Annali d'Italia, vol. 7 - 71

Torna in Italia per ricuperar Napoli, 963. Col cardinale Cossa va a
Roma, 964. Suoi inutili sforzi contra il re Ladislao, 971. Va col papa
Giovanni XXIII a Roma, 974. Dà una rotta al re nemico, 975. È costretto
ricondurre la sua armata a Roma, da dove spiega le vele verso Provenza,
976.
Lodovico, conte di Savoia, _V._ 872.
Lodovico de' Migliorati, nipote d'Innocenzo VI: sua crudeltà, V,
931, 932. Creato marchese della Marca d'Ancona, 941. Spogliato di
questa dignità da Gregorio XII, s'impadronisce d'Ascoli e Fermo, 947.
Creato conte di Monopello dal re Ladislao di Napoli, 949. Ma poi ne
è spogliato, _ivi_. Pandolfo Malatesta gli muove guerra e gli toglie
molte castella, 1000. Con Braccio da Montone va contro i Bolognesi
pel papa, 1027. Generale delle truppe di Carlo Malatesta in aiuto
di Pandolfo signor di Rimini contro il duca di Milano Filippo Maria
Visconti, 1032. Vi resta prigioniero del suddetto duca, che lo rimanda
libero con molti regali, _ivi_.
Lodovico, patriarca d'Aquileja, cardinale, V, 1025. Perde il Friuli,
1033. Legato del papa Eugenio IV contro Francesco Sforza in Romagna,
1177.
Lodovico degli Alidosi, signore d'Imola, V, 1026. Per tradimento
dal duca di Milano Filippo Maria Visconti è condotto a Milano, 1057.
Dopo parecchi mesi di prigionia rilasciato si fa frate dell'ordine
francescano, _ivi_.
Lodovico III, duca d'Angiò, aspira al regno di Napoli, V, 1027. Il
papa Martino V manda Francesco Sforza nel regno di Napoli a combattere
in favore di lui, 1027, 1028. Suo arrivo in quel regno, 1030. Suoi
aderenti, 1034. Va a Roma, 1036. È abbandonato da papa Martino, 1040.
Adottato dalla regina Giovanna, 1046. Entra in Napoli, 1054. Sottomette
la Calabria, 1076. Sua morte, 1111.
Lodovico Gonzaga, marchese di Mantova, succede al padre, V, 1172.
Collegato co' Veneziani, 1197. Sua lega con Francesco Sforza, 1218.
Dà una rotta a Carlo suo fratello, e ai Veneziani, 1230. Generale de'
Veneziani stessi, 1275. Muore, VI, 65.
Lodovico, duca di Savoia, fa guerra allo Stato di Milano, V, 1202.
Dalle truppe spedite contro dà Francesco Sforza gli sono fatti molti
prigionieri, 1205. Sua lega co' Milanesi contro lo stesso Sforza, 1208.
Sua pace con lui conchiusa, 1212. Torna a fargli guerra, collegatosi
co' Veneziani, con Alfonso re d'Aragona ed altri, 1221, 1229. Si oppone
al passaggio delle truppe di Renato duca d'Angiò e di Lorena, 1232. Sua
morte, VI, 18.
Lodovico da Campofregoso, doge di Genova, V, 1219. È deposto, 1274.
Lodovico Scarampo, cardinale di San Lorenzo in Damaso, va a combattere
contro i Turchi, V, 1244, 1247.
Lodovico Sforza, soprannominato il Moro. Sua congiura contro la
duchessa Bona, VI, 58. Relegato da essa duchessa a Pisa, 58. Le
toglie la reggenza, 67, 73. Collegato col duca di Ferrara contro i
Veneziani, 78. Avvedutosi dei maneggi del fratello Ascanio Maria, manda
secretamente a trattar seco lui di pace, 82. Lo richiama a Milano, e
lo rimette in possesso de' primi onori, _ivi_. Congiura contro di lui
scoperta, 85. Fa pace coi Veneziani, 86. Manda aiuti al re Ferdinando
di Napoli, 91. Sua crudeltà, 93. S'impadronisce delle fortezze del
ducato, 105. Sue nozze con Beatrice Estense, 107. Invita Carlo VIII di
Francia a venire in Italia, 115. Suoi maneggi con Massimiliano Cesare,
116. Ostinato in far calare i Franzesi in Italia, 119. Dichiarato duca
di Milano, 121. Fa lega contro i Franzesi, 130. Perde Novara, 131.
La ricupera, 133. Chiama in Italia Massimiliano Cesare, 141. Aiuta i
Fiorentini, 149. Lega di Lodovico XII re di Francia, e dei Veneziani
contro di lui, 155. Occupato dai Franzesi il suo Stato, fugge in
Germania, 156. Torna a Milano, 161. È fatto prigione dai Franzesi, 162.
Condotto in Francia, quivi termina i suoi dì, 163.
Lodovico, marchese di Saluzzo, spogliato de' suoi Stati dal duca di
Savoia, VI, 99.
Lodovico, duca d'Orleans, poi Lodovico XII, re di Francia, minaccia
Lodovico il Moro, VI, 130. Gli toglie Novara, 131. Ivi assediato e
liberato, 133. Creato re di Francia, 147. Suo nuovo matrimonio, 148.
Fa lega co' Veneziani, 155. S'impadronisce dello Stato di Milano, 156.
Sua solenne entrata in quella città, ed acquisto di Genova, 157. Aiuta
il papa alla conquista della Romagna, 159. Da' suoi è fatto prigione
Lodovico il Moro, e condotto in Francia, 162. Sua benignità verso il
popolo di Milano, 164. Medita la conquista del regno di Napoli, 185.
Accordatosi con Ferdinando il Cattolico, manda le sue armi colà, _ivi_.
Se ne impadronisce, 187. Per cagion d'esso regno gran guerra fra lui e
Ferdinando, 193, 206. Rotta funesta data alle sue genti al Garigliano,
210. Perde Gaeta, e tutto il regno, 213. S'inferma gravemente, e poi
risana, 217. Ricupera Genova ribellata, e sua moderazione, 224, 225.
Suo abboccamento con Ferdinando il Cattolico, 226. Si collega con varii
potentati contro i Veneziani in Cambrai, 229. Venuto in Italia, muove
loro in persona la guerra, 234. Sua vittoria in Ghiaradadda, e acquisto
di molte terre e città, 236. Disegni di papa Giulio II contro di lui,
251, 254. Perde lo Stato di Milano, 288. E Genova, 289. Gli fan guerra
i re d'Aragona e d'Inghilterra, 294. Sua lega coi Veneziani, 295.
Ricupera Milano e Genova, 301, 302. Perde in una battaglia tutto, 303.
Sua morte e sue belle doti, 317, 318.
Lodovico da Todi, tradito dal duca Valentino, e messo a morte, VI, 196.
Lodovico d'Ambosia, vescovo di Albi, a cui Giulio II promette il
cappello cardinalizio, VI, 220.
Lodovico Pico, conte della Mirandola, mandato dal papa Giulio II
a rinforzare l'esercito cesareo, VI, 247. Perì nella battaglia tra
Alfonso duca di Ferrara e i Veneziani in faccia la Polesella, 248.
Lodovico XIII, re di Francia. Sua nascita, VI, 897. Succede ad Arrigo
IV suo padre, 931. Si accorda cogli Spagnuoli per la Valtellina, 1007.
Assedio da lui posto alla Rocella, 1012. Di cui s'impadronisce, 1023,
1024. Prende le armi in aiuto del duca di Mantova, 1026. Fa pace col
duca di Savoia, 1028. Invia in Italia il Richelieu colle armi in aiuto
nuovamente del duca di Mantova, 1033. Occupa la Savoia, 1036. Gli nasce
Lodovico XIV, 1090. Esalta il cardinale Mazzarino, 1114. Dà fine al suo
vivere, 1119.
Lodovico XIV, re di Francia. Sua nascita, VI, 1090. Succede al padre,
1119. Sue nozze, e pace con la Spagna, 1217, 1219. Suntuosità del suo
matrimonio, 1219. Manda soccorsi ai Veneziani, 1222. Garbugli da lui
suscitati in Roma, 1228. Minaccia guerra al papa, 1231. Accordo fra
loro, 1236. Suo genio di conquista, 1246. Si impadronisce della Franca
Contea, 1248. Sua pace cogli Spagnuoli, _ivi_. Manda nuovi soccorsi
alla repubblica Veneta, 1252. Fa rapide conquiste contro gli Olandesi,
1264. Fa desistere dalle armi Savoia e Genova, 1265. Lega contra di
lui, 1267. S'impadronisce di nuovo della Franca Contea, 1269. Fa pace
co' collegati avversarii in Nimega, VII, 29. Sua discordia con papa
Innocenzo XI per cagion della regalia, 33. Acquista con Argentina
l'Alsazia e compra Casale del Monferrato, 38, 39. Fa pubblicar quattro
proposizioni dal clero di Francia contro il papa, 43. Fa maltrattare
Algeri colle bombe, _ivi_, 49. Prende Lucemburgo, 51. Affligge colle
bombe Genova, 53. E Tripoli, 56. Vieta l'esercizio della setta ugonotta
ne' suoi regni, 57. Sue liti con papa Innocenzo XI per cagion delle
franchigie, 64. Infierisce contra di lui, 70. Muove le armi contra
la Germania, 74. E contro il duca di Savoia, 86. Fa pace con lui,
121, 122. E coi collegati, 129. Suoi maneggi per la monarchia di
Spagna, 136, 145, 148. Trae al suo partito varii principi contro la
casa d'Austria, 154, 172. Dichiara la guerra al duca di Savoia, 177.
Sconfitto il suo esercito ad Hogstedt, 187. Abbandona tutta l'Italia,
210. Suoi trattati di pace coi collegati riescono vani, 229. Guadagna
in suo favore Anna regina d'Inghilterra, 243. Suo regno ridotto
in gravi miserie per la lunga guerra, 246, 247. Rapiti a lui varii
principi suoi discendenti, 247. Pace stabilita in Utrecht tra lui ed
altre potenze, 250. Passa all'altra vita, onorato col titolo di Grande,
267.
Lodovico XV, succede a Lodovico XIV nel regno di Francia, VII, 267. Fa
guerra alla Spagna, 291. Suoi sponsali coll'infanta di Spagna, 308. Che
poi è rimandata in Ispagna per la sua troppo tenera età, 323. Sue nozze
con Maria figlia di Stanislao re di Polonia, 324. Muove guerra a Carlo
VI Augusto, 378. Fa pace con lui ed acquista la Lorena, 419. Muove
guerra alla regina d'Ungheria, come ausiliaria dell'elettor di Baviera,
474. Va all'armata in Fiandra, 541. S'impadronisce di Friburgo, 544.
Tornato in Fiandra, dà battaglia agli Inglesi, 552. Prende la protezion
de' Genovesi, e loro manda gente e denaro, 654. Altra campagna da lui
fatta in Fiandra, 676. Sua vittoria contro gli Inglesi, _ivi_. Assedio
di Berg-op-Zoom fatto dalle sue truppe, e presa d'esso, 677.
Lodrisio Visconte cerca presso Lodovico il Bavaro la maniera di far
deporre Galeazzo dalla signoria di Milano e ritornare a repubblica
la città suddetta, V, 461. È cacciato da Milano da Azzo Visconte,
544. Raduna una forte armata contro Azzo Visconte, _ivi_. Battaglia
sulle prime a lui favorevole, 546. Resta sconfitto e prigione, _ivi_.
Ricupera la libertà, 609.
Logioni, popoli della Germania, vinti da Probo imperadore, I, 987.
Lolliano, usurpator dell'imperio nelle Gallie, _V._ Eliano (Lucio).
Lolliano, prefetto di Roma sotto Valeriano, I, 881.
Lolliano (Mavorzio), prefetto di Roma sotto gli imperadori Costanzo e
Costante, II, 12. Console, 68.
Lollio (Marco), aio di Caio Cesare, muor di veleno, I, 9.
Londra, città celebre, I, 222.
Longiniano (Flavio Macrobio), prefetto di Roma sotto Onorio, II, 361.
Longiniano, prefetto del pretorio sotto Onorio, II, 375.
Longino, generale di Traiano, proditoriamente preso da Decebalo re de'
Daci, I, 400. Prende il veleno, 401.
Longino, insigne filosofo, I, 958. Ucciso da Aureliano Augusto, 964.
Longino fratello di Zenone Augusto, creato Cesare e console, II, 690,
691, 702. Indarno ambisce lo imperio, 706. Sua morte, 710.
Longino, generale delle armi cesaree, II, 728.
Longino esarco d'Italia all'arrivo de' Longobardi, II, 1000. Presso di
lui si ritira Rosmonda dopo la morte del re Alboino, suo marito, 1015,
1016. È richiamato a Costantinopoli, 1048.
Longobardi, domati da Tiberio, I, 17. Quando si cominciasse a udire
il lor nome, II, 221. Morti i lor duci, creano il primo re di lor
nazione, 285, 286. S'impadroniscono della Pannonia, 831. Collegati
con Giustiniano Augusto, 879. Loro liti coi Gepidi, 922, 923. Ai quali
danno una grande sconfitta, 935. Rinforzo da essi dato a Narsete, 939.
Dominanti nella Pannonia, e in altri siti, 973, 995. Appellati Goti,
977. Gran rotta da lor data ai Gepidi, 986. Onde prendessero il lor
nome, 998. Entrano in Italia, _ivi_. _V._ Alboino e i re seguenti. Loro
crudeltà ne' primi anni del regno, 1018. Paesi da lor conquistati in
Italia, 1021. Fanno irruzione nelle Gallie, _ivi_, 1024. Sono due volte
sconfitti da Mummolo generale de' Franchi, 1026. Poscia si accordano
coi re franchi, 1027. Onde procedesse la lor crudeltà contra gli
Italiani, 1032. Fra essi molti gentili, 1038. Eleggono re Autari, 1049.
Buona lor disciplina nei paesi sudditi, 1031. Guerra lor fatta dai
Greci e Franchi, 1065, 1074. Stabiliscono pace coi Franchi, 1080, 1086.
Longobardia Minore; qual fosse IV, 84. Si ribella ai Greci, 91.
Lorenzo (San), diacono, riceve la palma del martirio, I, 887.
Lorenzo I arcivescovo di Milano, II, 705. Si porta a Ravenna per
ottenere dal re Teoderico soccorso contro i Borgognoni, 718.
Lorenzo II, arciv. di Milano, II, 1003, 1043. Lettera a lui diretta da
Childeberto re de' Franchi, 1054.
Lorenzo, eletto antipapa contra Simmaco, II, 731. Creato vescovo di
Nocera, 737. Concilio quarto romano che termina la lite fra lui e
Simmaco, 744. Richiamato a Roma, rinnova lo scisma, _ivi_. Condannato
da un concilio tenuto da papa Simmaco, 745. Sua morte, 747.
Lorenzo, arcivescovo di Cantuaria, II, 1142.
Lorenzo Tiepolo, doge di Venezia, V, 81. Sua morte, 114.
Lorenzo Celso, doge di Venezia, V, 684. Sua morte, 703.
Lorenzo de Medici, succede a Pietro suo padre, VI, 34. Sua
magnificenza, 41. Congiura de' Pazzi contra di lui, 59. Va a Napoli ed
acconcia col re Ferdinando i suoi interessi, 68. Maneggia la pace fra
esso re e il papa Innocenzo VIII, 93. Fa restituire al papa stesso la
città d'Osimo dall'usurpatore Boccolino, 96. Ricupera Sarzana, 98. Sua
morte, e suoi figli, 110.
Lorenzo Valla, celebre letterato romano: sua morte, VI, 18.
Lottario, figlio di Lodovico Pio, dichiarato imperadore, III, 511,
512. Epoca in cui si cominciò in Roma a contare gli anni del suo
imperio, 523. Creato re d'Italia, 527. Altra sua epoca, 533. È
coronato imperadore in Roma, 536. Va colà e vi fa buona giustizia, 543.
Ordinazioni _ivi_ da lui fatte, _ivi_. Stabilisce scuole di lettere
pel regno d'Italia, 568. Si ribella contro il padre, 571. Malcontento
se ne ritorna in Italia, 576. Di nuovo prende la armi contro il padre,
582. A lui si umilia, 590. Ambasciatori a lui mandati dal padre per
ricordargli l'ubbidienza filiale e la concordia fra loro, 594. Cade
pericolosamente ammalato, 595. Manca alle promesse fatte al padre,
_ivi_. Infesta la Chiesa Romana, _ivi_. Fa fortificar le chiuse delle
Alpi, 599. Rimesso in grazia del padre, 603. Provincie a lui toccate
nella divisione fatta dal padre dell'imperio, 604. Riceve da lui la
corona, la spada, lo scettro, 613. Suoi raggiri dopo la di lui morte,
614. Fa tregua co' fratelli, _ivi_. A fronte de' giuramenti passa la
Mosa e si impossessa di Parigi, 615. Per questo e per l'armata che
gli si andava crescendo s'insuperbisce, _ivi_. Nuova tregua da lui
fatta con Carlo suo fratello, _ivi_. Va contro il fratello Lodovico
in Vormazia, 619. Lega conchiusa fra i due fratelli Lodovico e Carlo
per combatterlo, _ivi_. Battaglia fra loro, in cui resta sconfitta la
sua armata, 620. Ambasciatori mandati a lui dal papa Gregorio IV per
far cessare questa guerra fraterna, _ivi_. Li trattiene dall'andare a
trattare co' fratelli d'accordo, 621. Torna in Vormazia, 622. Incalzato
dai fratelli, dopo avere spogliato il palazzo d'Aquisgrana, si ritira
a Lione, 624. Suo abboccamento con essi in un'isola del fiume Sona,
in cui si giurano reciproca pace e fratellanza, _ivi_. Dichiarato
decaduto dai fratelli stessi, _ivi_. Divisione del regno fatta co'
fratelli, 628. Dichiara re d'Italia il suo primogenito Lodovico,
635, 637. Sdegnato contro i Romani per la consecrazione, senza il suo
beneplacito, di papa Sergio II, 636. Dieta da lui tenuta co' fratelli a
Teodone, 641. Ricupera la Provenza, che se gli era ribellata, 643. Suo
abboccamento a Coblentz col fratello Lodovico re di Germania, 650, 651.
Contra i Saraceni di Puglia manda un esercito, 653. Fa pace con Carlo
Calvo, 657. È infestato da' Normanni, 661. Sua incontinenza, 668. Sua
mortale infermità, 677. Suo testamento e sua morte, 678.
Lottario, figlio di Lottario Augusto, III, 662. Succede al padre nel
regno di Lorena, 678. Scaccia Teotberga sua moglie, 682. Aiuta Carlo
Calvo suo zio, 686. Persecuzioni di lui contra Teotberga, 692. Cede
l'Alsazia a Lodovico re di Germania, _ivi_. Ripudia la moglie, 698.
Parte della Provenza a lui toccata, 700. Manda soccorsi a Lodovico
Augusto suo fratello, 716. Viene in Italia a trovare il papa, 724.
Muore in Piacenza, 725.
Lottario, figlio di Ugo re d'Italia, dichiarato re e collega del
padre, III, 1044. Tempo di tal dichiarazione, 1046. Suoi sponsali con
Adelaide figlia di Rodolfo II re di Borgogna, 1058, 1074. Salva da un
gran pericolo Berengario marchese d'Ivrea, 1081. Impetra dai principi
italiani di continuare nel regno, 1099. Ma è re più di nome che di
fatti, 1101. Col veleno è levato di vita, 1111.
Lottario, re di Francia. Sposa Emma, figlia di Lottario già re
d'Italia, III, 1178. Nasce discordia fra lui e l'imperadore Ottone II
a cagione del ducato della Lorena, 1216. Vengono ad un accomodamento,
1227. Si dichiara in favore di Teofania madre di Ottone III, 1250. A
cui cede anche il regno della Lorena, 1256. Sua morte, 1258.
Lottario, duca di Sassonia, rimesso in grazia di Arrigo V Augusto,
IV, 545. È eletto re di Germania, 592. Dà la Sassonia, poi la figlia
in moglie ad Arrigo duca di Baviera, 595. Presta ubbidienza a papa
Innocenzo II, 615. Viene in Italia, 619. Riceve la corona dell'imperio
in Roma, 624. Ritorna in Germania, 625. Fa pace con Corrado di Svevia,
632. E con Federigo duca, 633. Pulsato per la sua venuta in Italia,
638. Torna in Italia con possente esercito, 639. Sue guerre ed azioni
in Lombardia, 641. Espugna varie città ed entra nella Puglia, 647.
Sottomette Capoa, Benevento, Salerno ed altre terre, 649. Crea duca di
Puglia Rainolfo, 650. Tornando in Germania, muore, 651.
Lottario, figlio di Trasmondo conte di Segna, cardinale de' Santi
Sergio e Bacco, IV, 956. Eletto papa, _ivi_. _V._ Innocenzo III.
Lottieri Rusca, cede Como al duca di Milano, V, 1005.
Lotto Gambacorta, arcivescovo di Pisa, V, 854.
Lotto di Genova, proibito da papa Benedetto XIII, VII, 336. Si dilata
per tutta l'Italia, 440.
Luca del Fiesco, cardinale, V, 283.
Luca de' Pitti, potente cittadino di Firenze, tenta di abbatter Pietro
de Medici, VI, 21.
Lucano (Marco Anneo), poeta. Sua congiura contro Nerone, I, 235. Tolto
di vita, 237.
Lucca, assediata da Narsete, II, 948. A cui si rende, 949. Antichità
della zecca in quella città, IV, 878. Fa guerra a Pisa, 1244, 1258.
Le fan guerra i Ghibellini, V, 31, 35. Co' quali si accorda, 35.
Vittoria de' suoi su' Pisani, 82. Quest'ultimi se ne impadroniscono,
378. Liberata, elegge per suo signore Castruccio degli Interminelli,
388. Sue mutazioni sotto Lodovico il Bavaro, 471. Presa da' Tedeschi,
487. Venduta da Costoro a Gherardino Spinola, 492. Ceduta a Mastino
dalla Scala, 529. Il quale la vende a' Fiorentini, 556. Assediata da'
Pisani, 557. Che la costringono alla resa, 563. Tenta di cacciarli,
ma inutilmente, 646. Ne prende il possesso Carlo IV imperadore, 715.
Riacquista la libertà, 719, 726. Sua repubblica saggia e fortunata
nelle ultime guerre d'Italia, VII, 707.
Lucchesi: loro discordie civili, V, 273. Fan guerra a Pistoia, 280.
Assediano quella città, 300. Se ne impadroniscono, 304. La perdono,
332.
Luchino Visconte: sua nascita, V, 190. Mandato da suo padre con
quattrocento cavalli in difesa di Alessandria contro i Provenzali,
406. Gli sconfigge, _ivi_. Imprigionato da Lodovico il Bavaro, 461.
È liberato, 471. Toglie di vita Marco suo fratello, 488. Ciò che
dall'Azario viene negato, _ivi_. Messo in fuga dall'esercito degli
Scaligeri, 535. Comanda l'armata del nipote Azzo contro di Lodrisio,
545. Dà una terribile battaglia a Parabiago, in cui resta prigione,
546. Poi liberato da' suoi, _ivi_. Succede al nipote Azzo nel dominio
di Milano, 549. Suo severo governo, 552. Congiura contro di lui, 553.
Vicario del papa, 555. Aiuta i Pisani, 557. Sue belle ed utili leggi,
559. Suo preparamento per assediare Pavia, 567. Unito coi Gonzaga
contro Obizzo, marchese d'Este, 572. Fa guerra a' Pisani, 575, 579.
L'Estense gli cede Parma, 585. Acquista Asti, Tortona ed altri luoghi,
586, 596. Manda un gagliardo rinforzo di truppe al re Carlo IV contro
Lodovico il Bavaro, 588. Magnifico viaggio di sua moglie a Venezia,
589. Fa guerra a Genova, 603. E ai Gonzaga, 604. Chiude i suoi giorni,
607.
Luciano Samosatense, scrittore ai tempi di Marco Aurelio, I, 591.
Lucifero, vescovo di Cagliari, II, 111.
Lucilla, figlia di Marco Aurelio, maritata a Lucio Vero, I, 504,
528. Sue nozze con lui, 534. Rimaritata con Claudio Pompeiano, 554.
Sua congiura contro del fratello Commodo, 602. Scoperta, è relegata
nell'isola di Capri, poi fatta uccidere, _ivi_.
Lucio Vero Augusto, _V._ Commodo (Lucio Ceionio).
Lucio, figlio di Agrippa, adottato da Cesare Augusto, suo avolo
materno, I, 6. Sua morte, 9.
Lucio I papa, 1, 873. Suo martirio, 878.
Lucio, creato console dall'imperadore Onorio, II, 419.
Lucio II papa. Sua elezione, IV, 675. Fine del suo vivere, 679.
Lucio III papa. Sua elezione, IV, 878. Sua discordia col popolo romano,
884. Viene a Modena, e consacra la cattedrale, 887. Suo abboccamento in
Verona con Federigo Augusto, 888. Termina _ivi_ il suo vivere, 892.
Lucio Lando, conte di Svevia, capo di una compagnia di masnadieri, dà
il sacco a Reggio, V, 727. Va al servigio del marchese di Monferrato,
729. Sua infedeltà, 766. Va al servigio di Antonio dalla Scala, 816.
Staccato da lui da Francesco da Carrara, 819.
Lucrezia Borgia, figlia di papa Alessandro VI. Sposa Giovanni Sforza
signore di Pesaro, VI, 116. Sue discordie col marito, 144. Moglie
di don Alfonso d'Aragona, 158. In assenza del padre, abita le stanze
pontificie, ed ha autorità di aprir le lettere, 189. Maritata con don
Alfonso d'Este, 191.
Lucullo (Sallustio), governatore della Bretagna, I, 335. Fatto morire
da Domiziano, 355.
Luigi, conte di Savoia, accompagna Carlo d'Angiò all'acquisto della
Sicilia, V, 48, 49.
Luigi da Gonzaga, dopo la uccisione di Passerino, de' Bonacossi
proclamato signore di Mantova, V, 474, 478. Fa lega contro Giovanni re
di Boemia, 500, 505. Divien padrone di Reggio, 525. Tien corte bandita,
554.
Luigi, o Lodovico, re di Sicilia, succede a don Pietro d'Aragona suo
padre, V, 565. Ricupera Milazzo, 583. Sua pace colla regina Giovanna,
589. Gran parte dell'isola gli è tolta da Luigi re di Napoli, 642. Fine
de' suoi giorni, 652.
Luigi, principe di Taranto, sposa la regina Giovanna, V, 589, 593.
Fugge a Siena, 598, 599. Indi io Provenza, 601. Dichiarato re, torna a
Napoli, 602. Guerreggia poco felicemente contro gli Ungheri, 605, 606,
618. Suo accordo col re di Ungheria, 619, 625. Sua coronazione, 628.
Si impadronisce di Palermo, e d'altre città della Sicilia, 642. Compra
la pace dal conte Lando, 651, 652. Prende Messina, 658. Indarno assedia
Catania, 663. Sua morte, e suoi costumi, 690.
Luigi Bozzuto, arcivescovo di Napoli, V, 777.
Luigi de' Casali uccide Francesco suo zio signore di Cortona, e ne
usurpa il dominio, V, 949.
Luigi, marchese di Saluzzo, V, 1101.
Luigi Mocenigo, doge di Venezia, VI, 743.
Lullo, arcivescovo di Magonza, III, 293.
Luni, città presa dai Longobardi, II, 1229. Poi dai Saraceni, IV, 115.
Diversa da Lucca, _ivi_, 116.
Luperziano, vescovo di Arezzo, III, 143, 151.
Lupicino, generale di Valente Augusto, e console, II, 162, 163.
Lupo (Furio), prefetto di Roma sotto l'imperadore Probo, I, 988.
Lupo (San), vescovo di Troyes, miracolosamente libera detta città dal
furore d'Attila, II, 554.
Lupo, duca del Friuli, uomo iniquo, III, 17, 24. Valorosamente muore,
combattendo cogli Unni, 25.
Lupo, duca di Spoleti, III, 238.
Lusitania, saccheggiata dagli Svevi, II, 603, 604.
Lustro, cioè descrizione de' cittadini romani, _V._ Censo.
Lutero (Martino), eresiarca. Suoi principii, VI, 343, 352. È condannato
da Leone X, 358. Chiamato dinanzi a Carlo V, sostiene i suoi errori,
362. Terribile bando pubblicato contro di lui, _ivi_. Sua improvvisa
morte, 577.
Luzzara: battaglia _ivi_ fra i Gallispani e i Tedeschi, VII, 169, 170.

M
Macario, patriarca d'Antiochia, favorisce i monoteliti, III, 59, 61.
Macedoniani, eretici, II, 141.
Macedonio, vescovo di Costantinopoli sotto Anastasio Augusto, II, 724.
Suo cattolicismo, 760. Esiliato, per cagion d'esso, da Anastasio, 783.
Macello, o sia Macellaio, soprannome di Leone Augusto, II, 639.
Macriano (Marco Fulvio), favorito di Valeriano Augusto, I, 885, 886. Lo
tradisce, 896. Sotto lo imperadore Gallieno si rivolta, 905. Proclamato
imperadore, _ivi_, 906. Ucciso da' suoi, 909.
Macriano (Quinto Fulvio), figlio di Macriano seniore, creato Augusto
dal padre, I, 906. È ucciso da' suoi soldati, 909.
Macriano, re degli Alemanni, II, 177, 180. Sua pace con Valentiniano
Augusto, 190. Porta la guerra a' Franchi, _ivi_. Ma colto in
un'imboscata, è ucciso da Mellobaude re di quella nazione, 191.
Macrino (Marco Opellio), prefetto del pretorio sotto Caracalla, I, 738.
A cui fa togliere la vita, 739. Proclamato imperadore, 743. Compera la
pace da' Parti, 745. Suoi costumi, 747. S'alza contra di lui Elagabalo,
750. Fugge per timore, 752. Nel viaggio è ucciso, 753.
Macrino (Vario), generale di Alessandro Augusto, I, 805.
Macro (Bebio), prefetto del pretorio sotto Valeriano, I, 891.
Macrobio, proconsole dell'Africa sotto Teodosio Augusto, II, 405.
Macrone, prefetto del pretorio sotto l'imperadore Tiberio, opprime
Seiano, I, 90. Sua prepotenza, 101. Per opera di lui Caligola ottiene
l'imperio, 112. Da sè stesso si uccide, 119.
Maestri delle lettere stabiliti da Lottario Augusto nel regno d'Italia,
III, 568.
Maffeo ossia Matteo de' Maggi, signore di Brescia, V, 322.
Maginfredo, duca di Milano, _V._ Magnifredo.
Maginfredo (Olderico), marchese di Susa, _V._ Manfredi.
Magna, sorella d'Anastasio imperadore, II, 735. Sposa Secondino
console, 779.
Magnenzio (Magno), sua congiura in Autun contro Costante Augusto, II,
28, 29. Acclamato Augusto, 29. Suoi costumi ed azioni, 32. Sua crudeltà
contro i Romani, 36. Con possente armata va nella Pannonia contro
l'augusto Costanzo, 45. Da lui sconfitto in una fiera battaglia, 49.
Costanzo viene in Italia con un'armata e lo obbliga a ritirarsi nelle
Gallie, 52. Manda a lui ambasciatori per aver pace, _ivi_. Che non
ottiene, _ivi_. Estorsioni da lui fatte colà, 54. Battaglia fra le due
armate, nella quale sconfitto, scappa a Lione, 55. Toglie a sè stesso
la vita, _ivi_.
Magnifredo, ossia Maginfredo, duca di Milano ai tempi di Berengario
re d'Italia, III, 908. Gli è reciso il capo per ordine di Lamberto
imperadore, 914.
Magno, uomo consolare: sua congiura contro Massimino imperadore, e sua
morte, I, 818.
Magno, uomo santo, vescovo d'Oderzo, impadronitosi Rotari re d'Italia
di quella città, col suo popolo si ritira in una delle isole della
Venezia, e quivi fonda Eraclea, e vi fissa la sua sede, II, 1230.
Magonza, presa e saccheggiata da Randone uno dei principi Alemanni, II,
166. Metropoli una volta della Germania prima, presa e distrutta da'
Vandali sotto il re Gunderico, 377.
Mainardo, vescovo di Selva Candida, IV, 282, 330.
Mainardo, vescovo di Torino, _V._ Mamardo.
Maiolo (San), abbate di Clugnì, rifiuta la tiara, III, 1211. Riconcilia
santa Adelaide con Ottone suo figlio, 1228. Viene in Lombardia, in cui
cogli esempli fa dilatare il monachismo, 1261.
Maione, abbate di San Vincenzo del Volturno, III, 860, 874, 892, 946.
Maione, ammiraglio e favorito di Guglielmo re di Sicilia, IV, 731, 734.
La fa da re, perseguitando qualunque barone siciliano a lui contrario,
741. Congiura scoppiata contra di lui, per cui rimane trucidato, 768,
769.
Maiorano, generale dell'imperadore Teodosio Augusto, II, 222.
Maioriano (Giulio), eletto imperadore d'Occidente, II, 597. Sue savie
leggi, 599. Suoi sforzi per far guerra a Genserico re de' Vandali, 601.
A questo fine ricorre a Leone imperadore d'Oriente per aiuto di Navi,
_ivi_. Riescono inutili tutte le sue premure, 605. Gli è tolta la vita
da Ricimere, 608.
Maiorica e Minorica, isole saccheggiate da' Vandali, II, 463.
Malatesta da Verucchio, capitano de' Bolognesi, V, 113. Cacciato
da Rimini, 197. Diviene signore di quella città, 210. Vi scaccia i
Ghibellini suoi nemici, 242.
Malatesta de' Malatesti, signor di Rimini, generale dell'armi
pontifizie, V, 495. Fatto prigione sotto Ferrara, 511. Con gli altri
della sua casa, e con rinforzi venutigli da Arezzo, dalla Marca e da
Ferrara fa guerra al legato pontificio. Beltrando cardinale, 512.
Le genti di Ubertino da Carrara, signore di Padova, gli danno una
rotta, 554. Generale de' Fiorentini infelicemente tenta il soccorso
di Lucca, 562. Perde e ricupera Fano, 566. S'impadronisce di Ancona,
605. Generale della lega contro Bernabò Visconte, duca di Milano, sue
imprese, 687. Termina i suo giorni, 700.