondazione, III, 211.
Novaio, cattolico, vescovo di Sitifa, esiliato da Genserico re de'
Vandali, II, 496.
Numaziano (Claudio Rutilio): suo Itinerario, II, 447.
Numeriano, grammatico: curiosa sua malizia in favore di Severo Augusto,
I, 666, 667.
Numeriano (Marco Aurelio, ossia Marco Numerio), figlio di Caro Augusto,
I, 1001. Succede al padre nell'imperio mentre si trova nell'Oriente
contro i Persiani, 1004, 1005. Riconosciuto in Roma e in tutte le
provincie, 1005. Parte per l'Italia, e mentre si trova in Eraclea della
Tracia, dal suocero Ario Apro, prefetto del pretorio, è ucciso, 1006.
Numerio Attico, senatore, finge deificato Augusto, I, 43.
1077. È distrutta interamente dal fuoco, IV, 693. Sforzo de' Bolognesi
contra essa, V, 299. Si ribella al marchese di Este, 302. Sue guerre
civili, 311. Passerino signore di Mantova, ne acquista il dominio,
359. Sua signoria data a Francesco della Mirandola, 401. Torna sotto
il dominio di Passerino, 407. Suo accordo col cardinale Beltrando,
490. Riceve il presidio del Bavaro con suo gran danno, _ivi_. Si rende
all'armi del papa, VI, 255. Depositata in mano dell'imperadore, 256,
262. Che la vende a papa Leone X, 316. Ricuperata da Alfonso duca di
Ferrara, 442, 484. Occupata da' Gallispani unitamente a Reggio, VII,
169. Ricuperate queste due città dal duca Rinaldo, 204, 205, 209. Di
nuovo occupate da' Franzesi, 394. E restituite, 422. La cittadella
prima assediata dagli Austro-Sardi, 497. Che si rende, 499.
Modenesi: loro liti co' Bolognesi, IV, 618. Da' quali sono sconfitti,
671, 672. Fanno lega co' Parmigiani, 704. Messi in rotta da' Reggiani,
976. Pace fra essi, 980. Guerra loro mossa da' Bolognesi, 983, 987,
1081, 1127. Li mettono in isconfitta, 1086, 1090, 1160, 1203. Da'
quali sono loro tolte varie castella, 1207. Gran rotta ad essi ed
al re Enzo data da' Bolognesi, 1211. Che forzano la loro città alla
resa, 1212. Maltrattati dalla loro prepotenza, 1265. Cacciati dalla
loro città i Ghibellini, V, 47. Co' quali fanno guerra, 64. Guerra
loro co' Bolognesi, 94, 98. E civile fra essi, 108, 118, 172, 185,
190. Prendono per loro signore Obizzo marchese d'Este, 197. Raimondo
d'Aspello, marchese d'Ancona, assassinato da alcuni di loro, 371. Loro
vittoria nella battaglia co' Bolognesi, 449. Loro fanno guerra l'armi
pontifizie, 453. Si ribellano a Passerino, 459. Sconfiggono le genti
pontifizie, 494. Si danno al re di Boemia, 500. Difendono la loro città
contro gli Estensi e collegati, 508. Rotta da loro data agli Estensi
stessi, _ivi_. Niccolò d'Este loro toglie varie terre, 526. A' quali
poi si rendono, 530.
Modestino, insigne giurisconsulto, I, 771.
Modesto, patriarca di Gerusalemme, II, 1206.
Molinos (Michele), suoi libri e sua setta condannati, VII, 66, 67.
Monache: loro antichissimi monisteri e badesse, II, 1002. Vietato loro
il tornare al secolo e maritarsi, III, 166. Proibito alle vedove farsi
monache prima che sia passato l'anno della morte del marito, 171.
Monachismo, ristabilito in Italia, III, 67. Sua corruzione nel secolo
decimo, 1078. Risorge per gli esempli di Maiolo abbate di Clugnì, 1261.
Monaci: introducono in Europa la fabbrica della seta, II, 931.
Monarchia di Sicilia, che sia, IV, 478.
Monasio, prefetto del pretorio d'Oriente sotto l'imperadore Teodosio
II, II, 437. Caccia da tutte le città dell'imperio gli eretici
pelagiani e celestini, _ivi_. Creato console, 439.
Mondo, _V._ Mundone.
Monferrato per mancanza della casa Paleologa, occupato dal fisco
cesareo, VI, 499. Ne è dato il possesso a Federigo duca di Mantova,
523. Mondati, fortezza in Ungheria: i cesarei la prendono ai Turchi,
VII, 68.
Monisteri, in Gran copia fabbricati nel secolo ottavo in Italia, III,
249.
Monisteri più rinomati d'Italia, III, 760.
Monistero di Monte Casino, preso da' Longobardi, II, 1046. Rimesso
in piedi da Petronace, III, 160. Svaligiato da Siconolfo principe di
Salerno, 641. Preservato dalle unghie de' Saraceni, 647. Finalmente
saccheggiato da essi, 844, 845. Rifabbricato, 960. Maltrattato da
Pandolfo IV principe di Capoa, IV, 168.
Monistero di Farfa; sua origine, III, 66. Come mal condotto nel secolo
decimo, 1078.
Monistero di San Vincenzo del Volturno nel ducato di Benevento: suo
principio, III, 67. Desolato da' Saraceni, 706.
Monistero di Subbiaco nella Campagna di Roma, _V._ Subbiaco.
Monistero insigne di Santa Giulia in Brescia, III, 287.
Monistero di Casauria fondato da Lodovico II Augusto, III, 713, 743.
Monistero di San Sisto in Piacenza, fabbricato da Angilberga
imperadrice, III, 762. Beni ad esso da lei lasciati, 780.
Monistero di San Savino di Piacenza, III, 954.
Monistero di San Benedetto di Polirone, IV, 95. Scuola di grande
esemplarità, 114.
Monistero della Cava: quando cominciato, IV, 150.
Monoteliti: loro eresia, II, 1201, 1207, 1215.
Montanisti, eretici, II, 839.
Montano (Giulio), ucciso da Nerone, I, 203.
Montepulciano, in potere de' Perugini, V, 670.
Monza, nobile terra, e insigne pel tempio _ivi_ fabbricato dalla regina
Teodelinda, II, 1223. Ed anche pel palazzo regale, 1125, 1126.
Morbo gallico: quando introdotto in Italia, VI, 136.
Morea: suo regno tolto da' Turchi a' Veneziani, VII, 265, 283.
Mori, cacciati di Spagna, VI, 927.
Moringo, conte di Brescia, _V._ Mauringo.
Moroello, marchese Malaspina, IV, 836.
Morosino (Francesco), detto _Peloponnesiaco_, capitano generale de'
Veneziani, riporta una strepitosa vittoria sulla flotta turchesca. VI,
1200. Sue conquiste, 1218. _V._ Francesco Morosino.
Moscoviti ricorrono a papa Gregorio XIII, perchè loro faccia accordar
la pace dal re Batori di Polonia, VI, 786.
Muavia, Saraceno, governatore della Siria, e generale di Osmano: sue
imprese contro i cristiani II, 1239, 1243, 1246. Prende Rodi, 1260.
Sua vittoria sulla flotta cristiana, speditagli contro dall'imperadore
Costante, 1262. Sua discordia con Alì, genero di Maometto, 1263, 1264,
1166. Chiede pace a Costante Augusto, ma non la ottiene, 1266, 1267.
Abbattuto Alì, diviene padrone di tutta la monarchia de' Saraceni,
1269. Assedia Costantinopoli, III, 42, 43. Fa pace coi Greci, 51.
Muciano (Marco Licinio), governatore della Soria sotto l'imperadore
Galba, I, 267. Promuove Vespasiano all'imperio, 276, 277. Console, 286.
Sua ambizione, _ivi_. Fa toglier di vita Elvidio Prisco filosofo, poi
cacciare da Roma tutti gli altri filosofi, 302, 303. Come tollerato da
Vespasiano, 309.
Mugetto, re saraceno, occupa la Sardegna, IV, 78. Con una grossa armata
viene a prendere Pisa, la saccheggia, e ne brucia parte, _ivi_. Prende
Luni, onde è scacciato, 115. Gli è tolta la Sardegna da' Pisani e
Genovesi, 116, 118, 131.
Mummolo (Eunio), patrizio e generale de' Franchi, dà più rotte a'
Longobardi, II, 1023, 1026.
Mundone, o Mondo, Unno, fa guerra a' Greci, II, 755. Aiutato dalle
soldatesche del re Teoderico, gli sbaraglia, 756. Generale di
Giustiniano Augusto, costringe i Goti e Bulgari alla fuga, 839, 840.
Prende Salona, 858. È ucciso in una zuffa, 862.
Murmanno, principe della Bretagna minore, III, 519.
Musoniano, prefetto del pretorio d'Oriente sotto l'imperadore Costanzo,
II, 84.
Mustafà II, sultano dei Turchi, muove egli stesso le armi contro quelle
dell'imperadore Leopoldo comandate dal principe Eugenio di Savoia, VII,
130. Rotto il suo esercito, si ritira a Belgrado, e fugge, 131, 133.
Pace fra essi stabilita a Carlowitz, 138.
Musulmani, _V._ Saraceni.
Muzio, storico, inventore d'imposture, II, 1268.
N
Napo, ossia Napoleone, dalla Torre, si fa proclamar signore di
Milano, V, 54. Soccorre Brescia, 61. Rigetta Ottone Visconte eletto
arcivescovo, 68. È insultato dai Vestarini, 84. Se gli ribellano i
Comaschi, 93. Suoi negoziati con papa Gregorio X, 101. Riconosce per
re de' Romani e d'Italia Ridolfo, 107. Sua guerra coi Pavesi, 112.
Sconfitto e fatto prigione da Ottone Visconte, 122. Sua morte, 172.
Napoleone degli Orsini, cardinale, V, 227. Governatore del ducato di
Spoleti, va, per ordine di papa Bonifazio VIII, ad assediar Gubbio,
269. Tratta con Filippo il Bello re di Francia contro il papa, 282.
Alla morte di Bonifazio XI, capo della fazione parteggiante per
l'elezione d'un papa franzese, 295. Spedito in Italia da papa Clemente
V per pacificare le città, 304. Fa una gran raunata di gente contro i
Fiorentini, 314, 315. Aderisce all'elezione di Cassone dalla Torre in
arcivescovo di Milano, 322.
Napoletani, sudditi de' Greci, III, 362, 368. Guerra loro fatta da
Sicone duca di Benevento, 557. E da Sicardo, 600. Si danno a Lodovico
re di Ungheria, V, 599. Ripigliano la regina Giovanna, 602. Sconfitti
dagli Ungheri, 607. La loro capitale è presa da Lodovico duca d'Angiò,
817. Si danno al re Ladislao, 890. A Carlo VIII, VI, 128. Richiamano il
re Ferdinando II, 135.
Napoli, presa da Belisario, e barbaramente saccheggiata, II, 864, 865.
Assediata dal re Totila, 895. E presa, 898. Assediata dai Longobardi,
1042. Presa da Pandulfo IV principe di Capoa, IV, 161. Guerra ad
essa fatta dal re Ruggieri, 636, 639. A lui si sottomette, 661. Si
ribella al re Corrado, 1223. Che ne forma l'assedio, 1230. E forza
i cittadini alla resa, con infierir poscia contro essa, 1234. Riceve
Carlo I conte d'Angiò, V, 59. È presa da Lodovico duca d'Angiò, 817.
Suo regno conquistato parte da' Franzesi, parte dagli Spagnuoli, VI,
186, 187. Resta tutto agli ultimi, 208. Invaso di nuovo da' Franzesi,
453. Sollevazione del popolo per cagion dell'Inquisizione, 585. Altra
a causa dell'annona, 805. Altra per cagione d'una gabella loro imposta,
1149, 1150. La quale quetata si rinvigorisce, 1157, 1165. Strage _ivi_
fatta dalla peste, 1205. Fiero tremuoto in quel regno, VII, 113. Mal
ordita sollevazione _ivi_ mossa in favor dell'imperadore Leopoldo, 161.
Suo regno conquistato dalle armi imperiali, 213. Inondazione grave in
quella città, 335. Fieri tremuoti in quel regno, 363, 364, 372. Suo
regno conquistato dall'infante don Carlo, 400.
Narbona, capitale della Linguadoca, presa dai Saraceni, III, 165.
Narciso, iniquo e prepotente liberto di Claudio Augusto, I, 150, 157.
Sua destrezza per abbattere l'infame Messalina Augusta, 173, 174, 186,
187. Protegge Britannico, 192. Ucciso per ordine d'Agrippina, 196.
Narni, città presa dai Longobardi, III, 182.
Narsete, re di Persia, dà una rotta a Galerio Massimiano, I, 1042. Da
cui poscia resta disfatto e ferito, 1043.
Narsete, eunuco, capitan delle guardie di Giustiniano Augusto, II, 847,
848. Spedito in Italia, non va d'accordo con Belisario, 876. Richiamato
a Costantinopoli, 880. Rispedito in Italia, 932, 939. Colla sua armata
giugne a Ravenna, 940. Rotta da lui data a Totila re de' Goti, il quale
nella zuffa resta morto, 941. Riacquista Roma, 943. Dà battaglia ai
Goti, nella quale resta ucciso il loro re Teia, 945. Assedia e prende
Lucca, 948, 949. Sconfigge Buccelino duce degli Alemanni, 953. Sue
virtù, 965, 966. Ricupera Verona e Brescia, 975. Abbatte Sindualdo re
degli Eruli, 983. È richiamato a Costantinopoli, 991. Termina i suoi
giorni, 992.
Nasamoni, popoli vinti dai Romani, I, 339.
Naulobat, capitano degli Eruli disfatto, I, 930.
Navi, ornate d'oro e d'avorio, I, 230.
Navarro, ammiraglio spagnuolo, si unisce a Tolone con la flotta
franzese per battersi contro gli Inglesi, VII, 535. Sue maraviglie di
valore, ancorchè abbandonato dalla flotta franzese, _ivi_.
Nazario, insigne oratore ai tempi degli imperadori Costantino juniore,
Costanzo e Costante, I, 1220.
Nebridio, prefetto del pretorio delle Gallie, sotto l'imperadore
Costanzo, II, 98. Corre pericolo di perdere la vita, 104.
Negrino (Domizio), congiurato contro Adriano, è tolto di vita, per
ordine di lui a Faenza, I, 442, 443.
Negro (Caio Pescennio), soprannominato Giusto, I, 597. Spedito contro i
sediziosi da Commodo, 612. Si fa proclamare imperadore nell'Asia, 644,
653. Sua vanità e preparamenti per la guerra, 654, 655. Sconfitto e
preso, perde il capo, 658.
Negroponte, assediata da Maometto II, imperadore de' Turchi, VI, 35.
Niccolò Canale, general dei Veneziani tacciato di poco provvedimento
nel difenderla, _ivi_. Presa per assalto, data al sacco, e i soldati ed
abitanti posti a fil di spada, _ivi_.
Neocesarea, città del Ponto, intieramente rovinata dal tremuoto,
eccetto la cattedrale, e la casa del vescovo (era san Gregorio
Taumaturgo), II, 17.
Neoterio, generale di Valentiniano, spedito in Oriente, II, 151.
Nepotismo, riformato da papa Innocenzo XII, VII, 99.
Nepoziano (Flavio Popilio), console, nipote di Costantino il Grande,
I, 1207. Sue pretensioni all'imperio, per cui, presa la porpora, con
una frotta di scapestrati, ladri e gladiatori va alla volta di Roma,
II, 35. Sconfigge le genti contra di lui spedite da Magnenzio, _ivi_.
Per forza entra in quella città, _ivi_. Per tradimento sconfitta la sua
armata, ed egli ucciso, _ivi_.
Nepoziano, padre dell'imperadore Giulio Nipote, II, 652.
Nerone, primogenito di Germanico Cesare, I, 59. Sue nozze con Giulia
figlia di Druso, figlio di Tiberio, 62. Tradito da Seiano, 77, 78.
Relegato nell'isola di Ponza, 84. Ucciso, 89.
Nerone (Lucio Domizio Enobarbo), che fu poi imperadore, amato dal
popolo perchè figlio d'Agrippina, I, 176. Sua giovinezza e sponsali con
Ottavia figlia di Claudio Augusto, 179. Adottato da esso Augusto, 181.
È intitolato principe della Gioventù, 183. Nozze di lui con Ottavia,
189. Creato imperadore, 194. Buoni principii del suo governo, 197. La
rompe colla madre, 199. Morte da lui data a Britannico, 200. Abbassa
la madre, 201. Si dà ad una vita scapestrata, 203. Spettacoli da lui
dati in Roma, 205. S'innamora di Poppea Sabina, 208. Da cui è acceso
contro Agrippina sua madre, 210. Trama per farla perire in mare, 212.
Finalmente la fa uccidere, 214. Perseguitato da orridi fantasmi,
215. Perduto nel divertimento delle carrette o della musica, 217.
Ripudia, e poi fa uccidere Ottavia sua moglie, 225. Creduto autore del
formidabile incendio di Roma, 231. Sua premura nel far rifabbricare la
rovinata città, 232. Suo mirabil palazzo, _ivi_, 233. Sua persecuzione
contro i cristiani, la prima, _ivi_, 234. Congiura scoperta contro
di lui, 235. Con un calcio nella pancia uccide la moglie Poppea, 239.
Fa crocifiggere san Pietro Apostolo, e nello stesso giorno decollare
san Paolo, _ivi_. Si rimarita con Statilia Messalina, 240. Varii
personaggi da lui fatti uccidere, _ivi_, 241. Sua magnificenza nel
dare al re Tiridate la corona dell'Armenia, 242, 243. Va in Grecia
per farsi conoscere eccellente musico, 245. Corre in carretta ne'
giuochi olimpici d'Elide, e cade, per cui è obbligato a letto per varii
giorni, 246. Nei giuochi istimici fa strangolare sul teatro un tragico
impolitico, 247. Tenta di tagliare lo stretto di Corinto, _ivi_. Suo
ritorno in Roma, ove entra trionfalmente, 248. Spedisce generale nella
Giudea Flavio Vespasiano, _ivi_. Ribellione contra di lui nelle Gallie,
249. Altra nelle Spagne, 251. Suo sbalordimento per ciò, _ivi_. Poi
torna alle sue ragazzerie, _ivi_. Suoi pensieri d'inumanità e barbarie,
253. Condannato e disperato si uccide, 255.
Nerva (Marco Cocceio), insigne giurisconsulto, uomo giusto, uno
del consiglio di Tiberio, non potendo più tollerare le iniquità di
quell'imperadore, si uccide, I, 99, 100.
Nerva (Marco Cocceio), console, I, 292, 345. Gli è esibito l'imperio,
367. Sue belle doti e virtù, 370. Dichiarato imperadore, 371. Sue
lodevoli azioni, e governo, 373, 374. Congiura contro di lui, 376.
Insultato dai pretoriani, _ivi_. Elegge Traiano suo collega, 378. Fine
dei suoi giorni, 379.
Nestore (Giuliano), prefetto del pretorio sotto Macrino, ucciso da
Elagabalo, I, 755.
Nestorio, vescovo eretico di Costantinopoli, II, 473. Condannato da
papa Celestino, 478. E dal concilio efesino, 480. Confinato in un
monastero d'Antiochia, _ivi_. Suoi libri abbruciati, 490. Rilegato in
Oasi d'Egitto per ordine dell'imperadore Teodosio II, 403. Sua mala
morte, _ivi_.
Neustria: così chiamata la parte occidentale della Lombardia, III, 82.
Nevigaste, generale di Costantino, tiranno della Gran Bretagna, tratta
di pace con Saro generale dell'imperadore Onorio nelle Gallie, II, 379.
Per ordine di Saro gli è tolta la vita, _ivi_.
Nevitta, generale di Giuliano Augusto, poi console, II, 104, 112, 119.
Niccolò I papa. Sua elezione, III, 684. Suo libro dogmatico perduto,
688. Manda legati a Costantinopoli in favore di sant'Ignazio, 692.
Scomunica Giovanni arcivescovo di Ravenna, 694. Abolisce le inique
di lui consuetudini, 695. Suo zelo contro Lottario re di Lorena
pel ripudio della moglie, 698. Da re Carlo Calvo ottiene il perdono
a Baldoino conte di Fiandra, 700. Procede contro i vescovi da lui
spediti a Metz pel ripudio fatto da re Lottario, e venduti alla corte,
e riprova il concilio colà celebrato, _ivi_. Insulti a lui fatti da
Lodovico II Augusto, 702. A lui spediscono un'ambascieria i Bulgari,
708. È richiamato a miglior vita, 714.
Niccolò II papa. Sua intronizzazione e concilio, IV, 288. Celebra un
altro concilio in Melfi, 290. Stabilisce un accomodamento coi Normanni,
291. Umilia i baroni romani, 293. Suoi viaggi, 297. Dà fine a' suoi
giorni, 299. Sconcerti accaduti dopo la sua morte, _ivi_.
Niccolò, arcivescovo di Salerno, IV, 946.
Niccolò, vescovo di Reggio, per ordine di papa Gregorio IX mette
concordia tra i Bolognesi e i Modenesi guerreggianti tra loro, IV,
1091.
Niccolò III papa. Sua elezione, V, 121. Ottiene da Bidolfo re de'
Romani il dominio e possesso della Romagna, 126. Abbassa Carlo re di
Sicilia, 127. Fine di sua vita, e suoi alti disegni, 136.
Niccolò IV papa. Sua elezione, V, 193. Stabilisce tregua tra i due
emuli re di Sicilia, Carlo e Giacomo, 200. Sua gran parzialità pei
Colonnesi, 209. Sua premura e diligenza nel far pubblicare la crociata
per tutti i regni cristiani, e somministrar denaro per soccorrere i
cristiani in Soria, 211. Passa all'altra vita, 217.
Niccolò, patriarca di Gerusalemme, V, 213.
Niccolò da Prato, cardinale, spedito da papa Benedetto XI per
pacificare i Fiorentini in guerra fra loro V, 290. Nel conclave dopo
la morte di detto papa capo della fazione franzese, 295. Suggerisce al
papa Clemente V di rispondere al re Filippo di Francia, che non poteasi
che in un concilio trattare le faccende in quistione tra essi, 309.
Consiglia lo stesso pontefice a far che tosto s'unissero gli elettori
dell'imperio per eleggere Arrigo conte di Lucemburgo a successore
dell'imperadore Alberto d'Austria, 517.
Niccolò I, marchese d'Este, V, 483, 503. Fatto prigione in battaglia,
510. Guerreggia contro Modena, 526. Che gli è ceduta, 530. Manca
di vita, 573. Niccolò, patriarca d'Aquileia, fratello naturale
dell'imperadore Carlo IV, fatto signore di Siena, poi vergognosamente
deposto e cacciato, V, 645.
Niccolò II, marchese d'Este, signor di Ferrara, V, 685. Sua lega contro
i Visconti, 687. Pace fra essi, 696. Di nuovo fa lega contro di essi,
705. Va al servigio del papa Urbano V, venuto in Italia, 708. Sua
flotta sbaragliata da quella de' Visconti, 713. Fa pace con essi, 718.
Infelice suo tentativo per prendere Reggio, 727. Ripiglia Sassuolo,
737. Compra e perde Faenza, 756. Fine di sua vita, 825.
Niccolò di Guarco, doge di Genova, V, 768. È deposto, 796.
Niccolò III, marchese d'Este, signor di Ferrara, succede al padre, V,
857. Guerra fattagli da Azzo, pur marchese d'Este, 862, 866. Capitan
generale del papa Bonifazio IX contro i duchi di Milano, 913, 916.
Invano tenta l'acquisto di Reggio, 923. Va in aiuto del Carrarese, 927.
Ricupera Rovigo, 930. Lo rende, e fa pace co' Veneziani, 936. Gli muove
guerra Ottobuono de' Terzi tiranno di Parma e di Reggio, 959. A cui fa
levare la vita, 968. Divien padrone di Parma e di Reggio, 968. Fatto
prigione, e rilasciato, 990. Cede Parma al duca di Milano, 1032. Tratta
la pace fra i Veneziani e il duca di Milano, 1072, 1074, 1101, 1112.
Ricupera Rovigo, 1133. Tratta ancora di pace tra i Veneziani e il duca
di Milano, 1150. Sua morte, 1154.
Niccolò Piccinino: principii della sua milizia, V, 1010. Va all'assedio
d'Aquila, 1055. Fatto prigione in Val di Lamone, 1060. Va al servigio
del duca di Milano, 1062. E al soccorso della cittadella di Brescia,
1065. Generale dei Genovesi, 1083. Dà una rotta a' Fiorentini, _ivi_,
1084. E a' Veneziani, 1088. Fa guerra in Toscana, 1090. In Valtellina,
1097. Fa guerra al conte Francesco Sforza, 1106. Dà una rotta a
Veneziani e Fiorentini, 1109, 1125. Occupa Bologna, 1131. Fa nuovamente
guerra ai Veneziani, 1133. Assedia Brescia, 1134, 1137. Suoi pregressi
contro i Veneziani, 1138. Prende Verona, ed è sconfitto da Francesco
Sforza, 1140. Guerreggia in Toscana, 1143. Torna a far guerra ai
Veneziani, 1151. Fa pace col conte Francesco Sforza, 1159. Prende e
saccheggia Assisi, _ivi_. Se gli ribellano i Bolognesi, 1163. Fa guerra
a Francesco Sforza, 1164. Da cui resta sconfitto, 1167. Rotta da esso
Sforza data a Francesco di lui figlio, 1170. Fine del suo vivere, 1171.
Niccolò Albergati, cardinale, da papa Martino V spedito a Venezia
per trattar di pace fra quella repubblica ed il duca di Milano, V,
1067. Malcontento del duca di Milano, se ne torna al suo vescovato di
Bologna, 1069. Rimandato a trattar di pace, 1073. E la conchiude, 1074.
Presidente del concilio generale tenuto in Ferrara, 1026.
Niccolò, cardinale di Capoa, V, 1119.
Niccolò V papa. Sua elezione, V, 1185. Estingue lo scisma dell'antipapa
Felice V, 1203. Fugge dalla peste, che faceva strage in Roma, 1213.
Solennizza il giubileo, _ivi_. Sue insigni opere e fabbriche 1220. Suo
zelo contro i Turchi, 1231. Congiura contro di lui, 1234. Fine del suo
vivere, 1239.
Niccolò Forteguerra, cardinale, VI, 14.
Niccolò Tron, doge di Venezia, VI, 41. Sua morte, 46.
Niccolò Marcello, doge di Venezia, VI, 46. Manca di vita, 49, 50.
Niccolò Orsino, conte di Pitigliano, generale dei Fiorentini, ricupera
Sarzana, VI, 98. Generale de' Veneziani, 198, 227. Obbliga i Franzesi
ad abbandonar varii luoghi da essi presi e ritirarsi oltre l'Adda,
234, 235. Intervenne alla battaglia di Ghiaradadda, da cui fuggendo
vergognosamente si mise in salvo, 236. Ricupera Padova, 242. Difende
essa città assediata dagli imperiali, 247. Termina i suoi giorni, 250.
Niccolò da Ponte, doge di Venezia, VI, 778.
Niccolò Sfondrati, vescovo di Cremona, eletto papa, VI, 830. _V._
Gregorio XIV.
Niccolò Donato, doge di Venezia, VI, 959.
Niccolò Contarino, doge di Venezia, VI, 1032. Sua morte, 1048.
Niccolò Coscia. _V._ Coscia (Niccolò).
Nicea, città totalmente atterrata dal tremuoto, II, 171, 172.
Niceforo, figlio di Artabaso, dichiarato imperadore dal padre, III, 230.
Niceforo, patrizio e logoteta generale in Costantinopoli, si rivolta e
si fa proclamare imperadore, III, 436. Suoi ambasciatori all'imperadore
Carlo Magno, 439. Compera la pace da' Saraceni con promessa d'un annuo
tributo, 450. S'attira addosso l'odio di tutto il popolo, 468, 469.
Esce contro Crumno re da Bulgari, da cui è disfatto coll'esercito, e
morto, 476.
Niceforo, patriarca di Costantinopoli, III, 477.
Niceforo Foca, generale di Romano imperador di Grecia, conquista
l'isola di Creta, III, 1152, 1153. Divenuto imperadore, rinfaccia a
Liutprando, ambasciatore d'Ottone, la crudeltà del suo signore, 1179.
Sua alterigia e suoi vizii, 1185, 1186. La moglie ed il popolo tutto
congiurano contra di lui, e l'uccidono, 1192, 1197.
Niceforo Botoniata, scomunica contro di lui fulminata da un concilio
tenuto in Roma da papa Gregorio VII, perchè avea usurpato il trono
imperiale, IV, 390.
Niceta, vescovo d'Aquileia, II, 559.
Niceta, vescovo di Selva Candida, III, 131.
Niceta, patrizio greco, viene in soccorso de' Veneziani, III, 460.
Nicezio, vescovo di Treveri: sua lettera. II, 977.
Nicomedia, città della Bitinia, in un istante ruinata dal tremuoto, II,
86.
Nigidio, generale de' Romani nelle Gallie, II, 610. Lo stesso che
Egidio, 614. _V._ Egidio.
Nigriniano, forse figlio di Alessandro tiranno dell'Africa, I, 1092.
Nilo (San), abbate, fondatore del monistero di Grottaferrata.
Sua predizione ad Aloara principessa di Capoa, III, 1276. Detesta
l'obbrobrioso trattamento fatto da' Romani all'antipapa Giovanni, IV,
29.
Nipote (Giulio), da Leone imperadore spedito con un'armata in Italia
contra di Glicerio sedicente imperadore, II, 652. Sposa una nipote
dello stesso Leone, _ivi_. D'ordine dell'imperadore proclamato a
Ravenna Cesare da Domiziano uffiziale imperiale, _ivi_. Va a Roma,
_ivi_. Obbliga colà Glicerio a deporre la porpora, _ivi_. Proclamato
poscia imperadore d'Occidente, _ivi_. Spedisce santo Epifanio Vescovo
di Pavia ad Enrico re de' Visigoti a Tolosa, da cui ottiene la pace,
653. Crea patrizio, indi generale d'armata nelle Gallie Oreste, 655.
Il quale gli si ribella, _ivi_. Si ritira in Ravenna, _ivi_. Da dove,
non potendo resistere, fugge a Salona in Dalmazia, e quivi ritiene il
dominio, 656. Ricorre a Zenone imperadore d'Oriente, acciò lo aiuti a
ricuperare l'imperio, 665. È ucciso per insidie degli uffiziali della
sua corte. Viatore ed Odiva, 676.
Nizone, vescovo di Frisinga, IV, 254.
Nizza presa da' Franzesi, VII, 190, 191, 211. Congresso _ivi_ tenuto
fra i ministri delle potenze, 699.
Noaglies (Adriano Maurizio duca di), generale dei Franzesi in Italia,
VII, 409. Dichiara la sospension d'armi fra essi e l'imperadore Carlo
VI, 412.
Nocera, città della Puglia presa e diroccata da Costante Augusto, III,
11.
Nola, distrutta dai Vandali, II, 581.
Nolfo, conte, toglie al conte Speranza il dominio di Urbino, V, 530.
Generale de' Pisani, 562.
Nomenoio, duca della minor Bretagna, si ribella a Carlo Calvo, III,
629, 644.
Nonantola, monistero insigne del Modenese, III, 253, 443, 838. Ivi
seppellito Adriano III papa, 847. Distrutto dagli Ungheri, 938. Sue
ricchezze, 1077, 1098, 1173, 1235.
Nonnechia, moglie di Geronzio, ribelle all'imperadore Onorio nella
Spagna e nelle Gallie, II, 411. Lodata da Sozomeno, _ivi_.
Norbano, prefetto del pretorio, congiura contro Domiziano, I, 367.
Norberto, vescovo di Reggio, spedito ambasciatore al greco imperadore
Leone dall'Augusto Lodovico Pio, III, 491.
Norberto, abbate di S. Pietro in Coelo aureo di Pavia, III, 1196.
Nori Sitifensi, popoli dell'Africa soggetti al romano imperio, mandano
ambasciatori a Valentiniano Augusto, II, 522.
Noris (Enrico), Veronese, cardinale: sua morte, VII, 188.
Normanni, o Danesi, cominciano ad infestar le Gallie, II, 796.
Corsari, quai popoli fossero, III, 463. Loro incursioni nella Frisia,
599. Saccheggiano e bruciano Roano, 622. E Parigi, 643. Occupano
varie provincie delle Gallie, 650. Altre provincie e città da loro
desolate, 663, 668, 684. Passano nel Mediterraneo, 688. Danno il
sacco a Pisa, 690, 691. Loro inumanità nella bassa Germania, 827, 833.
Poco prosperamente fa lor guerra Carlo il Grosso Augusto, _ivi_, 834.
Assediano Parigi, 851. Lor venuta in Puglia, IV, 117. Danno una rotta
ai Greci, 119. Poi sconfitti da essi, 125. Fondano la città di Aversa,
165. Privilegiati da Corrado Augusto, 198. Fan guerra ai Greci, 208,
210. Loro vittorie, e divisione di Stati, 214, 215. Danno aiuto ai
Greci, 217. Sempre più divengono potenti nella Puglia, 233. Odiati per
le loro avanie, 258. Loro armata contro il papa Leone IX e collegati
per cacciarli dalla Puglia, 261. Che sbaraglia quella dei collegati, e
fa il papa stesso prigione, 262. Lor battaglia con Argiro duca d'Italia
per l'imperador greco, 264. Loro progressi in Puglia e Calabria, 268.
Difensori della santa Sede, 293.
Notekerio, ossia Noterio vescovo di Verona, III, 1008, 1047,
Notingo, vescovo di Brescia, III, 652. Dall'imperadore Lodovico II
spedito ambasciatore a Lodovico re di Germania, 685.
Novalesa, monistero a piè del monte Cenisio: sua fondazione, III, 211.
Novaio, cattolico, vescovo di Sitifa, esiliato da Genserico re de'
Vandali, II, 496.
Numaziano (Claudio Rutilio): suo Itinerario, II, 447.
Numeriano, grammatico: curiosa sua malizia in favore di Severo Augusto,
I, 666, 667.
Numeriano (Marco Aurelio, ossia Marco Numerio), figlio di Caro Augusto,
I, 1001. Succede al padre nell'imperio mentre si trova nell'Oriente
contro i Persiani, 1004, 1005. Riconosciuto in Roma e in tutte le
provincie, 1005. Parte per l'Italia, e mentre si trova in Eraclea della
Tracia, dal suocero Ario Apro, prefetto del pretorio, è ucciso, 1006.
Numerio Attico, senatore, finge deificato Augusto, I, 43.
- Parts
- Annali d'Italia, vol. 7 - 01
- Annali d'Italia, vol. 7 - 02
- Annali d'Italia, vol. 7 - 03
- Annali d'Italia, vol. 7 - 04
- Annali d'Italia, vol. 7 - 05
- Annali d'Italia, vol. 7 - 06
- Annali d'Italia, vol. 7 - 07
- Annali d'Italia, vol. 7 - 08
- Annali d'Italia, vol. 7 - 09
- Annali d'Italia, vol. 7 - 10
- Annali d'Italia, vol. 7 - 11
- Annali d'Italia, vol. 7 - 12
- Annali d'Italia, vol. 7 - 13
- Annali d'Italia, vol. 7 - 14
- Annali d'Italia, vol. 7 - 15
- Annali d'Italia, vol. 7 - 16
- Annali d'Italia, vol. 7 - 17
- Annali d'Italia, vol. 7 - 18
- Annali d'Italia, vol. 7 - 19
- Annali d'Italia, vol. 7 - 20
- Annali d'Italia, vol. 7 - 21
- Annali d'Italia, vol. 7 - 22
- Annali d'Italia, vol. 7 - 23
- Annali d'Italia, vol. 7 - 24
- Annali d'Italia, vol. 7 - 25
- Annali d'Italia, vol. 7 - 26
- Annali d'Italia, vol. 7 - 27
- Annali d'Italia, vol. 7 - 28
- Annali d'Italia, vol. 7 - 29
- Annali d'Italia, vol. 7 - 30
- Annali d'Italia, vol. 7 - 31
- Annali d'Italia, vol. 7 - 32
- Annali d'Italia, vol. 7 - 33
- Annali d'Italia, vol. 7 - 34
- Annali d'Italia, vol. 7 - 35
- Annali d'Italia, vol. 7 - 36
- Annali d'Italia, vol. 7 - 37
- Annali d'Italia, vol. 7 - 38
- Annali d'Italia, vol. 7 - 39
- Annali d'Italia, vol. 7 - 40
- Annali d'Italia, vol. 7 - 41
- Annali d'Italia, vol. 7 - 42
- Annali d'Italia, vol. 7 - 43
- Annali d'Italia, vol. 7 - 44
- Annali d'Italia, vol. 7 - 45
- Annali d'Italia, vol. 7 - 46
- Annali d'Italia, vol. 7 - 47
- Annali d'Italia, vol. 7 - 48
- Annali d'Italia, vol. 7 - 49
- Annali d'Italia, vol. 7 - 50
- Annali d'Italia, vol. 7 - 51
- Annali d'Italia, vol. 7 - 52
- Annali d'Italia, vol. 7 - 53
- Annali d'Italia, vol. 7 - 54
- Annali d'Italia, vol. 7 - 55
- Annali d'Italia, vol. 7 - 56
- Annali d'Italia, vol. 7 - 57
- Annali d'Italia, vol. 7 - 58
- Annali d'Italia, vol. 7 - 59
- Annali d'Italia, vol. 7 - 60
- Annali d'Italia, vol. 7 - 61
- Annali d'Italia, vol. 7 - 62
- Annali d'Italia, vol. 7 - 63
- Annali d'Italia, vol. 7 - 64
- Annali d'Italia, vol. 7 - 65
- Annali d'Italia, vol. 7 - 66
- Annali d'Italia, vol. 7 - 67
- Annali d'Italia, vol. 7 - 68
- Annali d'Italia, vol. 7 - 69
- Annali d'Italia, vol. 7 - 70
- Annali d'Italia, vol. 7 - 71
- Annali d'Italia, vol. 7 - 72
- Annali d'Italia, vol. 7 - 73
- Annali d'Italia, vol. 7 - 74
- Annali d'Italia, vol. 7 - 75
- Annali d'Italia, vol. 7 - 76
- Annali d'Italia, vol. 7 - 77
- Annali d'Italia, vol. 7 - 78
- Annali d'Italia, vol. 7 - 79
- Annali d'Italia, vol. 7 - 80
- Annali d'Italia, vol. 7 - 81
- Annali d'Italia, vol. 7 - 82
- Annali d'Italia, vol. 7 - 83
- Annali d'Italia, vol. 7 - 84
- Annali d'Italia, vol. 7 - 85
- Annali d'Italia, vol. 7 - 86